PROPOSTA PER UN INCONTRO A RAVENNA VENERDI’ 4 MARZO ALLE ORE 21 NELLA SEDE SLAI COBAS DI VIA PUNTA STILO, 15 PER RILANCIARE LA LOTTA A LIVELLO REGIONALE ATTORNO LE BASI
VIA I MARINES DA RIMINI!
E' inaccettabile la trasformazione dell'aereoporto civile di Rimini in "scalo tecnico" per le truppe USA dirette nel Golfo, e in Irak in particolare. Non conosciamo le ragioni per cui l'assemblea del movimento pacifista e antimperialista a Rimini di venerdì scorso sia stata annullata, ma quelle ragioni per opporsi alle scelte di guerra rimangono tutte in piedi. Non siamo disposti a trattarle come merce di scabio per fini elettoralistici! Per questo rilanciamo la necessità di una mobilitazione davanti ai cancelli della base. La “grande collaborazione con gli USA” da parte del governo italiano viene ancora una volta scaricata così sui lavoratori e sulle popolazioni che vivono attorno alle “basi della morte” USA-NATO, a conferma che le scelte di guerra vengono fatte a dispetto della sovranità popolare, contro l’art. 11 della Costituzione che ripudia la guerra, frutto di una politica scellerata di questo governo che ha trasformato il nostro territorio nazionale in una gigantesca portaerei e deposito di 90 ordigni nucleari nelle basi della morte di Aviano e Ghedi al servizio della “guerra infinita” a guida USA. Ma anche le amministrazioni di centrosinistra sostengono e condividono l’ideologia bellica, basti pensare alla composizione della stessa società che gestisce l’aereoporto di Rimini, l’Aeradria, composta al 90% dagli Enti Locali e dalla Provincia, governati dal centrosinistra, e dalla Confcommercio. La società sostiene che questa scelta porterà soldi: certamente non ne saranno beneficiati i lavoratori e la popolazione che quelle scelte pagheranno in termini di inquinamento radioattivo, ambientale, idrogeologico (carburanti nelle falde e mare come discarica di bombe), acustico ed elettromagnetico.
La mobilitazione con azioni dirette delle popolazioni delle città militarizzate è sempre più decisiva per opporsi alle scelte di guerra dei governi ed è ora che si aprano anche vere e proprie vertenze locali e nazionali, usando anche lo strumento referendario per fare chiudere le “basi della morte”. I convegni di Taranto del 20 novembre scorso e quello di Pisa del 14 dicembre hanno dato slancio alla costruzione di una rete delle città militarizzate Nato/Usa con i comitati delle popolazioni locali. Questo lavoro è da radicare sempre più nel territorio. Per questo vorremmo discutere con gli organismi e realtà impegnati nella lotta contro la guerra a livello regionale per organizzare al più presto una manifestazione davanti le Basi della morte.
LA PRESENZA MILITARE NATO-USA E’ UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA DELLE POPOLAZIONI
PROPONIAMO UN INCONTRO A RAVENNA VENERDI’ 4 MARZO ALLE ORE 21 NELLA SEDE SLAI COBAS DI VIA PUNTA STILO, 15 PER RILANCIARE LA LOTTA A LIVELLO REGIONALE ATTORNO LE BASI, PER UNA RETE DELLE CITTA’ MILITARIZZATE, PER UNA VERTENZA NAZIONALE E UN REFERENDUM POPOLARE
Contro l'occupazione militare in Irak, per il ritiro dei soldati italiani Soldi per il lavoro, per i servizi sociali, per scuole e sanità, non per la guerra! Sciopero generale contro la guerra!
COSTRUIAMO DAL BASSO LA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA DEL 19 MARZO A ROMA!
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE- RAVENNA tel. 339-8911853 e mail: cobasravenna@libero.it
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