CIVITAVECCHIA - sulla questione carbone continua il teatrino delle istituzioni.
In questi giorni la battaglia contro la riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Civitavecchia sta subendo duri colpi a causa del servilismo delle istituzioni locali nei confronti dell'ENEL. Qualche settimana fa, nonostante un consiglio comunale infuocato, il sindaco e la giunta hanno deciso di ignorare l'esito del referendum consultivo che aveva espresso piu' dell'85% di pareri contrari al progetto carbone. Il referendum dunque e' stato totalmente inutile così come inutile è stato il plebiscito che l'ha caratterizzato. Il sindaco di Civitavecchia infatti non ha voluto prendere una posizione netta contro la riconversione a carbone dell'enorme complesso di Torre Valdaliga Nord svendendo di fatto la citta' ed il comprensorio all'ENEL e ai suoi faccendieri. Questa scelta vergognosa ha di fatto riaperto le trattative con l'ente nazionale, ignorando così, sia gli appelli e le lotte dei cittadini, sia i rischi che questa eventuale riconversione comporterebbe in termini di salute pubblica. Ancora una volta quindi le istituzioni si riconfermano distanti dal volere dei citadini. Il referendum, come nel peggiore dei pronostici, si e' confermato una farsa, un teatrino, un evento inutile che puntualmente e' stato ignorato dalla giunta locale. Il sindaco di Civitavecchia ha quindi riaperto una trattativa che l'intera citta' sta rifiutando e che si conferma come l'ennesima squallida recita in cui le parti sono gia' tutte assegnate e il finale e' gia' stato scritto dall'influente ed arrogante operato dell'ENEL.
Domani si aprira' quindi il nuovo tavolo delle trattative sulla questione carbone. Le richieste del consiglio comunale saranno quelle della riduzione della taglia e dell'istituzione in citta'di un osservatorio sull'ambiente. L'utilizzo del carbone quindi non viene neanche messa in discussione. Il sindaco ha poi ribadito che le richeste del consiglio comunale portate al tavolo delle trattative sono state elaborate sia da componenti della maggioranza (di centro destra) sia da consiglieri dell'opposizione (tutti dipendenti ENEL). Nella giornata di domani quindi si sapra' come si evolvera' questa farsa. L'ENEL potrebbe addirittura rendere note le sue posizioni rispetto alle richieste avanzate gia' nella giornata di domani. Intanto in citta' il solco che divide le istituzioni dalla gente si fa sempre piu' grande così come si radicalizza la posizione di molti/e nei confronti della giunta, dell'ente elettrico e dell'intero progetto di riconversione.
|