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[Milano] Scontri sui Navigli, individuati gli skin
by dal corriere Monday, Aug. 09, 2004 at 11:49 AM mail:

La Digos nei ritrovi dei giovani. I centri sociali: una risposta già domani a piazzale Loreto. Gli antagonisti: pronti per un’assemblea pubblica. Resta in prognosi riservata il ferito più grave.

Una sola pista. Quella che porta dritta alla galassia skin, alle «teste rasate» dell’estrema destra e delle curve da stadio. Le indagini del pm Alberto Nobili hanno già portato all’individuazione dei responsabili dell’aggressione di venerdì notte ai giovani del centro sociale Cox18 e ai frequentatori dei pub Malabestia e Sacrestia. Un’incursione che ha lasciato a terra sei feriti, dopo aver scatenato il panico nel Ticinese. Nessun fermo, per ora. Ma gli investigatori della Digos hanno già setacciato i ritrovi simbolo di skin e autonomi, alla ricerca dei protagonisti della mezz’ora di guerriglia sui Navigli. Tutta la zona Nord, con la Skinhouse di via Cannero al centro, per i primi. Centri sociali per i secondi. Almeno sessanta gli agenti coinvolti nell’operazione. Obiettivo: evitare nuove aggressioni e gesti di ritorsione. «Quello che appare certo - spiegano gli investigatori - è che 30 skinheads non capitano per caso nel Ticinese. Se cercavano problemi, sapevano dove trovarli. Ma da qui a parlare di un disegno politico, ce ne corre».
Sotto stretto controllo, fin dalle prime ore dopo lo scontro in via Conchetta, sono finite le tifoserie calcistiche. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito le «teste rasate» scandire cori da stadio, oltre al «Me ne frego», con saluto fascista. Gli indizi sembrano convergere verso le frange più dure della curva dell’Inter, quegli «Irriducibili» che non nascondono simpatie per i movimenti di estrema destra.
Il giorno dopo «l’agguato», al Cox18 è il momento della riflessione, «dell’analisi a freddo», dicono gli attivisti del centro sociale. «Siamo pochi per una manifestazione - spiega il responsabile del Conchetta -. Dare un segnale debole alla città non avrebbe senso. Ma a distanza di qualche ora l’episodio ci appare ancora più grave».
I centri sociali potrebbe dare un «risposta» nei prossimi giorni, forse già nella manifestazione di domani in ricordo dei partigiani. «Aspettiamo di vedere se i compagni in ospedale si riprendono - spiega Titti, del Conchetta -. Poi decideremo se indire un’assemblea cittadina».
Migliorano, intanto, le condizioni dei feriti negli scontri. I medici dell’ospedale San Paolo dovrebbero sciogliere entro quattro giorni la prognosi di Giuseppe R., 31 anni, operato tre volte per una profonda lesione al fegato. Ugo G., 34 anni, resta ricoverato con trenta giorni di prognosi per un versamento pleurico.
Non si placa, invece, la polemica politica. Il senatore dei Comunisti italiani, Gianfranco Pagliarulo, e l’assessore provinciale del Pdci, Francesca Corso, chiedono «al prefetto un intervento immediato contro i gruppi di naziskin che operano indisturbati in città».

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