č in discussione (il 9 otttobre alla Camera dei Deputati) un progetto di legge per revocare la possibilitą di libera trasmissione per le radio che trasmettono in bassa e media frequenza.
da indymediargentina:
Argentina, in pericolo la libertą di espressione
L'Unione dei lavoratori della stampa di Buenos Aires (Utpba) e la Rete Nazionale della Comunicazione, assieme ai lavoratori della stampa delle radio a bassa frequenza, continuano lo stato di allarme e mobilitazioni rispetto alla volontą, da parte del governo, di approvare una legge che provocherebbe la chiusura di 5000 emittenti, e la perdita di 50.000 posti di lavoro
Il progetto di legge, che stabilisce la pena di un anno di detenzione per chiunque eserciti il diritto alla comunicazione e alla libertą di espressione attraverso le radio di bassa e media frequenza, arriverą oggi alla Commissione Comunicazione del Senato.
Le radio che trasmettono in bassa e media frequenza sono soprattutto le radio locali e regionali.
La Camera dei deputati aveva discusso il progetto, riservandosi di attendere l'esito del dibattito in commisione. Al XIX Congresso del circolo sindacale della stampa e comunicazione del dipartimento di Cordoba, svoltosi alla fine di settembre, č stata espressa una condanna unanime della legge in discussione. La Utpba sta continuando ad effettuare riunioni, assemblee e giornate di dibattito con i giornalisti delle emittenti per unificare, assieme alle altre organizzazioni, la lotta contro l'intento di chiudere i media di comunicazione regionali.
Il progetto di legge propone di modificare il Codice Penale per appplicare la pena di un anno di prigione a chiunque "senza autorizzazione del Comitato Federale di Radiodiffusione, realizzi emissioni radio o televisive, permanenti o transitorie". In un momento in cui in Argentina sono forti le mobilitazioni e le proteste contro la situazione economica, il progetto di legge porterebbe ad impedire al comunicazione tra soggetti in movimento.
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