I detenuti del carcere di Sulmona denunciano le insopportabili perquisizioni notturne cui sono sottoposti e chiedono un intervento del Governo.
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Onorevole Silvio Berlusconi Presso Palazzo Chigi ROMA
I detenuti del carcere di Sulmona (AQ), chiedono il vostro intervento affinché si ponga fine alle vessazioni cui sono sottoposti.
Da sette mesi è impedito il riposo notturno con delle "Ispezioni" (che si ripetono ogni notte alle ore 24.00 e alle ore 6.00), per la modalità con cui sono eseguite: apertura dei rumorosi "blindati e cancelli", accensione delle luci (a "giorno"), entrata delle guardie che si aggirano nella cella (cubicolo) per ispezionare quello che può fare benissimo dai predisposti "spioncini", come avveniva fino a sette mesi addietro e come avviene in tutte le carceri italiane.
QUESTE ISPEZIONI NOTTURNE NON CONSENTONO L'INDISPENSABILE RIPOSO NOTTURNO.
Ci rivolgiamo a Voi quale garante delle "politiche" dell'amministrazione dello Stato nel suo complesso, fidiamo in Voi e abbiamo aspettative, per un ristabilimento di normalità, in altre parole, condizioni di prigionia più consone al nostro paese, più sopportabile per gli "innocenti e/o colpevoli" reclusi nel carcere di Sulmona (Aquila).
Nell'attesa, la ringraziamo
Sulmona febbraio 2002 Con osservanza
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