COMUNICATO STAMPA
Firenze, 1 novembre 2005
download PDF (65.8 kibibytes)
Ieri sera, dalle 20.30 alle 22.00, i detenuti del carcere di Sollicciano hanno protestato ancora una volta contro le inumane condizioni in cui sono costretti a vivere. Lo hanno fatto battendo i ferri delle sbarre e dei blindi delle celle in cui sono rinchiusi. All’esterno, circa sessanta persone hanno manifestato la propria solidarietà con la mobilitazione dei detenuti gridando ‘Libertà, libertà’ e battendo a loro volta con pentole, cucchiai, coperchi. Tra di essi: ex-detenuti, volontari di alcune associazioni che operano all’interno del carcere, militanti del gruppo ‘Dentro e Fuori le Mura’, del CPA FI-SUD e del PANICO occupato, la consigliera comunale del PRC Anna Nocentini e altri cittadini. I detenuti effettueranno la ‘battitura dei ferri’ dalle ore 21.00 alle ore 22.00 di tutti i giorni, fino a venerdì: una mobilitazione visibile all’esterno che affianca lo ‘sciopero dell’aria’ (rifiuto di recarsi ai passeggi) e altre forme di lotta interne iniziate già il 10 ottobre scorso. Denunciano in questo modo: l’abuso sistematico della carcerazione preventiva e la negazione del diritto alla difesa (soprattutto in caso di difesa d’ufficio); l’intollerabile condizione di sovraffollamento (950 detenuti in un carcere costruito per 460); le condizioni igieniche vergognose (denunciate anche dalla ASL in una relazione del luglio scorso e sostanzialmente immutate); la sistematica negazione del diritto alla salute (attesa di mesi per una visita specialistica, mancanza di farmaci essenziali, abuso di psicofarmaci); la mancanza pressoché totale di lavoro interno; la mancata applicazione del regolamento penitenziario del 2000; l’impossibilità per molti di accedere ai permessi e alle misure alternative previste dalla legge.
La soluzione di questi problemi non è nella costruzione di nuove carceri e nell’aumento del personale di custodia, come ripete ossessivamente il ministro Castelli. Occorrono invece interventi complessivi e strutturali, agendo a monte attraverso la concessione di una amnistia/indulto, la depenalizzazione dei reati minori e l’inversione delle politiche repressive contro immigrati e tossicodipendenti (che formano oggi i 2/3 della popolazione detenuta); a valle, con l’estensione delle misure alternative alla detenzione e delle politiche che garantiscano i diritti umani, civili e sociali. La ‘questione carceraria’ è prima di tutto una ‘questione sociale’: affrontarla realmente vuol dire ‘liberarsi dalla necessità del carcere’ e costruire una società giusta, senza reati e senza galere. Invitiamo tutti/e ad esprimere la propria solidarietà con la mobilitazione dei detenuti e delle detenute di Sollicciano, partecipando al presidio che si terrà venerdì 4 novembre 2005 dalle ore 20.30 davanti al carcere.
Dentro e Fuori le Mura mail: dentroefuorilemura@inventati.org web: http://www.inventati.org/dentroefuori mailing list: http://www.hackbloc.net/mailman/listinfo/dentroefuorilemura/
per contatti: 339.1300058 – 347.4150835
|