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Asfalto al Colle delle finestre, l'esperto di archeologia militare risponde:
by CM NEWS TO Thursday, May. 26, 2005 at 10:40 AM mail:

Personalmente non sono favorevole all'asfaltatura e spiegherò subito perché: come studioso di opere militari, prediligo il restauro conservativo, che mantenga per quanto possibile, intatte le caratteristiche del manufatto. Ora come si sa queste rotabili avevano un fondo selciato, e tale dovrebbe rimanere ancora oggi: diventa essenziale invece a ricostruire ponti, fossi, muretti di scarpa e di controscarpa e quant'altro risulta danneggiato dalle ingiurie degli uomini e dall'ingiurie del tempo .

Asfalto al Colle del...
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L'OPINIONE DI MAURO MINOLA


SARÀ IN PARTE ASFALTATA LA STRADA DEL COLLE DELLE FINESTRE
RESTAURATA E VALORIZZATA LA STRADA MILITARE DELL'ASSIETTA

La decisione, che rientra nelle iniziative per la valorizzazione delle Montagne Olimpiche di Torino 2006, ha suscitato parecchie perplessità, soprattutto negli ambientalisti radicali e negli amanti della bici da montagna, che vedono messo in pericolo il loro terreno di escursione e di divertimento.
Da molti mi è stato chiesto un parere, come esperto di archeologia militare.
La questione, al di là delle diverse opinioni, impone alcune riflessioni: occorre innanzitutto premettere che tutte queste strade militari, realizzate tra fine XIX secolo e la prima metà del XX, sono delle vere e proprie opere d'arte, anzi preziosi reperti di archeologia militare, da conservare e da valorizzare in modo un po' più sistematico di quanto sia stato fatto fino ad oggi. Negli anni Sessanta e Settanta quasi tutte le rotabili militari sono state dismesse dal demanio militare e assegnate ai Comuni e alle Province. Enti che, non avendo grandi disponibilità economiche, non hanno quindi potuto provvedere alla loro regolare manutenzione. Risultato, buona parte della rete stradale militare è oggi in rovina.
Ben vengano quindi i pochi, sporadici, direi anche illuminati, interventi di ripristino su alcuni settori, come la strada del Colle Finestre e la strada provinciale 173, meglio conosciuta come rotabile dell'Assietta; ma si parla anche di futuri interventi sulla strada del Pramand, una vera meraviglia e un museo archeologico militare all'aperto che vale la pena di non far cadere nell'oblio.
Personalmente non sono favorevole all'asfaltatura e spiegherò subito perché: come studioso di opere militari, prediligo il restauro conservativo, che mantenga per quanto possibile, intatte le caratteristiche del manufatto. Ora come si sa queste rotabili avevano un fondo selciato, e tale dovrebbe rimanere ancora oggi: diventa essenziale invece a ricostruire ponti, fossi, muretti di scarpa e di controscarpa e quant'altro risulta danneggiato dalle ingiurie degli uomini e dall'ingiurie del tempo .
E' quello che comunque si prevede di fare. Per ovviare poi alle esigenze di manutenzione, è stato proposto di asfaltarle: l'asfalto è ovviamente più comodo, non solo perché favorisce il transito dei mezzi motorizzati, ma anche perché è più facile da riparare al momento del bisogno: il rinnovo del selciato originario richiede l'apertura di cave (e qui sappiamo che il Parco Orsiera-Rocciavrè si è dimostrato contrario) e, paradossalmente, una manutenzione più costosa. I fautori dell'asfalto dicono inoltre che esso sarebbe il rimedio contro le grandi quantità di polvere che vengono sparse attorno al tracciato dai mezzi che vi transitano e che inquina l'ambiente.
Da quello che si sa l'asfaltatura si limiterebbe soltanto al tratto Pian dell'Alpe-Colle delle Finestre, in vista del Giro d'Italia e Tour de France (lato discesa), mentre il tratto Colletto di Meana-Colle delle Finestre rimarrebbe a fondo naturale (tratto di salita). Per la strada dell'Assietta si parla di un auspicabile ripristino generale delle opere d'arte e di un consolidamento con manto alla francese (a grana grossolana) di alcuni piccoli tratti soggetti a smottamenti. La maggior parte del tracciato dovrebbe quindi rimanere intatta. Per questa rotabile è inoltre previsto un intervento di valorizzazione storico-culturale, con la posa di cartelli, realizzazione di piazzole di sosta ecc.
Personalmente auspico anche che vi sia un maggiore controllo dei motociclisti che scorazzano nei pascoli e sui trinceramenti dell'Assietta. Non dimentichiamoci che nei pressi vi sono le fosse comuni dei caduti della battaglia del 1747 e la zona, oltre all'elevato valore storico, è un sacrario che merita il rispetto del visitatore. All'Authion (Sospel), ad esempio, è possibile percorrere il circuito automobilistico (asfaltato), ma è obbligatorio parcheggiare nelle apposite piazzole di sosta: guai a sostare sui pascoli con auto, moto e persino MTB.
Sono comunque d'accordo con chi chiede che in montagna vi sia meno asfalto possibile.
Un ultima osservazione: spesso si invoca l'esempio che ci viene dalla vicina Francia, che maniene parecchie strade a fondo naturale per preservare l'ambiente montano. Ma non è tutto così scontato: anche in Francia le strade di montagna asfaltate rivestono una certa importanza turistica. Ecco un piccolo elenco di rotabili militari asfaltate francesi e italiane:


Circuito dell'Authion Parco Nazionale del Mercantour (Sospel)
Colle Izoard
Colle Galibier
Colle Iseran

Colle Lombarda Valle Stura
Colle Fauniera (CN) ci passa il Giro d'Italia
Colle Valcavera Stura di Demonte percorso del Giro
Limonetto-Colle di Tenda indispensabile per accedere al Colle e visitare i forti; in inverno è pista da sci

Mauro Minola

Le foto della strada ora asfaltata: un'esempio di come buttare i soldi nel cesso:
http://italy.indymedia.org/news/2005/05/797830.php

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