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Alle 7 di mattina del 20 febbraio, le forze dell'ordine si sono presentate nel centro sociale Gabrio di Torino, nella casa occupata Cecco Rivolta di Firenze, al Teatro Polivalente Occupato di Bologna e nella sede dei Cobas di Taranto. Numerosi mezzi (blindati, camionette, autovetture) e centinaia di agenti in assetto ANTISOMMOSSA, hanno eseguito un ordine della Procura di Genova. Nel Decreto di perquisizione, i magistrati Andrea Canciani e Anna Canepa chiedevano di cercare materiale audio e video relativo ai fatti di GENOVA, con particolare riferimento agli episodi dell'irruzione delle forze dell'ordine nel Media Center e della mattanza della scuola Diaz-Pertini.
Al TPO di Bologna, le forze dell'ordine hanno sequestrato computer, archivi, materiali di ogni genere, che servono al lavoro quotidiano, culturale e politico, di centinaia di attivisti italiani.
Il 7 marzo, tutti i materiali sono stati riconsegnati presso il Comando dei Carabinieri di Bologna: decisamente STRAPAZZATI. Ad un primo esame, i computer presentano segni di trasporti violenti; gli hard disk sono stati staccati e dunque copiati. Molti non funzionano piuu'. Tutti hanno settaggi sbagliati. D'ALTRONDE due nastri video hi8 sono stati catalogati come audiocassette: non c'e' da stupirsi che i periti non siano riusciti a leggerli. Libri e videocassette prelevati dall'infoshop, sono stati tolti dalle confezioni e dunque saranno messi in vendita a prezzo ridotto. Nessuna traccia del VIBRATORE "multispeed modello punto G, gusto mora, scomparso dal sexy shop del TPO durante la perquisizione. Le ragazze del collettivo Sexy Shock hanno spiegato che proviene da "un luogo portatore di germi di democrazia e quindi CONTAMINATO".
Il mandato di perquisizione individua questi luoghi come "sedi di Indymedia". Indymedia NON HA SEDI, ma agisce attraverso le migliaia di persone che pubblicano i loro materiali sul sito e che operano per produrre un'informazione LIBERA e indipendente. Indymedia Italia elabora progetti e prende decisioni attraverso INTERNET: mailing list e chat di discussione, aperte e di pubblico dominio. Un lavoro quotidiano e collettivo cui partecipano centinaia di persone, che non si faranno intimidire.
Il materiale sequestrato a Bologna, Firenze, Torino, Taranto, come tutti i materiali di Indymedia e' liberamente consultabile al nostro indirizzo Internet. Cosi' come gli ARCHIVI delle nostre mailing list, delle chat, di tutta la nostra attivita'.
INDYMEDIA LAVORA ALLA LUCE DEL SOLE. Indymedia Italia, rete di media indipendenti, denuncia un gravissimo attacco all'informazione libera. Sono stati colpiti dei luoghi, per esercitare pressione politica su un soggetto molteplice e complesso come Indymedia. Prendiamo atto che il ministro Scajola dopo le parole, passa ai fatti. E GENOVA torna all'ordine del giorno.
Dopo fumose e parziali indagini per provare le violenze delle forze dell'ordine, mentre ancora resta da chiarire la dinamica dell'assassinio di CARLO GIULIANI, mentre i dirigenti che erano responsabili dell'ordine pubblico in quei giorni sono rimasti al loro posto, e in qualche caso hanno ricevuto una PROMOZIONE. I magistrati invece mandano le forze dell'ordine nella sede dell'Associazione GIURISTI democratici di Bologna.
Tira una brutta aria in Italia, a proposito di INFORMAZIONE.
Il Ministero delle Telecomunicazioni ha deciso di sanare la situazione di Radio Onda Rossa. La radio comunitaria romana e' ormai da anni al centro di una storia di malaburocrazia: RADIO VATICANA ha occupato le sue frequenze. Trovata la soluzione: Onda Rossa deve chiudere. Sappiamo perche': e' un segnale che DISTURBA.
L'informazione LIBERA e indipendente e' sotto attacco.
Ma a quanto pare, neanche quella che ha un PADRONE e' al sicuro.
Due volte la polizia si e' presentata a casa delle croniste di Corriere della Sera e Repubblica, alle sette del mattino. Ha portato via computer, cellulari, blocchi appunti, AGENDE.
L'attacco alle liberta' fondamentali, a quanto pare, riguarda anche VOI.
Rivendichiamo il diritto di esprimersi Di fare informazione Di comunicare Con ogni mezzo necessario
RECLAIM YOUR MEDIA!!
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