da la jornada:Commento sui gravi fatti successi ad Atenco; Rischio di rivoluzione contadina se cacciano con la forza i contadini
Da la jornada.com
Commento sui gravi fatti successi ad Atenco. Dall'altro ieri a mezzogiorno i dirigenti campesinos Jesús Adán Espinoza e Ignacio del Valle sono prigionieri in una delle carceri dello stato del Messico -ancora non si sa in quale - per difendere i loro legittimi diritti alla terra, al lavoro e alla vita. Alla fine dello scorso anno il governo di Vicente Fox ha espropriato il piccolo mondo che abitano - le loro case, le loro strade, le loro scuole, i loro "millepassi", il loro tutto - annunciando che avrebbe pagato la favolosa somma di sette pesos per metro quadro.
Ieri nel pomeriggio, mentre migliaia di campesinos come loro resistevano all'incalzare militare e poliziesco, esigendo la liberazione dei propri leader, l'impresa Alfombras y Decoraciones SA, che opera nella capitale del Paese, rendeva noto che, secondo quanto stabilito dal suo listino, il tappeto più economico in vendita ha un prezzo di 55 pesos al metro quadrato. Questo significa che per comprare un metro di quel prodotto tessile Jesús Adán Espinoza e Ignacio del Valle dovrebbero vendere otto metri del loro mondo al governo di Vicente Fox.
Però, a quanto salirà il prezzo del metro quadrato di San Salvador Atenco una volta che l'amministrazione federale costruirà in questo luogo il nuovo aeroporto internazionale che ha in mente? A Santa Ursula Coapa, dove nel 1984 il governo di Miguel De La Madrid espropriò 33 ettari alla famiglia di Ramos Millan, lo scorso 20 maggio untribunale ha condannato la Segreteria della Riforma Agraria a pagare ai querelanti la somma di 3.700 pesoso al metro quadrato. Quando il governo di De La MAdrid si appropriò di quella zona, questo quartiere di Coapa era un mosaico di paesini isolati, che aveva rinunciato alla sua antica vocazione rurale, ed era sul punto di essereinghiottito dalla speculazione del mercato immobiliare. Succederà esattamente lo stesso con le terrecoltivabili di San Salvador Atenco? A Ignacio del Valle, a Jesús Adán e ai capi delle 4.375 famiglie di contadini che vivono nella zona di Texcoco, il governo di Fox vorrebbe comprare la terra in cui hanno le loro radici da più di cento anni a un prezzo 8 volte inferiore a quello del tappeto più scadente.
Il problema, per fortuna, non è di pesos o centesimi. I contadini di San Salvador Atenco; Chimalhuacán; San Martín Texcoco; Francisco I. Madero; Santa Isabel Ixtapan; San Bernardino; Santiago Cuautlalpan; San Felipe y Santa Cruz de Abajo; Magdalena Panoaya; Huexotla; Nexquipayac; San Francisco Acuexcoman, sezione prima e seconda, e Tocuila non stanno combattendo per ottenere un maggiore indennizzo.
Lottano, cosa che non possono capire Fox e gli imprenditori del gruppo Atlacomulco,per conservare la propria identità culturale, il proprio modo tradizionale di guadagnarsi la vita, e il proprio progetto comunitario. Se DiegoFernández de Cevallos, il maggior azzeccagarbugli del Messico, li difendesse ottenendo che fossero pagati non sette, ma settemila pesos al metro quadro, bene, neanche in questo caso accetterebbero la ricompensa.
Abbandonare la terra che abitano e lavorano rappresenta per loro, e lo si sa, la morte culturale con tutte le amare e terribili conseguenze che questo implica. E' da qui che nasce la loro tenacia e la loro feroce resistenza. Se Santa Teresa d'Avila scrisse i classici versi che cominciano dicendo: "Muoio per non morire", i contadini della sacca di Texcoco potrebbero bene, ciascuno, recitare: "Muoio per non essere ucciso".
Un anno e mezzo fa, quando ancora era in piena luna di miele con i propri elettori euforici _ la maggior parte dei quali poveri, disperati, però pieni di speranza in questo supposto "cambiamento" - Vicente fox aveva dichiarato che il suo era un governo di imprenditori, per gli imprenditori, a favore degli imprenditori. Questa definizione è quella che oggi è in gioco a Texcoco. Dopo un lungo braccio di ferro tra il governo, la classe politica e gli imprenditori di Hidalgo, il governo la classe politica e gli imprenditori del messico hanno deliberato che l'amministrazione di Fox averbbe edificato un nuovo aereoporto nel territorio di quindici comuni di contadini messicani, che hanno come loro centro San Salvador Atenco. Da qui il decreto di espropriazione del 22 ottobre del 2001, con il quale, sentendosi più furbi di chiunque, gli imprenditori foxisti, attraverso il governo, hanno condannato 4.375 famiglie ad abbandonare la regione e ad accettare la famosa e umiliante somma di sette pesos al metro quadrato, con la quale non potrebbero pagare nemmeno il trasloco verso il niente. Perchè nessuno si è preoccupato, nè ad Atlacomulco nè Los pinos, di cercare una soluzione alloggiativa e lavorativa per salvarli dall'indigenza. Il nuovo aereoporto, gli è stato detto, li trasformerà in facchini,pulitori di camere e bagni, lavoratori di MacDonald's ecc. Basta avere fiducia in Fox. Da proprietari e signori della propria terra, si sarebbero trasformati in sottomessi. Come no! Quindici giorni dopo aver conosciuto la sentenza di morte imposta in primo luogo dagli imprenditori foxisti, i coltivatori delle terre hanno deciso di difendersi, e, fatto più sorprendente e stupefacente di questa storia, hanno affidato la loro difesa al maggior avvocato del paese, l'avvocato Ignacio Burgoa Orihuela, il quale, con un gesto altrettanto insolito, ha affermato che avrebbe vinto la causa e "travolto" con la sua abbagliante strategia il governo vino a vincerlo. In pochi mesi, e con tutta la ragione dalla sua parte, Burgoa ha conseguito la sospensione del decreto di espropriazione, e ora l'ultima parola, o la penultima, è della Corte Suprema di Giustizia. Ma, nonostante la legge abbia fermato il processo, gli imprenditori del gruppo Atlacomulco, divisi dopo la morte del loro capo, il professor Carlos Hank González, ma incoraggiati ostinatamente da Fox, hanno continuato i loro preparativi, effettuando rilievi topografici di nascosto, mentre i contadini, con Jesús Adán e Ignacio alla testa, rafforzavano la lotta politica presentandosi in tutti i luoghi possibili e chiamando costantemente alla mobilitazione.
Argentina a Texcoco
Approfittando della evidente debolezza di Fox, a cui i suoi imprenditori, in pubblico e in privato, fanno pressioni quotidianamente perchè usi la mano forte, e metta in atto una volta per tutte il progetto per il quale lo hanno eletto presidente della repubblica, il governatore dello stato del Messico ha organizzato giovedì mattina una provocazione contro i contadini di Atenco. Si è recato nei pressi della zona conflitto, sapendo che i contadini lo avrebbero cercato, (y les echó encima a la policía) Quello che non immaginavano Montel e i suoi seguaci era che, colpendo la testa del movimento con la cattura dei suoi leader, la base avrebbe reagito come ha reagito. Ecco i risultati del "colpo da maestro" dell'inetto e brutale governatore: più di mille camion intrappolati in 24 ore sulla strada Texcoco-Lechería, un vice procuratore e alcuni funzionari pubblici detenuti nella alcadia di San salvador Atenco, auto e pattuglie bruciate ed esposte allo sguardo mediatico dell'opinione pubblica internazionale. Davanti agli occhi del mondo, andrà Fox a prendere il palazzo municipale di San salvador Atenco, impiegando, perchè non gli resta altro, la crudeltà e la furia di cui va fiero Ariel Sharon nel campo palestinese di Jenin? Lancerà un attacco con truppe speciali, con nubi di gas lacrimogeni, per soffocare la resistenza e ristabilire "l'ordine"? Questo gli stanno chiedendo i "suoi" imprenditori. Martedì scorso, su questo giornale, Adolfo Gilly ha pubblicato un articolo in cui si esaminal'ultima raccomandazione dell'economista statunitense Rudiger Dornbusch per l'Argentina: " porre una dittatura militare (...) per ristabilire l'ordine e creare le condizioni perchè questa nazione possa ricevere gli aiuti finanziari esterni". Due anni fa, parlando della riuscita economica di quel paese, Dornbusch affermò che il Messico avrebbe dovuto fare lo stesso, cioè dollarizzare la sua economia seguendo l'esempio di Carlos Menem. Oggi quando il "modello" ha affondato gli aregntini nella miseria assoluta, Dornbusch auspica per loro il golpe militare. Con le debite proporzioni, grazie all'errore strastegico di Arturio Montiel, Fox vorrebbe stabilire una piccola dittatura nella zona di Texcocoper portare avanti il progetto dell'aereoporto. Questo è quello che chiedono i "suoi" imprenditori.Ma manca il verdetto della suprema corte che ha, ripeto, la penultima parola. Se questa sarà contro le 4375 famiglie in resistenza, la situazione ritornerà esattamente al punto in cui è oggi.
Da Lajornada-virtu@l:
Burgoa Orihuela Rischio di rivoluzione contadina se cacciano con la forza i contadini KARINA AVILES Se le autorità federali insisteranno affinchè l'aereoporto sia situato a Texcoco, dovranno scagliare la forza bruta contro i contadini, cosa che potrebbe essere la miccia per altre lotte in tutto il paese "che potrebbero trasformarsi in una specie di rivoluzione rurale" come successo con la rivoluzione del 1910 di Emiliano Zapata "il comandante dei contadini". Lo ha dichiarato il giurista Burgoa Orihuela, che rappresenta i contadini nella difesa. Chiaramente, ha sottolineato, se il presidente Fox revoca il decreto "giacchè morto il cane finisce la rabbia, e restano senza scopo le controversie istituzionali e la difesa non è più necessaria". Nella conferenza in San Salvador Atenco nella Facoltà di Diritto della UNAM, analizzando la questione da un punto di vista giuridico, Burgoa Orihuela ha riferito che ai contadini è stato offerto un prezzo per le loro terre, stabilito per decreto a sette pesos al metro e questo è un latrocinio; inoltre hanno promesso ai contadini che avrebbero avuto un posto nel funzionamento dell'aereoporto. Senza dubbio, "tutti noi ci chiediamo: in che cosa consiste il miglioramento? Nel fatto che saranno assunti perdendo la libertà?" La libertà è il diritto umano più importante dell'uomo e sinonimo di speranza, la stella che significa la giustizia. Per questo, ha continuato, sarà un onore per la difesa arrivare alla vittoria e salvare i contadini da tanta ingiustizia. "E' una istituzione al servizio dei deboli e dei sottomessi". Ha confermato che il 31 si aprirà una udienza di prova nella sesta pretura del distretto e questa sarà la quinta occasione per ripetere l'udienzia poichè le autorità non hanno presentato le prove documentali richieste per dimostrare che l'espropriazione è dovuta per utilità pubblica. D'altra parte, un membro della UAM, Mario BAssols. ha sottolineato che è urgente cominciare la dicussione sull'utilizzo dello spazio che lascerà l'aereoporto della capitale una volta cpmpiuta la nuova istallazione. Per questo è necessario convocare una assemblea pubblica per concordare il destino del vecchio aereoporto.
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