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Dichiarazione dei popoli originari
by IMC Italy Monday, Aug. 26, 2002 at 7:40 AM mail:

dichiarazione pubblica

Di fronte alla legittima ribellione del popolo argentino del 19 e 20 dicembre, le cui conseguenze hanno provocato la caduta del governo guidato dal presidente Fernando De la Rúa, dichiariamo:

I Popoli Originari dell'Argentina condividono in pieno l'indignazione della società nel suo insieme, colpita dall'inumana politica economica applicata dal deposto governo, della quale noi Popoli Originari siamo da sempre i più interessati.

Il governo uscente, così come i precedenti, ha incentrato la sua gestione sul saccheggio delle ricchezze e delle risorse del paese a favore d'interessi estranei; stabilendo così una continuità con la conquista dell'America, il genocidio ed il saccheggio della nostra terra, che perdura da 509 anni.

Ci preoccupa il fatto che la ribellione del popolo argentino e il suo costo in vite umane siano state interpretate male da coloro che hanno assunto l'attuale governo, dando soluzioni economiche momentanee che non risolvono il problema di fondo.

Non basta sospendere il pagamento del debito estero, noi esigiamo che le nuove autorità facciano un'analisi sull'origine e le cause storiche che hanno portato all'attuale situazione.

Il potere economico internazionale e i suoi soci locali non resteranno con le braccia conserte e tenteranno con tutti i mezzi di rovesciare questa situazione, pertanto è tutta la società che deve restare in stato d'allerta.

La crisi economica che sta attraversando il paese non è una questione di buona o cattiva gestione economica. Il problema di fondo è da ricercarsi nella mancanza di un progetto societario, basato su valori culturali, spirituali e politici che abbiano come fine la difesa degli interessi della terra in cui viviamo.

Esigiamo che i diversi programmi legati alle domande dei Popoli Originari, cancellati dalle ultime manovre economiche, siano posti nuovamente in atto con la sufficiente copertura finanziaria.

Esigiamo che nel bilancio del 2002 vengano contemplati i fondi per attendere in pieno alle richieste dei Popoli Originari, che stiamo portando avanti come Mesa de Trabajo de los Pueblos Originarios.

Esigiamo un giudizio politico dei responsabili della brutale repressione che ha sofferto il popolo nei giorni 19 e 20 dicembre 2001, l'immediata liberazione dei detenuti e la fine della repressione e delle minacce.

Infine, reiteriamo i concetti esposti nel nostro manifesto del 17 novembre 2001, in cui affermavamo che UN MONDO MIGLIORE E' POSSIBILE, sempre che esso sia il risultato di una vera trasformazione della mentalità e di un cambio nell'atteggiamento della società di fronte alle sfide che dovremo affrontare nel futuro.

Mesa de Trabajo de los Pueblos Originarios

Buenos Aires, 28 dicembre 2001

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