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i 7 ragazzi del pettirosso dopo strenue trattative condotte da consiglieri locali e dal dirigente regionale di rifondazione comunista Barbagli decidono di scendere dal tetto dell'edificio rurale. non saranno portati in questura per l'identificazione. si e' peraltro scoperto che il proprietario della Asl non aveva mai perorato la causa degli occupanti per un eventuale rinvio dello sgombero sebbene avesse dichiarato il contrario. Anzi lo stesso aveva sollecitato l'urgenza dell'intervento perche' l'edificio tornasse ad essere nello stato di reale abbandono in cui era stato trovato sette mesi fa dai suoi occupanti. A loro e' stato promesso che l'amministrazione cittadina provvedera' alla loro sistemazione per stanotte e attraverso consigli comunali e altri interventi istituzionali hanno promesso di tentare altre strade per una sistemazione futura che quasi certamente non verra'. In questo momento una delegazione formata dalle varie realta' presenti, che sono nel frattempo aumentate, sta recandosi ad attendere i ragazzi per poi scortarli fuori dal perimetro presidiato dalle forze dell'ordine. Gli occupanti del pettirosso da domani non avranno piu' una casa.
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