Crisi per il Pnalm..subirà fors e un commissariamento!

dal quotidiano "Nuovo Molise"


NON solo i precari del Parco, tra cui diversi ragazzi molisani, rischiano il posto di lavoro, ma anche i dipendenti già stabilizzati potrebbero restare senza stipendio. Sulla situazione finanziaria del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: il ministro Matteoli ha rotto il silenzio. E lo ha fatto nella sede istituzionale della commissione Ambiente della Camera, lanciando un messaggio preoccupante per i precari che lottano per il loro posto di lavoro: "Se l'attuale gestione del Parco nazionale d'Abruzzo non é in condizione di rimediare a ciò che di dannoso é stato fatto dal punto di vista contabile, l'unico provvedimento possibile é quello del commissariamento". Parole chiare, che lasciano trasparire il disagio del ministro dell'Ambiente di fronte alla disastrosa situazione finanziaria e economica che sta attraversando il Parco nazionale. Il messaggio é chiaro: non più voci di corridoio su un possibile commissariamento, ma la chiara intenzione di sospendere tutti gli organi decisionali dell'Ente Parco nell'ipotesi in cui il percorso scelto dal consiglio direttivo non porti ad alcun risultato. Da quando a marzo, con la vicenda delle cimici, é scoppiata la crisi del Parco, culminata con la difficile situazione occupazionale dei 49 precari, Matteoli ha sempre mantenuto il silenzio più rigoroso. E non é un caso che il ministro lo abbia voluto rompere nella sede istituzionale della commissione Ambiente, proprio perché ha voluto investire della vicenda il massimo organo di controllo in campo ambientale del Parlamento. Come ammette lo stesso Matteoli, la situazione del Pnalm é "difficilissima", stretta tra i pesanti rilievi in termini contabili della Corte dei Conti e la crisi di liquidità che mette a rischio anche il pagamento degli stipendi del personale in organico per i prossimi mesi. Per altri Parchi si é arrivati al commissariamento per ragioni meno gravi e impellenti, ma proprio sul Parco nazionale il ministro sembra adottare tutte le cautele del caso. Questo lascia presagire che per il momento rimane sospesa la nomina di un nuovo direttore che vada a sostituire l'attuale supplente Di Benedetto. Da quanto emerso dall'audizione dinanzi alla commissione Ambiente, il ministro ha fatto intendere che sarà compito di questo consiglio direttivo risolvere, anche parzialmente, la crisi finanziaria. Durissimo il suo giudizio nei confronti dell'ex direttore Franco Tassi e piena difesa del dirigente ministeriale Cosentino "che da questa situazione potrebbe avere problemi di natura giudiziaria continuando ad anticipare i soldi". redis