Volevate reprimere? ci stiamo autorganizzando !

Anche Torino e' stata coinvolta dalle conseguenze dei disordini a Venaus seguiti allo sgombero dei manifestanti che impedivano l'avvio dei cantieri della Tav. Dal corteo che ha attraversato le vie del centro si e' staccato un gruppo di manifestanti che hanno raggiunto l'ufficio del presidente della Regione, Bresso, impedendole di uscirne per circa mezz'ora. La sua vettura di servizio e' stata lievemente danneggiata e delle intemperanze hanno fatto le spese alcune vetrine del centro. Intanto non si placa neanche la polemica politica, che registra dei distinguo anche nella maggioranza. Il ministro leghista Maroni infatti ricorda i fatti di via Bellerio e spiega che "non basta mandare la polizia. Sono stato dall'altra parte e so che vuol dire". Anche da parte di Maroni giunge quindi un invito a convocare i sindaci della Val di Susa "visto che e' stato detto anche a noi, in Consiglio dei ministri, che da quell'opera possono solo venire vantaggi". Il centrosinistra censura con decisione lo sgombero ordinato dal Viminale. Luciano Violante chiede che sia Pisanu a riferirne alla Camera. Il ministro dell'Interno viene invece difeso dalla maggioranza. Se Prodi giudica "un grave errore" il blitz notturno, l'ex segretario Udc Follini ritiene "non degno di un ex premier" l'atteggiamento "ambiguo" di Prodi sulle tensioni dei giorni scorsi. La situazione 'sul campo' resta delicata. Sarebbero piu' di una ventina le persone rimaste ferite negli incidenti. "All'improvviso - dice il sindaco di Venaus, Nilo Durbiano - la gente e' stata aggredita con manganelli. Il parroco ha immediatamente suonato le campane per avvisare gli abitanti".