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terremoto: la presenza inopportuna della Moratti
by macedonio Sunday, Nov. 03, 2002 at 7:56 PM mail:

oggi ai funerali a San Giuliano di Puglia

Non è un caso che a crollare sia stata una scuola, che l’epicentro tragico di questa vicenda sia stata una scuola pubblica di un paesino dell’entroterra italiano. Se le pareti di quel disgraziato edificio avessero retto i morti sarebbero due adulti, non ventinove. La magistratura ricerca i responsabili nella giunta comunale, il sindaco Borelli oltre ad avere perso sua figlia sotto quelle pareti, oltre ad essere sindaco di un comune ormai inesistente, che potrebbe tranquillamente essere tolto dalle cartine geografiche, rischia anche una accusa di omicidio plurimo aggravato. Pochi si interrogano invece sul perché a crollare sia proprio una scuola. Nel molise come in altre regioni la risicatezza di fondi destinati alla scuola pubblica fa si che molte vengano chiuse, altre accorpate, che molti paesi sotto i mille abitanti siano privati dell’asilo e delle elementari. Pochi fondi per creare infrastrutture, cosi i paesi perdono la loro iàdentità, cosi le strutture diventano fatiscenti, cosi un terremoto seppelisce ventisei scolari. Un uomo che mi si è presentato come ex sindaco del paese mi ha raccontato le sue battaglie con il provveditorato e con il ministro della pubblica istruzione per avere fondi minimi per ritinteggiare le pareti e mettere impianti di riscaldamento. Impossibile, mi raccontava, la opportunità di immaginare lavori di mantenimento. Lo stesso ampliamento della struttura, due stanze ricavate su un primo piano, è stato fatto con poche risorse recuperate dopo anni di sollecitazioni, richieste e pressioni. Ciampi dichiara la incapacità dello Stato Italia a proteggere e garantire la vita ai propri figli, la Moratti esprime solidarità e dichiara che la scuola andrà avanti, per il momento in tenda. Forse converrà alla signora Moratti avere scuole in tende nei paesi, risparmierà fondi per indirizzarli alle sue scuole private. Il problema non riguarda un governo di destra, anche Berlinguer nella sua riforma prevedeva innumerevoli tagli che l’allora senatore Biscardi dopo opere di dissuazione riuscì a rendere accettabili in molise. Ora ad essere inaccetabile è l’arroganza di questa donna che con viso da prefica stringeva la mano all’insegnante superstide. Nel molise sono numerosi gli istituti che si trovano in condizioni di precarietà. Il liceo scientifico di Campobasso, una scuola di milletrecento studenti da anni reclama opere di assestamento. Il ministero fa orecchie da mercante. Il ministro Moratti che oggi piange i “suoi alunni” farebbe bene a non reprimere quelpatrimonio culturale e capillare che in Italia è la scuola pubblica. Quella scuola che nei paesi come San Giuliano mescola su banchi il figlio del contadino con il figlio dem medico. Se in italia esiste a volte ancora una coscienza di solidarietà il merito è di questi istituti non di quelli che la Moratti difende, incentiva e sostine, descrivendoli come gli antisignani della modernità. Oggi la Moratti come un coccodrillo piange i bambini che lei stessa con la sua politica ha ucciso. Inopportuna era la sua presenza oggi al funurale. Solo cosi è possibile interpretare l’intervento di una mamma che chiedeva sicurezza per le scuole, questo affinché nessun genitore debba piangere un figlio morto cosi tragicamente. Oggi alcuni vecchi del paese al passaggio della Moratti facevano espressioni contrariate, qualcuno ha perfino bestemmiato.




Segue un articolo appena apparso su repubblica online



Si tornerà a insegnare prestissimo a San Giuliano di Puglia. E i bambini torneranno tra i banchi, anche se saranno sotto una tenda. Lo ha promesso il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, alle maestre del paese che oggi l'hanno incontrata al termine dei funerali dei 29 morti nel terremoto.

Il ministro è rimasta qualche minuto con Clementina Simone, la maestra della quinta elementare che è stata estratta viva dalle macerie della scuola e con Anna Tomaro, l'altra maestra che, invece, non è rimasta coinvolta nella tragedia perché aveva accompagnato i bimbi della scuola media in un'altra ala dell'edificio.

"Vi staremo vicino, non vi abbandoneremo - ha detto la Moratti - cercheremo di far riprendere al più presto l'attività didattica. E'importante che questi bambini tornino immediatamente a scuola".


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