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[it] Atenco: cronaca ribelle
by alaxsa Saturday, Aug. 03, 2002 at 6:32 PM mail:

da indymedia mexico, 14 luglio Cronaca dal villaggio ribelle San Salvador, Atenco


Da indymexico del 14 luglio:

Cronaca dal villaggio ribelle
San Salvador, Atenco


Biciclette guidate dai contadini girano fronteggiando i diversi mezzi della polizia e dell’esercito che circondano Texcoco. E tra le campane si annuncia nell’auditorio municipale l’arrivo di organizzazioni sociali e l’uscita di carovane dallo zoccolo di Città del Messico. Carovane che sono uscite fin da
venerdì, dopo la marcia in solidarietà con il villaggio di San Salvador che difende il suo diritto alla terra.

Era giovedì 11 luglio, a mezzogiorno, quando i contadini di Atenco, hanno deciso di andare a Teotihuacán per incontrare il governatore dello Stato del Messico, Arturo Montiel, il quale
Fece una riunione pubblica,
come parte della sua tournè- per esigere la soluzione delle domande di rispetto per la terra. Lontano dal voler aprire un dialogo, Montiel invia le forze di polizia al villaggio di Santa Catarina, municipio di Acolman.
I contadini si imbattono in una barriera di effettivi delle Forze di Azione e Reazione Immediata (FARI), e approssimativamente alle 13:40 compaiono agenti in abiti civili che si scontrano con i contadini, passando dagli insulti ai colpi, subito alle pietre, pali ed infine spari.

I contadini spruzzati con gas lacrimogeni e colpiti, di fronte alla sconfitta, decidono di ritirarsi fino a San Salvador Atenco. Il risultato dello scontro sono 16 contadini arrestati, 9 feriti gravemente, e un compagno desaparecido.I vicini dei villaggi di Magdalena Panoaya, Tocuila, Acuexcomac,sono per le
strade e bloccano la strada federale Texcoco-Lechería. Trattengono tre pattuglie e un veicolo con agenti del governo di stato.

Credevano che colpendo i dirigenti avrebbero distrutto il movimento,-ma questo è solo l’inizio della nostra lotta-commenta l’uomo mascherato che scarica le casse di un liquido che, assicura, causa osteoporosi,ma fu un regalo
del presidente,il gestore della Coca-Cola ci ha inviato tre camion di rinfreschi.

Con un murales di zapata come sfondo dell’Auditorium Municipale, il contadino David Pájaro dichiara al microfono: siamo tutti leaders perché tutti siamo responsabili della nostra terra.
Al centro di Atenco continuano ad arrivare organizzazioni sociali, gruppi di studenti e la cosiddetta società civile, arrivano da diverse parti del paese per solidarizzare con i contadini che dicono no alla costruzione dell’aeroporto internazionale.

Ieri un gruppo che si è identificato come Derechos Humanos ha chiesto di vedere gli ostaggi che stanno nell’auditorium.
La gente chiedeva che come prima cosa fosse permesso di vedere i propri familiari prigionieri con i quali non potevano comunicare ne di alcuni si sapeva in quale carcere fossero.
Noi abbiamo trattato bene i funzionari della procura, hanno mangiato, ricevono attenzioni mediche, comunicano con i loro familiari quando ne fanno richiesta,
anche loro sono nostri fratelli e non possiamo maltrattarli, anche noi vogliamo vedere i nostri compagni, reclama un giovane con trenta punti in testa e bende
sullo stomaco.
Il grido è continuo:
“che se ne vadano i loro perché ritornino i nostri”
chiede la gente che si incontra nella spianata dell’auditorium municipale.
Vogliono informazioni sullo stato di salute dei contadini arrestati;concitata grida una signora da dietro la palizzata che copre il suo viso

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