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http://italy.indymedia.org/news/2002/08/76691.php Invia anche i commenti.

Comunicato stampa urgente dal Chiapas
by Ya Basta Saturday, Aug. 31, 2002 at 7:42 PM mail:

Le azioni registrate nell'ultimo mese contro i Municipi Autonomi zapatisti hanno caratteristiche simili. Questi atti hanno un interesse politico comune in cui sono coinvolti diversi attori

San Cristobal de las Casas, Chiapas 30 Agosto 2002

comunicato stampa

Le azioni registrate nell'ultimo mese contro i Municipi Autonomi zapatisti hanno caratteristiche simili. Questi atti hanno un interesse politico comune in cui sono coinvolti diversi attori.
Durante il mese di Agosto sono state registrate 9 incursioni, e l'aumento di elementi dell'esercito federale nella Zona di Ocosingo.
Allo stesso tempo si sono verificati fatti cruenti contro le comunitá zapatiste in diversi Municipi Autonomi, in cui sono state colpite particolarmente, delle autoritá civili zapatiste. Questi fatti configurano modalita' d'attuazione che prefigurano un interesse politico di fondo.

I fatti

Municipio Autonomo Ricardo Flores Magòn e San Manuel, nel municipio di Ocosingo.

31 luglio 2002, ejido La Culebra.

Attorno alle 11 della mattina 40 uomini armati con armi corte e machete sono entrati nell'ejido La Culebra, Municipio Autonomo Ricardo Flores Magòn; a bordo di due camionette Nissan da carico, alla ricerca delle autorita' autonome del municipio. Non avendole incontrate, hanno ferito 7 basi d'appoggio che stavano costruendo la scuola, lasciandoli in gravi condizioni.
Gli aggressori provenivano dalla comunita' San Antonio Escobal e tutti appartengono alla Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (OPDDIC). Alcuni sono stati riconosciuti come: Julio Gómez López,
José Gómez López, Antonio Pérez López, Sebastián Pérez Gómez, Nicolás Gómez
Santiz, Manuel Guzmán Pérez, José Hernández Cruz, Lorenzo Pérez Cruz,
Sebastián Pérez Cruz y Fidelino Gómez López.

Prima di questo gesto hanno cercato di sequestrare un'autorita' del Municipio Autonomo che e' riuscita a scappare e che ora si mantiene nell'anonimato per sicurezza. Non esiste un' indagine preliminare per l'accaduto.

19 Agosto 2002, Crucero Quexil, pueblado Nuevo Guadalupe.

Alle 6:00 del mattino 200 persone provenienti da Taniperla, Monte Libano, Perla Acapulco e Peña Limonar, sono arrivati a bordo di 22 automezzi (Nissan da carico, microbus e camion da 3 tonnellate), si sono fermati nell'incrocio Quexil, puebaldo Nuevo Gaudalupe, Municipio Autonomo San Manuel, dove le basi d'appoggio dell'EZLN stanno mantenendo un posto di vigilanza su automezzi rubati, introduzione di alcol nelle comunita' e traffico di legnami pregiati. Le 200 persone, riconosciute come componenti dell'OPDDIC hanno aggredito delle persone del paese con pietre, machete, pistole e fucili.
Il saldo e' stato di 4 feriti da arma da fuoco, Marcos Mendez Sanchez con un colpo di calibro 22 nello stomaco, Felipe Gomez Sanchez con uno sparo nella spalla ed un altro nella schiena, Juan Mendez Sanchez con uno sparo nell braccio, Francisco Mendez Sanchez con uno sparo nel piede e diverse pietrate in testa. Sono stati colpiti a calci Irma Mendez Gomez, di 11 anni d'eta' e un anziano della comunita'. C'e stato anche il tentativo di investire diverse donne ed il sequestro di 3 persone, delle quali 2 sono riuscite a scappare, Rigoberto Sanchez Gomez e' stato sequestrato e portato alla rancheria San Miguel dove e' stato minacciato di essere bruciato vivo, ha ricevuto forti colpi e gli sono stati rubati i vestiti, in seguito e' stato condotto alla Procura di Giustizia della citta' di Ocosingo, per essere trasferito nel carcere pubblico. Alcune ore piu' tardi e' stato liberato.
Non e' stata aperta un'indagine preliminare, nemmeno sono stati interrogati gli aggressori. Nella procura erano presenti , tra i tanti, Pedro Chulin, deputato locale del PRI e dirigente della OPDDIC, e Omar Burguete, presidente municipale di Ocosingo.

25 agosto 2002, rancheria Amaytic, Municipio Autonomo Ricardo Flores Magòn.

Verso le 10 di mattino, in una riunione fissata 4 giorni prima tra le autorita' autonome e quelle della rancheria Amaytic, di origine non zapatista, per risolvere un problema matrimoniale, sono stati assassinati Lorenzo Martinez Spinoza, consigliere supplente del Municipio Autonomo Ricardo Flores Magòn, con una ferita di fucile 16 mm e Giacinto Harmandez Guttierez, agente rurale autonomo della rancheria Amaytic, con colpi nel cranio. Ci sono stati vari feriti tra gli zapatisti, alcuni con colpi di machete. Tra gli aggressori, auto-denominatisi " societa' civile", ci sono stati feriti con diversi colpi e uno di questi, Nicolas Hermandez Guttierez si trova adesso nella citta' di Villa Hermosa, ferito in faccia, per una "imprecisione" della cartuccia da 16 mm che ha tolto la vita all'autorita' zapatista, dato che non si registra nessun altro ferito da arma da fuoco durante l'attacco; cio' dimostra che non si e' trattato di uno scontro e che gli zapatisti non erano armati.
Secondo il comandante della sicurezza pubblica di Ocosingo, Teogenes Lopez Torero, il giorno 25 agosto egli ha raccolto il cadavere di Lorenzo Martinez Spinoza, insieme con un agente del Pubblico Ministero e dell'agenzia statale d'investigazione. Solo verso le 3 del pomeriggio sono arrivatisul luogo del delitto. Il corpo e' stato portato a Ocosingo, lo hanno restituito alla sua comunuta' d'origine Nueva Esperanza il giorno 27 d'agosto dopo aver praticato l'autopsia. Si sospetta della superficialità con la quale le istituzionui sovracitate hanno agito nel giorno dell'accaduto, dato che almeno nel caso dell'AEI e dell'MP hanno dovuto spostarsi dalla citta' di Ocosingo, ad una distanza di 4 o 5 ore dal luogo dell'accaduto.
Riconosciamo Giacinto Hernandez Ballinas, come l'esecutore materiale dell'assassinio di Lorenzo e Santiago Hernanez Perez e della morte di Giacinto.
Insieme a loro hanno agito: Alfredo Hernández Ballinas, Gaspar Hernández
Pérez, Jacinto Hernández Pérez, Santiago Hernández Ballinas, Camilo
Hernández Ballinas, Nicolás Hernández Pérez, Nicolás Hernández Espinosa,
Simón Hernández Gutiérrez, Nicolás Gutiérrez Espinosa, tra gli altri che non sono ancora identificati. Nicolas Hernandez Gutierrez, ospedalizzato aVilla Hermosa per un ferita accidentale, necessariamente fu presente all'esecuzione di Lorenzo Martinez Spinoza, da una corta distanza che lo indica come testimone e probabilmente complice dell'assassinio. Si e' aperta un'indagine preliminare per l'assassinio di Lorenzo Martinez Spinoza, ma non per Giacinto Hernandez Gutierrez.

Municipio Autonomo 17 di Novembre, nel Municipio di Altamirano

17 Agosto 2002 nuovo centro di popolazione 6 di Agosto

Intorno alle 10 di sera è stato ucciso per mano di 3 persone Jose Lopez Santiz, responsabile locale della sopracitata comunità, che ha ricevuto 8 spari di fucile calibro 16 mm, nel suo appezzamento. Gli assassini, inoltre hanno minacciato di morte i due figli di 10 e 11 anni di etá, che accompagnavano José. Conosciuti molto bene dalla vittima e dalla sua famiglia, furono riconosciuti in Baltasar Alfonso Utrilla, che ha sparato, Benjemin Montoya Ocequera e Humberto Castellanos Gomez. Quest'ultimo continua a godere dell' immunità costituzionale, per il suo incarico istituzionale. Dopo la richiesta dello stesso Governatore perchè gli si togliesse l'immunità, il Congresso locale ha mancato al suo dovere, ostacolando le investigazioni ministeriali. La polizia municpale e la sicurezza pubblica, hanno portato via il cadavere senza la presenza dell'agente e del medico legale, su richiesta di Armando Pinto Kanter, Presidente Municipale di Altamirano. Le basi di appoggio zapatiste non hanno permesso questa azione. I tre responsabili sono stati colaboratori nella campagna elettorale dell'ex candidato per il PRD alla presidenza di Altamirano, Gabriel Montoya Ocequera, oggi deputato locale per la zona Marques de Comillas. E' stato localizzato Benjamin Montoya, però non ci sono indizi di alcuna investigazione.

Municipio Autonomo Olga Isabel, nel Municipio di Chilon

26 di agosto, poblado Kanakil

Attorno alle 5 della mattina è stato assassinato Antonio Mejia Vasquez, mentre tornava a casa sua da una celebrazione religiosa. Lui e sua moglie sono caduti in un'imboscata tesa da 4 persone pienamente riconosciute dalla moglie della vittima come Oscar, Sebastiano, Efrain, e Nicolas Aguilar, membri del noto gruppo armato "Los Aguilares".
Il signor Mejia di 50 anni d'età è stato ritrovato con almeno 3 fori di proiettile: uno nella spalla e l'altro nel torace con un'arma R-15 e un altro in testa con uno schioppo da 16 mm. La sua faccia è risultata sfigurata e con le orecchie mozzate. Sul luogo del delitto sono stati ritrovati almeno 14 bossoli di R-15 ed uno da 16 mm. Il segretario dell'organizzazione dei Popoli Indigeni nPorfirio Encino, il secondo consigliere del Municipio di Chilon, il commissario per la riconciliazione del governo dello stato, Juan Gonzales Esponda e Alberto Perez che si è presentato come operatore politico (sic), hanno promesso la loro pronta risposta nel chiarimento del caso ed un'operazione di polizia per arrestare I responsabili, cosa che iniziò circondando la casa degli aggressori. Antonio aveva lasciato da alcuni mesi un incarico dentro il Municipio Autonomo.


Fatti che determinano modalità di azione

Le vittime: in tutti i casi riportati si tratta di attacchi e non di scontri rivolti a basi di appoggio zapatiste. Risultano come vittime comunità zapatiste e Municipi Autonomi.
Gli strumenti: in tutti i casi dove si responsabilizza la OPDDIC si utillizzano 24 veicoli, la maggior parte di queste camionette da carico Nissan, comuni come trasporti pubblici nella regione. Gli aggressori portano armi da fuoco di diversi calibri oltre a machete, pietre e bastoni. Gli zapatisti aggrediti in nessun caso erano armati al momento dell'accaduto.
I responsabili: se ben apparentemente l'identità politica degli aggressori sia diversa possiamo identificare. La OPDDIC come organizzazione sorella del MIRA ha un'identità priista e legami con i militari, particolarmente con le basi di operazione di Monte Libano e S. Domingo. La identità degli aggressori ad Amaytic, che si autodenominano, senza molta precisione "società civile", senza dubbio è stata nota la collaborazione con gli aggressori da parte di Riccardo Diaz de Mesa che secondo le sue stesse dichiarazioni è rappresentante della OPDDIC a Palenque. I membri de "Los Aguilare" sono stati soldati o agenti di pubblica sicurezza e l'esercito è solito accamparsi nei loro terreni, nel Municipio di Chilon. Gli aggressori di Altamirano si identificano come membri del PRD locale e collegati al conosciuto allevatore Costantino Kanter e al presidente Municipale Armando Pinto Kanter entrambi di appartenenza Priista e protagonisti dei fatti.

Contesto:

I legami geografici degli attori dei fatti del mese di agosto nel Municipio Autonomo Ricardo Flores Magon.
Riscontriamo un legame operativo e geografico nei fatti sopramenzionati. Le linee di operatività rappresentano una simbiosi di complicità nelle aggressioni compiute nell'ultimo mese.
Linea geografica delle posizioni militari nel Municipìo Autonomo Ricardo Flores Magon:

1- Acampamento militare. Península
2- Accampamento militare. Crucero Monte Líbano.
3- Accampamento militare. “Agrupamiento Guzmán” Taniperla. Ubicato: in un
estremo della localita' sopra un' altura.
4- Secondo accampamento militare. Taniperla. Ubicazione: dentro la
comunita'. Occupa il terreno della scuola.
5- Accampamento militare. Ocotalito.
6- Posizione della Seguridad Pública. Peña Limonar.
7- Accampamento militare a San Jerónimo Tulijá.
8- Accampamento militare a Cintalapa.
9- Accampamento militare. San Caralampio.
10- Accampamento militare. El Calvario (Carival)
11- Accampamento militare. Lacanhá Tseltal
12- Accampamento militare. Crucero Piñal
13- Accampamento militare. Crucero Palestina
14- Accampamento militare. Ojos Azules
15- Accampamento militare. Chancalá.
16- Accampamento militare. Chocoljaito

Linea geografica di operatività della OPDDIC nel Municipio Autonomo Ricardo Flores Magon:

1.- El Calvario
2.- San Caralampio
3.- Taniperlas
4.- Monte Líbano
5.- Placido Flores
6.- Yaxoquintelz
7.- Ocotalito
8.- Lacandón
9.- El Tumbo
10.- Cuauhtémoc
11.- Peña Limonar
12 .- Arroyo Granizo
13.- El Limonar
14.- Cintalapa
15.- Manuel Velazco Suárez
16.- San Antonio Escobar

Linea geografica in cui sono state registrate persecuzioni e assassini nel Municipio Autonomo Ricardo Flores Magon durante il mese di Agosto (con eccezione di Quexil, ubicata nel Municipio Autonomo S. Manuel.

1.- Antonio Escobar
2.- Ejido La Culebra
3.- Monte Líbano
4.- Lacandón
5.- Nueva Esperanza
6.- Yaxalá
7.- Jardín
8.- Santo Domingo
9.- Arroyo Granizo
10.- Quexil
11.- Amaytik


Le posizioni militari, I luoghi di operazione della OPDDIC e le azioni registrate di minacce e omicidi durante il mese di agosto formano un circuito sulla stessa linea geografica.

Una delle possibili ragioni

Una tra le altre ipotesi possibili che starebbero dietro a questa escalation è la molto presente da alcuni anni sul pricnicpio fittizio legato all'ambiente. Si tratta della ripetuta richiesta fatta da diverse organizzazioni conservazioniste sovvenzionate da USAID, Pulsar e diverse altre corporazioni interessate, rivolta al governo messicano affinchè sgomberi e, secondo I casi ricollochi, gli insediamenti indigeni ubicati ai margini della Selva Lacandona. Risalta soprattutto la zona delle lagune dove si riattualizza con forza il 12 settembre passato quando nell'ambito della lotta al terrorismo e l'entrata del Messico nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a proposito del tema della sicurezza ambientale delle aree protette, il Commissario dei beni Comunali Caribe, esige dal governo dello stato, riportando prove fornitagli dall'ONG Conservazione Internazionale Chiapas, lo sgombero degli zapatisti dalla porzione Nord-Occidentale (le lagune) della riserva della Biosfera dei Monti Azzurri. Nei giorni 3 e 4 ottobre del 2001 è entrata nella zona una delelgazione dell'ambasciata USA in Messico con incluso il suo addetto militare. Il 18 dicembre il deputato Pedro Chulin a nome del suo partito, chiede al segretario dei Popoli Indigeni Porfirio Encino che aggiunga anche L'ARIC alla richiesta di sgombero delle popolazioni zapatiste dalla riserva della Biosfera. Lunedì 25 marzo di quest'anno, lo stesso personaggio in una conferenza stampa avverte che le foreste e soprattutto la riserva dei Monti Azzurri costituiscono l'ossigeno e Patrimonio dell'Unmanità e per questa ragione devono essere sgomberate le popolazioni zapatiste residenti nella zona. Questo concetto non solo modifica la sua posizione anteriore sul patrimonio delle risorse del Chiapas, se non che appena uscito dal vertice di Monterrey ancora non era stata pubblicata da nessun mezzo di informazione per cui ha potuto ottenere questa anteprima solo da funzionari del governo federale. A partire dala denuncia di questa alibi, Pedro Chulin, anche se non abbandona il suo proposito, si allontana però da questo discorso e da questa richiesta che da allora abbandona come settimane prima probabilmente era successo, quando si denunciò la sua presenza negli Altos del Chiapas facendo addestramenti militari ad una settimana dal vertice di Monterrey. Come oggi siamo alla fine del vertice di Joannesburg.
Si svela quindi la scusa eco-sostenibile presentata fin dall'anno scorso, si tratta infatti di una provocazione messa in campo sia nel perimetro geografico dello sgombero denunciato ad aprile e che abbraccia dalla porzione occidentale della Selva Lacandona fino al fiume Lacantun, affluente messicano dell'Usumacinta, così come nella zona nord-occidentale del poligono della riserva della Biosfera di Monti Azzurri (zona degli appetiti rivolti alle lagune ricche di biodiversità). In questa zona, soprattutto il Municipio Áutonomo Ricardo Flores Magon ha continuato a denunciare dal mese di febbraio lo Stato Messicano e le sue corporazioni multinazionali creditrici, come gli attori interessati che avrebbero provato attraverso operazioni coperte controinsurgenzia di paramilitarizzare la zona in vista del suo sgombero. Il posizionamento negli accampamenti El Ocotalito, Monte Libano, Taniperlas, San Caralampio e Calvario, da parte delle unità dell'esercito entrate nello Stato due settimane fa e che oggi questo Municipio Autonomo denuncia, sono la dimostrazione che questo momento della cviolenza è appena agli inizi e interessa tra l'altro le grandi risorse della zona cvitale per il Plan Puebla-Panama e l'Accordo di libero commercio delle Americhe (ALCA).

Le richieste.

I sottoscritti firmatari di fronte ai fatti menzionati esigono:

Che il governo smetta di fare il gioco della impunita' smettendo di negare la esistenza di guruppi paramilitari che riconosceva quando era deputato e che investighi a fondo i fatti denunciati nel quadro di modalita' di azione e di attori responsabili in comune.
Che il Governo di Vincente Fox ritiri i militari e faccia finire i pattugliamenti che invece di favorire la pace sostengono gli attacchi contro i Municipi Autonomi. Che non promuova gli investimenti stranieri e presunte politiche di protezione ambientale dentro i territori indigeni che senza il riconoscimento costituzionale dei diritti collettivi dei popoli indigeni porteranno solo ad una situazione di scontro, di sfruttamento e maggiore distruzione ambientale.

Che il Congresso della Unione ed il potere Giudiziario facciano marcia indietro sulla legge sui diritti e la cultura indigena gia' approvata, per fare spazio agli accordi di San Andres nella forma di legge della COCOPA, riconoscendo i popoli come soggetti di diritto pubblicocome unica maniere dai proteggere i diritti colletivi dei popoli, particolarmente sulle loro risorse naturali e sui loro territori di fronte alla voracita' degli interessi economici multinazionali che hanno messo i suoi occhi su questa parte del paese.

Che I mezzi di comunicazione e la societa' civile in generale si sommino alla denuncia dei fatti esposti sopra che rappresentano un attacco ai diritti umani dei popoli indigeni. Il silenzio e' complice della discriminazione e della impunita'.

Sottoscritto da:

Red de Defensores Comunitarios por los Derechos Humanos, Coordinadora
Regional de los Altos de la Sociedad Civil en Resistencia, Promedios, La
voz de Cerro Hueco, Compitch, Colectivo Educación para la Paz, Enlace
Civil, Junax, Centro de Derechos Humanos Miguel Agustín Pro, Centro de
Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas, Capise, Ocomich, Maderas del
Pueblo, Ciepac, Coreco


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