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contro giovanardi | ||
by agenzie Tuesday, Jan. 24, 2006 at 5:34 PM | mail: | |
Contro l'approvazione degli stralci del DDL Fini sulla droghe
DROGA:MOVIMENTI,OPERATORI E POLITICI INSIEME CONTRO DDL FINI SIT-IN DI FRONTE AL SENATO, 'SBAGLIATO NEL METODO E NEL MERITÒ (ANSA) - ROMA, 24 gen - «Mandiamo in fumo la legge Fini»: nel giorno in cui saranno probabilmente presentate in aula, al Senato, le nuove norme sulla droga in forma di emendamento al decreto sulle Olimpiadi, operatori, movimenti, sindacati e forze politiche si sono ritrovati in piazza, di fronte a Palazzo Madama, per protestare contro un provvedimento definito «pericolosissimo» e «sbagliato nel metodo e nel merito». È l'ultima delle numerose proteste che il mondo degli operatori, pubblici e privati, e quello degli antiproibizionisti hanno organizzato contro quello che prima era un ddl con più di 120 articoli, poi è sceso a 22, e infine ha subito un ulteriore ridimensionamento, per giungere all'attuale testo di 18 articoli. Un «dimagrimento» che però ha lasciato intatte le critiche: se questo testo sarà approvato, hanno ribadito oggi i rappresentanti dei cartelli «Non incarcerate il nostro crescere» e «Confinizero», farebbe rinchiudere in carcere o in comunità di tipo coercitivo decine di consumatori e di tossicodipendenti. Inoltre, la parte del provvedimento che rende possibile anche per i privati la certificazione dello stato di dipendenza prefigura, hanno sottolineato, una concorrenza selvaggia fra servizi pubblici e privati. «Questa legge non fa distinzione tra patologie e non - ha denunciato Achille Saletti, delle Comunità Saman presenti in otto regioni con circa 400 residenti - ed è intollerabile che una normativa che incide sulla libertà delle persone rischi di diventare un esercizio politico basato sulla fiducia, senza discussione». E oltretutto, secondo Germana Cesarano del Gruppo Magliana 80, «non aiuterà nessuno a smettere di drogarsi». «Con questo decreto - fa eco Giuseppe Bortone della Cgil - si attenta anche alla dignità e alla qualità del lavoro di settemila operatori pubblici dei Sert, che operano in condizioni già difficili e che non dovrebbero essere messi in un'assurda competizione con i poliziotti e gli operatori carcerari». I centri sociali, «Forte Prenestino» in testa, minacciano dal canto loro nuove, massicce mobilitazioni se oggi lo stralcio del ddl Fini sarà presentato al Senato. Tra i ragazzi dei centri sociali e gli operatori si aggira Marco Pannella, il quale, sfoggiando lo stesso copricapo a forma di foglia di marijuana che indossano i ragazzi, parla di «una battaglia in difesa del diritto e dei diritti» e definisce il proibizionismo «una forma contemporanea del nazismo e del fascismo». Il responsabile tossicodipendenze del Prc, Francesco Piobbichi, parla di «legge cattiva, che affronta un problema complesso senza un approccio pragmatico» e che «apre al business del subappalto della cura coatta». Rifondazione vede la presenza più massiccia di parlamentari, con Giovanni Russo Spena e Francesco Martone; presente anche il senatore Leopoldo Di Girolamo dei Ds e l'ex parlamentare Luigi Manconi.(ANSA) |
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