a 2 mesi dalle elezioni farsa č caos nel parlamento fantoccio. democraticamente allontanate le televisioni.
caramellai e bottegai e terroristi ripuliti litigano per spartirsi la torta. Gli Usa militarmente affondano nel pantano. - repubblica:
IRAQ: FINITA NEL CAOS SECONDA SESSIONE PARLAMENTO
La seconda seduta del nuovo Parlamento iracheno si e' conclusa oggi nel caos piu' totale. Trascorsi gia' due mesi dalla storiche elezioni, nessun accordo e' stato trovato sulla composizione del governo ne' sul candidato alla presidente dell'aula. Tra scambi d'accuse e invettive, il clima si e' subito arroventato: i giornalisti sono stati fatti allontanare dall'aula e i lavori sono proseguiti a porte chiuse, senza la diretta televisiva. Ma il quadro che si e' visto fino a quel momento rischia di compromettere da subito la credibilita' di un Parlamento su cui dovrebbe fondarsi il futuro del Paese. Quando il presidente facente funzioni dell'assemblea, Dhari al-Fayad, ha annunciato che, nonostante un tentativo di negoziato in extremis, non era stata trovata alcuna intesa, molti deputati si sono levati in piedi e hanno accusato i leader sciiti e curdi -i due schieramenti vincitori delle elezioni del 30 gennaio- di non avere alcun rispetto per il popolo iracheno. "Che cosa racconteremo a coloro che ha sfidato le intimidazioni e le violenze per andare a votare?", ha detto Hussein al-Sadr, esponente del blocco costituito dal premier uscente Iyad Allawi, uscito sconfitto dalla consultazione. Sono state le ultime dichiarazioni che i giornalisti sono riusciti a cogliere prima che la seduta fosse aggiornata a porte chiuse, mentre il premier lasciava l'aula. I lavori erano iniziati con quasi tre ore di ritardo, con sciiti e curdi che attendevano dalla minoranza sunnita un loro nome per la presidenza del Parlamento, un incarico prevalentemente cerimoniale. Fayad ha espresso l'auspicio che un'intesa possa essere trovata entro domenica, quando il parlamento tornera' a riunirsi. Abbas al-Bayati, deputato di Alleanza degli iracheni uniti, un cartello di formazioni sciite, aveva precedentemente parlato di "una crisi politica per convincere lo sceicco Ghazi al-Yawari ad accettare la presidenza del Parlamento".
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