Ignorando il parere della citta' il sindaco riapre il tavolo delle trattative con l'ENEL.
La citta' e' assolutamente ostile al progetto di riconversione della centrale ENEL-TVN da olio combustibile a carbone, ma nonostante mesi di lotte, mobilitazioni spontanee ed azioni d'ogni genere i giochi sembrano ormai fatti. A Civitavecchia non sembra avere nessun valore la vita delle persone. Da decenni le emissioni tossiche prodotte dalle ciminiere dell'ENEL diffondono in citta' malattie e morte. Non esiste nessuno da queste parti che non ha o non abbia avuto a che fare con la devastante presenza nell'aria di nocivita' d'ogni genere. Di fronte a questo pero' le istituzioni tacciono e svendono l'intero comprensorio nelle mani di un ENTE che, invece di chiudere i conti con i lutti provocati dai suoi veleno, vorrebbe utilizzare combustibili ancora piu' inquinanti per alimentare uno degli impianti di produzzione elettrica piu' grandi d'Europa. All'inizio d'ottobre rispetto a questo la citta' si espresse chiaramente ribadendo, tramite un referendum, il proprio parere negativo rispetto ai progetti dell'ENEL. Ora pero', a distanza di qualche settimana, i giochi sembrano gia' fatti. Il carbone e le nocivita' saranno il futuro di questa citta'. La salute e le lotte della gente sono state ancora una volta ingnorate dei vampiri seduti sulle poltrone istituzionali. Mentre si riaprono inspiegabilmente ambigui tavoli di trattativa con l'ENEL in citta' e sui vari organi di informazione locale cominciano a circolare notizie strane e contraddittorie.
da civonline:
Si è riaperto il tavolo di trattative a livello governativo sulla conversione di Torrenord. Convergenza di Enel e Governo anche sull’osservatorio ambientale ed altri punti della piattaforma del comune
-------------------------------------------------------------------------------- Carbone, accordo sulla riduzione delle emissioni
La centrale di Torre Valdaliga Nord sarà riconvertita a carbone. Nel secondo incontro del tavolo governativo sul progetto di riconversione a carbone della centrale di Torre Nord, svoltosi oggi pomeriggio presso il Ministero delle Attività Produttive, sono stati infatti analizzati i punti della piattaforma predisposta dal comune ma il combustibile non è stato messo in discussione. All’incontro erano presenti il Sindaco Alessio De Sio, gli assessori Scacchi e Scotti, la delegata all’Enel Giacomina De Fazi, il sottosegretario alle attività produttive, Mario Valducci, l’assessore regionale all’ambiente Marco Verzaschi ed i rappresentanti dell’Enel, Antonino Craparotta, Alfredo Inesi e Massimo Romano. Dal briefing è emersa condivisione tra le parti sulle istanze contenute nella piattaforma elaborata dal sindaco e dai capigruppo. “Il dato più rilevante e soddisfacente, ha affermato il sindaco De Sio, è costituito dall’accoglimento delle richieste riguardanti ambiente e salute pubblica”. In sostanza Enel Produzione si è detta disponibile ad un sensibile abbattimento delle emissioni inquinanti rispetto al progetto originario, mediante accorgimenti tecnologici avanzati. Per il Pincio questo rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto all’obiettivo della riduzione della taglia. Per quanto riguarda l’osservatorio ambientale comprensoriale e di studio epidemiologico, questo vedrà la partecipazione dell’Enel solo come supporto tecnologico e finanziario e non di gestione e monitoraggio dei dati. Il Governo e la Regione si sono poi impegnati a non autorizzare, nell’ambito del comprensorio dell’Alto Lazio, la realizzazione di ulteriori siti inquinanti come inceneritori e termocombustori. Alle prossime riunioni del tavolo, su richiesta del sindaco De Sio, parteciperanno anche i sindaci dei comuni limitrofi. Accordo di massima, infine, su altri punti inseriti nella piattaforma, come il finanziamento della nuova sede del Polo Universitario, il contributo per la realizzazione di corsi universitari, l’interramento in tempi ragionevolmente brevi degli elettrodotti ed il passaggio al comune dell’area di Fiumaretta. Il prossimo incontro, durante il quale verranno ulteriormente ampliati ed approfonditi gli elementi di discussione, si terrà, sempre al Ministero, tra circa venti giorni
da "il messaggero" (cronaca di Civitavecchia)
Carbone. La trattativa per la riconversione di Torre Nord; ieri pomeriggio l’incontro al Ministero per le attività produttive Respinta la richiesta di riduzione della taglia In compenso la Spa ha assicurato un ulteriore abbattimento dell’inquinamento No alla riduzione della taglia di Torre Nord, ma ulteriore abbattimento delle emissioni inquinanti tramite avanzate tecnologie; via libera all’osservatorio ambientale e di studio epidemiologico; no alla realizzazione di nuovi siti inquinanti - come termocombustori o inceneritori - nell’Alto Lazio; impegno a restituire Fiumaretta alla città, ad interrare gli elettrodotti, a finanziare alcune opere tra cui parte della sede del polo universitario e alcuni corsi. Questi i principali risultati ottenuti dalla delegazione comunale nell’incontro con l’Enel, svoltosi ieri pomeriggio al ministero delle Attività produttive per discutere del progetto di riconversione a carbone di Torre Nord. Al vertice erano presenti il sottosegretario Valducci, l’assessore regionale all’ambiente Verzaschi, gli ingegneri Craparotta, Inesi e Romano per la Spa elettrica, il sindaco De Sio accompagnato dagli assessori Scacchi e Scotti, dalla delegata ai rapporti con l’Enel De Fazi e dai capigruppo Dimito (Civitas), Petrelli (Ambiente e lavoro) e De Paolis (Gruppo misto). Il Pincio in serata ha diffuso una nota molto positiva sull’esito dell’incontro. «Il dato più rilevante e soddisfacente - ha commentato De Sio - è costituito dall’accoglimento delle richieste riguardanti l’ambiente e la salute pubblica». Ciò anche se l’Enel non ha minimamente preso in considerazione la richiesta di riduzione della taglia. Perché, hanno spiegato i suoi rappresentanti, tramite l’ulteriore riduzione delle emissioni previste (l’ente sta studiando un progetto che sarebbe in grado di abbatterle del 35%) si può raggiungere un risultato anche migliore. Ma sicuramente sarebbe ancora migliore se queste rivoluzionarie tecnologie venissero applicate su due gruppi anziché su quattro. Sulla taglia, però, come del resto si era ampiamente capito, la Spa non è assolutamente disposta a fare sconti. Per il resto, sembra di capire che il Pincio abbia ottenuto né più e né meno quello che l’Enel era disposta a concedere al momento della rottura delle trattative a luglio. E il fatto che nel frattempo si sia svolta una consultazione popolare con 11.000 cittadini che si sono pronunciati contro il carbone, viene evidentemente ritenuto un dettaglio di poco conto dall’amministrazione. Il prossimo incontro, durante il quale l’Enel darà indicazioni più probanti sulla riduzione delle emissioni inquinanti e risposte più precise sulle richieste del Comune, si terrà sempre al Ministero tra una ventina di giorni. In quell’occasione al tavolo parteciperanno anche i sindaci di Tarquinia, S.Marinella, Allumiere e Tolfa, così come richiesto da De Sio.
ancora civonline alle 13:40 del 14/11/2002
“Il progetto di riconversione della centrale di Torre Nord dovrà necessariamente essere modificato, altrimenti il carbone non passerà”. E’ categorico il sindaco De Sio che commenta così, contemporaneamente, il risultato del secondo incontro al tavole del Governo e le dichiarazioni del responsabile della progettazione di nel Produzione, ingegner Leonardo Arrighi.
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