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Lettera del social forum europeo
by ddddddddddd Friday, Oct. 25, 2002 at 8:32 PM mail: dddddddddddddd

BHO!




Lettera aperta sul social forum europeo alle autorità e ai cittadini di Firenze

NON A NOSTRO NOME


Sappiamo della diffusa preoccupazione che nel Forum Sociale Europeo che si
terrà fra il 6 e il 10 novembre prossimi, si possano infiltrare degli
specialisti della violenza, come è avvenuto a Genova durante le
manifestazioni del luglio 2001, anche se questo forum non contiene occasioni
di scontro perchè non sono in programma manifestazioni contro nessuna
istituzione ufficiale come i G8, la Banca Mondiale o il Fondo Monetario
Internazionale.


Quasi tutti coloro che verranno hanno in comune la certezza che le politiche
socio-economiche attuali minacciano seriamente il nostro futuro insieme alla
vita stessa su questo pianeta sempre più malmesso, e credono che queste
politiche debbano essere profondamente cambiate.


Il Forum Sociale Europeo dovrebbe essere condotto nello stesso spirito dei
Social Forum internazionali tenuti in Brasile a Porto Alegre, capitale del
Rio Grande do Sur. Ricordiamo che in nessuna delle due occasioni vi è stata
traccia di violenze.


i responsabili principali delle violenze a Genova, i cosiddetti Black Bloks,
non facevano in alcun modo parte del movimento per cui simpatizzano coloro
che saranno presenti a Firenze in novembre. Nessuno di noi aveva nemmeno
sentito parlare dei Black Bloks prima di Genova. Infatti ancora oggi
ignoriamo che cosa esattamente volessero ottenere e pensiamo che soprattutto
ci fosse l'intento di screditare ciò che, senza di loro, sarebbe stato un
grandissimo evento e un messaggio molto forte proprio perchè totalmente
pacifico.


Sappiamo che esistono grossi interessi economici nel mondo a cui farebbe
comodo distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi che ci
preoccupano. Perciò chi, durante il forum sociale europeo, facesse atti di
violenza a cose o persone sarà oggettivamente un promotore di quei grossi
interessi, non dei nostri, e cioè sarà nostro nemico non alleato. Chiunque
giustifica in qualsiasi modo la violenza non parla a nostro nome. (Quanti
vogliono veramente combattere e modificare la politica delle banche non
vanno a sfasciar vetrine, trasferiscono i propri soldi nelle banche etiche.)


Può valere la pena ricordare che anche se c'è una notevole diversità di
posizioni fra coloro che hanno partecipato fin qui ai Social Forum, il
principale comune denominatore è stato e resta quello di convertire la
società dal suo attuale cammino suicida per dirigerla verso un'autonomia
molto maggiore delle comunità locali, e verso un'economia che, invece di
essere governata da imprese multinazionali incontrollabili e irresponsabili,
protette da un mercato unico globale, sia nelle mani di attività economiche
piccole e medie, le più congeniali con mercati regionali e locali. Queste
attività possono sentirsi veramente parte della società in cui operano e
avere per lei un senso di responsabilità, il che sempre meno si può dire
delle multinazionali che stanno avviandosi a monopolizzare il mondo.


È certo che si può contare su di noi per fare tutto il possibile, in
collaborazione con le pubbliche autorità, affinché il Social Forum Europeo
sia un evento pacifico e festoso che possa entrare con fierezza fra quelli
memorabili che Firenze ha ospitato.


Dei seguenti firmatari i portavoce ufficiali sono: Helèna Norberg Hodge,

Hanno già aderito:

Vandana Shiva (India), Edward Goldsmith (GB), Simon Retallack (GB), Agnès
Bertrand (France), Tiziano Terzani (Florence, Italy), Giannozzo Pucci
(Florence, Italy), Bittu Sahgal (India), Ashish Fernandez (India), John
Cavanagh (USA), Key Weir (New Zealand), Thierry Jaccaud (France), Rejanae
Maria Ludwig (Brazil), Nucleo dos Ecojournalistas do Rio Grande do Sul
(Porto Alegre, Brazil), Roberta Coimbra (Brazil), Lisa Sfei Cordeiro (Porto
Alegre, Brazil), Jaime Carvalho (Brazil), Helèna Norberg Hodge (Sweden),
Mark Ritchie (USA), Jiri Tutter (Greenpeace)


Sono attese le adesioni di:

Franco Cardini, Serge Latouche, Alex Zanotelli, Jeremy Rifkin, Walden Bello,
Victor Menotti, Wolfgang Sachs, Josè Bovè, Gianfranco Bologna, Fabrizio
Fabbrini, Michele Boato, Gianfranco Zavalloni, Emilio Molinari, Riccardo
Petrella, Francois de Ravignan, Jerry Mander, Alfredo Mori, ecc.

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