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[OLIMPIADI] Ecco i primi effetti devastanti
by maska Saturday, Feb. 11, 2006 at 12:06 PM mail:

Alla faccia dello sviluppo del territorio. Prima parte della storia dello scempio della Val Pellice

[OLIMPIADI] Ecco i p...
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A proposito di olimpiadi, negli ambienti ottimisti di chi si oppone ad esse spesso si sente dire di aspettare da qui a tre mesi per vedere lo sfacelo che la kermesse olimpica lascerà.
A volte l'ottimismo fa sperare che quanto uno profetizza non si avveri. Invece andando a scartabellare a fondo in ciò che sta succedendo nelle valli olimpiche si scopre un bel po' di roba.
Ecco la storia di una Valle che grazie alle olimpiadi morirà: la Val Pellice.
La Val Pellice era considerata fino a pochi anni fa come un modello in materia di gestione del territorio e delle questioni sociali. I primi servizi sociali non meramente assistenziali li si deve in Piemonte alla Val Pellice (forse per il clima di avanguardia che li si respirava, tra le realtà valdesi ). Fattostà che oggi, nel complesso della crisi delle comunità di montagna del nord Italia, questa realtà è scomparsa.
Leggendo dal sito integrato delle comunità montane delle zone olimpiche, si può vedere come:

La Comunità è nata nel 1973 facendo seguito ad un consorzio misto di sviluppo della valle, le sue competenze di diritto e il suo funzionamento sono le stesse di quelle delle altre comunità, le competenze vanno dall'agricoltura all'azione sociale passando per la pianificazione del territorio, l'aspetto economico, il turismo e la cultura. La valle è lunga solo 30 km con 9 comuni, la sua demografia è stabile da molto tempo con tuttavia un trasferimento fra l'alta valle e la bassa, Torre Pellice è il cuore del movimento Valdese che segna in modo particolare la dinamica di questa valle.

Nel 1997 la Comunità Montana Val Pellice gestiva 12 miliardi di lire di bilancio. Oggi è presumibile che il bilancio sia all'incirca di 8 milioni di euro. Un giro di soldi che è finanziato per lo più dai comuni afferenti alla Comunità.
Bene, all'indomani della designazione di Torino come sede olimpica, venne individuato il Comune di Torre Pellice come sede di allenamento per i giochi, e progettata la costruzione di un nuovo palaghiaccio. Se non che, udite udite, in Val Pellice di palaghiaccio ce n'erano già due. Il primo è stato portato via dall'alluvione del 2000 (ma ci stiamo ancora pagando il mutuo), il secondo è ancora oggi funzionante a pieno regime.
Ed allora perchè progettare un altro palazzetto del ghiaccio?
L'opera si inserisce nel contesto speculatorio olimpico, per cui, secondo la logica del fare, più costruisci e più speculi. E' una logica ferrea, quasi scontata: imponi alle comunità locali la costruzione di opere gigantesche che dici che finanzierai tu (TOROC), proponendo in cambio una pubblicità tesa allo sviluppo turistico della Valle. La comunità locale, pur magari avendo dubbi sulla effettiva utilità dell'opera, non può rifiutarsi temendo di essere tagliatafuori dal giro grosso dei soldi.
Succede allora che viene edificato in due tempi un palaghiaccio olimpico a Torre Pellice. Viene edificato in due tempi, perchè nel frattempo, dopo il primo lotto di lavori, si scopre che mancano una parte dei soldi del TOROC e che molti dei materiali utilizati sono scadenti. Come recuperare il tutto senza essere tagliati fuori? La Comunità Montana ripiana il deficit di soldi e strutture sponsorizzando in prima persona il completamento dell'opera, ed accende un mutuo.
Lineare il discorso? Io ti impongo la costruzione di un'opera che ti dico che finanzierò in prima persona. Dopo però misteriosamente parte del finanziamento sparisce ed i costi ricadono sulla comunità locale.
Per avere idea di quale opera si sta parlando vi rimando a due riferimenti non certo di parte: agenziatorino2006 e tutto hockey. Un'opera ingestibile per una Comunità locale. A dicembre scorso per 5 eventi, la spesa di corrente elettrica è stata di 36.000 euro. D'altronde lo si diceva da un po'...

A lavori ultimati quindi la situazione economica della comunità montana rischia di essere sull'orlo della crisi. Sul bilancio infatti gravano ben 5 mutui:
- 2 per il palazzetto del ghiaccio caduto con l'alluvione
- 2 per il vecchio palazzetto del ghiaccio ancora in funzione
- 1 per il nuovo palazetto del ghiaccio

Poteva essere finita qui, ed invece no.
Succede che nel 2005, l'AGESS (Agenzia per lo sviluppo sostenibile della valle), cr eata per:

§ Sostenere e stimolare lo sviluppo locale integrato attraverso la predisposizione e gestione di progetti di sviluppo, piani e attività volte alla valorizzazione delle risorse economiche, culturali, sociale e ambientali della Val Pellice;
§ Fungere da struttura di riferimento per la concertazione degli attori, pubblici e privati, che a diverso titolo operano per il sostegno delle dinamiche di sviluppo locale;
§ Assumere la gestione del "Progetto Crumière" in una strategia complessiva di riorganizzazione del settore eco-museale della valle;
§ Assumere la gestione dei palazzi del ghiaccio di Torre Pellice e Pinerolo in previsione delle olimpiadi del 2006;
§ Coordinare la concertazione e la progettazione di un piano di sviluppo locale e la formazione di un Gruppo di Azione Locale, per la candidatura dell'area Pinerolese e Alta Val Susa al programma CEE denominato Leader +.


miseramente fallisca, trascinandosi dietro un buco stimato tra l'1,4 e i 2 milioni di euro. Le cause del fallimento le lascio immaginare ai lettori, magari dando un occhio all'entità del buco. L'AGESS era un'agenzia mista pubblico/privato creata per la Val Pellice ed il pinerolese, in previsione delle spese olimpiche, per gestire le maxistrutture che singoli enti locali non potevano sobbarcarsi. L'AGESS gestiva un patrimonio elevato in termini di strutture sportive e ricettive. Nel 2005, guarda caso, fallisce, e a nulla servono i miseri tentativi del ceto politico piemontese, per risollevarlo. Nell'AGESS infatti ci sono dentro tutti (Regione, Provincia, Comuni, ...) ma nessuno se la vuole sobbarcare.

Succede quindi che il costo ricada interamente sulla Comunità Montana Val Pellice, già oberata da i mutui olimpici.

Cosa accade con u bilancio del genere ad una Comunità Montana?

Semplicemente accade che essa debba tagliare su tutto. Ma cosa implica questo tagliare? Riassumo per punnti, così ci si intende.

1- Gli ex dipoendenti AGESS stanno aspettando da un anno, le retribuzioni arrettrate di mesi. Non vedranno mai quel denbaro, perchè semplicemente non c'e'. Nessuno può pagarli. I soldi devono essere impiegati in altro: farsi pubblicità.

2- Il nuovo palazzetto del ghiaccio, essendo una struttura olimpica votata alo spreco, costa di sola luce elettrica alla Comunità Montana che per ora lo gestisce, 36.000 euro al mese. Può sempbrare una cifra non troppo esosa, ma considerate che per l'intero assessorato giovani e cultura, essa spende all'incirca 40.000 euro l'ANNO. Ci vogliono dei tagli. A nulla infatti valgono le parole del sito olimpico secondo il quale:

L'impianto avrà il ruolo di palaghiaccio permanente, gestito dal Comune di Torre Pellice ed è caratterizzato dalla massima flessibilità degli spazi, per ospitare oltre alle varie manifestazioni sportive (sia su ghiaccio che non) anche spettacoli, feste e piccole fiere.

Costori, oltre che essere ignoranti, non hanno mai visto ne vissuto in montagna, e magari credono che con due sagre paesane, si risolva tutto.

3- Il bilancio di previsione della Comunità Montana per il quinquennio 2004-2009 alla voce giovani e cultura prevedeva testualmente:

Particolare attenzione verrà posta ai bisogni e alle istanze dei giovani. Riteniamo occorra ricercare, all’interno della valle e in collaborazione con i Comuni, spazi, sia all’aperto che al chiuso, nei quali la popolazione possa realizzare iniziative autogestite. A partire da questi spazi si potrà dare la possibilità ai giovani di diventare organizzatori diretti delle attività che più interessano le nuove generazioni e delle quali si sente la mancanza sul nostro territorio. L’idea è pertanto quella di sostenere l’attività di gruppi autonomi di ragazzi, che discuta e concretizzi iniziative, idee, esigenze emerse tra i loro coetanei. Occorre inoltre operare per rimuovere le cause di disagio che sono alla base delle tossicodipendenze e delle situazioni di marginalità sociale.

Le previsioni reali per il 2006, parlano di un taglio generale per tutti i settori a partire da quello giovani. Verrebbero chiusi Informagiovani e Progetto Stazioniamo (rivolto ai giovani adolescenti e unica realtà di valle che lavora coi i giovani); si parla di un azzeramento del budget per cultura, sport (che non siano i palazzetti), turismo, ambiente, agricoltura e gestione del territorio.

4- Le previsioni non mettono in conto che l'impianto olimpico verrà sbolognato alla comunità locale (che non puo' farsene carico). loro pensano di dare in affidamento a qualche società l'opera, senza però fare i conto con il fatto che: a) l'AGESS, ovvero l'agenzia che doveva gestire quella roba, è fallita per un giro di tangenti che arriva molto in alto. Fino in Regione.
b) sul territorio pinerolse esistono 3 palazzetti del ghiaccio funzionanti (1 a Pinerolo, 2 a Torre Pellice) e che quindi gestire una mostro simile, vuol dire farlo in perdita
c) La Comunità Montana si troverà a dover decidere se gestire il mostreo o chiuderlo. Intanto le olimpiadi saranno passate e il sipario chiuso. Ciò che si fa finta di non capire è che in una Valle di 10.000 abitanti, costruire e gestire due palazzetti del ghiaccio è un suicidio. Guardate gli orari del vecchio palaghiaccio. Una struttura che già di per sè non funzionava a regime, essendo aperta tre gioni su 7..

Non c'e' che da ringraziare chi ha voluto le olimpiadi come motore dello sviluppo de territorio. Grazie alle olimpiadi ed alla loro gestione mafiosa (non crediamo che da altre parti sia meglio) i territori montani moriranno di una morte lenta.

Ma non finisce qui perchè ci sono altre belle cose che stanno venendo fuori sul nostro territorio. Si chiamano "Il tralcio" e "la porta di valle", ed hanno a che fare con le famigerate olimpiadi della cultura.

Stay tuned.

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