una giornata alla fabbrica occupata Zanon a Neuquen in argentina, continua la produzione sotto controllo operaio
Neuquen Patagonia Argentina sono all'interno di una delle fabbriche di ceramica piu´ grandi del sudamerica, e' occupata da piu' di sette mesi e continua a produrre, la prima cosa che mi mostrano i lavoratori sono le mattonelle realizzate con i disegni Mapuche, tra le mani mi passa un piccolo pezzo di storia del mondo, loro ne sono fieri e cominciano a raccontarmi della loro esperienza , incontro anche Sebastian un mediattivista di indymedia argentina che si fermera' per un paio di settimane per seguire le iniziative che partendo dalla fabbirica coinvolgono movimenti dei disoccupati, lavoratori di altre fabbriche, universita', . All'interno c'e' un clima di fiducia , desiderio di raccontare la loro impresa , preoccupazione per un possibile sgombero annunciato, nonostante gia' tre volte la polizia abbia tentato di sgomberare e sia stata costretta a ritirartsi. Tutte le produzioni sono inscatolate in casse che riportano la scritta "Zanon a bajo control obrero" e le richieste arrivano numerose: per solidarieta' perche' sono vendute a un prezzo vantaggioso, perche' la vendita e' anche al dettaglio. Con la parte di materia prima scartata un gruppo di operai ha realizzato mattonelle a basso costo sono bellisime di tutti i colori e quando uno di loro mi porta nel capannone dove viene assemblata la materia prima, l'argilla, mi dice:la terra che stiamo calpestando e' terra Mapuche. I turni di guardia sono un'altro dei lavorori che sono costretti a fare e possono comunicare solo con i loro telefoni cellulari perche' non hanno abbastanza fondi per riallaciare la linea telefonica della multinazionale spagnola "Telefonica" ma tramite dei fondi raccolti a Buenos Aires dalle altre fabbriche occupate che hanno organizzato sabato scorso un concerto di solidarieta' forse entro una settimana la linea sara' riallacciata . Domani hanno indetto insieme a sindacati, movimento dei disoccupati, partiti politici, gruppi di lavoratori, studenti dell'universita' una conferenza stampa per presentare un progetto alla comunita', la fabbrica diffusa nel territorio, una risorsa umana politica e sociale.
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