Rivendichiamo il diritto alle nostre parole, sempre
Questa notte 20 persone sono state arrestate, e altre 22 risultano indagate dalla procura di Cosenza. L'accusa, formulata dal gip presso il tribunale di Cosenza Nadia Plastina parla di ''cospirazione politica mediante associazione, al fine di turbare l'esercizio delle funzioni di governo, effettuare propaganda sovversiva, sovvertire, violentemente, l'ordinamento economico costituito nello Stato; attentato contro organi costituzionali, porto di oggetti atti ad offendere, resistenza a pubblici ufficiali, invasione di edifici, propaganda sovversiva, istigazione a disobbedire alle leggi dell'ordine pubblico". Accuse gravissime e pretestuose, come gravissimo è l'intento politico che le muove . Si condannano, attraverso l'articolo 270 bis, tutte le azioni di contrasto e opposizione all'ordine neoliberista, in qualsiasi forma vengano condotte. Tra gli arrestati, anche Anna, redattrice di Radio Gap. L'accusa nei suoi confronti deriva dal suo ruolo nella redazione di Radio Gap a genova, per avere, secondo la digos, mantenuto i contatti tra i manifestanti. Radio Gap ha sempre agito pubblicamente, attraverso i propri microfoni, per raccontare quello che succede nei movimenti, nel mondo del lavoro, in quello del disagio sociale ed economico. A Genova, radio Gap ha raccontato le violenze della polizia, in piazza e nelle caserme. I materiali prodotti durante quelle giornate sono tuttora visibili e disponibili sul sito di radio gap.(http://www.radiogap.net) Non essendo riusciti a spegnere la voce di Radio Gap neanche con l'irruzione nel Media center di Genova nel luglo 2001, stanno tentando di farlo oggi, attraverso l'arresto di una delle sue redattrici. Radio Gap esprime la più piena solidarietà ad Anna e alla redazione di Radio Ciroma di Cosenza, rivendicando il proprio diritto a fare informazione, piaccia o non piaccia ai governi in carica.
Le redazioni di Radio Gap
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