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Perché stanno massacrando gli IRAKENI?Leggete ....
by Sa Dam Hus AiN Tuesday, Aug. 20, 2002 at 3:13 PM mail:

L'accordo di coooperazione,per un valore di 40 miliardi di dollari,rafforza i gia' stretti legami tra Mosca e Baghdad e rende piu'difficile a Bush ottenere il consenso della Russia e di altri Paesi occidentali ai suoi piani di attacco all'Iraq

Televideo 17/08 17:58 Russia e Iraq stanno per firmare un piano quinquennale di cooperazione nei settori energetico e delle infrastrutture.Lo rivela il quotidiano Usa'Washington Post',che ha appreso la notizia da fonti russe e irachene. .I termini del piano sono stati confermati a un'agenzia di stampa dall'ambasciatore iracheno a Mosca.
nOTA SEGUENTE IN SPAGNOLO
NUEVAS REVELACIONES SOBRE EL PASADO EMPRESARIAL DEL PRESIDENTE DE EE.UU.
Bush, más comprometido con los fraudes
El gobierno del presidente estadounidense George W. Bush aparece cada vez más perjudicado en su lucha contra la corrupción por asuntos que implican al mandatario, al vicepresidente, Dick Cheney, e incluso a la Comisión de Operaciones Bursátiles (SEC), creada para perseguir a empresarios inescrupulosos.Mientras su agenda se ve forzada a referirse todo el tiempo al tema, Bush intentará nuevamente hoy, durante una visita a Alabama, restablecer la confianza de los inversores con un discurso centrado en el vigor de la economía estadounidense.Casi a diario aparecen nuevas revelaciones sobre esos casos, que ponen a la administración republicana a la defensiva, mientras Bush ha lanzado una ofensiva para "limpiar" el mundo de los negocios, quebrado por los escándalos financieros.El diario The Washington Post afirmó ayer que Bush conocía en 1990 las dificultades financieras de la petrolera Harken Energy Corporation antes de vender, por cerca de un millón de dólares, sus acciones en la sociedad texana. En ese momento miembro del consejo administrador y consultor de Harken, Bush recibió, 16 días antes de vender sus acciones, un informe de Harken sobre las perspectivas financieras de las filiales, según la información del Post. La SEC, organismo de control bursátil, había abierto una investigación sobre esa venta de acciones de Bush y había llegado a la conclusión de que no había elementos suficientes para abrir un proceso por un presunto delito cometido. La oposición demócrata reclamó, hasta ahora sin éxito, que la Casa Blanca pida a la SEC que publique los resultados de su pesquisa sobre Bush. En el asunto Harken, el mandatario reconoció que recibió de la sociedad préstamos muy ventajosos. Esa práctica no es ilegal, pero Bush propuso, en su discurso anticorrupción, hace una semana en Wall Street, que los préstamos a los administradores se prohíban de ahora en adelante.Para los demócratas, Bush muestra su "hipocresía" en esta historia de préstamos al señalar a los estadounidenses "hagan lo que digo pero no lo que yo hice".Por su parte, el secretario de Comercio, Donald Evans, rechazó las críticas. "No hay nada" contra Bush —dijo ayer— en el caso Harken que no sean ataques que demuestran "la podredumbre política, de la que el pueblo de EE.UU. está cansado".Evans agregó que los mercados bursátiles de EE.UU. mejorarán "pronto" por la recuperación económica y el aumento de los beneficios de las empresas. El otro golpe contra Bush fue la denuncia en la prensa, el sábado, de que el subsecretario de Justicia, Larry Thompson, jefe de la brigada fi nanciera anticorrupción creada por el propio presidente, fue administrador de una sociedad de tarjetas de crédito implicada en fraudes.La empresa, Providian Financial, pagó US$ 400 millones para terminar con procesos por estafa a sus clientes y por inflar sus resultados financieros. Los fraudes fueron cometidos cuando Thompson era miembro del consejo de administración de Providian. A esas revelaciones se suma el caso del vicepresidente Cheney, quien estaría implicado en presuntas manipulaciones contables en la empresa texana Halliburton cuando se desempeñaba como director, de 1995 a 2000.
N.Y. Times: Reagan aiuto'Saddam Hussein
by porcello Sunday August 18, 2002 at 04:51 PM
Prima li "aiutano" ad ammazzarsi per vendergli le loro obsolescenti armi a caro prezzo, poi finito il mercato e tornati "scomodi" i loro amici perché vogliono anche loro con le armi da terzo mondo che si sono aggiudicate ad una fiera dei "diritti umani" una buona porzione di petrolio del golfo....li vogliono "far fuori":LIQUIDARE INSOMMA. VEDI NORIEGA E BIN LADEN trá gli altri, come molti dittatori africani e lo stesso Lenin, Mussolini Stalin Hitler.........
La storia dei rapporti tra Usa e Iraq si arricchisce di nuovi particolari. Il 'New York Times' scrive che negli anni Ottanta il presidente americano Ronald Reagan forni' aiuti tattici all'Iraq impegnato nella guerra contro l'Iran malgrado sapesse che gli iracheni facevano uso di armi chimiche. Le informazioni degli Stati uniti aiutarono Saddam Hussein grazie alle osservazioni satellitari.Del programma era al corrente anche l'attuale segretario alla difesa Colin Powell che ha definito 'totalmente erronee' le notizie.

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Sulla russia stai toppando
by Lola 49 Tuesday, Aug. 20, 2002 at 3:24 PM mail:

I RUSSI sono sul piano del diritto internazionale dei violatori tanto come lo sono i tuoi YANKEE:la CECENIA é ai Russi come l' IRAQ lo é per gli USA.(PER FARTI UN ESEMPIO...!!!) ;-(.
NON INTERVERRANNO MAI:LEGGI QUA CHE ROBA:
Le truppe RUSSE stanno preparandosi per un'invasione possibile della Georgia per chiudersi giù le basi usate dai guerrillas dei Checheni,ma molte forze munite ramshackle della Russia di dubbio,già impantanate in Chechnya, sono capaci di lancio della guerra nuova.Le truppe RUSSE stanno preparandosi per un'invasione possibile della Georgia per chiudersi giù le basi usate dai guerrillas del Chechen, ma molte forze munite ramshackle della Russia di dubbio, già impantanate in Chechnya, sono capaci di lancio della guerra nuova.Due anni dopo che la crisi nei militari sia evidenziata dalla perdita del sommergibile di Kursk, saltata a parte dal relativo le proprie torpedini difettose,promesse le riforme militari si sono arrestate.Il blu marino ha relative perdite di tappo complete delle mani nei reattori delle dozzine dei relativi sommergibili nucleari d'arrugginimento. L'esercito rosso una volta che-temuto ha dimostrato incapace di sottomissione dei guerrillas di Chechen, con le circostanze così torve che molti battaglioni devono coltivare il loro proprio alimento per rimanere vivi.Il Kursk che si affonda in agosto 2000 ha condotto il presidente della Russia, Vladimir Putin, ai cambiamenti della domanda, nominanti il suo amico Sergei Ivanov, capo del servizio segreto come assistere della difesa. Il suo lavoro doveva ridurre i numeri drasticamente dell'esercito da 1,2 milione - 800.000. Ma più un anno di più successivamente,le riforme sono venuto a mancare.
"[ Ivanov ] non è riuscito,tutto è conforme," l'analista che della difesa de Mosca Pavel Felgenhauer ha detto allo Scotsman."quando è entrato, ha trovato l'esercito non ha avuto 1,2 milione truppe ma 1,35 milioni.Sta provando ora a tagliarlo a 1,2 milioni."La Russia non può permettersi tali numeri: il relativo preventivo della difesa è lo stesso di quello della Svizzera.Il risultato è inevitabile. Molti militari di leva vanno non pagati ed unfed. Le armi più non funzionano, gli aerei non possono volare per mancanza di parti e di combustibile."in Russia ed altre Repubbliche sovietiche precedenti, arresto di aerei e degli elicotteri regolarmente," ha detto Alexander Golts, un analista della difesa al giornale della Russia de Mosca. La putrefazione ha raggiunto a destra alla parte superiore, infettante persino il corpo del élite dell'esercito.Le celebrazioni che annuali di giorno dei paratroopers questo mese si è concluso nel disastro,con un uomo ucciso nelle battaglie simulate caotiche in st Petersburg quando un razzo ha entrato fuori-obiettivo nella folla e dozzine dei paratroopers drunken che brawling con gli spectators.A Mosca sopra lo stesso giorno,200 ex paratroopers,anche bevuto,rampaged attraverso i mercati,commercianti knifing hanno creduto per essere Chechen.Mentre la NATO ha passare una decade che cambia le relative tattiche di guerra fredda, il remains della Russia wedded a strategia di Soviet-era."ancora è la stessa forza sovietica,ma degradato molto male,"Felgenhauer detto."ci sono rapporti costanti di fucilazione delle unità interne, soldati che uccidono gli ufficiali."Più difettoso di tutto è lo sforzo imposto dalla guerra di Chechen, ora stridente verso il relativo terzo anniversario.Più di 20 Russi sono stati uccisi nella lotta della questa settimana.Piuttosto che richiami questi problemi,i hawks nel Kremlin sembrano risoluto andare sull'offensiva. Arrabbiato che le unità di Chechen possono riposarsi e rearm nella Georgia,Mosca sta studiando la possibilità di lanciare un'invasione in grande scala. Felgenhauer ritiene che questo allungherebbe una forza crisi-strappata troppo lontano."potrebbero invadere," ha detto "ma ci sarebbe difficoltà."
news.scotsman.com/international.cfm?id=897742002

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che vuol dire?
by sam Tuesday, Aug. 20, 2002 at 7:28 PM mail:

Proprio perchè la russia ha il casino cecenia in casa non vuole casini fuori porta. La russia, come l'Europa non può fare a meno dei capitali sauditi: questa è una guerra per togliere di mezzo Saddam e immettere sul mercato il petrolio iracheno. E' una guerra per condizionare lo strapotere dei capitali sauditi; si ammazzano gli irakeni per battere i sauditi. Tutto il resto sono palle.
E' una guerra tra capitalismi (non dimentichiamo che ogni buon mussulmano all'estero versa i suoi risparmi alla moschea e non alle banche occidentali) ed è proprio questa anomalia che turba il "mercato", i sauditi finanziano le moschee, le associazioni e il fondamentalismo islamico? E noi facciamo scendere il prezzo del petrolio, l'operazione non costa neanche troppo: qualche centinaio di migliai di irakeni ammazzati.
Per me, per voi, penso per tutti voi, la questione non è se la Russia o chi si oppone è buono o cattivo, la questione è l'eterna immoralità del capitale e l'orrore dei morti ammazzati per difenderlo

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altre campane
by cico Wednesday, Aug. 21, 2002 at 7:36 AM mail:

qui alcuni articoli sull'argomento dalla Pravda

http://english.pravda.ru/main/2002/08/20/34815.html

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altre campane 2a parte
by cico Wednesday, Aug. 21, 2002 at 2:13 PM mail:

La guerra contra el terrorismo: la Casa Blanca suma más acusaciones contra el régimen iraquí
EE.UU.: llegó el momento de atacar a Irak
El secretario de Defensa, Donald Rumsfeld, dijo que miembros de Al-Qaeda se refugian en ese país y que es la hora de actuar


Subrayó que sería ridículo pensar que Bagdad desconoce la presencia de terroristas
Comparó a Hussein con Hitler
Advierten sobre las consecuencias que tendría un ataque






WASHINGTON.- Mientras crecen las voces de advertencia en las filas del gobierno y del Partido Republicano sobre las consecuencias que podría tener una guerra con Irak, los más duros de la administración de George W. Bush continúan desempolvando argumentos para justificar un ataque contra el régimen de Saddam Hussein.
.
El secretario de Defensa, Donald Rumsfeld, uno de los halcones del gobierno republicano, dijo ayer que existen en territorio de Irak células del grupo terrorista Al-Qaeda y que sería ridículo pensar que el gobierno de Saddam Hussein lo desconozca.
.
"Algunos miembros de Al-Qaeda que salieron de Afganistán hacia varios puntos fueron a Irak", sostuvo ayer el titular del Pentágono, un día antes del inicio de una cumbre sobre la política de defensa del gobierno norteamericano en el rancho del presidente Bush en Crawford, Texas.
.
Es la segunda vez en pocos días que el secretario de Defensa advierte sobre la presencia de militantes de la organización de Osama ben Laden en territorio del país que la administración Bush podría atacar para desalojar del poder a Hussein.
.
"En una dictadura viciosa y represiva que ejerce prácticamente el control total de su población es muy difícil imaginar que el gobierno (de Bagdad) no esté al tanto de lo que ocurre en su país", señaló Rumsfeld en una conferencia de prensa, al tiempo que declaró: "Llegó el momento de intervenir en Irak".
.
Bush presidirá hoy una reunión de las máximas autoridades militares del país para analizar el programa de defensa contra misiles balísticos. Hasta su rancho llegarán el vicepresidente Dick Cheney; Rumsfeld; el jefe del Estado Mayor conjunto, general Dick Myers, y otros altos mandos militares.
.
El secretario de prensa de la Casa Blanca, Ari Fleischer, reconoció ayer que la cuestión iraquí estará con seguridad en la agenda de los temas por discutir, mientras fuentes de la administración negaron que en ese encuentro se fuera a planificar un ataque contra Irak.
.
El gobierno de Bush acusa a Saddam Hussein de ser un dictador que apoya al terrorismo internacional -lo incluyó en el "eje del mal"- y que por tal motivo podría actuar militarmente para sacarlo del poder. Rumsfeld dijo incluso que el líder iraquí representa una amenaza global, como Hitler en los años 30.
.
Entre los duros de la administración republicana se encuentra también la consejera de Seguridad Nacional Condoleezza Rice, que la semana pasada justificó una operación militar contra Irak.
.
Voces críticas
.
En cambio, tres ex funcionarios de alto rango de administraciones republicanas han alzado sus voces para advertir sobre los riesgos que podría acarrear una operación militar.
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El ex secretario de Estado Henry Kissinger y el ex asesor de Seguridad Nacional durante el gobierno de Bush padre, Brent Scowcroft, señalaron que están de acuerdo en la remoción de Hussein pero advirtieron que la forma en que se está manejando el gobierno pone en peligro la política de alianzas con los países árabes y amenaza con desestabilizar aún más la región del Medio Oriente.
.
Ambos ex funcionarios republicanos señalaron en columnas en los diarios The Washington Post y The Wall Street Journal que la Casa Blanca no está mostrando que Irak sea una amenaza urgente para Estados Unidos.
.
A partir de ello, Rumsfeld comenzó a señalar con insistencia la presencia de militantes de la red terrorista Al-Qaeda en territorio iraquí.
.
Incluso, trascendió ayer que Estados Unidos consideró la posibilidad de lanzar operaciones militares encubiertas en el norte de Irak, ante la confirmación de que extremistas islámicos conocidos como Ansa al-Islam y vinculados con Al-Qaeda estaban haciendo pruebas con armas químicas. Sin embargo, la operación se desechó porque el monitoreo de inteligencia demostró que no se trataba de una operación organizada, según funcionarios del gobierno.
.
Scowcroft señaló que un ataque a Irak en este momento "podría amenazar seriamente, si no destruir, la campaña global contra el terrorismo". Scowcroft fue el encargado de las negociaciones para armar la coalición internacional, en 1991, durante la Guerra del Golfo.
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El ex asesor de Bush padre destacó además que un ataque podría desencadenar el uso de armas químicas por parte de Irak contra Israel, en una forma de desatar una guerra entre Jerusalén y el mundo árabe.
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A pesar de que Hussein "tiene en sus manos la amenaza de armas de destrucción masiva, y nuestra inteligencia en eso es clara, no entiendo por qué tenemos que lanzar ahora un ataque cuando todos nuestros aliados se oponen", dijo por su parte el ex secretario de Estado de Bush padre Lawrence Eagleburger.
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Por Jorge Rosales
Corresponsal en EE.UU.
.<< Comienzo de la notaWASHINGTON.- Mientras crecen las voces de advertencia en las filas del gobierno y del Partido Republicano sobre las consecuencias que podría tener una guerra con Irak, los más duros de la administración de George W. Bush continúan desempolvando argumentos para justificar un ataque contra el régimen de Saddam Hussein.
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El secretario de Defensa, Donald Rumsfeld, uno de los halcones del gobierno republicano, dijo ayer que existen en territorio de Irak células del grupo terrorista Al-Qaeda y que sería ridículo pensar que el gobierno de Saddam Hussein lo desconozca.
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"Algunos miembros de Al-Qaeda que salieron de Afganistán hacia varios puntos fueron a Irak", sostuvo ayer el titular del Pentágono, un día antes del inicio de una cumbre sobre la política de defensa del gobierno norteamericano en el rancho del presidente Bush en Crawford, Texas.
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Es la segunda vez en pocos días que el secretario de Defensa advierte sobre la presencia de militantes de la organización de Osama ben Laden en territorio del país que la administración Bush podría atacar para desalojar del poder a Hussein.
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"En una dictadura viciosa y represiva que ejerce prácticamente el control total de su población es muy difícil imaginar que el gobierno (de Bagdad) no esté al tanto de lo que ocurre en su país", señaló Rumsfeld en una conferencia de prensa, al tiempo que declaró: "Llegó el momento de intervenir en Irak".
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Bush presidirá hoy una reunión de las máximas autoridades militares del país para analizar el programa de defensa contra misiles balísticos. Hasta su rancho llegarán el vicepresidente Dick Cheney; Rumsfeld; el jefe del Estado Mayor conjunto, general Dick Myers, y otros altos mandos militares.
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El secretario de prensa de la Casa Blanca, Ari Fleischer, reconoció ayer que la cuestión iraquí estará con seguridad en la agenda de los temas por discutir, mientras fuentes de la administración negaron que en ese encuentro se fuera a planificar un ataque contra Irak.
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El gobierno de Bush acusa a Saddam Hussein de ser un dictador que apoya al terrorismo internacional -lo incluyó en el "eje del mal"- y que por tal motivo podría actuar militarmente para sacarlo del poder. Rumsfeld dijo incluso que el líder iraquí representa una amenaza global, como Hitler en los años 30.
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Entre los duros de la administración republicana se encuentra también la consejera de Seguridad Nacional Condoleezza Rice, que la semana pasada justificó una operación militar contra Irak.
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Voces críticas
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En cambio, tres ex funcionarios de alto rango de administraciones republicanas han alzado sus voces para advertir sobre los riesgos que podría acarrear una operación militar.
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El ex secretario de Estado Henry Kissinger y el ex asesor de Seguridad Nacional durante el gobierno de Bush padre, Brent Scowcroft, señalaron que están de acuerdo en la remoción de Hussein pero advirtieron que la forma en que se está manejando el gobierno pone en peligro la política de alianzas con los países árabes y amenaza con desestabilizar aún más la región del Medio Oriente.
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Ambos ex funcionarios republicanos señalaron en columnas en los diarios The Washington Post y The Wall Street Journal que la Casa Blanca no está mostrando que Irak sea una amenaza urgente para Estados Unidos.
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A partir de ello, Rumsfeld comenzó a señalar con insistencia la presencia de militantes de la red terrorista Al-Qaeda en territorio iraquí.
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Incluso, trascendió ayer que Estados Unidos consideró la posibilidad de lanzar operaciones militares encubiertas en el norte de Irak, ante la confirmación de que extremistas islámicos conocidos como Ansa al-Islam y vinculados con Al-Qaeda estaban haciendo pruebas con armas químicas. Sin embargo, la operación se desechó porque el monitoreo de inteligencia demostró que no se trataba de una operación organizada, según funcionarios del gobierno.
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Scowcroft señaló que un ataque a Irak en este momento "podría amenazar seriamente, si no destruir, la campaña global contra el terrorismo". Scowcroft fue el encargado de las negociaciones para armar la coalición internacional, en 1991, durante la Guerra del Golfo.
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El ex asesor de Bush padre destacó además que un ataque podría desencadenar el uso de armas químicas por parte de Irak contra Israel, en una forma de desatar una guerra entre Jerusalén y el mundo árabe.
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A pesar de que Hussein "tiene en sus manos la amenaza de armas de destrucción masiva, y nuestra inteligencia en eso es clara, no entiendo por qué tenemos que lanzar ahora un ataque cuando todos nuestros aliados se oponen", dijo por su parte el ex secretario de Estado de Bush padre Lawrence Eagleburger.
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Por Jorge Rosales
Corresponsal en EE.UU.

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Un tirón de orejas para Bush hijo
by cico Wednesday, Aug. 21, 2002 at 2:17 PM mail:

WASHINGTON.-Los problemas personales entre los dos presidentes Bush -el actual y el ex-salieron a la luz días atrás cuando el servidor más fiel de la familia, Brent Scowcroft,escribió en The Wall Street Journal un artículo titulado"No ataquen a Saddam",que dejó a todos boquiabiertos.Scowcroft le dio la espalda a los denodados intentos conservadores de vincular a Saddam con los atentados del 11 de septiembre.Los belicosos partidarios de Bush aún tienen que ofrecer una lógica persistente y persuasiva para arremeter contra Saddam, más allá de vociferar qué"maligno"es,como si él fuera el único. Scowcroft detalló todos los motivos por los cuales invadir Irak no tiene sentido:pondría en peligro, y acaso destruiría, nuestra campaña global contra el terrorismo; uniría al mundo árabe contra nosotros;nos obligaría a permanecer allí para siempre;forzaría a Saddam a utilizar sus armas contra nosotros o contra Israel.Nadie que sepa cuán estrecha es la relación de Scowcroft con el ex presidente Bush cree que no consultó primero con Bush padre.¿Permitió el presidente N° 41 que su antiguo valet de la política exterior enviara un mensaje al presidente N° 43 por no soportar el hecho de hacerlo por cuenta propia?El padre es hipersensible respecto de intervenir y reacio a asesorar.No quiere que su orgullo se interponga en el camino de las decisiones su hijo respecto de lo que es correcto."Es una relación muy extraña", expresó un ex asesor del padre. "Es tan cuidadoso de las prerrogativas de su hijo que no creo que le diga cuál es su parecer", añadió. Pero Bush padre debe de estar harto de ser la punching ball política de su hijo. En todos los temas, desde la cuestión de los impuestos hasta Irak, el hijo ha tratado de aprovechar los fracasos del padre ante los ojos de los conservadores como una libreta de apuntes a la inversa.Debe de ser mortificante para Bush padre escuchar que los conservadores expresen que el hijo tiene que completar en Irak la tarea de la que él se apartó en forma pusilánime. Después de todo, su legado de mayor orgullo fue empeñarse en armar una coalición global para defender el principio de que ningún país puede simplemente invadir a otro sin provocación. Ahora el hijo podría destruir la coalición para poder invadir un país sin provocación.El hijo también pudo haber planteado el caso de que el aumento tributario establecido por su padre, que le causó tantos problemas, condujo a 10 años de prosperidad. En cambio, el hijo se sumó, filosóficamente, a la extrema derecha que desacertadamente piensa que el aumento tributario causó una recesión. Pero Bush hijo pasó la vida tratando de apartarse de la larga sombra de su padre, tratando de usurpar el atildado republicanismo moderado del padre con el republicanismo conservador del buen chico.
El moño se deshace
El padre legó a su hijo, neófito en asuntos internacionales, su propio equipo de confianza de la época de Tormenta del Desierto, con Dick Cheney como padre sustituto. Pero Cheney trajo consigo a Don Rumsfeld, un antiguo adversario de Bush padre, y a él se le sumaron en el Pentágono Paul Wolfowitz y Richard Perle. Este grupo es mucho más conservador, unilateral, ideologizado y beligerante que las siguientes figuras pragmáticas con una visión realista del mundo: el presidente N° 41, Scowcroft, Colin Powell, y James Baker."Bush padre y Scowcroft habían envuelto la coalición y el Nuevo Orden Mundial y estaban por ponerle un lindo moño", comentó un ex funcionario de Bush padre. "En cambio -agregó- el criterio de Wolfowitz y de Perle es: "Somos los nuevos policías del mundo. Lo haremos solos"."A los partidarios moderados del ex presidente Bush les preocupa que los ideólogos de Bush hijo aprovechen el terrorismo y lo usen de coartada para el imperialismo.Bush hijo piensa que su padre está atrapado en la autojustificación.El editor Bill Kristol escribió en The Weekly Standard que Scowcroft y Powell
son"pacificadores"que"detestan la idea de una política exterior sustentada moralmente y que trate agresivamente de promover los principios norteamericanos en todo el mundo".
¿Quién necesita un plan de combate? Lo que necesitamos es una terapia familiar.
Traducción: Luis Hugo Pressenda

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