Chi scatena la violenza.
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L’ala dura del movimento, i centri sociali giunti da Roma, dal Nord-Est, dall’Emilia e dalla Toscana, si dirigono verso i due drappelli di militari. lanciano pietre, bottiglie, arance contro gli uomini in assetto antisommossa. Gli altri cercano il contatto. Scontri, gesti di vandalismo nel cantiere, vetri rotti, scritte, gruppi elettrogeni sfasciati. E la gente di valle si ribella contro i teppisti: «Piantatela, piantatela. Andate via di qui». Quando torna la calma dal megafono montato su un camioncino sindaci e gente di valle esultano. «Stiamo uniti, controlliamo tutti insieme la situazione, così che non accada nulla. Antonio Ferrentino, presidente della Comunità montana Bassa Valsusa, è categorico: "Prendiamo le distanze da quell’area che si è resa responsabile degli scontri. Non c’è giustificazione". VENAUS - Giovedì 08 Dicembre 2005
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