"Caro Bush liberaci dalla caccia a Osama" L'estenuante caccia a Bin Laden ha ormai sfiancato le unità d'elite Usa."Convinciti,è morto"spiegano a Bush chiedendo di smettere.Il presidente in imbarazzo:sarebbe costretto ad ammettere un fallimento.
"Caro Bush liberaci dalla caccia a Osama"L'estenuante caccia a Bin Laden ha ormai sfiancato le unità d'elite Usa."Convinciti,è morto"spiegano a Bush chiedendo di smettere.Il presidente in imbarazzo:sarebbe costretto ad ammettere un fallimento.
NEW YORK - Caro Bush,liberaci,per piacere,dall'estenuante e inutile caccia a Bin Laden.Firmato:le unità d'elite dell'esercito americano.Si', perché dopo quasi dieci mesi di estenuante caccia al"principe del terrore"tra le montagne afghane,l'esercito statunitense sembra ormai sfinito da una ricerca che non pare in grado di dare risultati utili.Bin Laden,il terrorista più cattivo del mondo,l'uomo la cui cattura aveva giustificato l'intera operazione militare,sembra essersi definitivamente eclissato.E mentre notizie di stampa,e fonti di intelligence,quasi ogni giorno ormai,lo danno per vivo in questa o quella parte del mondo,i militari americani impegnati in una ricerca frustrante e difficile,si sentono ormai come quei giapponesi delle isole del Pacifico,per i quali la seconda guerra mondiale non è mai finita.Così, di fatto,trattano Bush:con la massima delicatezza possibile, insomma,quasi per non svegliarlo troppo bruscamente da un sogno diventato un'ossessione,cercano di ricondurlo alla ragione,e alla realtà.Ecco perché i comandanti delle principali unità d'elite chiedono che"i nostri ragazzi" siano liberati da un'attività senza sbocco,per potersi occupare d'altro.Anche perché,sostengono loro,Bin Laden è quasi sicuramente morto.Certo,spiegano,"non possiamo esibire alcuna prova"dell'avvenuto decesso.Ma dopo mesi di ricerche tra le montagne,nelle grotte,e fra le lande meno ospitali del mondo,le divise grigioverdi statunitensi dicono basta.L'ordine però, deve arrivare da Bush in persona,che si troverebbe nella difficile situazione di dover confessare al mondo che la guerra in Afghanistan è stata un fallimento.Il principale responsabile dell'attacco alle Torri,infatti,resta un fantasma.Una sorta di minaccia"virtuale"e concreta allo stesso tempo,tanto quanto lo era stata prima dell'11 settembre.Forse anche per questo Bush vuole mettere mano immediatamente a una nuova guerra, e fornire un nuovo"nemico",all'immaginario collettivo americano.E,per farlo,niente di meglio che rispolverare una figura che già atraversa i sogni,meglio gli incubi,degli americani:Saddam Hussein.Ma i vertici dell'esercito statunitense,sembrano aver bisogno di una pausa di riflessione.E,a quanto pare,non si mostrano troppo entusiasti di rigettarsi in un nuovo conflitto.(3 SETTEMBRE 2002,ORE 10.16)
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