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http://italy.indymedia.org/news/2005/03/748805.php Invia anche i commenti.

SPQA=Sono Pazzi Questi Americani !
by viviana Thursday, Mar. 10, 2005 at 5:04 PM mail: vivianavivarelli@fuoriradio.com

Rabbia per le notizie che ci affollano dopo l'attentato a Giuliana Sgrena e a Nicola Calipari.

MASADA 10-2-2005, n° 77, SPQA=Sono Pazzi Questi Americani

Calderoli, “il minimo comun denominatore nazionalpopolare”:
"Se la Sgrena non fosse andata in una zona pericolosa e sconsigliata per mire giornalistiche, Calipari forse sarebbe ancora vivo". (Sconsigliata per mire giornalistiche’!?!?)
"Divieto assoluto alla presenza di civili in Iraq. Se qualcuno se la va a cercare, chi è causa del suo mal pianga se stesso". (….qualcuno se la va a cercare’!?!)
Calderoli, occorre sempre ricordarlo, è un ministro italiano.
…..
Il giornalismo è disinformazione. Non bastava l’ignoranza?
Il governo depista. Non bastava la CIA?
La scuola dovrebbe essere integralista. Non bastavano i fanatici?
La Chiesa: divisa tra una piccola parte popolare e combattiva e un’altra elitaria, monocratica, fondamentalista e reazionaria.
Le istituzioni fanno traffico d’armi e di petrolio, inneggiando alla guerra e al ritorno di un regime.
La tv è volgarità, beceraggine e faziosità, più del famoso ‘bordello’ di una volta.
Su tutto domina l’ombra sinistra di una guerra non dichiarata di cui siamo complici.
Ottime referenze per un paese civile!

Da redazione@reporterassociati.org :
“Non è stato assassinato un "qualsiasi" soldato, un "qualsiasi" carabiniere, un "qualsiasi" poliziotto… Sono cose che succedono, e siamo purtroppo
tristemente abituati al loro accadere. E' stato assassinato il vicedirettore del SISMI, il nostro Servizio Segreto Militare. Dunque, un funzionario di altissimo livello, direttamente alle dipendenze del Governo.... In pratica, si è sparato direttamente sul Governo Italiano…. E si è privato il governo stesso di un funzionario chiave, difficilmente sostituibile, distruggendo non solo l'uomo e le sue capacità professionali personali, ma anche la reputazione del Servizio e del Governo stesso, nonché l'efficienza
di almeno una parte dei collegamenti stabiliti da quel funzionario a livello personale, collegamenti che sono fondamentali nel lavoro di intelligence. Quel che è peggio è che si è eliminato, di fatto, il Capo del SISMI responsabile del fronte di gran lunga più caldo sul quale il Servizio è impegnato: quello Iracheno. E si è anche eliminato un anello fondamentale della struttura informativa responsabile della protezione delle truppe
italiane presenti in Iraq e dipendenti dai comandi alleati”,”Gli Stati Uniti oltre a non essere in grado di controllare il territorio, non sono neanche in grado di controllare i propri uomini, e non sono in grado di garantire la sicurezza non dal nemico, ma dai propri soldati, neanche ad un altissimo funzionario alleato a 700 metri dall'aereo della Presidenza del Consiglio, dalla quale dipendeva direttamente, che lo attende sulla pista
dell'Aeroporto di Baghdad. “
…..
Da reporterassociati.org :
“L'attacco armato alla vettura sulla quale viaggiava Giuliana Sgrena, e che è costato la vita a Nicola Calipari, verrà con tutta probabilità archiviato
come "accident". (i politici italiani spingono molto in questa direzione). L’ennesimo assassinio fortuito, destinato a ingrossare la lista di quelli impuniti. Una
lista, che solo per quanto riguarda i giornalisti fatti segno da colpi di arma da fuoco da parte delle truppe Usa in questa sporca guerra irakena, è impressionante...e comincia due giorno dopo l’inizio della guerra:
• 22 marzo 2003. Un elicottero colpisce un’auto dell’emittente inglese ITN. L’inviato Terry Lloid, rimasto ferito, muore a bordo del bus civile che lo porta in ospedale, bombardato nuovamente dalle truppe della coalizione. Il cameraman Fred Nerac e l’interprete Hussein Osman sono tuttora introvabili. Nessuna spiegazione.
• 2 aprile 2003. Truppe USA bombardano l’hotel Sheraton di Bassra. Unici ospiti: i membri della troupe di Al Jazeera. Nessuna spiegazione.
. 6 aprile 2003. Bomba USA su convoglio civile. Muore l’interprete della BBC, ferito un inviato.
• 8 aprile 2003. Un tank americano spara sull’Hotel Palestine di Bagdad: 150 giornalisti. Muoiono il cameraman ucraino della Reuters Taras e uno spagnolo di Telecinco. Si bombarda anche la sede di Al Jazeera dove muore un collega e quella di Abu Dhabi Tv (nessuna vittima). I militari sapevano che quello era l’albergo dei giornalisti.
• 17 agosto 2003. Uno dei più famosi cineoperatori della Reuters è ucciso da un tank americano mentre riprende alcune immagini del carcere di Abu Gharib dopo essersi presentato e aver mostrato i propri documenti. Nessuna
spiegazione.
. 18 marzo 2004. Uccisi a un posto di blocco Usa a Bagdad il cameraman e il reporter di Al Arabiya tv. Nessuna spiegazione.
°31 marzo 2004. Muore a Falluja un cineoperatore che lavora per la tv americana ABC. Nessuna spiegazione.
• 20 aprile 2004. Rimagono uccisi in circostanze mai chiarite un reporter della tv Al Iraqiya e il suo autista.
• 15 agosto 2004. Ucciso a Falluja un cameraman della tv tedesca ZDF..
. 11 settembre 2004. Ucciso da elicotteri americani il giornalista palestinese inviato della tv Al Arabiya.
Gli elicotteri sparano sulla folla che festeggia un’azione della guerriglia che ha distrutto un blindato americano: 15 morti e 55 feriti fra cui altri giornalisti. Nessun provvedimento.
Tutti questi “incidenti fatali” accompagnano la sepoltura ufficiale della Convenzione di Ginevra operata ufficialmente dai vertici del Pentagono nel corso della guerra in Irak . Ma sono crimini che non possono restare senza risposta. Rilanciamo ancora una volta l’appello dell’IFJ (International Federation of Journalist ) perché la comunità internazionale intervenga a tutela della integrità fisica dei giornalisti e consideri ogni attacco nei loro confronti come un crimine di guerra. Ci uniamo anche alla recente protesta del sindacato dei giornalisti irakeni contro il varo imminente di misure restrittive della libertà di stampa da parte del governo di Bagdad.
Senza i giornalisti non si fa la democrazia e senza testimoni non si fa nemmeno la storia.
Fonte: Stefano Marcelli (italian.it/isf)
….
E questi sono solo alcuni giornalisti, non si fa menzione delle vittime civili irachene.

In due anni sono stati rapiti 190 ostaggi in Irak, tutti occidentali, di ogni paese che partecipava con armi o affari alla guerra, erano uomini di affari, di stampa, commercianti d’armi, volontari, pacifisti, operatori del
petrolio… La risposta alla esportazione di democrazia è stata unanime: qua non vi vogliamo. Il collaborazionismo interno è stato ripagato con la morte netta di: ministri, poliziotti, scrutatori di seggi, amministratori pubblici, persino ex prigionieri…L’esportazione di democrazia e di ordine è stata salutata da una proliferazione di: terrorismo, movimenti partigiani, criminalità comune, criminalità organizzata, fanatismo religioso, separatismo etnico. Nel contempo è aumentata l’importazione irachena di: finanzieri, commercianti, petrolieri, agenti segreti, esperti in armi, terroristi, contractors, bombe, sostanze chimiche, armi pesanti, armi leggere (noi siamo i terzi produttori mondiali, qualcuno le comprerà…), insomma i prodotti della democrazia. Intanto la stampa libera e democratica prospera. Viva l’allargamento americano della democrazia nel mondo! Dove i giornalisti non sono
intimiditi, minacciati, carcerati, sequestrati, uccisi…sono omologati, asserviti, intimiditi, venduti, falsificati, criminalizzati, insultati. O anche minacciati di sette anni di carcere, come intende fare il governo
Berlusconi. Permane massiccia e anche accresciuta la distinzione nel mondo tra quelli che vogliono sapere sempre di più e i molti che si stufano dell’informazione
per ideologia, fanatismo, integralismo moderatismo, partito preso o semplice pigrizia.
….
Avete notato, a Ballarò, come i soldati americani di stanza ad Aviano abbiano tutti detto di non sapere niente della sparatoria dell'aeroporto? Tutte le prime pagine di tutti i giornali italiani, europei e americani riportano questo fatto, ma ad Aviano i giornali non li leggono. Santa ignoranza! In Italia, dove i giornali al momento ci sono, la santa ignoranza permane, vedi le 4000 mail di Repubblica e i vari buchi che chi ha scritto aveva nella testa. Ad Aviano: passaparola o ottusità yankee? Analfabetismo culturale o ordine superiore? Le scuole americane, si sa… e chi va nell’esercito non viene proprio da Yale. La popolazione emiliana non sembra entusiasta della base:"Gli Italiani sono come se non fossero a casa sua, gli americani come se fossero padroni di tutto". Una base americana è patria rubata, zona sottratta alla sovranità di uno stato, sempre come se fosse extraterritoriale, diventa un pezzo d'America. E ne abbiamo 90 in Italia, pezzi del nostro paese regalati al
padrone straniero e piene di bombe atomiche, pericolose e contaminanti. Siamo un paese occupato e non lo sappiamo.
….
Però anche la stampa, che casino:
- erano tre o 4 nella macchina?
-e quanti i colpi? 400 o 40? o 12?
-e la velocità? 40 all’ora? O a 160 km l’ora come affermava la stampa americana? In un paese dove i due reati maggiori sono fumare uno spinello e andare a 80 all’ora e per quella velocità un poliziotto ti può
legittimamente sparare alla testa.
-e c’era o non c’era il chek point? E perché nessuno parlò dei primi tre passati tranquillamente?
-e com’era? con sbarramento o mobile? E cosa fa quello mobile? Gli agguati?
-nessun riscatto o 8 milioni di dollari?
-ma l’autista era uno 007 o un iracheno? Il porto delle nebbie….
-e nessuno che citava il buio fitto, la pioggia battente, la forma della strada, la curva, il bivio, i due gipponi e il carro armato ai lati per non sbagliare…
- e poi c’era la curva o no?
-e prima di quel tragico incidente’ quanti altri ‘tragici incidenti’ su quella strada? Quanto morti magari iracheni, cioè morti non identificati? Morti dimenticati? che non contano?
-tragica fatalità, incidente, agguato, appostamento, dolo, colpa o premeditazione superiore, colpevole negligenza o punizione….
-e che inchiesta è se i testimoni spariscono, se due telefoni satellitari sono confiscati?
-e perché nessuno ha detto che non di persona qualsiasi si trattava ma del n° 2 del Sisdi? Il n° 2 della sicurezza italiana, praticamente quello che teneva nella sua testa tutte le informazioni sui 3000 di Nassirya, la Cia, le sconcezze dei corpi d’armata ‘alleati’, i contatti con i terroristi o i partigiani o gli ulema o con chi nemmeno sappiamo, un archivio vivente di informazioni, praticamente colui che tutelava la sicurezza degli italiani in tutto l’Irak o forse sapeva troppe cose….pericoloso: morto senza un perché. Come morisse un pezzo d’Italia che sa tante di quelle cose come noi non sapremo in tutta la nostra vita. Ed è stato presentato come un agente ‘qualunque’! Che ipocrisia! E i giornalisti sapevano benissimo che autorità fosse….
.. e poi tutti a incriminare la Sgrena... a dire battute triviali su di lei, come con Baldoni, con le due Simone... iene! ...si sono attaccati perfino al fatto che dicesse 'compagno' e non marito! Che mancanza di decoro! Di civiltà!…e giù a dire con compunzione che la vittima non può fare da testimone... ma quando mai? Ma in quale paese barbaro si chiude la bocca alla vittima? la vogliamo strangolare, questa vittima? cos'e'? un testimone prevenuto? E pure gli agenti segreti erano prevenuti? Tutti prevenuti e della sporca sinistra?... e paragonare il fatto a un banale incidente d'auto?!?! Ma che vergogna! Fini, Selva, Vespa, Fede.. tutti! Che senso dello stato menomato! Ammazzano il n° 2 dei servizi segreti italiani e la buttano sull’incidente!? Vergognoso! Ma gli americani avrebbero dovuto fargli da scorta a uno così, indipendentemente dall’ostaggio! .. e invece la
ripetizione ossessiva della parola 'incidente', perché alla gente resti bene in mente, perché, come ha detto Berlusconi, la bugia va detta grossa ma poi va ripetuta e ripetuta perché così diventa vera. E’ la ripetizione che
crea la convinzione.
E quella compassione pelosa per i 'poveri soldatini' americani, così giovani, poverini, così spaventati e tremuli.. ma che cialtroni! … per non parlare dei media americani, tutti allineati con le falsità di un Luttvak e
delle 'parole d'ordine' di questo governo, che si attacca agli schemi verbali come a dei salvagente e li insiste a pappagallo in modo coatto e poi quel ripetere: 'giustizia sarà fatta' che squallore! quando sappiamo che mai giustizia con gli americani è stata fatta, mai trasparenza è stata avuta!
Ma se abbiamo visto coi nostri occhi i soldati americani raccattare proiettili a man bassa, e dunque il loro numero sarà per sempre una illazione, 'l'auto sarà spedita in Italia' ?!? Ma che senso ha che la prova
del delitto sia spedita altrove? Le prove devono essere valutate 'dove' il delitto è stato commesso, ve lo immaginate voi che dopo un incidente ‘inviate’ la vostra auto all’assicurazione per una constatazione, o sennò:
un omicidio, dove si prende il corpo, lo si toglie dal contesto, lo si impacchetta e lo si spedisca in centrale? E invece, in un mondo serio per una inchiesta seria, tutto doveva essere congelato 'sul luogo', e visionato immediatamente da giudici ‘italiani’ mandati speditamente là con 'forze di polizia giudiziaria italiane' sotto il controllo dell'ambasciata italiana! E sennò tirate fuori da quella caserma quei soldati italiani di Nassirya, che stanno lì a far niente e ci costano un capitale, e che almeno facciano qualcosa di utile per l’Italia! Ma che pagliacciata è mai questa? Verità? Ma quale verità? Quando i due telefoni satellitari di Calipari sono già
spariti e forse non emergeranno più o saranno contraffatti, e su di essi rintracciabili tutti quei contatti con forze americane che gli USA negano con vera faccia di bronzo, facendo apparire gli italiani dei pezzenti cialtroni, che fanno da sé e male e dunque pazienza del danno che hanno corso, perché "se lo sono andato proprio a cercare". O America, America, quanta ingiustizia dimostri quando vuoi salvarti la faccia ad ogni costo, infangando gli altri!

Avete notato anche come i due (o tre?) agenti segreti, uno ferito leggero, l'altro molto grave, siano spariti nel nulla? Nessun nome, diagnosi, notizia, testimonianza pubblica, non si sa nemmeno dove sono e chi sono.
Del resto gli agenti segreti vengono allo scoperto solo dopo morti, sennò che agenti segreti sono? E nessuno che chieda di avere anche la loro testimonianza, nessuno di loro che possa apparire in tv (magari mascherato che parla di spalle, con voce contraffatta) a dire la sua! Ci si limita a denigrare la povera Giuliana, è la forza dei vigliacchi prendersela coi deboli, quando davanti a uno 007 anche Castelli o un Fede forse avrebbe avuto qualche remora a infierire, e anche Vespa, ma queste fonti: top
secret, affondate nel nulla. E questa mania tutta italiana (perfino sul forum di Repubblica, quante lettere feroci su 4000) di criminalizzare la vittima: "Se l'è andata a cercare”, “E' una cretina che doveva stare a casa!” “Che c'è andata a fare là?”, “Perché non ha fatto la donna ai
fornelli?”, “Ma chi li vuole questi giornalisti che creano guai?”, “Era una comunista, meritava anche peggio!”, “Levateli tutti di torno questi giornalisti rompicoglioni!”, “Se i giornalisti non andassero là non ci
sarebbero sequestri e ricatti!”, “La taglia se la doveva pagare da sé" e altre amenità. E le donne più feroci degli uomini! che mi sono vergognata di essere italiana tra queste belve!
Pier Scolari: "Si vuole processare la Sgrena perché è stata prigioniera, Calipari perché si è fatto uccidere, e magari l'autista perché telefonava guidando...! Tutto pur di non mettere in crisi gli USA."
Castelli: "Noi non siamo in una situazione di guerra!" Macché, stiamo facendo un pic nic! E abbiamo pure il salame. E poi salta fuori a dire: "E allora, e a Napoli non c'è una guerra? A Nassirya c'è meno guerra che a Napoli"Fino a prova contraria a Napoli ci sono gravi atti di criminalità. Dicesi ‘guerra’ quando c'è una invasione armata di paese straniero da parte di truppe nemiche. Non sa nemmeno l'italiano e lo hanno fatto ministro, come
Calderoli. E insisteva (ha le trovatine e ci gode a dirle, è irrefrenabile! È come qui bambini che fanno la cacca e la devono far vedere a tutti): "La guerra contro chi? ditemi contro chi? Ditemi! Per parlare di guerra ci vogliono due belligeranti. Dove sono qui i due belligeranti?" In effetti qui ci sono degli aggressori e delle vittime. Come la chiamiamo questa cosa? Crimine contro l'umanità?! Atrocità? Abominio? E lui, sfrontato: "Ditemi chi abbiamo ucciso a Nassirya?" che alla fine Bertotto gli ha detto: "I nostri hanno ucciso a Nassirya, nessuno sa quanti, perché a Nassirya a nessuno è permesso di andare". E non mandateci a Ballarò sempre Violante che sembra una mammoletta e le battute buone non le sa dire, questa è una lotta dura, tirate fuori i duri!
E ora vogliono imbavagliare l'informazione così Castelli tuonerà: "Datemi le prove! Le prove!"Ma per dargliele bisognerà sfidare 7 anni di carcere se passa la sua riforma del codice militare! Peggio di un mese da sequestrati! Nessuno sa cosa avvenga o sia avvenuto a Nassirya (anche se quell’esibizionista di Scelli parla di bambino con le magliette dell’Inter e del Milan!?! Ma dove vive costui?), nessuno sa cosa sia avvenuto nelle settimane di sterminio di Falluja, dove "il giorno era trasformato in notte e le notte in giorno",
dove, dopo la distruzione della città e la guerra chimica, i bambini sopravissuti sono tutti morenti, esangui come larve, come morticini viventi e muoiono così agonizzando tra le braccia delle madri come fiori silenziosi (altro che magliette del Milan!), dove per tutto il terribile assedio fu vietato l’ingresso agli operatori sanitari, ai giornalisti, a chi voleva
portare acqua, cibo, medicine, barbari, belve, la città piena di cadaveri di civili insepolti, cadaveri di bambini, corpicini di bambini sotto i carri armati americani, la città dove si impedì alla popolazione di evacuare per colpirla meglio, nelle loro civili case, ma la Casa Bianca dice offesa e indignata: "E' assurdo solo ‘pensare’ che truppe americane abbiano sparato
su civili!" Falluja, che doveva essere ‘l'esempio’ a non sfidare le ire americane e che ha scatenato la rabbia irachena, aumentando resistenza e terrorismo! Falluja, che supererà Guernica in quanto a orrore di morte!
Nessuno sa i morti iracheni perché è vietato contarli. “I numeri! I numeri” strillava Castelli, roteando gli occhietti da gallina. Spero che ‘ i numeri’ ti vengono a visitare la notte in lunghe file di cadaveri e ti facciano
cadere quegli occhietti ciechi dalla orbite!! (Per due volte su Aprile Pierluigi Sullo gli dà direttamente di ‘idiota’)
E la Casa Bianca?!?! le diamo l'Oscar della faccia di bronzo impunita! "E' assurdo che qualcuno solo pensi che dei marines sparino a civili!" ma se ne ammazzano tutti i giorni di civili! ma se hanno sterminate intere famiglie
di civili, ma se ai check point prima sparano poi chiedono, ma se hanno fatto il tiro al bersaglio su case civili, su scuole civili, su moschee civili, su ospedali civili, ma se hanno assassinato i civili per strade, i
bambini civili, le civili feste di nozze, i civili nelle moschee...! E Castelli come coatto : "Datemi i numeri! Datemi i numeri!" Ma quali numeri? Ma se gli USA minacciano persino gli infermieri e i medici se dicono
quanti sono i caduti civili! Ma se allontanano con ogni mezzo i giornalisti, i volontari, i pacifisti... per non mostrarli al mondo questi infiniti numeri di assassinati!
"Teorica impunibilità sostanziale degli americani per qualsiasi delitto commesso in qualunque paese del mondo" ."Ordine imperioso e rabbioso di Bush di sottrarre alla giurisdizione ordinaria e alla Corte Penale
Internazionale ogni americano imputato, minacciando perfino gli stati che appoggiano la Corte!" La convenzione di Londra scavalcata. La commissione di inchiesta internazionale calpestata. Vale sempre il principio che l'imputato americano sarà deferito ai giudici del suo paese, mai che siano i giudici del paese della vittima, magari poi, invece della pena gli daranno una
promozione o un buffetto, come al pilota dell'aereo che uccise 20 persone alla funivia del Cermis, anche se sull'aereo c'era la registrazione delle voci dementi dei piloti che facevano i giochetti con la teleferica: “L’hai
presa? Non l’ho presa”.
"Datemi i numeri!" Ma internateli, ché sono loro che danno i numeri! Non sono più umani, non sappiamo nemmeno più dire che cosa sono.

Ritirano i giornalisti, non ritirano le truppe. Quando gli iracheni scopriranno che i sequestri si possono fare anche all’estero, cosa ritireranno?
….
Danno ammende miliardarie alle multinazionali del tabacco per i morti da nicotina, perché la nicotina fa male. Quando daranno ammende miliardarie alle multinazionali delle armi e ai loro accoliti, cominceremo a parlare di
civiltà, perché le armi fanno molto più male della nicotina.
……
Serio e dignitoso il discorso del premier al Parlamento, dopo gli scivoloni di Fini. Abbiamo apprezzato. Finalmente lo stile Letta; dopo lo stile Ferrari da ex Cia sbassato alla Padania, e dopo il tono sbracato o arrogante alla gerarca fascista, questo modo misurato (Letta deve avergli fatto anche lezione di dizione) era una panacea. Lo vorremmo sempre così un premier, almeno come tono da passerella: contenuto, riservato, fermo, quasi da
politico vero. Come si sa, il premier è un attore, e i copioni glieli preparano altrove, da solo non sarebbe in grado di preparare gli ordini al cuoco e i suoi interventi a piede libero lo dimostrano.

Ora due cose salvano un paese dal baratro dell’ignoranza antidemocratica: una buona scuola pluralistica non morattiana, e un livello accettabile di informazione pluralistica libera e di confronto. Non dico ormai nemmeno più ‘stampa’, perché le testate giornalistiche sono tutte in mano a azionisti capitalisti e i segretari di partito imperversano con mire autoritarie e mussoliniane (Ds compresi, che il D di Democratici non l’hanno ancora capito e l’S di sinistra lo hanno sciolto nella scolorina). L’informazione ormai ha preso altre vie; censurarla su internet come nel libero confronto equivale a negarne i valori, ma, si sa, il tentativo di omologazione alligna anche tra i migliori. E poi c’è l’autocensura altrettanto biasimevole e di massa, c’è
chi il limite alla conoscenza se lo mette proprio nel DNA, o per ideologia o semplicemente perché si attacca a una posizione estrema per motivi irrazionali o perché avvinto dalle sirene più martellati, i 2 o 3 slogan
passati dal convento massonico o neocons, che sono un’altra forma di integralismo religioso, che falcidia gli ignari e i pigri di mente o i deboli. Lo spaccato che i forum e i blog danno di questo paese è che molti non sanno e non vogliono conoscere e preferiscono aggredirsi su 2 o 3 dichiarazioni stentoree piuttosto che informarsi. Insomma litigare è meglio che sapere, e non parliamo di confrontarsi. Eppure che democrazia sarebbe senza le differenze, il confronto, l’informazione, la varietà di
prospettive? Ma i troppi pur di non fare democrazia alzano i toni. O li smorzano. Così democrazia è morta anche nei cosiddetti rivoluzionari, anzi c’è un appiattimento voluto persino in chi la rivoluzione terrorista o pacifista
la vorrebbe anche fare. Un nuovo mondo è possibile? Se non si comincia dalla democrazia partecipata morirà prima di nascere.

Marco Calamai, ex consigliere speciale del comando di Nassirya: “Per mia esperienza, ti dirò che i nostri militari, i nostri servizi non fanno niente se non è concordato con gli americani, anche i pagamenti di eventuali riscatti. Siamo totalmente alle dipendenze Usa e non è pensabile che nell'arco di un mese non vi siano stati contatti con i comandi americani". "Le elezioni gli Usa non le volevano, avrebbero preferito formare un
parlamento dall'esterno. Le hanno volute gli sciiti e i curdi. Le ha volute Al Sistani. Se non si fa un accordo con i sunniti, la situazione del paese precipiterà ancora più in basso. Il parlamento forse si riunirà verso la
metà del mese. Come è noto a tutti, i sunniti vogliono il ritiro delle truppe d'occupazione. La resistenza armata continuerà, non verranno deposte le armi se i militari stranieri non tornano a casa. Lo stesso Al Sistani dovrà porre il problema del ritiro delle truppe d'occupazione. In questa ottica si devono definire le posizioni del governo italiano, la questione della fuoriuscita del nostro paese dalla guerra. A Nassirija c'è un
Consiglio provinciale eletto. Ci sono contatti politici? Si conoscono i programmi, i progetti, i bisogni primari. Ci sono piani di ricostruzione? C'è un ruolo che si può giocare, un ruolo di pace?"

Cosa ci dice il nostro governo? Dichiara, mentendo, che le elezioni hanno definito la democrazia, che hanno vinto coloro che vogliono che gli occidentali stiano là. Mentono sapendo di mentire. Ma la situazione è molto diversa da quello che dicono i Ferrara o i Pionati. La situazione è
gravissima.

Povera Giuliana! Non era mai visto tanto accanimento contro una persona inerme! Vederla così piccola, così indifesa e la vigliaccheria del linciaggio! Sputtanata dai giornali di destra italiana, criticata dal centro, equivocata dalla sinistra. Silenziata dall’equivoco tg1 (contro cui ha protestato persino il Parlamento), screditata dalle bocche impure dei Fede e dei Vespa, maltrattata dalla stampa statunitense, e perfino dall’inglese Wall Street Journal, sotto il torchio successivo di interrogatori militari e civili italiani, insultata da centinaia di mediocri italiani che si sono
precipitati a scriverle di tutto… Se gli assassini di Calipari avessero avuto la millesima parte di interrogatorio di lei..! E invece non se ne sa
nemmeno il nome. E’ come per il processo di stupro, la magistratura farà una ulteriore violenza alla vittima, ma rispetterà il carnefice. Il mondo cosiddetto civile mostra tutto il suo volto infame. Gli unici che l’hanno
trattata con qualche rispetto sono stati, alla fine, solo stati i suoi sequestratori.

Bugie. La verità è uccisa ogni giorno. Siamo stufi di questi strangolatori della verità.
….
Una guerra fatta da incompetenti, con soldati in massima parte giovanissimi e poveri, arruolati per avere un diritto di cittadinanza, l’accesso a una scuola o a un lavoro, la famosa evergreen card che darà, al ritorno qualche diritto in più. Un mondi di extra-americani che si prostituisce per avere una briciola di terra promessa. Questa è l’America, dove per diventare cittadini si deve morire! Con questi giovanissimi, arruolati per una ferma
di sei mesi, di tre mesi e che da due anni sono prigionieri della sporca guerra irachena, loro i primi sequestrati di Bush. Loro, facce da bambini, capelli a spazzola, che vivono ormai in un videogame allucinogeno, che chiedono collette da casa per un giubbotto antiproiettile o la carta igienica, loro, bambini di 19 o 20 0 21 anni, istupiditi dalla musica che si sparano nelle orecchie per non sentire, annegati nel sangue e nella
distruzione, con le notti piene di incubi e i giorni uguali alle notti, loro pieni di droga per sopravvivere, coi freni inibitori spacciati, i nervi distrutti, la coscienza spappolata, loro persi per sempre, loro che scrivono alla mamma o alla fidanzata: “Dear Mum, dear Mary, spero di tornare presto a casa”. Go home, Yankee, go home alla casa di Dio! Si pianta a terra il fucile, sopra: l’elmetto, accanto: gli scarponi, qui giace il soldato John, aveva una mamma, aveva una fidanzata. E’ partito per onorare l’America….

“Non esiste il mondo moderno”
Si è annegato nel sangue.
““Nel XXI secolo faremo delle guerre ogni qual volta lo riterremo necessario e vantaggioso per noi, e le giustificheremo moralmente dopo averle fatte. La base morale della nostra politica estera dipenderà dal carattere della nostra nazione e da quello dei suoi leader, non dai valori assoluti del diritto internazionale”.
La nostra base morale dipenderà dalla nostra forza.
Robert Kaplan
..................
(questa è Masada, se vuoi riceverla regolarmente, chiedi a : vivianavivarelli@fuoriadio.com)



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