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Lettera al Presidente Argentino
by IMC Italy Friday, Aug. 30, 2002 at 10:39 AM mail:

Ascolta il grido del tuo popolo

Ascolta il grido del tuo popolo Siamo giunti ad un punto critico della vita del nostro popolo. Più volte le ho scritto per esporle il mio pensiero circa la condizioni nelle quali si trovano a vivere i più poveri e gli esclusi che aumentano costantemente in tutto il Paese vittime delle politiche di esclusione del governo che lei presiede.

In un'altra occasione le ho segnalato che il ministro Domingo Cavallo attuò in Ecuador la stessa politica che sta attuando ora in Argentina con un totale disastro, basta vedere i risultati. Le consequenze furono la dollarizzazione e la consegna di questo paese fratello alla voracità e al saccheggio senza pietà dei grandi interessi internazionali, come ad esmpio l'installazione di basi militari nord-americane.
Lei sta portando il paese allo stesso punto di non ritorno: la consegna totale delle nostre risorse e la colonizzazione per mano degli Stati Uniti. Voglio chiarire che non sono un anti-nordamericano, ne' sono un nottambulo che vede tutto bianco o nero. Si, ci vedo, vedo i "rischi del paese", che non sono il "rischio paese" che viene visto dalla borsa dei valori, che dà un prezzo a tutto e valore a niente.

Il vero "rischio paese" che vedo e sento e' l'aumento della povertà; i bambini che muioino di fame, questa bomba silenziosa che uccide più di quelle di guerra. I disoccupati, i giovani a cui si sta uccidendo la speranza. Il malcontento del paese e la mancanza di produzione, l'esclusione che sommette. chi, come conseguenza dell situazione attuale, si vede privato del proprio lavoro. ai piccoli e medi produttori agricoli ed industriali.
I pensionati trasformati dalla politica del governo in mendicanti dipendenti dallo Stato. Intanto il governo preferisce preoccuparsi del pagamento del debito estero più che delle necessita e delle responsabilità che ha nei confronti del popolo. La risposta del governo e' la Repressione, non la soluzione dei problemi.
Signor presidente, cosa pensa di fare? Reprimere un popolo affamato e dolorante? Chiudere gli occhi dinanzi ai bisogni del popolo? Nascondere la testa come uno struzzo per non vedere e non sentire? Andare avanti con la linea politica che le viene imposta da Washington? Cosa preferisce? I risultati sono dinanzi agli occhi di tutti. L'esperienza del modello applicato dal suo stesso ministro dell'economia in Ecuador ci parla di irresponsabilità tottale del modello applicato.
Siamo giunti ad un punto critico, per questo voglio dire: "Ascolta il grido del tuo popolo".
Signor Presidente, si ricordi che lei e' stato eletto per servire il popolo, non per affamarlo, opprimerlo ed emarginarlo. Ha ancora tempo di correggere i suoi errori ed orrori. Presti attenzione alla Consulta Popolare del Fronte Nazionale Contro la Povertà. Non e' vero che non ci sono vie d'uscita, ci sono. Solo deve saper ascoltare il popolo. L'unica concertazione possibile e' quella con il popolo, non con chi ha consegnato il nostro paese alla voracità finanziaria e alla corruzione. Siamo vicini al Natale e al Nuovo anno, e' tempo di speranza e di rinnovamento. Le do un augurio fraterno di pace e bene di cui il popolo e il suo governo hanno tanto bisogno.

Adolfo Perez Esquivel
Premio Nobel de la Paz
Buenos Aires - Republica Argentina

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