Credo sia il caso di riportare all'attualità (l'articolo su Federico é scivolato nel dimenticatoio) i fatti di Ferrara del 25 settembre scorso, vista la piega che le cose stanno prendendo. E' in atto un insabbiamento dei più beceri. Nei giorni scorsi é uscito su "La nuova Ferrara" una articolo, forse prossimamente potrò postarlo, in cui si sosteneva che il carabiniere ucciso a Ferrara non aveva potuto perquisire in maniera approfondita l'uomo che poi gli avrebbe sparato perché condizionato dalla vicenda di Federico. In pratica, il giornale sostiene che visto il clima di "caccia all'agente" che si respira a Ferrara, il carabiniere sarebbe stato inibito nell'esercizio del suo lavoro. Una tesi quantomeno discutibile.
Sarebbe magari giustificata una piccola indagine sui rapporti di questo giornalista, di cui ancora non conosco il nome, con i vertici della squadra mobile di Ferrara..
Il pm, come si é già letto, ha chiesto un'ulteriore proroga di 30 giorni sulla diffusione dei risultati dell'autopsia, per studiare ulteriormente la situazione tossicologica in cui si trovava Federico la notte in cui é stato ucciso. Un servizio di "Chi l'ha visto", in cui si intervistavano esperti tossicologi sulla vicenda sarebbe dovuto andare in onda pochi giorni fa, ma ciò non é avvenuto. Forse per le tesi sostenute da questi esperti, forse per una avversione all'ulteriore parlare di questo fatto ignobile, la redazione ha ricevuto forti pressioni affinché il servizio non andasse in onda.
Quale sia la natura di queste pressioni ancora non si sa, ma possiamo facilmente immaginarlo. Ci saranno sicuramente sviluppi sulla questione, ma chiedo agli amministratori di aiutarci a riportare all'attualità la storia di Federico, che stanno cercando di insabbiare in modo tanto sfacciato.

RIPORTIAMO ALLA LUCE FEDERICO, UCCISO E SEPOLTO SOTTO METRI DI FANGO. CHE QUESTI ASSASSINI E I LORO PROTETTORI PAGHINO LA LORO BESTIALITA'!