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Quello che non si perdona a Chavez
by garabombo Monday, Aug. 16, 2004 at 10:56 AM mail:

che ha ridato voce a larghissimi strati della popolazione, emarginati da 40 anni di politica oligarchica, mettendo fine al balletto tra oligarchi che escludeva il 60% della popolazione.


Una divisione di razza, economica, di classe, e' ovvia la rabbia di coloro che credevano che la politica, le risorse, fossero COSA LORO, cosa che hanno potuto fare per 40 anni.

Ignorando la maggioranza della popolazione, i dati del PNUD lo mostrano chiaramente come le risorse economiche del Venezuela siano servite solo a ripinguare i conti privati degli oligarchi.

Si capisce la rabbia nel vedere il risveglio popolare, di quei cholos, che erano solo buoni a fare gli schiavi, o la tappezzeria.

La rabbia di chi ha fatto un colpo di stato, uno sciopero devastante, di chi ha chiamato i paramilitari colombiani, di chi e’ appoggiato dal dipartimento di stato statunitense, l’onnipotente, per ora devono accettare la volonta’ popolare.

Il "socialdemocratico" Andres Perez, destituito nel 1992 dal tribunale per corruzione, che dice ai quattro venti, che un presidente eletto democraticamente e confermato da 7 elezioni, va tolto di mezzo ASSASSINANDOLO.

Nessuno, nella "internazionale socialista", ne il nostro "democratico" D'Alema, ne Shroeder, ne altri, che fanno guerre per esportare la democrazia, ha avuto un minimo sussulto.

Nessuno ha chiesto la immediata espulsione di chi chiede di cambiare il governo assassinando il presidente eletto.

Sempre pronti a passare sotto la lente della democrazia quelli ritenuti "cattivi" da Washington, ignorando tutti gli altri.

Una campagna vergognosa della stampa mondiale, quella che si autodefinisce "indipendente" contro chi osa ribellarsi al potere neoliberista, il vero DIO di costoro.

La grancassa di tutti i mezzi di comunicazione del MainSTREAM gia' danno una mano alla preparazione di avventure sanguinarie per destituire chi e' stato confermato da un processo elettorale LIMPIDO.

Chiamano "governo provvisorio" il governo fantoccio, nominato a dito dal dittatore Bremer in Iraq, poi parlano di brogli in una elezione limpida, solo perche' le urne danno un risultato non voluto.

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