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Sindrome di Londra: ALTRI FOGLI DI VIA DA TRIESTE
by Global Project Thursday, Oct. 21, 2004 at 2:39 PM mail:

ANCORA FOGLI DI VIA DA TRIESTE PER CHI PROTESTA ARGIRO' SI DIMETTA, LA SINISTRA NON TACCIA DISOBBEDIREMO!

COMUNICATO STAMPA



Trieste, 21 ottobre 2004



Oggetto: ANCORA FOGLI DI VIA DA TRIESTE PER CHI PROTESTA
ARGIRO' SI DIMETTA, LA SINISTRA NON TACCIA
DISOBBEDIREMO!



Questa mattina Luciano Capaldo, attivista della rete del precariato sociale e portavoce del centro sociale Clandestino di Gorizia, si è visto notificare il FOGLIO DI VIA OBBLIGATORIO da Trieste in quanto ritenuto socialmente pericoloso a causa del suo impegno e dell'attività politica e sociale che svolge nel territorio della Venezia Giulia.


Salgono così a tre i fogli di via emessi dalla Questura di Trieste con la medesima motivazione: i primi due avevano raggiunto due giovani monfalconesi - tra cui Cristian Massimo, portavoce dell'Associazione Razzismo Stop nella Venezia Giulia - e tutti i provvedimenti si riferiscono a una azione di protesta verso il consolato Britannico in seguito agli arresti preventivi in occasione dell'ultimo Social Forum Europeo tenutosi a Londra.


E' evidente che queste misure - che credevamo appartenere all'epoca fascista e per sempre relegate tra gli abomini della storia - tentano di impedire agli attivisti di esercitare il loro diritto al dissenso e di ostacolare le attività dei movimenti sul territorio della Venezia Giulia. Per questo diciamo da subito che disobbediremo a questi provvedimenti ogni qual volta lo riterremo necessario.


Ma ci aspettiamo anche che i partiti e i sindacati della sinistra, le associazioni e gli amministratori, non restino in silenzio e si mobilitino di fronte a una misura tanto più grave soprattutto perché colpisce in un territorio ristrettissimo: un provvedimento del genere equivale a una sorta di confino, si tratta di arresti domiciliari cammuffati che non necessitano nemmeno di essere ratificati da un magistrato. Considerare "normale" tutto questo equivale ad accettare il fatto che l'unica risposta ai problemi sociali sia la repressione.


E' interessante notare come il limitare la mobilità delle persone è ormai una prerogativa dei questori: questo vale per gli oppositori politici come per i migranti. Per questo la prevista manifestazione di sabato 30 ottobre di fronte alla questura di Trieste per ottenere il rilascio dei permessi di soggiorno si amplierà alla richiesta di ritiro dei fogli di via, e invitiamo tutti/e ad aderirvi.


Infine chiediamo e ci batteremo d'ora in avanti per le dimissioni del questore Argirò e ne denunciamo l'incompatibilità ad operare su un territorio da sempre multietnico e ospitale.



Per la Rete del precariato sociale / Invisibili Venezia Giulia
Cristian Massimo, Luciano Capaldo, Andrea Olivieri

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