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Il 21 ottobre studenti medi con universitari
by la gazzetta del sud Sunday, Oct. 16, 2005 at 4:47 AM mail:

gazzetta del sud 15 ottobre 2005

Gli studenti annunciano: il 21 ottobre manifestazione di protesta insieme con gli universitari

SCUOLA Approvati gli ultimi decreti attuativi. Riformate anche le Superiori: due strade distinte, ognuna con varietà di indirizzi
Studi liceali o formazione professionale



Silvia Mastrantonio


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ROMA – Il Consiglio dei ministri ha detto sì agli ultimi due decreti attuativi dando il suggello finale alle riforma della scuola stabilita con la legge 53 del 2003. I due decreti riguardano il secondo ciclo di istruzione e il meccanismo di accesso alla professione di insegnante. Gli altri quattro, approvati nei mesi scorsi, si incentravano sul primo ciclo di istruzione, la valutazione, l'alternanza scuola lavoro e il diritto-dovere all'istruzione. Completato il quadro per il governo è il momento della massima soddisfazione mentre, al contrario, i provvedimenti hanno raccolto il gelo quasi unanime dei sindacati e l'opposizione manifesta dei partiti di centrosinistra. Fino alle proteste annunciate degli studenti che ipotizzano manifestazioni unitarie con i colleghi universitari impegnati a contrastare la riforma degli studi negli atenei. E già si parla di una possibile iniziativa congiunta, a Roma, per il 21 ottobre. Esulta il premier Berlusconi: «Una riforma all'avanguardia che, dopo ottant'anni, permette di cambiare il sistema di formazione finalizzato all'inserimento nel mondo del lavoro: un sistema che ci fa ammirare dagli altri Paesi europei». Sottolinea, il premier, l'aggancio scuola-formazione; per la «disponibilità di insegnanti più giovani e più qualificati e con più certezze per il posto di lavoro»; per la «libertà di ogni studente di essere imprenditore di se stesso. Cresce con questa riforma – ha sintetizzato il ministro dell'Istruzione, Moratti – la natura vocazionale e professionale di ciascun utente della scuola: poter scegliere secondo le proprie attitudini». Il riordino prevede due canali: il sistema dei licei e quello dell'istruzione e formazione professionali. Con «armonica interazione» tra i due sentieri, parola di ministro, e un sistema di «passerelle» dall'uno all'altro percorso. Le prime classi dei percorsi liceali e di quelli di istruzione e formazione professionale verranno avviate a partire dall'anno scolastico 2007-2008. È stato questo un passo importante della trattativa con le Regioni che avevano fatto il fuoco di sbarramento. Rimandare oltre il termine della legislatura, infatti, garantisce la possibilità – sostengono in molti – al nuovo governo di rimettere mano alla cosa. Nessuna data, poi, è stata fissata per quanto riguarda la sperimentazione del nuovo modello anche se, a detta della Moratti, potrebbe partire dal 2006. I ragazzi sceglieranno tra otto diversi percorsi liceali: artistico, classico, economico, linguistico, musicale, scientifico, delle scienze umane, tecnologico. Quelli economico e tecnologico dovranno assorbire materie e competenze fin qui appannaggio degli istituti tecnici. Il canale della formazione professionale chiama in causa gli enti locali: toccherà proprio alle Regioni fornire indicazioni per la trasformazione dei vecchi istituti scolastici nei nuovi licei e dovranno disciplinare con proprie leggi i percorsi di istruzione nel rispetto dei livelli essenziali stabiliti dal decreto. Infine le novità per i prof. Per l'accesso alla professione di insegnante gli aspiranti dovranno conseguire, dopo la laurea triennale, la laurea magistrale e svolgere un periodo di tirocinio di un anno in una scuola. L'ammissione alle università sarà programmata in base ad una stima dei posti disponibili nell'insegnamento con cadenza triennale. Il nuovo percorso partirà dal 2006-2007 e quindi i primi abilitati potranno essere assegnati alle scuole nell'anno scolastico 2008-2009.

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