VITTORIO FABIANO CARMINE LIBERI! LIBERI TUTTI!

Questa mattina a Bologna, dopo una serie di perquisizioni all'interno di case occupate, tre compagni del Collettivo Passepartout, Vittorio, Carmine e Fabiano, sono stati prima fermati e poi arrestati con con l’accusa di aver preso parte all’occupazione, il 26 aprile, della TAZ System_Error, e con aggiunta l'aggravante di "eversione dell'ordine democratico".

Occupazioni sgomberate, azioni di riappropriazione che diventano eversione, centinaia di denuncie per iniziative che reclamano diritti e spazi negati: tutti provvedimenti repressivi che oggi vediamo seguire una logica che tende ad uniformarsi ovunque, dagli arresti di Bologna, alle misure cautelari a Roma, fino alla nostra metropoli, dove sfavillanti promesse olimpiche e mirabolanti treni ad alta velocità producono militarizzazione del territorio, sgomberi e repressioni di tutte quelle istanze sociali che alzano la testa contro chi svende e privatizza la città inseguendo il proprio profitto.

La precarizzazione permanente dei lavori e soprattutto delle vite, ha prodotto nell'ultimo periodo nuove ondate di insubordinazione, prontamente criminalizzate anche da chi continua a sbandierare i movimenti all'interno dei propri programmi elettorali.
Un clima che criminalizza e tende a isolare, marginalizzare e a non comprendere le istanze di ciò che marginale non è -e cioè le pratiche di riconquista di bisogni e diritti negati- ha creato un terreno fertile dove zelanti giudici e ferrei questori hanno trovato il loro habitat naturale.

Ma i processi sociali in corso non si arrestano! Le pratiche di riappropriazione sono il linguaggio degli esclusi, dei clandestini, sono il nostro linguaggio irrinunciabile.

Il diritto alla casa, allo spazio sociale, al reddito e alla dignità non si compra e non si vende, LO SI PRENDE!

SOLIDARIETA' AI COMPAGNI ARRESTATI
VITTORIO FABIANO CARMINE LIBERI! LIBERI TUTTI!

L.S.O. - Laboratorio Sociale Occupato
csoa Gabrio
Torino