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NO TAV NO TAC
by dajana e tro Friday, Aug. 02, 2002 at 11:05 PM mail:

ehmm...

ehmmm....
iatta tta' tta'... iatta tta' tta'...
ci piacerebbe cantaaaaar
una canzone intelligenteeee
che segua un filo loggiccooooo 'mportaaanteeee
e che sia piena di bei raggionameentii
insomma una canzoooneeeee intelligenteeee
che spieghi un po' di tuttoooooooo e un po' di nienteeeeee

Questa è una canzone intelligente...
che farà cantar tutta la gente..
iatta tta' tta...'

allora, eravamo rimaste qui...

1994
L’anno finisce con La Stampa che dedica alla Torino Lion una intera pagina: "L’Alta Velocità è al capolinea. L’opera incontra non poche resistenze nella popolazione della valle di Susa, ma ormai non è più possibile rinviare l’avvio dei lavori e sottototitola: oggi il percorso tra Torino e Lione si copre in quattro ore, domani potrebbero bastare 80 minuti"

ora continuiamo, contenti?

ehmm....iatta tta' tta'

1995
A giugno un nuovo, grande convegno all’Unione Industriale di Torino dà a Pininfarina l’occasione di annunciare "entro l’anno l’inizio per l’Alta Velocità Torino Lione".
Il Sole 24 ore, massimo giornale finanziario italiano, riporta soddisfatto la notizia.

I sindaci sono infuriati perché, dicono, "noi non contiamo nulla"(ehhmm, appunto).

1996
Il secondo incontro del tavolo di coordinamento si trasforma in uno scontro.(ehmmm..)

raga' qui ci stanno le solite amenità, du palle così e allora abbiamo deciso CHE CENSURIAMO, per risparmiarvi anni e anni di cazzate.

Sulla rupe sopra Condove compare un NO TAV tracciato a lettere gigantesche da esperti alpinisti.
Un altro comparirà il mese dopo sulle rocce tra Mattie e Bussoleno.(questa ci piaceva, l'unica cosa di rilievo di quell'anno uaz uaz uaz)

Ormai la posizione della Torino Lione è tutta imperniata sul trasporto merci: l’immagine del TGV con cui era stata lanciata all’inizio non pare più adatta e viene messa da parte.(e vabbuon..)
Ed arriva un aiuto anche dall’Europa: la Comunità Europea boccia i fondi per la progettazione delle reti europee.(uaaaazzzzzz)
Ma il governo non demorde ed il ministro dei trasporti Burlando conferma alla Commissione Trasporti della Camera l’intenzione di realizzare in tempi stretti l’Alta Velocità..

Ai primi di agosto, una delle prime trivelle, innalzata nel comune di Bussoleno, è vittima di un attentato dai contorni misteriosi.
Ancor più misteriosi saranno gli altri undici attentati che, in un anno e mezzo, colpiranno ripetitori televisivi, strutture della ferrovia o dell’autostrada in una babele di sigle e di messaggi, spesso contraddittori e comunque sempre equivoci.

A settembre la Torino Lione vive un momento difficile e Pininfarina lamenta, con i soliti toni apocalittici per l’emarginazione del Piemonte, i troppi ritardi del progetto: ormai è chiaro che l’obiettivo di avere in mano una progettazione attendibile per la fine del 1996 è perduto.

1997
Il miraggio dei soldi del Sol Levante continua ad essere utilizzato per creare delle illusioni: un ennesimo convegno sul traforo a Lione è l’occasione per Umberto Agnelli (^_^) di esprimere la sua preoccupazione che il ritardo dei progetti esecutivi oltre la data del 1999, possa mettere in pericolo i finanziamenti dei giapponesi.(^_^)

Nei documenti ufficiali si usa il termine di "quadruplicamento" o di Alta Capacità,(ovvero la famigerata TAC uaz uaz) ma i progetti restano sempre gli stessi(ehmm..).

Alpetunnel(^_^) si mette in mostra:(ehmm..) presenta il conto di 60 miliardi di studi, (porcavaca raga'..ci hanno fatti fessi lo stesso eh)
ed annuncia che il tunnel si può fare,(pure!) ma nei 30 chilometri sotto il massiccio del Moncenisio non ha fatto neppure un carotaggio.(carotina secondo noi ci stava meglio)

Intanto continuano gli attentati ad opera di ignoti: La Stampa senza tanti complimenti parla di "ecoterroristi legati alla lotta anti TAV".
Ma anche per i promotori non sono tutte rose: L’amministratore delegato delle ferrovie Cimoli, che è succeduto a Necci, si mostra assai più critico verso la TAV,(ehmm ...que pasa?) il ministro dei trasporti Burlando si dichiara favorevole alla Torino Lione, ma poi rilascia dichiarazioni in favore della linea Genova Marsiglia, a cui manca solo un breve tratto per completare il raddoppio.(???)
Infine una commissione intergovernativa istituita dal ministro dell’ambiente Ronchi, boccia il tratto padano e con esso la ragione principale di costruire la Torino Lione, (what?) perchè esistono possibilità di sfruttare assi padani alternativi e di risolvere diversamente alcuni punti critici.(ah bon, solo altre amenità, possiamo stare cheti e tranquilli)

Ai primi di novembre in Val Susa scoppia l’ultimo attentato: è il dodicesimo nell’arco di 15 mesi, ed undici di essi resteranno senza colpevoli. (ihihihih)
La Stampa non perde l’occasione di gettare fango attribuendoli al "al braccio armato della protesta contro l’alta velocità in Valle di Susa". (uuuuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaaaaazzzzzzzzzzzzzzzzz)

1998
Ad Aprile il presidente delle Ferrovie Necci, massimo sponsor dell’alta velocità, finisce di nuovo sotto inchiesta per un giro di pagamenti illeciti e deve dimettersi.(ihihihihihihihihih)

Luglio porta un altro durissimo colpo alla Torino Lione (fiuuuuuuuu)
L’amministratore delegato delle ferrovie Cimoli rende esplicito quanto tutti dicono da qualche tempo: non esistono risorse finanziarie per potere realizzare i tre valichi in progetto,
(yep, avete già pappato buono con Alpetunnel però eh)
e la priorità deve essere data ad un tunnel che colleghi l’Italia con il centro Europa(si, vabbe'):in questo caso al nuovo tunnel ferroviario del San Gottardo che gli svizzeri costruiscono per conto loro (^_^) e che costa nulla allo stato italiano.(ma va!)

Sulla montagna di Condove scompare la scritta NO TAV.
Il sindaco Canuto vuole andare a fondo e scopre che la richiesta è partita dai carabinieri, ma non si saprà mai da chi è partito l'ordine.
(uuaaaazzzz)

1999
Ma le notizie contrarie alla Torino Lione finiscono qui: il 24 marzo, in pochi minuti di fuoco e di fumo, 39 persone muoiono nel traforo autostradale del Monte Bianco.
E’ una tragedia per molti versi preannunciata: il tunnel è stretto ed è sottoposto ad un traffico non controllato, eppure costituisce un formidabile alibi per una strumentalizzazione (ehmmm...) sull’intero trasporto merci che ribalta il fronte e riporta in auge la superlinea ferroviaria.(te pareva)

Per intanto la maggior parte del traffico stradale che non può più transitare nel tunnel autostradale del Monte Bianco si riversa su quello del Frejus e per la valle di Susa.
Sono passati appena dieci giorni dalla tragedia e già Ghigo scrive al presidente del Consiglio D’Alema che " è vitale l’Alta velocità ", iatta tta' tta'.

La Stampa ora da molto eco alle proteste per il traffico dei TIR, ma non registra la forza di sopportazione della bassa valle, che si rassegna al periodo di disagio pur di non dare alibi ai fautori della Torino Lione.(he! quando ce vo' ce vo'!)

S. Paolo e CRT scendono in campo ed assicurano: potete contare su di noi (ehmmm...)

La Val di Susa è preoccupata e gli amministratori cercano di rompere il muro del silenzio, ma anche al convegno organizzato dai verdi torinesi sui trasporti nelle Alpi è appena consentito di parlare al presidente della comunità montana Ferrentino, ed il TG3 rifiuta di raccoglierne le dichiarazioni.(vabbuo')

2000

--cut/amenità--

..sussistono numerose incertezze, in particolare a livello di geologia e di sicurezza, oltre che le implicazioni ambientali del tratto Venaus Torino e del nodo di Torino.

Queste incertezze danno origine a 31 domande.
Si vuole sapere perché è stata abbandonata ogni alternativa al maxitunnel, "che non è, da solo, la soluzione del collegamento Torino Lione" e conoscere le ragioni che hanno determinato questa scelta.
Gli interrogativi riguardano anche la consistenza del traffico merci e viaggiatori, gli studi sui traffici tra i due paesi, la possibile concorrenza dei progetti svizzeri, la logica globale degli attraversamenti alpini, come sono stati spesi i finanziamenti e le responsabilità per la fattibilità dell’opera.
Ora anche i quattro enti pubblici che più si sono impegnati per promuovere il progetto esprimono concrete preoccupazioni che puntare solo sul maxitunnel faccia correre il rischio di un insuccesso per una impossibilità tecnica dell’ultimo momento, ma le risposte, se mai ci sono state, non sono mai state rese pubbliche, e restano tuttora aperte.

L’anno finisce con Berlusconi (uuuuuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaazzzzzzzzzzzzzzzzz)
che gela i valsusini illustrando il suo programma elettorale (uuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz)
di grandi opere in una trasmissione televisiva su Rai 1.
Il primo tratto di pennarello che traccia sulla carta geografica è proprio quello della linea Torino Lione.

Intanto, in vista dell’incontro intergovernativo, in tre giorni Pininfarina (^_^) si fa intervistare dalla rivista Specchio de La Stampa, dal TG3 ed ancora da La Stampa e da La Repubblica per magnificare il progetto ed assicurare che quella dei valsusini è solo disinformazione.(hahaha, scemooooo)

Il 29 gennaio a Torino si riunisce l’annuale vertice governativo italofrancese.
In un centro della città blindato da migliaia di poliziotti, sfila la manifestazione popolare promossa e guidata dalla Comunità Montana.

In testa i gonfaloni, il presidente Ferrentino ed i sindaci con la fascia tricolore, dietro ed a fianco di loro, una folla variopinta di ogni categoria che porta striscioni e manifesti e che marcia al suono ora melanconico, ora gagliardo di una banda di paese.
Qualcuno invoca la democrazia, altri il diritto ad avere un futuro, qualcuno, più ispirato, chiede la protezione della Madonna del Rocciamelone.
('nsomma la gente vera diciamo, mica solo quelli che fannu militanza no? ;-) )

Il corteo viene bloccato in piazza Castello.
L’attesa e la delusione inducono una decina di giovani dei centri sociali a tentare di forzare le transenne.(he'!)
La polizia non attenderebbe altro per poter caricare, ma, con un gesto significativo, i gonfaloni dei comuni ed i sindaci si interpongono evitando che una manifestazione bellissima venga macchiata da un momento di degenerazione.(evvaii)
E’ un peccato (ehmmm sì, davvero un peccato..) che le televisioni presenti trasmettano solo la scena di alcuni ragazzi che scuotono le barriere ed ignorino il resto.

Amato e Chirac si incontrano a Palazzo Reale, oltre il raggio di visibilità dei valsusini.
Il presidente Chirac prima dell’incontro con la delegazione italiana ha un lungo colloquio privato con Giovanni ed Umberto Agnelli,(ehmmm..) poi va alla parte ufficiale con l’ultima fase delle trattative e la firma degli accordi.

Il documento prosegue dando mandato alle ferrovie italiane ed a quelle francesi, di costituire un nuovo ente che funga da organo operativo per gli atti futuri,(^_^) fermo restando il compito di esame e di approvazione della Commissione Intergovernativa.

raga' ci avemo il mal di testa, che du palle noi tagliamo qui

Ma l’evento che più impressiona è la nomina di Sergio Pininfarina a presidente della Commissione Intergovernativa ( CIG ). (hehehe)
Con questo atto Pininfarina, già presidente della parte privata del Comitato Promotore,(^_^) presidente di una banca coinvolta nel progetto e costruttore dei treni veloci (^_^), diventerà presidente dell’organo incaricato dai governi di controllare i progetti e di prendere le decisioni(^_^): cioè controllore di sè stesso in un’opera in cui ha anche interessi personali.(^_^)

La CIG si riunisce sotto la fresca presidenza di Pininfarina Si cerca di configurare il ruolo del nuovo ente tra ferrovie francesi ed italiane che dovrà sostituire Alpetunnel.
E’ solo una operazione di facciata perché il nuovo organismo erediterà la struttura del primo.(^_^)

--cut/amenità--
..su tutt’altro piano nasce anche il Comitato di lotta popolare contro il TAV che tiene a Condove un campeggio di tre giorni con musica e dibattiti...

ooooohhhhh! finalmente arriviamo alla cosa più bella di tutta la storia: il camping!!
e noi raga' vi salutiamo qui e chiudiamo passandovi un pezzetto di uno spettacolo teatrale che ci siamo viste proprio bello bello, tricchetetrattechetetac o tav non ci ricordiamo bene, scusasse.
Bon, ciau

"Tutto deciso, tutto già fatto.
Qui di deciso e fatto non c'è niente.
Facciamo un giochetto: prendiamo una cartolina da Venaus, di quelle belle "Saluti da Venaus", che non inquadrano le brutture che comunque già ci sono, e a cui bene o male siamo rassegnati (d'altronde neppure casa vostra non era come nella foto dell'agenzia, he'!)
Ma qui il problema vero è come sarà Venaus tra vent'anni, dopo la TAV/TAC.
E allora prendiamo la cartolina, mettiamogli due bei buchi neri, lì, dietro le case, un po' più grandi delle case, diciamo otto metri diametro.
Poi la massicciata, alta fino a 30 metri, come un palazzo di dieci piani, come una diga, che taglia in due la vallata,
sei binari comprese le banchine di emergenza e poi la centrale di raffreddamento con le torri di evaporazione e i ventilatori.
Aggiungete quel sapore amaro e scricchiolante della polvere sotto i denti....e il resto mettetecelo voi.
Guardatela bene questa foto virtuale, quei due buchi neri sono le canne di una doppietta calibro 8 metri, che spara un colpo ogni 40 minuti 365 giorni all'anno, giorno e notte.
Ma non romperà il silenzio della valle.
Perchè per 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno ci sarà il ronzio dei ventilatori e nuvole di vapore che escono dalle torri di evaporazione.
La massicciata taglia in due la valle e rientra poco alle spalle del fotografo, dove le canne di un'altra doppietta calibro 8 metri sparano un altro colpo ogni 4 minuti sfalsato pochi secondi dal primo.
Bruttino eh?
Per chi ci vive è la fine di tutto.
Molto prima che il primo treno rompa la verginità di quella maledetta galleria.
Cantieri, mine, trasporto a discarica, macchine movimento terra, puzza di traversine ferroviarie, rumore di impianti di preparazione del calcestruzzo, scarichi inquinanti di cantiere, rumore e polveri amiantifere e polveri di uranio, perchè, che sulle nostre montagne qui intorno l'amianto fosse dappertutto lo sapevamo, lo sapevamo un po' tutti, anche prima che iniziassero a costruire la pista da bob in Alta Val Susa per Torino 2006.""

raga' non troviamo piu i link, ma tanto, se cercate ve lo trovate con google.
No copylink




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EDO E SOLE VIVONO NELLA LOTTA
by HJ Saturday, Aug. 03, 2002 at 8:53 AM mail:

ANCHE SE NON TUTTI LI RICORDANO

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Edo e Sole vivono nella lotta
by xxx Saturday, Aug. 03, 2002 at 3:28 PM mail:

Edoardo Silvano e Sole
Liberi in un baleno

Sempre più veloce
Il piacere del viaggio, inteso come avventura e scoperta, è una cosa; la necessità imposta, di spostarsi il più velocemente possibile è tutt'altro.
L'alta velocità non altro che una risposta a questa falsa necessità: la necessità di percorrere il maggior spazio nel minor tempo possibile.
Ma di quale spazio e di quale tempo si sta parlando?
Su e giù come la pelle del cazzo da Torino a Parigi e da Parigi a Torino, ciascuno aggrappato alla sua ventiquattr'ore, alla stazione d'arrivo troverà lo stesso hamburger, la stessa coca-cola e la stessa noia che ha trovato alla stazione di partenza.
Con l'alta velocità sarà possibile raggiungere la stessa noia, la stessa coca-cola, e lo stesso hamburger in cinque ore piuttosto che in dieci.
EMBE'??! é tutto qui il progresso, la cui ideologia tanto spesso ferma la critica e che ci fa spalancare la bocca stupiti e ammirati?
Ebbene sì. Ed è questa la prima menzogna che va smascherata.
Il risparmio di tempo, spacciato come bisogno umano e desiderabile da chiunque, non risponde invero che agli stessi interessi del capitale e alla sua perpetuazione: la riduzione della vita quotidiana ad una ricorsa di momenti del tutto equivalenti, una corsa necessariamente veloce ed affannosa per non lasciare spazio a pensieri e desideri che non siano soddisfabili con una nuova merce da consumare, sia esso un pic-nic in famiglia, una pizza con gli amici e una giornata di sci.
Tutta qui la nostra vita? Parrebbe di sì. Paradossalmente solo quando ogni istante è diventato uguale all'altro, solo quando ogni luogo è diventato uguale all'altro, lo spostarsi il più velocemente possibile è diventata una conquista.
C'è chi si lamenta che l'alta velocità sventrerà le valli, devasterà gli orti, seccherà i gerani sulle finestre e terrà sveglio chi avrà la sfiga di vivere nei dintorni del suo passaggio.
Vero, ma c'è molto di più.
Con l'alta velocità non si perpetua solo un attacco alla vita di alcune vallate ma alla vita stessa.
L'alta velocità è un inequivocabile segno dei tempi, tempi in cui la menzogna è necessaria al capitale per la sua conservazione. E proprio qui sta il punto.
Progresso, economia e produzione, esaurita la loro funzione ottimizzare , vengono mantenute in vita per una folla di creduloni impauriti che non osano liberarsene. A chi amministra tutto ciò, non è rimasto più nulla di buono da fare.
I TAV come il capitale, corrono all'impazzata su un binario morto.
Riusciremo a farli deragliare entrambi?
Anarchici valdostani


ASSASSINI
EDOARDO MASSARI, "BALENO", E' MORTO.
Si é suicidato in una cella, alle Vallette.
Estrema ribellione contro la segregazione della propria vita, vissuta in ogni momento fuori e contro la logica imposta
dal meccanismo produci - consuma - crepa.
Baleno non ha piegato la testa di fronte a quella morte quotidiana che è il carcere, una cancrena che non avrebbe augurato nemmeno al peggior nemico.
Per noi Baleno è vivo per sempre.

TERRORISTI SIETE VOI:

amministratori e padroni del TAV
(Lorenzo Necci, Enzo Ghigo, Maurizio Cavagnaro, Luigi lavella...)

magistrati
(Maurizio Laudi, Fabrizia Pironti, Marcello Tatangelo...)

Ros, Digos e sbirri di ogni tipo
(Ferdinando Brizzi, Moscatelli, Adriano Casale, Silvano Ceccato, Andrea Battistini...)

Giornalisti e opinionisti vari
(Ezio Mascarino, Angelo Conti, Ludovico Poletto, Gianni Bisio, Emanuela Minucci, Gianfranco Bianco, Ettore Boffano, Meo Ponte, Giacomo Bramante, Giovanna Fauro, Giampiero Maggio, Marina Cassi, Gianni Vattimo, Lorenzo Mondo...)

politici tutti
cittadini silenziosi
con le vostre corse al copevole, con le vostre gabbie dentro e fuori le carceri,
con il vostro tacito e "innocente" silenzio, il cappio al collo l'avete stretto voi!

Esigiamo l'immediata liberazione di Sole e Silvano, coimputati di Baleno e tuttora imprigionati.

D'ora in poi la vita in questo mondo di morti non sarà più la stessa, nemmeno per voi...

CORTEO
sabato 4 aprile a Torino ore 14 al ponte del Balon

La Casa Occupata, Asilo, Prinz Eugen, El Paso, Barocchio, Delta House, Alcova,
La Cascina, CSA Onda Occupata, Gabrio, CSA Murazzi, Askatasuna, Radio Blackout,
Anarchici Valdostani, Anarchici del Canavese, Anarchici Bolognesi, individualità

Per contatti
blackout@ecn.org elpaso@ecn.org zero@ecn.org

Una tra le mille risposte
TRANQUILLI...
1 APRILE 1998


SOLEDAD E' MORTA: CELEBRAZIONI NO GRAZIE
Soledad si è presumibilmente (ma non abbiamo motivo per dubitarne) impiccata questa notte, tra il 10 e l'11 luglio a Benevagienna, nella comunità di Sotto I Ponti della quale era ospite agli arresti domiciliari. La sua salma è stata trasportata nella mattinata stessa nell'ospedale di Mondovì sotto ordine dello stesso magistrato che stamane è comparso in loco inveendo perché gli avevano interrotto il weekend. I giornalisti presenti in loco sono stati allontanati senza complimenti.

Soledad aveva 22 anni ed era argentina. Era in Italia dal settembre 1997. Nell'ambito delle indagini condotte dai CC del ROS sui sabotaggi (una dozzina circa) contro i cantieri dell'Alta Velocità in Val Susa era accusata di aver fatto parte di una banda armata denominata "Lupi Grigi", organizzazione che ha rivendicato uno solo degli episodi sopracitati, avvenuti quasi tutti prima dell'estate del 1997.
Era stata arrestata all'inizio di marzo assieme a Silvano Pelissero e Edoardo Massari.
Le accuse erano quindi state ridimensionate dopo il suicidio in carcere a Torino di Edoardo Massari. A Soledad erano quindi stati concessi gli arresti domiciliari a Benevagienna.
Silvano Pellissero è invece stato trasferito nel carcere speciale di Novara, e da 20 giorni è in sciopero della fame per ottenere gli arresti domiciliari e per conoscere la data del suo processo.
Il magistrato che conduce le indagini (che avrebbero dovuto chiudersi il 7 maggio) sui sabotaggi è Maurizio Laudi.
Il famoso 'arsenale' rinvenuto nella cantina della Casa Occupata dove i tre vivevano non è mai stato mostrato né è stata depositata alcuna perizia.
Silvano sta subendo un attacco mediatico nel tentativo di dipingerlo come un agente provocatore.
Non ci sono al momento scadenze pubbliche, né speriamo ci siano in futuro, visto il risultato esorcizzante della manifestazione di massa del 4 aprile.

Che ognuno esprima le proprie ragioni e i propri sentimenti nel modo più confacente, senza pensare al mero presenzialisimo, nel posto e nela situazione in cui vive, coi tempi e coi mezzi che più gli aggradano.

Non c'è nulla da aggiungere e nulla da gridare.

Muoversi. (think globally act locally)

12 Luglio '98 - El Paso occupato
Né centro né sociale né squat

http://www.ecn.org/elpaso/fliers/index.htm


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