da indymedia ecuador:

Gruppi ecologisti realizzano azioni dirette contro l’ ALCA nell’Hotel Marriot in piena conferenza stampa.

Pochi minuti dopo la fine della blindata conferenza stampa seguita alle ora mattutine in cui si è inaugurata la VII Riunione Ministeriale dell’Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA).
Uno striscione gigante con su scritto No ALCA, è stato esposto da una camera dell’albergo, attualmente sotto la “protezione” di diversi cecchini appostati sui tetti del palazzo.
Gloria Chicaiza, presidente di Azione Ecologica, ha sostenuto che le negoziazioni per l’ALCA renderà più profonde le differenze tra il nord e il sud del mondo, e non faranno altro che aumentare la dipendenza dei nostri paesi dalle attività estrattive e dagli impatti ambientali di alcune politiche ben precise”.
Gli ecologisti hanno denunciato che questo accordo commerciale non è altro che un meccanismo per assicurare elle multinazionali, principalmente quelle statunitensi, l’accesso alle risorse strategiche che possiede il sud del continente, in termini di biodiversità, acqua, minerali e combustibili fossili.
L’America Latina possiede il 235 dei boschi e il 40% delle specie animali e vegetali esistenti sul pianeta. La regione è una di quelle con maggiore biodiversità a livello mondiale, il che la pone sotto gli artigli delle imprese farmaceutiche e della biotecnologia.
Per altro verso la regione è esportatrice di energia e una delle fonti da cui l’enorme apparato statunitense attinge per le proprie necessità di petrolio. Gli Usa sono il maggiore consumatore di energia del pianeta. Il consumo annuale di questo paese supera le 8 tonnellate di petrolio all’anno; l’America Latina invece, con il Caribe, registra un proprio consumo di 1,2 tonnellate, secondo i dati delle Nazioni Unite del 1997.
Per quanto riguarda la biodiversità agricola e le economie contadine, da cui dipende il sostentamento della maggioranza della popolazione della regione, l’ALCA pretende di aprire le porte all’azione senza limiti delle imprese produttrici di agrotoxicos e promotrici delle tecnologie transgeniche, il che porterà grandi rischi per la sovranità alimentare dei nostri popoli.
“Azione ecologica e gli ecologisti di tutto il continente si oppongono, in collaborazione con i movimenti sociali, alle negoziazioni per l’ALCA, che minacciano la sostenibilità delle nostre società e che acutizzeranno la crisi ambientale che vive il nostro paese”