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fuori tutti allora
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kazz Saturday, Sep. 28, 2002 at 12:03 PM |
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allora fuori casarini fuorii disobbedienti e fuori un pò tutti.........da circa una settimana una sessantina di rumeni soo perseguitati dalla bossi-fini...il loro campo è stato distrutto dalle ruspe , condottti in questura solo le pressioni di alcuni compagni hanno evitato l'espulsione.... fino ad oggi da circa una settimana l' EXmercato 24 è la sola realtà cittadina e di movimento che ha offerto loro solidarietà, ospitalità, un tetto cibo coperte......netto il rifiuto di qualsiasi sostegno da parte dei teatranti, disobedienti e non.....ma allora un centro sociale di + di 5000 metri quadrati che kazzocistaafare a bologna!!!!!!!! VERGOGNA PARASSITI leggete se ne avete facoltà: Sgombero Rumeni a Bologna by Kyoto Friday September 20, 2002 at 09:07 PMkyoto@ecn.org <mailto:kyoto@ecn.org> ...resoconto di Marina Prpsperi sulla vicenda dello sgombero. Carissimi tutti, scrivo questo breve resoconto di quanto accaduto a Bologna tra la giornata di ieri 19 settembre ed oggi 20 settembre 2002. Nella mattinata del 19 settembre ( all'alba) i Carabinieri intervenivano per lo sgombero e l'immediata distruzione di baracche costruite nelle vicinanze del fiume Reno, nel quartiere Borgo Panigale. Le baracche erano abitate da una piccola comunità di rumeni (circa 70 persone) le quali, poichè prive di permesso di soggiorno, venivano immediatamente portate in Questura per l'accompagnamento coattivo in Romania. fortunosamente alcune di queste persone avvisano dei loro amici italiani, dei musicisti, con i quali avevano partecipato ad un progetto finanziato dal Quartiere Borgo Panigale. Alle ore 13.00 circa mi chiamavano per verificare cosa stessero facendo,visto che dalla mattina presto erano in Questura. Con altri colleghi ci recavamo presso l'Ufficio Stranieri e lì apprendevamo che erano in corso le procedure di identificazione. Aspettavamo e nel frattempo alcune donne incinte ed i bambini venivanoaccompagnati in un albergo della città Nel tardo pomeriggio intanto un consigliere di Rifondazione si recava presso la prefettura per sapere cosa sarebbe successo. Passavano intanto le ore ed alle 21.00 circa anche noi avvocati chiedevamo oramai di sapere cosa succedva e di parlare con i rumeni trattenuti. Intanto alcuni rumeni venivano mandati fuori con un invito ad allontanarsi dal territorio dello Stato entro cinque giorni: quindi da alcuni di questi, parenti dei trattenuti, ci facevano firmare anche una nomina e con quella stessa chiedevamo di parlare con i trattenuti. La Questura ci permetteva un colloquio con uno solo dei nostri assistiti che immeditamente dopo veniva rilasciato: dopo quel colloquio ci veniva negata ogni possibilità di parlare con chiunque. Durante la notte ( siamo stati in Questura fino a mazzanotte) veniva rilasciata anche una donna, il cui marito, tornando alle baracche dal lavoro non era riuscito a trovarla e, raggiuntici in Questura ci aveva firmato una nomina al volo per la sua difesa. Magicamente anche quest'ultima veniva rilasciata. La mattina alle nove altre nomine venivano depositate e uscivano tutti coloro per i quali riuscivamo a procurarci un mandato. Alle 12.00 la Questura ci comunicava di aver eseguito l'identificazione di 69 persone e l'accompagnamento coattivo di 31. Dopo il resoconto dei fatti occorre stigmatizzare che: 1) ai difensori é stato impedito ogni contatto con i propri assistiti, e la Questura e la Prefettura hanno dichiarato che, durante la fase amministrativa della procedura gli stranieri non hanno diritto di difesa.. 2) le forze dell'ordine hanno procedure alla totale distruzione delle abitazione le quali, anche se baracche, erano le " case" della piccola comunità rumena; 3) i rumeni sono stati trattenuti per più di 24 ore, senza poter,comunicare con nessun e soprattutto nel corso di una procedura di regolarizzazione ( molti di loro sono lavoratori nell'edilizia ed aspettavano le dichiarazioni dei datori di lavoro per la regolarizzazione). In conclusione la procedura di distruzione, identificazione ed allontamento è stata caratterizzata dalla totale assenza del rispetto dei diritti umani, senza alcun intervento dei servizi sociali per le situazioni di maggiore tutela nel corso dello sgombero e con la piena e consapevole compressione del diritto di difesa. Amnesy International, nella persona dell'avv. Fausto Giannelli è stata contattata ed ha chiesto chiarimenti e spiegazioni in merito. Vorrei che questa comunicazione circolasse il più possibile nelle liste e che dai giuristi democratici venisse stilato un comunicato su quanto accaduto. Resto a disposizione per ogni chiarimento . Marina Prosperi
allora fuori casarini fuorii disobbedienti e fuori un pò tutti.........da circa una settimana una sessantina di rumeni soo perseguitati dalla bossi-fini...il loro campo è stato distrutto dalle ruspe , condottti in questura solo le pressioni di alcuni compagni hanno evitato l'espulsione.... fino ad oggi da circa una settimana l' EXmercato 24 è la sola realtà cittadina e di movimento che ha offerto loro solidarietà, ospitalità, un tetto cibo coperte......netto il rifiuto di qualsiasi sostegno da parte dei teatranti, disobedienti e non.....ma allora un centro sociale di + di 5000 metri quadrati che kazzocistaafare a bologna!!!!!!!! VERGOGNA PARASSITI leggete se ne avete facoltà: Sgombero Rumeni a Bologna by Kyoto Friday September 20, 2002 at 09:07 PMkyoto@ecn.org <mailto:kyoto@ecn.org> ...resoconto di Marina Prpsperi sulla vicenda dello sgombero. Carissimi tutti, scrivo questo breve resoconto di quanto accaduto a Bologna tra la giornata di ieri 19 settembre ed oggi 20 settembre 2002. Nella mattinata del 19 settembre ( all'alba) i Carabinieri intervenivano per lo sgombero e l'immediata distruzione di baracche costruite nelle vicinanze del fiume Reno, nel quartiere Borgo Panigale. Le baracche erano abitate da una piccola comunità di rumeni (circa 70 persone) le quali, poichè prive di permesso di soggiorno, venivano immediatamente portate in Questura per l'accompagnamento coattivo in Romania. fortunosamente alcune di queste persone avvisano dei loro amici italiani, dei musicisti, con i quali avevano partecipato ad un progetto finanziato dal Quartiere Borgo Panigale. Alle ore 13.00 circa mi chiamavano per verificare cosa stessero facendo,visto che dalla mattina presto erano in Questura. Con altri colleghi ci recavamo presso l'Ufficio Stranieri e lì apprendevamo che erano in corso le procedure di identificazione. Aspettavamo e nel frattempo alcune donne incinte ed i bambini venivanoaccompagnati in un albergo della città Nel tardo pomeriggio intanto un consigliere di Rifondazione si recava presso la prefettura per sapere cosa sarebbe successo. Passavano intanto le ore ed alle 21.00 circa anche noi avvocati chiedevamo oramai di sapere cosa succedva e di parlare con i rumeni trattenuti. Intanto alcuni rumeni venivano mandati fuori con un invito ad allontanarsi dal territorio dello Stato entro cinque giorni: quindi da alcuni di questi, parenti dei trattenuti, ci facevano firmare anche una nomina e con quella stessa chiedevamo di parlare con i trattenuti. La Questura ci permetteva un colloquio con uno solo dei nostri assistiti che immeditamente dopo veniva rilasciato: dopo quel colloquio ci veniva negata ogni possibilità di parlare con chiunque. Durante la notte ( siamo stati in Questura fino a mazzanotte) veniva rilasciata anche una donna, il cui marito, tornando alle baracche dal lavoro non era riuscito a trovarla e, raggiuntici in Questura ci aveva firmato una nomina al volo per la sua difesa. Magicamente anche quest'ultima veniva rilasciata. La mattina alle nove altre nomine venivano depositate e uscivano tutti coloro per i quali riuscivamo a procurarci un mandato. Alle 12.00 la Questura ci comunicava di aver eseguito l'identificazione di 69 persone e l'accompagnamento coattivo di 31. Dopo il resoconto dei fatti occorre stigmatizzare che: 1) ai difensori é stato impedito ogni contatto con i propri assistiti, e la Questura e la Prefettura hanno dichiarato che, durante la fase amministrativa della procedura gli stranieri non hanno diritto di difesa.. 2) le forze dell'ordine hanno procedure alla totale distruzione delle abitazione le quali, anche se baracche, erano le " case" della piccola comunità rumena; 3) i rumeni sono stati trattenuti per più di 24 ore, senza poter,comunicare con nessun e soprattutto nel corso di una procedura di regolarizzazione ( molti di loro sono lavoratori nell'edilizia ed aspettavano le dichiarazioni dei datori di lavoro per la regolarizzazione). In conclusione la procedura di distruzione, identificazione ed allontamento è stata caratterizzata dalla totale assenza del rispetto dei diritti umani, senza alcun intervento dei servizi sociali per le situazioni di maggiore tutela nel corso dello sgombero e con la piena e consapevole compressione del diritto di difesa. Amnesy International, nella persona dell'avv. Fausto Giannelli è stata contattata ed ha chiesto chiarimenti e spiegazioni in merito. Vorrei che questa comunicazione circolasse il più possibile nelle liste e che dai giuristi democratici venisse stilato un comunicato su quanto accaduto. Resto a disposizione per ogni chiarimento . Marina Prosperi
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Vergogna
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Speed Saturday, Sep. 28, 2002 at 12:34 PM |
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Tutto il TPO, sia quello che vuole fare solo i concerti, sia quello disobbediente, sia quello che non aderisce alla componente di Casarini si deve vergognare.
Parlare di migranti e poi non affrontare le contraddizioni che nascono drammaticamente fuori dagli scenari trandy del super spazio sociale e' vergognoso!
almeno rifletteteci.
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La verita' e' un'altra
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Truth Saturday, Sep. 28, 2002 at 2:30 PM |
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Le cose non stanno assolutamente cosi'.
La maggioranza anti-Disobbedienti del TPO ha fatto molte proposte su come gestire l'emergenza-Rumeni, ha proposto di sistemarli nello spazio occupato (vuoto) di Porta S. Stefano, ha addirittura proposto di metterli nel nuovo spazio gia' assegnato dal Comune, e in ogni caso ha proposto di superare l'assistenzialismo affannoso (che a Bologna ha provocato un sacco di danni negli ultimi dieci anni) e portare la lotta in citta'.
Tutte proposte che la minoranza Disobbediente si e' ben guardata dal discutere, anzi, ha cominciato a raccontare in giro per la citta' che il TPO aveva opposto un NO secco alla solidarieta' coi rumeni.
Il punto e' questo: per mesi i Disobbedienti hanno cercato, con diverse forzature e colpi di mano, di impadronirsi del TPO, di fare un vero e proprio golpe. Hanno preso calci nei denti, sono stati marginalizzati nonostante la calata in citta' di Casarini in persona, pero' l'atmosfera dentro il posto e' tesa, addirittura la programmazione e' bloccata.
In queste condizioni, uno spazio non puo' assumersi una responsabilita' del genere, per giunta uno spazio in cui hanno fatto molte volte irruzioni sbirri e carabinieri. NESSUNO sarebbe in grado di garantire niente a queste persone, che sono gia' nella merda per conto loro.
Diciamola tutta cazzo: i Disobbedienti dei migranti se ne fottono, vogliono solo speculare biecamente su questa storia per riconquistare un minimo di prestigio in citta' e tentare di nuovo l'assalto a una struttura importante per impadronirsene e incassare soldi per i loro funzionari a tempo pieno.
Sono stati sconfitti nell'assemblea di gestione, allora sono andati a diffamare i loro avversari al plenum del Bologna Social Forum, raccontando menzogne approfittando dell'assenza di altri occupanti del TPO. Hanno chiesto al BSF di intervenire come sceriffo, presentarsi al TPO, rovesciare in maniera antidemocratica l'esito dell'assemblea e di fatto "commissariare" lo spazio.
Il BSF (ignaro di quanto la situazione fosse pregiudicata dentro il TPO per colpa delle pressioni dal Nord-Est) e' caduto nella trappola dei Disobbedienti, ha cercato irresponsabilmente di imporre la decisione, ma la maggioranza anti-Disobbedienti del TPO ha vinto ancora, e platealmente.
Chi attacca l'assemblea del TPO sta assecondando una campagna di diffamazione sistematica, e non si rende conto che fa il gioco di persone il cui unico interesse e' soffocare la pluralita' di voci dentro il movimento.
Luca Casarini non e' ben accetto a Bologna e se ne deve tornare a casa. E con lui i suoi scagnozzi.
Per fortuna e' intervenuta la CGIL e si spera che questi rumeni - sulle cui sfighe tutti speculano oppure si improvvisano buoni samaritani senza avere la minima idea di come si gestisce una roba simile - abbiano trovato difensori piu' abili e meno sinistri.
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parlate tanto ma ... cosa fate?
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acd Saturday, Sep. 28, 2002 at 8:25 PM |
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vorrei rispondere a una delle cazzate che hai scritto: "i disobbedienti se ne fottono dei migranti.." non sono forse loro che sono andati a smontare un centro di permanenza temporanea proprio qui a Bologna? e tu cosa facevi quel giorno?????
i Disobbedienti occupano le case per i migranti e i rifugiati e danno ospitalità nei C.S.O.( se non sai un cazzo al Rivolta vivono 40 moldavi clandestini da più di 4 anni), tu l'hai mai fatto????
siete così bravi a parlare di migranti che non riconoscente neppure la libertà di circolazione delle persone... non sembra forse un atteggiamento fascista imporre a qualcuno di tornarsene a casa propria????
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Concordo
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BEZA Saturday, Sep. 28, 2002 at 9:01 PM |
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Concordo!!! A proposito di migranti i disobbedienti ne fanno più di te!!!!Anche perchè non ho mai sentito parlare di voi se non come artefici di polemica inutile!!!! Non faccio parte del movimento disobbediente, ma per me disobbedienza significa azione e loro la fanno mentre voi siete ancora fermi...
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ritardo
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unabonzer Monday, Sep. 30, 2002 at 7:26 AM |
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purtroppo è andata come ha detto truth e le prospettive non sono buone. la questione, con la nuova legge bossi-fini, sarà di difficilissima soluzione e le istituzioni latitano. i compagni dell'ex mercato stanno facendo uno sforzo incredibile per provare a gestire una situazione in continuo peggioramento: il numero dei migranti che chiedono ospitalità aumenta ogni giorno, il comportamento di alcuni dei migranti stessi non è di collaborazione (vedi furti ai danni di compagni), pochi ovviamente hanno il permesso di soggiorno (figurarsi il lavoro), la struura che ora li accoglie è assolutamente inadeguata (non basterà qualche stufa con il freddo che avanza), il comune sta dimostrando più che mai che non si fanno e non si faranno sconti. se un movimento esiste (ma è mai esistito?) è il momento di dimostrarlo senò fanculo a tutti e ognuno per la sua perchè c'è tanto da fare e siamo già terribilmente in ritardo.
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leaderz
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me Monday, Sep. 30, 2002 at 4:16 PM |
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Vecchio, non è "andato alla manifestazione", sta tenendo su lo striscione insieme a Salvi. Però non è (neanche) andato a "legittimare la Cgil". Allora, io mi chiedo che cazzo passa per la testa di Bernocchi. Visto anche che è uno che poi parla sui giornali. Non è che passo il mio tempo a pensare a 'ste cose, però mi pareva che qualcuno avesse sollevato la domanda. Saludos.
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ancora una cosa però
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me Monday, Sep. 30, 2002 at 4:51 PM |
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Veramente questo era un post su Casarini
E poco più in là, fra Bernocchi e Salvi, c’è Agnoletto, alla manifestazione di Rifondazione contro ogni ipotesi di guerra. Bernocchi non è andato allo sciopero generale a Roma, maggio scorso, col sindacato e Cofferati. Dove peraltro in molti sono andati. I disobbedienti sinceramente non ricordo.
A volte dimentico queste cose.
Attac, continua con la campagna Tobin Tax, credo. C’è Zanotelli in giro, l’ho visto anche al Tg, è con Emergency. I legali del Genoa Social Forum credo che si stiano preparando per un esaltante autunno. Nelle carceri Papillon continua la mobilitazione con un centinaio di galere coinvolte. Le associazioni per la pace stanno per affrontare l’entrata in guerra. C’è persino della gente che fa girotondi, talmente bene si capisce che c’è qualcosa che non va. C’è un sacco di gente che fa qualcosa, Indymedia è una delle cose migliori.
Invece mi ricordo sempre Genova.
La preparazione, la convergenza e l’entusiasmo che a quella scadenza hanno portato molte persone, spesso assai diverse tra loro. Come formazione e obiettivi, come indole e linguaggio, eccetera. Molte persone davvero. Poi è andata come sappiamo, e Carlo è stato il prezzo. Abbiamo tutti delle domande per Casarini, specialmente qui a Bologna.
Dopodiché decidiamo cos’è importante.
(i fotomontaggi sono bellissimi. anche il disegno)
Ps: facciamo qualche lezioncina agli sbirri che vengono qui e chiedono “scusa, sai sono curioso, ma seriamente, mi spieghi come è fatto il movimento, com’è composto?” Ehhh… militarini cari, qua si fa (anche) politica, mica si gioca (solo) ai soldatini.
Buena suerte.
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allora mi spiego
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spider1979 Monday, Sep. 30, 2002 at 11:29 PM |
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forse mi spiego proprio male a me se bernocchi è andato alla manif di rc contro la guerra può fare solo piacere quello che trovo veramente ridicolo è che si usi indymedia solo per scrivere cazzate come la mia si questo era un post alle foto di casarini ed era un post provocatorio per il semplice fatto che sono personalmente arcistufo di dover sopportare queste pagliacciate di area spacciate come politica, stufo di sopportare gli insulti nei forum sociali in nome di una autoproclama radicalità che nasconde soltanto la volontà di farsi belli davanti a chi di certi contenuti è già convinto, senza preoccuparsi di lavorare su chi da tali contenuti non viene mai raggiunto, stufo di dover sentire grandi rivoluzionari che sentenziano sull'operato di tutti e per di più lo fanno negli sperduti meandri di un sito internet dove gli accusati non rispondono, se avete da dire qualcosa a Casarini fatelo in un'assemblea e ascoltate la risposta oppure mandatelo a fare in culo ma con ergomenti please
caro me anch'io ricordo genova, me la ricordo benissimo e mi ricordo come chi ha lavorato bene per genova e ci ha portato 14.000 persone in un corteo, mi ricordo anche il dopo genova e tra lilliput e antagonisti, nessuno ha pensato a fare un'autocritica se non i disobbedienti, tutti sono stati solo capaci di additare a casarini la responsabilità della morte di carlo. questo è quanto di più meschino e vergognoso si possa fare, se c'è stato un morto è stato solo perchè il governo e le forze dell'ordine hanno deciso di farne uno, è toccato a carlo, di certo hanno deciso di colpire un nemico politico e io credo che 14.000 persone in corteo, disposte a rivendicare quello che facevano siano un nemico politico ben più grande di 1.000 scemi dal volto coperto che giocano a fare la rivoluzione con un bastone in mano pensate a convincere gente che non ha coscienza della propria condizione di sfruttata (come dite di solito) piuttosto che insultare chi, anche senza riuscirci, ci prova
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Fuori tutt* gli/le infiltrat*
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hck Thursday, Oct. 03, 2002 at 3:34 AM |
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Ogni compagn* che si presta a sostenere gli squallidi attacchi della stampa di regime, come nel caso di Repubblica, è da considerarsi semplicemente un* infiltrat*. Abbiamo visto in azione questi giochini già molto tempo prima di Genova. E finora ogni tentativo di capire meglio le motivazioni dell'astio esistente contro le Tute Bianche (ora Disobbedienti) è fallito miseramente. Le critiche arrivano quasi tutte da Bologna, dove ricordiamo circolano anche diverse altre "eminenze grigie" del movimento, poco nominate quando c'è di mezzo qualche casino, ma molto nominate quando c'è da vendere un libro o una conferenza.
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per Truth
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riotgal Thursday, Oct. 03, 2002 at 12:19 PM |
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senti io non so a che relata appartieni..pero informati prima di sparare cazzate cosi! il cassero di potra s. stefano, OVVERO ATLANTIDE, NON è MINIMAMENTE VUOTO..OGNI SERA DELLA SETTIMANA SI RIUNISCE UN DIVERSO COLLETTIVO...PENSA AL TUO TPO CHE MI SEMBREA ABBASTANZA GRANDE NO?!.. VUOTO...'TSè MA COME TI PERMETTI PER ME CI SONO ALTRE COSE VUOTE..!
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