Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2005/10/893940.php Invia anche i commenti.

A prposito di RU486
by betty tech Tuesday, Oct. 11, 2005 at 10:39 AM mail:

++++++ 21 settembre 2005 Il ministro decreta lo stop delle attività in corso presso il S.Anna di Torino: "Gli ispettori hanno riscontrato gravi irregolarità" Pillola abortiva, Storace sospende la sperimentazione La replica dei sanitari: andremo avanti comunque. Insorge il governatore Bresso, durissimo Capezzone: "Atto illiberale" ++++++ 5 ottobre 2005 Dopo lo stop di Storace al Sant'Anna di Torino, il Comitato etico ha verificato che le richieste del ministro sono state soddisfatte Pillola abortiva, a Torino riprende la sperimentazione ++++++ Un atto contro la vita, anzi un vero e proprio omicidio. Così l'Osservatore Romano definisce la ripresa della sperimentazione sulla pillola Ru486, nuovamente decisa dalla Regione Piemonte. ++++++

::A proposito di RU486::

Chiamiamo a difendere la libertà femminile in materia di aborto e a
discutere di salute delle donne

Siamo consapevoli che la decisione di abortire da parte di una donna
significa dover scegliere tra necessità, valori, sentimenti e paure di
qualità molto diversi.

Sappiamo dell’enorme dibattito che attraversa il mondo delle donne sulle
implicazioni emotive affettive morali e legali che l’aborto comporta

Nel riconoscere l’esistenza di punti di vista differenziati delle donne,
diciamo che questo appello non deve essere inteso come un invito ad usare
la RU 486 piuttosto che un’altra pratica, ma a sostenere con forza che
così come la 194 è un diritto e uno strumento ineliminabile per
l’autodeterminazione delle donne anche la modalità con la quale una donna
decide di abortire appartiene alla sfera dei suoi diritti.

Da quando la 194 è diventata legge dello Stato ad oggi, gli strumenti
tecnologici sono enormemente cambiati. E se negli anni ‘80 lo strumento
dell’aspirazione chirurgica all’interno delle strutture pubbliche
garantiva un minore rischio per la salute della donna oggi c’è la
possibilità di utilizzare anche un farmaco, la RU486, che eviterebbe alla
donna il disagio ed il trauma della ospedalizzazione. Sappiamo bene di
come la pratica chirurgica abbia comportato un’assoluta medicalizzazione
dell’aborto e che questa sia stata e sia funzionale ad un suo specifico
controllo istituzionale che passa anche attraverso l’obiezione di
coscienza.

La RU486 non è un farmaco nuovo! Esso è garantito da una lunga
sperimentazione che risale agli anni ’80. L’applicazione sotto controllo
medico, avvenuta in Francia a partire dal 1989, si è estesa poi in molti
altri paesi europei, asiatici e americani.

Riteniamo pertanto inammissibile l’interferenza del ministro Storace che
ci pare dettata da motivazioni strumentali e ideologiche che entrano in
conflitto con la salute delle donne che lui sostiene di voler difendere.

Poiché la nostra salute ci interessa molto riteniamo indispensabile aprire
spazi di comunicazione tra scienza, cittadine e cittadini che
consentirebbero:

a) una maggiore informazione su rischi e benefici di ciascuna tecnologia
per permettere alle donne una scelta consapevole tra le diverse opzioni
possibili

b) una maggiore consapevolezza dei livelli di controllo del corpo
femminile da parte della classe medica, della classe politica, del mercato
e del conservatorismo clericale

c) di rendere pubblico aperto e trasversale un confronto e un dibattito di
come filosofi, scienziati, teologi e pensatori politici hanno
rappresentato il corpo della donna e, sulla base di una presunta
naturalità, hanno stabilito il ruolo della donna nella procreazione e
nella società.


CHIEDIAMO:

1) al ministro Storace il ritiro del divieto di sperimentazione su tutto
il territorio nazionale ed in particolare al S Anna di Torino, tenuto
conto che questi avevano avuto parere positivo degli organi preposti alla
sperimentazione sui farmaci nonché del comitato etico dell’ospedale

2) a Vasco Errani, in qualità di Presidente della Conferenza dei
Presidenti delle Regioni, di promuovere un’analoga sperimentazione negli
ospedali competenti di tutto il territorio nazionale, in ottemperanza
all’art.15 della 194 e avendo come interlocutrici privilegiate le reti di
donne che in questi anni hanno ragionato e sviluppato riflessione anche
critica, ed attivato iniziative politiche

3) di ridare ai consultori quel ruolo originario di spazio di discussione
informazione e riflessione sulla scienza e le donne e come luogo di
formazione di consapevolezza.

4) decisioni politiche rispettose e inclusive della grande varietà di
visioni del mondo, di scelte di vita, di orientamenti sessuali che oggi
donne e uomini in Italia esprimono.

Invitiamo le donne singole o in associazioni a firmare questo documento
come primo passo per la costruzione di una piena cittadinanza nei mondi
possibili compreso quello della scienza.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.