Indymedia e' un collettivo di organizzazioni, centri sociali, radio, media, giornalisti, videomaker che offre una copertura degli eventi italiani indipendente dall'informazione istituzionale e commerciale e dalle organizzazioni politiche.
toolbar di navigazione
toolbar di navigazione home | chi siamo ˇ contatti ˇ aiuto ˇ partecipa | pubblica | agenda ˇ forum ˇ newswire ˇ archivi | cerca ˇ traduzioni ˇ xml | toolbar di navigazione toolbarr di navigazione toolbarr di navigazione toolbar di navigazione
Campagne

Sostieni,aderisci,partecipa al progetto Isole nella Rete


IMC Italia
Ultime features in categoria
[biowar] La sindrome di Quirra
[sardegna] Ripensare Indymedia
[lombardia] AgainstTheirPeace
[lombardia] ((( i )))
[lombardia] Sentenza 11 Marzo
[calabria] Processo al Sud Ribelle
[guerreglobali] Raid israeliani su Gaza
[guerreglobali] Barricate e morte a Oaxaca
[roma] Superwalter
[napoli] repressione a Benevento
[piemunt] Rbo cambia sede
[economie] il sangue di roma
Archivio completo delle feature ģ
toolbarr di navigazione
IMC Locali
Abruzzo
Bologna
Calabria
Genova
Lombardia
Napoli
Nordest
Puglia
Roma
Sardegna
Sicilia
Piemonte
Toscana
Umbria
toolbar di navigazione
Categorie
Antifa
Antimafie
Antipro
Culture
Carcere
Dicono di noi
Diritti digitali
Ecologie
Economie/Lavoro
Guerre globali
Mediascape
Migranti/Cittadinanza
Repressione/Controllo
Saperi/Filosofie
Sex & Gender
Psiche
toolbar di navigazione
Dossier
Sicurezza e privacy in rete
Euskadi: le liberta' negate
Antenna Sicilia: di chi e' l'informazione
Diritti Umani in Pakistan
CPT - Storie di un lager
Antifa - destra romana
Scarceranda
Tecniche di disinformazione
Palestina
Argentina
Karachaganak
La sindrome di Quirra
toolbar di navigazione
Autoproduzioni

Video
Radio
Print
Strumenti

Network

www.indymedia.org

Projects
oceania
print
radio
satellite tv
video

Africa
ambazonia
canarias
estrecho / madiaq
nigeria
south africa

Canada
alberta
hamilton
maritimes
montreal
ontario
ottawa
quebec
thunder bay
vancouver
victoria
windsor
winnipeg

East Asia
japan
manila
qc

Europe
andorra
antwerp
athens
austria
barcelona
belgium
belgrade
bristol
croatia
cyprus
estrecho / madiaq
euskal herria
galiza
germany
hungary
ireland
istanbul
italy
la plana
liege
lille
madrid
nantes
netherlands
nice
norway
oost-vlaanderen
paris
poland
portugal
prague
russia
sweden
switzerland
thessaloniki
united kingdom
west vlaanderen

Latin America
argentina
bolivia
brasil
chiapas
chile
colombia
ecuador
mexico
peru
puerto rico
qollasuyu
rosario
sonora
tijuana
uruguay

Oceania
adelaide
aotearoa
brisbane
jakarta
manila
melbourne
perth
qc
sydney

South Asia
india
mumbai

United States
arizona
arkansas
atlanta
austin
baltimore
boston
buffalo
charlottesville
chicago
cleveland
colorado
danbury, ct
dc
hawaii
houston
idaho
ithaca
la
madison
maine
michigan
milwaukee
minneapolis/st. paul
new hampshire
new jersey
new mexico
new orleans
north carolina
north texas
ny capital
nyc
oklahoma
philadelphia
pittsburgh
portland
richmond
rochester
rogue valley
san diego
san francisco
san francisco bay area
santa cruz, ca
seattle
st louis
tallahassee-red hills
tennessee
urbana-champaign
utah
vermont
western mass

West Asia
beirut
israel
palestine

Process
discussion
fbi/legal updates
indymedia faq
mailing lists
process & imc docs
tech
volunteer

Vedi tutti gli articoli senza commenti
Storia da Gaza - Operazione Colomba
by Larry Tuesday, Sep. 24, 2002 at 2:45 PM mail: colomba@eudoramail.com

Storia da Gaza - Operazione Colomba





Cari tutti
ieri dopo un`attesa di due giorni siamo riusciti a raggiungere Gaza. Per
riuscire a passare il check point ci siamo alzati molto presto al mattino,
che il sole non si era ancora visto in cielo. In citta`, prima di prendere
il taxi, abbiamo passato delle ore in compagnia di una persona davvero
speciale. Uno di quegli animi sensibili dall`intelligenza acuta di cui
nessuno sa niente, ma che da tanti anni lavora negli scantinati del mondo,
accerchiata dal dolore di troppa gente che dalla vita non puo` che uscirne
malconcia.

Suoniamo al campanello. Di fronte a noi un portoncino azzurro ben tenuto.
Non si sente alcun rumore: probabilmente non c`e` elettricita` ed il
campanello non funziona. F. bussa timidamente. Niente. Bussa forte -
suggerisco. TOC...TOC. Si sentono dei passi, la porta si apre. Una donnina
bassa, vestita di blu e con una specie di cuffietta ci guarda. Abbraccia
Fabrizio mentre ci chiede come stiamo e poi mi stringe la mano. Suor S. - si
presenta. Ci fa strada attraverso un piccolo giardino e comincia a
borbottare qualcosa a proposito di una famiglia che sta li`. Come si entra
nella piccola casetta ( a misura di suorina!) una donna araba ci stringe la
mano. Ci sono anche una ragazzina ed un bambino sui sette anni. Suor S.
inizia subito a raccontarci la storia delle persone che ci stanno difronte
sedute sul divanetto vicino all`ingresso. Il padre e` stato imprigionato
venti anni fa dai soldati di Israele - dice. Lo anno torturato; da allora
non riesce a mantenerli. Il figlio maggiore e` stato ucciso. Il
secondogenito e` ora in carcere mentre la madre e` gravemente ammalata. Il
cuore non funziona a dovere e tutte le articolazioni sono doloranti a causa
dell`artrite. I figli sono in tutto sette e non hanno di che vivere. Suor S.
ci guarda con gli occhi lucidi ed esclama: - sono tanti anni che sto qui,
questa e` una famiglia che ha una storia come troppe altre ed io comincio ad
essere stanca. Abbiamo seguito il corso degli eventi fin dal settantadue
vivendo qui con la gente. Di giorno in giorno si ripete la stessa storia: li
sfiancano, li umiliano e poi quando qualche disperato va a farsi saltare
entrano con carriarmato e quant`altro ed ammazzano, torturano, incarcerano
-. Guarda la donna. Si vede che soffre molto, non riesce a muovere la mano
sinistra. Le chiede come sta. - Questa donna morira` senza potersi sdraiare
- continua. Qui si vive nella menzogna. Democrazia e` solo una bella parola
che dopo tanti anni fa racapriccio. Dicono di loro che sono i criminali, che
sono i terroristi. Nessuno sa che ogni giorno mangiamo quel che ci portano.
Non hanno niente ormai, neanche la speranza, ma ci donano il pane. Da quando
sono qui le cose vanno cosi` e comincio ad essere stanca -. Tace. Non c`e`
odio nella sua voce. Rabbia si` ma non odio,penso appena finisce di parlare.
Da quando siamo arrivati si sento in corpo quella sensazione di dolore che
oramai conosco. Mi sembra quasi di sentirla meglio, stavolta. Anche le gambe
hanno qualcosa.
La donna con i figli se ne torna alla propria disperazione, noi parliamo
ancora con suor S. Si parla della situazione politica, di non violenza e
della chiesa. La suorina ci dice che la chiesa secondo lei ha grosse colpe
assieme a tutto l`occidente. Ci parla dei pozzi di petrolio su cui pesano
grossi interessi e dice che non si puo`continuare in eterno con la carita`,
occorre dare a ognuno cio` che gli spetta. Occorre impegno.
Detto cosi` puo` sembrare l`orazione di un politico incravattato. La
differenza e` che tutto in suor S. profuma di verita` e non di ipocrisia. Ci
parla come una mamma zeppa di dolore ed alla fine tutti e tre rimaniamo
zitti, schiacciati, oppressi dal nostro essere uomini ma con in fondo
all`anima la consapevolezza di non essere soli. Prendo la chitarra ed
intoniamo un canto. Una mattina mi son svegliato, oh bella ciao...La
tensione, la disperazione comincia a camminare. A passi lenti e pesanti ci
lascia. Tornera` e noi saremo li` ad aspettarla, un poco piu` pronti a
spogliarci delle inutili paure, di modo che ci passi attraverso e s`infranga
contro la Vita come l`onda fa sulla
sabbia.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Di chi e' la colpa?
by Marco Tuesday, Sep. 24, 2002 at 3:19 PM mail:

Naturalmente la colpa delle condizioni degli arabi e' solo dei cattivi Israeliani. Arafat e l'ANP non si sono tenuti tutti i soldi donati dalla UE, dagli USA, e da Israele stesso per migliorare le condizioni di vita dei palestinesi. Ma fatemi il piacere. Questa testata non doveva chiamarsi "Indipendent" ma "Anti Judaic". Ossequi.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
grazie per la testimonianza
by indica Tuesday, Sep. 24, 2002 at 7:46 PM mail:

Questa č la situazione



BOLLETTINO Terra Palestinese n. 8
Agosto 2002

Monitoraggio delle attivitā di confisca e demolizione delle terre e delle case palestinesi

1-8
- Bulldozer israeliani demoliscono parzialmente 4 case nel quartiere di
Al-Salam (Rafah ­ Striscia di Gaza); le case colpite sono di proprietā dei
signori Ahmad, Abdel Salam, Hamdi e Riad Al-Shašer. Questa azione č stata
accompagnata dallo sradicamento di decine dšalberi dšolivo nella stessa
zona.
- Lšesercito israeliano fa saltare in area un parte del palazzo di Bassam
Dablah nella cittaš di Jenin, il palazzo era occupato da studi di medici,
avvocati ed accoglieva qualche famiglia del campo profughi di Jenin che
erano rimasti senza tetto nella ormai nota azione militare dei mesi scorsi.

2-8
- Lšesercito israeliano demolisce due case, la prima a Beit Jala (Betlemme)
della famiglia del martire Hazem Yousef, la seconda nel campo di Jenin della
famiglia di un ricercato. Il bombardamento del campo profughi di Balatah
(Nablus) provoca il violento incendio della casa della famiglia Khayat.
- Coloni ebrei distruggono e devastano la terra agricola del sig. AbelAziz
Abu Haikal nei pressi dellšinsediamento Tal Rameida nel centro della citta
di Hebron. Lšazione vandalica č stata effettuata sotto gli occhi dei soldati
israeliani.
- I primi risultati di una ricerca compiuta dallšuniversitā di Beir Zeit, in
collaborazione con lšUNICEF e il Ministero della Sanitā Palestinese su un
campione di 5228 famiglie nella West Bank e 2237 fam. a Gaza, comprendente
3684 bambini con etā tra 6 mesi e 5 anni e 6204 donne con etā compresa tra
i 15 e i 49 anni. dimostrano la diffusione di malnutrizione e dellšanemia
tra i palestinesi.

3-8
- Lšesercito israeliano devasta ancora la parte vecchia della cittaš di
Nablus: un palazzo di 4 appartamenti, un centro commerciale sono stati
demoliti, la casa della famiglia Shušaibi eš stata distrutta per facilitare
lšingresso dei carri armati nella cittaš vecchia, le case dei sig. Ghassan
Khalaf, Zaher Asmar Saerd Awada, parte della scuole Fatimia e Ansari.
- Lšesercito israeliano distrugge la casa del martire Ahmad Ešlian nel campo
di Nur Shams (Tulkarem).
- Lšesercito israeliano distrugge la casa di 3 piani del martire Hatem
Shuweiki a Hebron.
- Un rapporto del Centro Palestinese per i diritti umani riporta che Israele
ha devastato 15052 domus (1500 ettari) di terra agricola nella sola Striscia
di Gaza (9.1% della superficie agricola nella Striscia di Gaza) oltre alla
demolizione di 668 case nel periodo settembre 2000-giugno 2002.

4-8
- Nella cittaš di Nablus, 18 tra carri armati, bulldozer e altri mezzi
pesanti distruggono una vasta zona della cittaš specialmente ancora la parte
vecchia. I soldati irrompono in tutte le case arrestando decine di cittadini
e continuano lšopera di demolizione delle case (in 2 giorni sono state
completamente distrutte 10 case),
- Lšesercito bombarda la prigione vecchia della cittā di Nablus, provocando
numerosi feriti tra i cittadini.
- Lšesercito demolisce una casa a Hebron di proprietā della famiglia del
martire Doufash ucciso 2 mesi fa.
- Un rapporto preparato delle province che si trovano al nord della Striscia
di Gaza riporta che negli ultimi mesi sono stati devastati 5000 domus (500
ettari), altri 500 domus (50 ettari) sono stati confiscati, 127 case sono
state demolite e 45 pozzi dšacqua sono andati distrutti.
- I coloni continuano con le loro attivitā aggressive contro la terra dei
palestinesi nella provincia di Salfit (parte nord della West Bank), dove
stanno attuando un intervento prolungato di devastazione di aree coltivate
precisamente nella zona di Daher Subuh tra i villaggi di Bedia e Kufur
Al-Deik dove sono state installate case prefabbricate. Lšarea palestinese
minacciata con questa operazione eš di migliaia di domus.
- I coloni hanno costruito un nuovo insediamento nei pressi del villaggio
Iskaka a fianco della by pass road.
- I coloni dellšinsediamento industriale Burqan annettono una vasta zona di
terra palestinese coltivata con alberi da frutta, la terra sottratta
appartiene ai contadini palestinesi dei villaggi Hares e Kuful Hareth, nella
zona di Wadi Qana I coloni danno fuoco a migliaia di alberi dšolivo che
appartenevano ai contadini del villaggio Deir Estia, inoltre sono in fase di
costruzione centinaia di nuove case nellšinsediamento di Al Qana sulla terra
del villaggio palestinese Mass-ha.
- Bulldozer israeliani distruggono una vasta zona di terra coltivata con
alberi dšolivo nella zona di Shuweika (Tulkarem); la terra colpita
appartiene ai contadini Rashid Omar e Ahmad Abdellatif del villaggio
Jarushiya. La devastazione č stata completata con la distruzione completa
delle reti dširrigazione.

5-8
- Bulldozer israeliani demoliscono 3 case nella zona di Sudania al nord
della cittaš di Gaza e devastano una ampia zona di terreno agricolo. La casa
e le terre distrutte appartengono alla famiglia Abu Huli.
- Lšesercito israeliano negli ultimi 3 giorni demolisce 11 case delle
famiglie dei giovani che facevano parte degli attentati contro Israele, le
case distrutte erano nelle zone di Nablus, Hebron, Jenin.

6-8
- A Nablus, lšesercito demolisce con i bulldozer una moschea e le case dei
signori Raed Darwaza, Issam Tabanjah, Mahdi Abu Ghazalah e Saleh Hayyat.
- Bulldozer israeliani distruggono 30 domus (3 ettari) di terra agricola
coltivata con 3 serre per orticole oltre ad un pozzo e 3 cisterne dšacqua
nella zona ovest di Rafah (Striscia di Gaza).
- Beit Fourik e Beit Dajan (Disrtetto di Nablus) soffrono per la mancanza
dellšacqua. I due villaggi si approvvigionavano attraverso dei tank
provenienti dalla cittaš di Nablus, rifornimenti ormai da tempo bloccati.
Anche per la presenza fino a pochi anni fa di una enorme discarica nella
zona, il 60 % degli abitanti dei due villaggi oggi soffrono di dissenteria
dovuta allšameba a causa del consumo dšacqua non sana.
- Bulldozer israeliani distruggono alcune case nella zona di Beit Lahia
(Striscia di Gaza), le case demolite appartenevano alle famiglie di Abdallah
Tarazi, Mahmoud Madhun, Zuheir Ahel, Jamal Halul, I soldati inoltre
distruggono una torretta di controllo per il salvataggio sulla spiaggia
oltre a qualche barca e un centro sportivo.
- Nella stessa zona i bulldozer distruggono una vasta zona di terra
agricola immediatamente dietro la spiaggia, di proprietā delle famiglie
Ghazal, Ahel e Khazendar.

7-8
- La Corte Suprema Israeliana ha ribadito il diritto da parte dellšesercito
di demolire le case di palestinesi senza preavviso. Questa dichiarazione č
stata emessa dopo che ben 42 famiglie palestinesi avevano richiesto il tempo
necessario a presentare istanza di ricorso nel tentativo di bloccare il
provvedimento di demolizione, ormai esecutivo.
- Bulldozer israeliani accompagnati da carri armati distruggono una vasta
area di terra agricola nella zona di Al-Qarara (Striscia di Gaza) dopo aver
chiuso tutte le strade di accesso alla zona devastata.
- Lšesercito israeliano consegna ai sig.ri Omar Shawhna e Ahmad Jharadat di
Silet Al-Harethia (Jenin) lšordine di demolizione delle loro case entrambi a
due piani e con 6 appartamenti dove abitavano piuš di 50 persone, due giorni
prima lšesercito aveva demolito la casa del sig. Issa Tahainah nello stesso
villaggio .
- Bulldozer israeliani, per la terza giornata consecutiva, continuano
lšopera di distruzione di terre agricole nella zona di Beit Lahia (Striscia
di Gaza), decine di domus sono stati completamente devastati, la terra
distrutta appartiene al sig. Mohammed Younis.
- Bulldozer israeliani distruggono 50 domus (5 ettari) di terra agricola
nella zona di Razazah (Qalqilia) nei pressi della by pass road che porta
allšinsediamento Alfe Minnashe, la terra devastata appartiene ai signori
Bassam Bakker, Wasef Auda, Mohammed Ramzi, fam.Abu Sašada, e fam.Aneed, le
coltivazioni distrutte sono agrumi e olivi. Inoltre č stata completamente
devastata la rete dširrigazione.

- 8-8
- Bulldozer israeliani demoliscono numerose case nella zona di Beit Lahia
(Striscia di Gaza), il numero delle case ancora eš indefinito.
- Lšesercito israeliano demolisce la casa su due piani del sig. Jameel
Salahat che si trova ad est della chiesa della Nativitā a Betlemme, la
motivazione resa č stata quella della presenza di un ricercato.

- 9-8
- Lšesercito israeliano con lšuso sproporzionato dellšesplosivo demolisce 4
case causando anche danni a decine di case vicine; le case distrutte
appartenevano alle famiglie Abu Suwai ( Artas- Betlemme), Musa Allan ( Aida
Camp ­ Betlemme), Nabtiti ( Doha- Betlemme), Mohammed Fuqaha (Tubas ­
Jenin).
- Con la decisione della Corte Suprema Israeliana che permette allšesercito
israeliano di demolire le case dei palestinesi senza preavviso, 106 case
sono a rischio nella sola West Bank; infatti lšesercito israeliano accusa
106 palestinesi dšaver preso parte agli attentati in Israele.
- Bulldozer israeliani devastano decine di domus di terra agricola nella
zona di Rahawat e Alkurum nei terreni del villaggio Lubban Sharqiya
(Nablus), i terreni distrutti appartengono ai signori Mohammed, Jamal, Kamel
e Ismail Khader, Hassan Suleiman, Mohammed Abdellatif, e Daraghmeh. I
cittadini dello stesso villaggio soffrono inoltre per la mancanza dellšacqua
a seguito della distruzione delle condotte da parte dei bulldozer.

- 10-8
- Bulldozer israeliani distruggono un oliveto di 10 domus (1 ettaro) di
proprietā della famiglia Abu EšWeili a nord della cittā di Khan
Younis(Striscia di Gaza).
- Lšesercito israeliano consegna a decine di contadini lšordine che riporta
la decisione dellšesproprio dei loro terreni nella zona di Sahšrawiya
(Tulkarem); la motivazione e la costruzione del muro di separazione.
Lšordine colpiraš tanti villaggi nella zona e in particolare il villaggio di
Qeffin (Tulkarem) che perderaš 2000 domus (200 ettari, quasi 40% della
superficie del villaggio).
- Bulldozer israeliani, nei pressi della cittaš di Khan Younis (Striscia di
Gaza), distruggono un appezzamento di 4 domus di terra agricola coltivata
con orticole (angurie) di proprietā di due fratelli, i signori Našim e Salem
Astal: Nella stessa zona, la terra e le serre per orticole appartenenti alla
famiglia Astal, sono state distrutte quando i bulldozer le hanno sepolte
sotto un monte di sabbia.
- Lšautoritā dšoccupazione israeliana prosegue lšintervento per lšapertura
del nuovo insediamento nella zona di Beit Lahia (Striscia di Gaza) ad ovest
dellšinsediamento Dugheit. I lavori di apertura di nuove strade, rete
idrica, scarichi fognari sono effettuati su 70 domus (7 ettari)confiscati
qualche mese fa a proprietari palestinesi.

- 11-8
- I coloni israeliani distruggono una vasta zona di terra agricola nei
pressi del villaggio Khirbet Qais tra Salfit e Qalqilia, la devastazione
viene compiuta di notte con i bulldozer, protetti dai soldati che hanno
chiuso le strade del villaggio. Questa operazione mira a confiscare nuove
terre nella zona per lšespansione degli insediamenti presenti nellšarea.
- Lšautoritaš israeliana chiede verbalmente ai proprietari dei negozi nella
cittaš vecchia di Hebron di evacuare i loro negozi; si teme che questo
avvertimento si trasformi in una fatto concreto permanente.
- I coloni dellšinsediamento Beni Hever costruito sui terreni del villaggio
Bani Našim incendiano 40 domus (4 ettari) di oliveto nella zona di Jamra che
fa parte del villaggio.

- 12-8
- Il comandante israeliano della West Bank pubblica una decisione che parla
della confisca di 6000 domus di terra (600 ettari) nei villaggi di Qeffin,
Baqa Sharqia, Zeita, Nazlet Abu Nar e Al-Nazla Al-Wosta. La terra confiscata
servirā per la creazione del muro di separazione oltre ad una strada
parallela al muro.
- I coloni provenienti dallšinsediamento Barakha incendiano un centro per la
lavorazione della pietra nel villaggio di Hiwara, il centro che dista
soltanto 150 m da un check point appartiene al sig. Naji Al-Asmar.
- Bulldozer israeliani distruggono una vasta zona di terra agricola nella
zona di Qizan Najjar a sud est di Khan Younis (Striscia di Gaza), la terra
colpita appartiene al contadino AbdellFatah Esleih, ed era occupata da serre
per orticole e alberi da frutta.
- Bulldozer israeliani distruggono una vasta area agricola nella zona di
Heker Al-Jameš ad ovest dellšinsediamento Kfar Darom costruito ad est di
Deir Al-Balah (Striscia di Gaza); la terra devastata appartiene alle
famiglie Abu Salim, Allouh e Qidra, ed era coltivata con oliveti e palme da
datteri.

13-8
- Lšautoritā israeliana consegna i documenti che riportano lšordine di
confisca di migliaia di domus dei villaggi della Zona Sharawiya (Tulkarem)
per la costruzione del muro di separazione, come riportato nelle notizie del
12/8, lšautoritā lascia una settimana ai proprietari per appellarsi alla
corte.
- Lšesercito israeliano sigilla 7 negozi palestinesi nel cuore della cittaš
vecchia di Hebron neri pressi dellšinsediamento Abaraham Abeinu, I negozi
sono di Kamal Abu Assab, Omar e Taiyseer e Bahaš Ešiwiwi, Arafat Batsh ed
altri, questo fatto rappresenta un primo grave provvedimento che mira alla
confisca dellšarea per la costruziione di case per i coloni.
- I coloni provenienti dallšinsediamento Eli Zahav incendiano 30 alberi
dšolivo che appartengono al sig. Hammad Yousef Suleiman dal villaggio Kufur
Al-Deik (Salfit- Qalqilia), I coloni continuano a riversare le acque degli
scarichi fognari nello wadi che attraversa la zona valliva, creando danni
ambientali e inquinando gli oliveti della zona che si trova tra i villaggi
Deir Ballut, Rafat e Kufur Al-Deik.
- Lšesercito israeliano danno alle fiamme decine di alberi dšolivo nei
pressi del villaggio Anza (Jenin) dopo aver imposto il coprifuoco sul
villaggio.
- Lšesercito israeliano fa saltare con la dinamite un centro industriale per
la produzione di calzature nella zona di Johar Mount vicino allšinsediamento
di Kiryat Arbaš (Hebron), il centro che occupava una superficie di 250 mq
apparteneva al sig. Jubara Al-Razem. I danni sono di quasi 20.000$.
- Bulldozer israeliani devastano 50 domus (5 ettari) di agrumeto ad est di
Khan Younis (Striscia di Gaza). La terra appartiene ai seguenti agricoltori
palestinesi: Awad Hammad, Jameel Hammad, Suheil Hammad, Mohammed Huweihi,
Abu Helmi Masri, Saqer Abu Amsha.

14-8
- lšesercito israeliano demolisce 2 case usando la dinamite; la prima casa č
della famiglia del martire Issa Ebdeir che si trova ad Al Doha (Betlemme),
la seconda della famiglia del martire Mohammed Battat di Al Daheriya
(Hebron), 7 altre case sono rimaste danneggiate a causa delle violente
esplosioni. Nello stesso giorno i soldati hanno consegnato alla famiglia del
martire Al Till (Daheriya- Hebron) lšordine di demolizione.
- I bulldozer israeliani continuano lšopera di devastazione dei terreni
agricoli delle famiglie Hamad, Abu Amsha, Ehewihi, Masri (est di Khan
Younis- Striscia di Gaza) che si protrae per la terza giornata consecutiva;
la superficie totale colpita sale a 80 domus (ettari).
- Lšautorita israeliana confisca una vasta area agricola nella zona di
Shwueika (Tulkarem); nella terra confiscata si sta aprendo una strada larga
60 m e lunga 1.5 km che sarā seguita dalla costruzione del muro di
separazione. Il progetto finale del muro nella sola zona di Shwueika causerā
la perdita di 2000 domus (200 ettari) di terra agricola del villaggio.
- Un rapporto del Ministero dellšAgricoltura Palestinese riporta i danni nel
settore dallšinizio dellšIntifada; I danni ammontano a 724 milioni di $, di
cui 180 milioni a causa della distruzione di alberi e di serre (ben 675830
alberi, tra olivi e fruttiferi di varia natura), 41 milioni per la
devastazione della terra (distruzione di impianti di irrigazione, strade
agricole muri e recinzioni), 31 milioni per il settore zootecnico e 4
milioni per il settore della pesca nella Striscia di Gaza.
- Un rapporto del Ministero dellšAgricoltura Palestinese descrive la
situazione tragica nella zona nord est della West Bank, e in particolar modo
nei villaggi di Tubas e Tamoun (Distretto di Jenin). I due villaggi sono
famosi per la produzione dei cereali e per gli allevamenti, a Tubas 175000
domus (17500 ettari) sono sotto minaccia di siccitā, gli israeliani cercano
sempre di prendere sotto il loro controllo questa terra che raggiunge il
fiume Giordano, giā sono stati costruiti sui terreni di Tubas 12
insediamenti e 4 caserme militari, un colono nella zona consuma 650 mc
dšacqua/anno mentre un palestinese consuma 40 mc dšacqua /anno. A Tamoun ;
la produzione dei cereali č calata del 40%, il 30% degli allevatori hanno
giā venduto il loro bestiame (Tamoun aveva 27000 capi tra bovini e ovi
caprini).
- Lšesercito israeliano impone una chiusura stretta sui terreni della valle
del giordano impedendo ai contadini di raggiungere le loro aziende agricole.
- I coloni provenienti da Bet Eil ( nord di Ramallah) installano pali
elettrici attorno a quasi 1000 domus (100 ettari) di terra del villaggio
Dura Al-Qareš.
- Bulldozer israeliani iniziano la distruzione di frutteti delle famiglie
Eqdeih e Najjar nella zona di Khazaša ­ Khan Younis (Striscia di Gaza).
- Bulldozer israeliani distruggono un appezzamento di 3 domus (3000 metri
quadri) di terra agricola del sig Jamal Abu Sabra localizzata ad est di Deir
Al-Balah (Striscia di Gaza), la terra colpita era coltivata con alberi da
frutta e conteneva un allevamento avicolo, altri 15 domus (1,5 ettari) di
oliveto sono stati distrutti e sradicati nella proprietā del sig Alaš Eddin
Nadmi, nella zona del Quartiere Zaitoun in Gaza.

15-8
- Bulldozer israeliani sradicano centinaie di olivi devastando 30 domus (3
ettari) di terra agricola del sig. Fat-hi Fahmawi del villaggio Taibeh (
Jenin) per facilitare la costruzione del muro di separazione.
- Lšesercito israeliano fa saltare in area la casa del martire Al-Till nel
villaggio di Al-Daheriya ( Hebron), la superfice della casa era di 200mq.
- Bulldozer israeliani demoliscono un edificio di 30 mq nella zona di Jabal
Al-Mukkaber (Gerusalemme) del sig. Nabil Zaiada per la mancanza di licenza
di costruzione.

- 16-8
- Lšesercito israeliano inizia i lavori dšespansione dellšinsediamento
Mabudatan B, costruito sui terreni del villaggio Yabbad (Jenin); questo
insediamento fu costruito su 32 domus (3,2 ettari) ed aveva soltanto 2 case.
Adesso le case sono 7 e sono in aumento.
- Bulldozer israeliani demoliscono i muri di cinta attorno ad alcune case
nel villaggio Qeffin (Jenin); il sig. Hussein Subuh, uno dei proprietari, ha
avuto la casa incendiata dai soldati.
- Bulldozer israeliani devastano la terra agricola del sig. Khaled al-Erouj
nel villaggio Aroub (Betlemme), per una superficie di 3 domus (0,3 ettari).
- I coloni occupano alcune case di palestinesi nel villaggio di Lubban
Sharqiya (Nablus) dopo aver cacciato via i proprietari, due di questi sono i
signori Yosef Qaq e Rajab al-Sheikh.
- Bulldozer israeliani iniziano la devastazione di unšarea agricola nella
zona di Rabwat Garbia (Striscia di Gaza) nei pressi dellšinsediamento Geni
Tal; la terra colpita appartiene a numerosi contadini della famiglia
Al-Astal; il motivo dellšoperazione eš lšapertura di una nuova strada per i
coloni.

- 17-8
- Lšesercito israeliano fa saltare in area 2 case di palestinesi; la prima
di 2 piani con superficie di 300 mq č nel villaggio di Kufur RaišI (Jenin)
di proprietā del sig. Ahmad Abu Shaqara di 70 anni di etā e portatore di
handicap; la seconda casa eš di 2 piani della famiglia Abu Assal, nel
villaggio di Anabta, ospitava 8 persone. In entrambi i casi i soldati non
hanno permesso alle famiglie di portare fuori dalle case la mobilia. Per la
violenza dellšesplosione, numerose sono le case circostanti che sono rimaste
danneggiate, in particolare la casa del sig. Riad Melhem di Kufur RaišI.
- La corte israeliana permette allšesercito di confiscare una zona agricola
nei pressi dellšinsediamento Natzarim (Striscia di Gaza) per aprire una
nuova strada per i coloni. Lšarticolo ricorda come nella Striscia di Gaza
vivano 6000 coloni su 40 % della superficie mentre 1.3 milioni di
palestinesi vivono sul rimanente 60% del territorio della Striscia di Gaza
(la superficie totale della Striscia di Gaza č di 360 kmq).
- Nella zona di Qalqilia si eš verificato la morte di decine di capi di
ovini e caprini per lšimpossibilitā di curare il bestiame a causa del
coprifuoco imposto.
- Soldati israeliani forzano I cancelli e penetrano nel campo profughi di
Al-Duhaisha (Betlemme) distruggendo numerose vetture e negozi.

- 18-8
- - Lšautoritā israeliana decide di confiscare altri 2000 domus (200 ettari)
di terreno nellšarea di Qalqilia. Si tratta di una zona utilizzata
intensivamente per lšagricoltura, essendo presenti numerose serre, vivai e
semenzai. Si tratta di una fascia lunga 2000m, con larghezza variabile da 65
a 110 m che dalla cittā di Qalqilia si prolunga fino al check point a sud
della cittā: Lšatto di confisca č collegato alla costruzione del muro di
separazione. I proprietari della terra hanno ricevuto una copia dellšordine
di confisca dalle autoritā israeliane; la confisca di questa striscia di
terra porta allšisolamento di altri 3000 domus (300 ettari) che resteranno
dietro al muro e delle cui sorti dunque ancora non si hanno notizie.
Lšarticolo ricorda come la cittā di Qalqilia ha perso lš80% della sua
superficie originaria nel 1948 (40000 domus, corrispondenti a 4000 ettari),
2000 domus (200 ettari) sono stati confiscati nel 97 e altri 600 domus (60
ettari) sono stati confiscati nel 99 per lšapertura delle by-pass roads.
- Bulldozer israeliani distruggono una vasta zona di terra agricola nei
pressi dei villaggi Qabatia e Marka (Jenin), la superficie devastata non č
ancora nota.

- 19-8
- Lšautorita israeliana decide di confiscare una fascia di terra al nord di
Ramallah, la fascia eš lunga 8500 m e larga quasi 40 m per una superficie
totale di 351 domus (35 ettari), la terra in questione appartiene ai
palestinesi di Al-Ram, Qalandia, Kufur Aqab, Rafat ed Al-Bireh. Il motivo
della confisca eš anche in questo caso la costruzione del muro di
separazione.
- Bulldozer israeliani demoliscono 3 case nel villaggio di Lubban Sharqiya
(Nablus) con la scusa della mancanza del permesso (non si tratta tuttavia di
abitazioni recenti). Le case demolite sono di proprietā dei signori Mohammed
Awaissah, Mahmoud Awaissah e Jasem Daragmeh, I soldati informano gli
abitanti della zona dellšintenzione di demolire altre 3 case. Lšinteresse
improvviso per questa zona č dato dal fatto che queste case sono state
occupate per 1 giorno dai coloni israeliani, poi allontanati dallšesercito.
Le case si trovano lungo la strada principale Ramallah-Nablus.
-
- 20-8
- Lšesercito entra ancora nel campo profughi di Jenin demolendo parte delle
case che si trovano attorno alla moschea di Abdallah Azzam.
- Lšesercito entra nel villaggio di Kufur RaišI (Jenin) e occupano alcune
case.
- I soldati sigillano le porte della casa del sig. Yousef Sharabati nella
cittaš vecchia di Hebron nei pressi dellšinsediamento ebraico Abraham
Abeino.
- I soldati israeliani fanno saltare in area la casa del sig. Tareq Aqoub di
60anni nella cittā vecchia di Nablus senza permettere ai proprietari di
portare via la mobilia. Lšesplosione causa danni alle case vicine.
- Bulldozer israeliani iniziano ad aprire una nuova by pass road che
attraversa la terra dei palestinesi nella zona di Al-Hikker sud di Deir
Al-Balah (Striscia di Gaza); la nuova strada avrā la lunghezza di 300m e
larghezza di 15m, la strada parte dagli insediamenti di Gush Qatif ed arriva
alla strada che porta allšinsediamento Kissofim.
- Bulldozer israeliani distruggono il muro di cinta della casa del sig. Musa
Abu Ešweila sradicando nellšaggressione decine di olivi dalla terra del
confinante, sig. Adnan Fares nella zona di Sater Gharbi vicino a Khan Younis
(Striscia di Gaza).
- Bulldozer israeliani iniziano i lavori per la base del muro di separazione
nei terreni di Qeffin e Baqa Sharqiya (Tulkarem); nella stessa zona i
bulldozer iniziano i lavori di apertura di 2 nuove by pass roads, la prima
lunga 3 km e larga 50m che collega gli insediamenti di Harmish e Dutan, la
seconda lega questa prima strada con la linea verde.
- Lšesercito continua a non permettere ai pescatori nella zona di Khan
Younis (Striscia di Gaza) di praticare la pesca, giā osteggiata con continue
restrizioni; 800 pescatori della cittā non prendono il mare da 4 mesi.

- 21-8
- La corte suprema israeliana da ordine allšesercito di demolire la casa
della famiglia del detenuto Assad Zušrub a Rafah (Striscia di Gaza); il
detenuto Zušrub fu arrestato lo scorso maggio con lšaccusa dšaver
accoltellato un colono ebreo.
- Lšing. AbdelHadi Hantash; esperto di confisca per la zona di Hebron
conferma che il governo israeliano ha costruito 18 nuovi insediamenti nella
provincia durante questa intifada da aggiungere ai 27 insediamenti giaš
esistenti prima dellšintifada. Durante lšIntifada Israele ha confiscato
400,000 domus (40.000 ettari) (36.2% della superficie totale della
provincia) che si vanno ad aggiungere ai 276.000 domus (27.600 ettari)
confiscati prima dellšIntifada. Ad oggi Israele controlla il 62% della
superficie totale della originaria provincia di Hebron (la superficie totale
della provincia era 1,200,000 domus, 120.000 ettari).
- I rapporti provenienti da Nablus parlano della distruzione e demolizione
di 280 edifici tra case, appartamenti e negozi nella cittā di Nablus, una
grande parte degli edifici distrutti erano antichi. Il rapporto riporta che
300 famiglie sono rimaste senza tetto.
- Bulldozer israeliani devastano nuovamente terreni agricoli nellšarea di
Beit Hanun (Striscia di Gaza) nei pressi della linea verde: ieri 5 domus
(0,5 ettari) del sig. Awad Hammad e 17 domus (17 ettari) del sig. Musa Abu
Amsha coltivati con agrumi sono stati distrutti, inoltre il sig. Abu Amsha
ha subito la distruzione del trattore e del pozzo dšacqua.

- 22-8
- Lšesercito israeliano compie una nuova devastazione contro le abitazioni
dei palestinesi, distruggendo un intero quartiere nel campo profughi ad
ovest di KhanYounis (Striscia di Gaza). 15 edifici sono stati minati e fatti
saltare in aria; successivamente sono entrati in azione i bulldozer. Sempre
nella zona i soldati hanno minato e fatto esplodere la casa del sig. Ali,
causando un morto e 6 feriti. Alcuni dei nomi dei proprietari delle case
distrutte sono: Mohammed,Jihad, Juneid Ali Al-Batsh, Abdallah e Salem
Shuraiqi, Mustafa Miqdad, Saleh e AbdelQader Salamah, Mohammed Sahloul.
- Bulldozer israeliani demoliscono la casa della sig.ra Laila Aref Ali a
Beit Hanina (Gerusalemme), la casa di 150 mq ospitava 9 persone tra cui 5
bambini. La demolizione č avvenuta per la mancanza del permesso di
costruzione, la sig.ra Laila aveva ottenuto dalla corte israeliana la
decisione che non consentiva al comune di Gerusalemme di demolire la casa,
ma pare che la polizia non abbia ricevuto tale decisione e non ha bloccato
il provvedimento alla vista della documentazione in possesso della
proprietaria.
- Il sindaco di Umm Al-Reihan (Jenin) sig. Imad Zeid conferma che la
costruzione del muro di separazione determina la perdita di tutti i
territori di proprietā degli abitanti del villaggio (3000 domus, equivalenti
a 300 ettari).
- Coloni israeliani fanno irruzione armata in alcune case nel villaggio di
Singel (Ramallah) causando ingenti danni. Prima del loro ritiro i coloni
incendiano alcuni alberi dšolivo nel villaggio. I sig. Mohammed Kayed e
Rushdi Zahwa sono due dei proprietari delle case danneggiate.

- 23-8
- La marina israeliana spara contro i pescatori palestinesi, 2 pescatori
sono stati arrestati, 13 barche dei pescatori sono state confiscate da parte
della marina israeliana dallšinizio dellšintifada e sono ancora in possesso
degli israeliani, da notare che la raccolta di pesce č calata da 3665 ton
nel 1999 a 1950 ton nel 2001.
- Lšesercito israeliano distribuisce nuove notifiche di confisca di terreni
agricoli nei villaggi di Feroun, Al-Ras, e Khirbat Jabarah (Tulkarem) per la
costruzione del muro di separazione. Questo nuovo provvedimento sostituisce
il precedente ordine e comporta lo spostamento del muro ancora piuš verso
lšinterno del territorio palestinese. La conseguenza č la confisca di altre
centinaia di domus, ancora da calcolare nelle cifre esatte, e lšisolamento
dietro al muro di altre terre. Nellšambito di questo nuovo provvedimento
anche altri 233 domus (circa 23 ettari) saranno confiscati dalla terra dei
villaggi di Feroun ed Al-Ras, per la costruzione di un muro lungo 4.5 km con
fascia larga 48-64 m.
- Bulldozer israeliani devastano gli aranceti e lšoliveto dei sig. Mahmoud
Abu Samra e Nassar Al-Faleej e demoliscono la casa della vedova del sig.
Massoud Azem. Questa aggressione avviene nei pressi della citta di Deir
Al-Balah (Striscia di Gaza).
- Lšesercito israeliano minaccia di far saltare in area la casa del sig.
Abdallah Thabet se la famiglia non consegna il figlio ricercato.
- Bulldozer israeliani sradicano 500 alberi dšolivo nel villaggio Aneen
(Jenin), in unšarea tra la cittaš di Jenin e la linea verde; il proprietario
degli alberi eš il sig. Mahmoud Yassin.

- 24-8
- Lšesercito israeliano fa saltare in area la casa del sig. Talal Eshreim
(Tulkarem); anche in questo caso, volutamente lšesplosione causa danni alle
case che si trovano nel raggio di 300 m.
- I coloni nellšinsediamento Kharsina (Hebron) recintano 3.5 domus di terra
agricola che si trova al nord dellšinsediamento, la terra recintata
appartiene alle famiglie Jaber, Ash-hab e Sultan.
- I soldati trasformano il tetto della casa della famiglia Abu Dabšat in una
postazione militare.

- 25-8
- Bulldozer israeliani demoliscono a Deir Al-Balah (Striscia di Gaza) 3 case
della famiglia Tawashi (2 case erano a 2 piani), sigillano una quarta casa e
demoliscono un centro per la produzione dei blocchi di cemento.
- Bulldozer israeliani distruggono 3 case nella zona di Khazaša -Khan Younis
(Striscia di Gaza).
- Bulldozer israeliani devastano un oliveto nei pressi dellšinsediamento
israeliano Kfar Darom.
- Lšesercito israeliano incendia un oliveto nei pressi del campo militare
Sanur al sud della cittā di Jenin.
- Bulldozer israeliani devastano 70 domus (7 ettari) di terra agricola
sradicando centinaia di alberi (olivi, palme da dattero, mandorli); la terra
appartiene alle famiglie Abu Libda, Abu Daqqa, Al-raqab, Al-Madani, la terra
colpita si trova ad est di Khan Younis (Striscia di Gaza).
- Lšesercito avverte le 2 famiglie dei Martire Osama Bahr e Nabil Halabia di
evacuare le proprie case che verranno demolite entro 48 ore, le due case si
trovino ad Abu Deis (Gerusalemme).

- 26-8
- Bulldozer israeliani devastano i terreni della famiglia Abu Hussein.nel
villaggio di Abu Al-Hussein al nord di Rafah (Striscia di Gaza);
lšaggressione porta allo sradicamento di 300 alberi dšolivo e mandorli.
- Un rapporto del Ministero dellšAgricoltura Palestinese conferma che
durante lšIntifada sono stato distrutti 6673 domus (circa 667 ettari) nella
zona nord della Striscia di Gaza; con lšabbattimento di 113.664 alberi
dšagrumi, 31778 alberi dšolivo, 609 alberi di palme da dattero oltre a 50
domus di foresta e la distruzione di 103 serre per orticole e fragole.

- 27-8
- Il comune di Gerusalemme consegna a 15 famiglie ordine di demolizione di
15 case nella zona di Wadi Qaddum (quartiere al sud di Gerusalemme); la
decisione č motivata dallšallargamento della strada che collega gli
insediamenti al sud di Gerusalemme (Gilo e Har Huma) con quelli ad est della
cittaš (Mašale Adumim). Questo provvedimento rappresenta soltanto la fase
iniziale del progetto di ampliamento, che alla fine prevede la demolizione
di 63 abitazioni palestinesi. Precedentemente gli israeliani avevano
demolito altre case nella stessa zona sempre per lo stesso motivo (case
delle famiglie Hirbawi, Jašbari, Rajabi), che si aggiungono alle abitazioni
della zona demolite con il pretesto della mancanza di licenzia edilizia
(case delle famiglie Salaimah, Joulani, Rajabi e Jašbari). Qui di seguito
sono riportati i nomi delle persone coinvolte in questa prima fase di
demolizioni: Ahmad Adeela, Abdelkarim Zarro, Ahnad Joulani, Yaqin Rajabi,
Abdelrahman Rajabi, Musa Rajabim Tayseer Abu Ramouz, Nur Salaimah, Eid
Salaimah, Maher Salaimah, Said Misswadeh, Mohšd Abu Suwai, Ali Abu Suwai.
- Lšesercito israeliano fa saltare la casa di due piani del sig. Mušath
Jarad (Tulkarem), il sig. Jarad č parente del ricercato Saleh Eshreim; la
distruzione č avvenuta alle 2 del mattino causando, come di consueto, danni
alle case dellšarea, tra le quali in particolare quella del Dr. Nayef Jarad.
- Bulldozer israeliani continuano la devastazione dei terreni agricoli nella
zona nord della West Bank: soldati abbattono centinaia di olivi nella zona
tra Baqa Sharqiya e Qeffin per la creazione del muro di separazione, la
terra e gli alberi colpiti appartengono a numerose famiglie della zona, tra
di loro la famiglia del sig. Raouf AbdelHadi di Qeffin che ha perso 10 domus
(1 ettaro) questo muro lascia tre villaggi isolati tra il muro e la linea
verde (Baqa, Nazlet Issa e Khirbet Jabbara), migliaia di domus saranno
devastati ed altrettanti saranno isolati dietro il muro.
- Bulldozer israeliani sradicano 30 olivi del sig. Mahmud Manasra di Bani
Naim ( Hebron), e devastano terreno agricolo dello stesso proprietario nella
zona di Wadi Al-Jouz ad ovest del villaggio.

28-8
- Bulldozer israeliani devastano decine di domus di oliveti, frutteti e orti
distruggendo anche la rete dširrigazione nei pressi del villaggio dei
beduini al nord di Bait Lahia (Striscia di Gaza); la terra appartiene alle
famiglie Abu Shammas e Hamdounah.
- I coloni accumulano materie prime dšedilizie nel centro della cittā
vecchia di Hebron nei pressi della zona chiamata Tal Ermeidah per la
costruzione di nuove abitazioni; i coloni cercano da tempodi prendere sotto
il loro controllo un appezzamento di terra nelle vicinanze e cercano di
occupare due case delle famiglie Abu Haikal e Abu Eisha nel centro della
cittā.
- I coloni dellšinsediamento Gush Atzion devastano altra terra agricola nel
villaggio di Nahaleen (Betlemme) per aprire una by pass road lunga 5 km.
- I coloni dellšinsediamento Afrat, appoggiati dai soldati, non permettono
ai contadini del villaggio Al-khadert di raggiungere i propri terreni per la
raccolta dellšuva.
- La costruzione del muro di separazione minaccia la confisca del 90% dei
terreni dei villaggi Feroun, Kufur Sur, Al-Ras, Shašrawiyah (Tulkarem).
Nella provincia di Jenin, il muro isolerā 6 villaggi tra il muro stesso e la
linea verde. I villaggi sono Aneen, Zabouba, Rummanah, Taibeh, Bartaša, Umm
Al-Reihan per un totale di 20.000 abitanti.
- Lšesercito israeliano chiude lšunica strada che porta al piccolo villaggio
Nabi Sumueil che si trova nord ovest di Gerusalemme. Nel villaggio si trova
una vecchia moschea di due piani; il primo piano eš stato trasformato tanti
anni fa in una sinagoga e la chiusura della strada vuole impedire ai
musulmani lšaccesso alla moschea.

29-8
- Lšesercito israeliano demolisce la casa della famiglia del martire Husam
Abu Hijaz ucciso dai soldati nel maggio del 2001.
- I coloni continuano ad accumulare materie prime per lšedilizia nel centro
della cittā di Hebron nei pressi di Tal Rameidah e nellšarea del vecchio
mercato di verdura, giā confiscato tanto tempo fa.
- Un rapporto del ministero dellšagricoltura palestinese riporta i danni
subiti nel settore zootecnico durante lšIntifada; 100 pollai sono stati
distrutti, 1.3 milioni di polli uccisi, 42 stalle di bovini distrutte, 3520
ovini e 567 bovine uccisi, 6080 arnie distrutte. Il rapporto evidenzia che
670 pollai per la produzione di uova e 3738 per la produzione di carne nella
West Bank soffrono per la mancanza di approvvigionamenti
(medicinali,mangime, acqua, energia).
- Israele da il via alla campagna che mira a separare la zona di Betlemme
confinante con Gerusalemme con lšapertura di una nuova strada militare
recintata (15km). Lšapertura della strada isolerā quasi 15000 domus (1500
ettari) di terra appartenenti ad abitanti del Distretto di Betlemme, che non
potranno essere utilizzati passeranno al comune di Gerusalemme, sotto
controllo israeliano.

30-8
- Lšeserito israeliano prepara un piano per annettere la zona della tomba di
Rachele (Betlemme ) ai territori del comune di Gerusalemme, nella zona verrā
costruito un muro lungo centinaia di metri ed alto 8 m.
- Lšesercito israeliano demolisce 2 appartamenti e 10 centri commerciali
nella cittā di Rafah (Striscia di Gaza), le due case appartenevano alla
famiglia Qishtah.
- Lšesercito israeliano devasta parte della zona industriale della cittaš di
Jenin; nellšaggressione sono stati distrutti 63 tra negozi e officine che
rappresentavano fonte di guadagno per almeno 300 famiglie.

31-8
- Lšesercito israeliano danno alle fiamme la casa del sig. Ali Sašdi nel
campo profughi di Jenin.
- I coloni israeliani occupano 59 domus (circa 6 ettari) di terra adiacente
allšinsediamento Sussia costruito sui terreni del viallaggio Yatta (Hebron)
e vi hanno impiantato un vigneto. La terra appartiene alla famiglia
Shreiteh.
- I coloni costruiscono nuove case ad est dellšinsediamento Kharsina sulla
terra della famiglia Sultan. Sempre nella stessa area i coloni stanno
espandendo lšinsediamento, per il momento eš stato costruito un pollaio su
1.5 domus. Inoltre i bulldozer israeliani iniziano i lavori di apertura di
una nuova strada che collega i due insediamenti Sussia e David Maghen. In
questo ultimo insediamento sono in fase di costruzione nuove case sulla
terra della famiglia palestinese Makhamra.


Questo bollettino č il frutto del lavoro volontario di tecnici palestinesi
del LRC e italiani del CIC e di un contributo iniziale dellšunione Europea,
Regione Toscana, Arcigola Slow Food, Comune di Quarrata, Colune di Ponte
Buggianese. Per poter proseguire nella sua realizzazione ci affidiamo alle
libere contribuzioni di tutti coloro che faranno richiesta di questo
strumento di informazione che cercheremo, nei numeri successivi di
migliorare e documentare anche attraverso foto, nonostante la situazione in
Palestina non agevoli il lavoro svolto dai volontari del LRC.

Chiunque desideri informazioni, puō scrivere direttamente allšindirizzo
e-mail: cictoscana@croceviaterra.it, crocevia@croceviaterra.it

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum
Šopyright :: Independent Media Center
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.

Questo sito gira su SF-Active 0.9