da indymedia ecuador:

RIUNIONE DELLA CLOC

Alla riunione della CLOC hanno partecipato rappresentanti di Argentina, Cile, Brasile, Ecuador, Perù, Bolivia, Colombia, Venezuela, Honduras, Guatemala, Messico e cuba.
Hanno chiarito le loro posizioni sulla situazione economica, politica e sociale dei contadini in america latina e come li colpisca la globalizzazione neoliberista, accettata con sottomissione dai governi latinoamericani, con le sue imposizioni e le conseguenze nefaste per i popoli del subcontinente:


-I sussidi agricoli in Europa e Stati Uniti impediscono ai nostri prodotti di competere con quelli di quelle aree come nel caso del latte in polvere ecuadoriano e il mais messicano.
-Imposizione di tariffe sui nostri prodotti
-Importazione di alimenti transgenici e imposizione di semi transgenici prodotti negli Usa.



-La privatizzazione dell’acqua, contro la quale in Bolivia è stata portata avanti una forma di lotta esemplare con l’obbiettivo dell’autogestione delle risorse idriche per le comunità.
-La militarizzazione e la violenza esasperata non solo contro i contadini colombiani, ma di tutta l’America Latina capitalista, con i casi eclatanti di Guatemala e Honduras, in cui vengono schierati eserciti sproporzionati per i tempi di “pace” e dove gli assassinii, gli spostamenti forzati e la persecuzione ai danni dei contadini è molto comune. Per non parlare della Bolivia da una parte stessa dell’esercito al fianco dei proprietari terrieri, e del Messico dove la percentuale di carcerati tra i contadini supera notevolmente, all’interno dei confini del Chiapas, i livelli di Città del Messico.
-la creazione di basi militari nordamericane in Ecuador, Perù, Colombia, Brasile, Centroamerica e nel Caribe, per le quali in Brasile e in Ecuador è stato necessario l’esproprio con la forza delle terre dei contadini.
-Razzismo, discriminazione e acculturazione.
-Contaminazione dell’ambiente senza nessun controllo attraverso le politiche amiche della multinazionali di prodotti chimici.
-Lotta contro il “narcotraffico” che danneggia esclusivamente i piccoli contadini produttori delle piante, per le quali vengono privati delle loro legittime terre.

Le organizzazioni contadine stanno portando avanti delle iniziative e delle manifestazioni per invertire la situazione e ottenere la liberazione dei nostri popoli, e tra le iniziative sono state ricordate le seguenti:

-Ricerca dell’unità di tutte le organizzazioni latinoamericane
-Campagna per il riscatto dei nostri semi con l’appoggio della CLOC
-Campagna contro l’ALCA, che include azioni come fori di discussioni, incontri, marce, e la ricerca della realizzazione di referendum simili a quello portato avanti in brasile affinché il popolo si pronunci rispetto alla istituzione dell’ALCA.
-Campagne per il recupero della terra.

E’ stata anche denunciata l’usurpazione di terre subita dalla contadina María Dolores Segovia Mendieta, di circa 70 anni, che vive nella comunità di Quirintig del cantone di Santa Isabel, nella provincia di Azuay, a vantaggio di Octavio Aucay e Miguel Saquisela con la complicità degli ispettori sanitari e impiegati municipali.
L’INDA ha proceduto all’esproprio delle terre e la famiglia dei legittimi proprietari, cioè la donna citata con suo marito e le figlie (che soffrono di ritardo mentale) è restata senza nulla.
Ha denunciato l’accaduto più volte e per questo ha subito violenze e tentativi di omicidi da parte degli uomini sopra citati e implicati negli sporchi affari, per lo più senza ottenere alcun aiuto da parte della giustizia, della polizia, della difensora del pueblo e di altre istituzioni a cui si sono rivolti. La donna ha bisogno di una avvocato, per far valere i suoi diritti di proprietà provati da alcune carte in suo possesso.

Questo è uno dei casi che dimostrano la brutalità dei crimini e degli abusi commessi dalle istituzioni corrotte come la INDA.