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Grande Silvio!!!!
by max Wednesday, Dec. 21, 2005 at 11:47 AM mail:

Il premier «assolve» Di Canio: un po’ esibizionista ma un bravo ragazzo Berlusconi: il fascismo? Non fu criminale Difende Bush: la spada più che il codice contro i terroristi

ROMA - «Non si può combattere il terrorismo con il codice in mano», sostiene Silvio Berlusconi. Lo penseranno pure in tanti, in Italia, ma a quanto si può ricordare così su due piedi una valutazione del genere non è mai stata abituale da parte di un presidente del Consiglio della Repubblica. Negli anni Ottanta, al di là di quanto ciò fosse vero al cento per cento o di meno, la più frequente delle tesi governative era che il terrorismo nostrano era stato battuto nell’ambito della legalità, tuttalpiù aggiungendo leggi apposite nell’ordinamento. «Se combattono con una spada, bisogna difendersi con una spada», ha sostenuto invece senza mezzi termini il Cavaliere parlando dei terroristi nell’anno quarto della nostra storia dopo le stragi dell’11 settembre.

SULLA LINEA BUSH - Cornice di queste affermazioni sulla linea di George W. Bush è stata la sala di Palazzo Chigi nella quale Berlusconi ha ricevuto ieri a colazione una ventina di corrispondenti stranieri. Invece di andare nella sala della stampa estera, ha preferito giocare in casa. Arrivato all’appuntamento con quasi un’ora di ritardo, ha ripagato l’attesa degli ospiti con un profluvio di tesi che non possono non fare notizia. Per esempio, secondo il block notes di uno dei presenti: «Il fascismo in Italia non è mai stato una dottrina criminale. Ci furono le leggi razziali, orribili, ma perché si voleva vincere la guerra con Hitler. Il fascismo in Italia ha quella macchia, ma null’altro di paragonabile con il nazismo e il comunismo. Era una dittatura, però nata e finita con se stessa».


IL «BRAVO RAGAZZO» - Giudizi destinati a sollevare nuove discussioni e proteste venuti fuori quando, ascoltate accuse a ripetizione verso il comunismo, un giornalista irlandese ha domandato se in Italia semmai non ci siano ancora residui di fascismo. «Il fascismo è finito, il comunismo continua», ha obiettato Berlusconi citando la Cina, la Corea del Nord e «i due partiti comunisti» italiani con la falce e martello, «simboli del terrore e della miseria». Qualcuno ha osservato che allo stadio il calciatore Paolo Di Canio ostenta il saluto romano. Il presidente del Consiglio: «Un fenomeno di nessuna importanza. Di Canio è un ragazzo per bene, non è fascista. Lo fa solo per i tifosi, non per cattiveria. Un bravo ragazzo, ma un po’ esibizionista».


CIA & LEGITTIMITÀ - Meno contenti, rispetto all’attaccante della Lazio con il tatuaggio «Dux», hanno motivo di essere i magistrati che chiedono di estradare 22 agenti della Cia per il sequestro dell’imam Abu Omar a Milano. «Non credo che il caso sia fondato», lo ha liquidato Berlusconi, capo del governo tenuto a trasmettere le richieste di estradizione. «Quando centinaia di migliaia di vite sono a rischio, i Paesi devono usare strategie segrete e le armi disponibili per difenderle», ha affermato. Di voli segreti con prigionieri, Berlusconi ha detto di non sapere: il comportamento della Cia è stato «legittimo» perché Bush è «un sincero democratico».


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