Comunicato sugli arresti/perquise!

Ancora una volta le istituzioni di questo governo colpiscono pesantemente le istanze di libertà e di autodeterminazione maturate lungo il percorso di lotta iniziato con l'opposizione sociale alle scelte neoliberiste del governo Berlusconi. Da allora l'alternativa reale ha parlato con l'unica voce dell'autogestione al di fuori dei partiti. Da allora le progettualità e le mobilitazioni hanno generato una risposta ad ogni momento di sviluppo e riciclo delle dinamiche globalizzatrici del capitalismo; dalle quattro giornate di Napoli al primo sciopero generale, dall'opposizione al G8 di Genova al secondo sciopero generale, fino alla “gigantesca” (per i numeri e per i contenuti) Firenze.

In questo contesto vogliamo considerare l'attacco portato dalla Procura di Cosenza a 42 compagn* in tutta Italia all'alba del 15 novembre per 270/bis: associazione sovversiva e cospirazione mediante associazione. Il provvedimento firmato dal gip Plastina ha mandato in carcere 13 compagn*, ne ha mandato agli arresti domiciliari 6, altri sono stati iscritti nel registro degli indagati, altri ancora hanno ricevuto l'ennesime perquisizioni (Torino).

Il “blocco sociale” rappresenta per lo stato, (le accuse lo dimostrano “turbamento delle funzioni istituzionali”) un chiaro ostacolo alle dinamiche di sfruttamento progettate dai grandi imperi economici. In questo quadro si inseriscono la precarizzazione del lavoro e quindi la soppressione dell'articolo 18, la realizzazione delle grandi opere (TAV/C, Mercantour, Autostrade, Olimpiadi), l'appoggio incondizionato alle volontà americane di imperialismo mondiale, l'arte della guerra e della paura che crea denaro e stupra territori e popoli. La matrice unica è quella portata alla discriminazione delle differenze. Per lo stato non si può più essere migranti, nè operai, non si può essere studenti pensanti, nè poveri. Non si può più credere in un mondo diverso, non si può più essere autonomi dalle logiche delle istituzioni.

Ecco allora che chi ruba, corrompe, intrattiene realzioni con organizzazioni mafiose, chi richiama ideologie razziste, xenofobe, fasciste e discriminatorie chi reprime con la violenza le manifestazioni si erge tramite un ruolo istituzionale a proprietario delle vite di milioni di persone. Chi invece vuole costruire dinamiche per una realtà differente, non basata sullo sfruttamento, svegata dai vincoli del potere, chi si opera perchè i bisogni di tutti siano soddisfatti, chi realizza la possibilità di un mondo di ugali viene indicato come sovversivo. Se bisogna scegliere allora incriminateci tutti perchè siamo tutti uguali, siamo tutti come loro, denunciateci tutti, prendeteci e sbatteteci in cella. Ma le nostre idee nostre idee non moriranno mai!
Solidarietà ai/alle compagn* arrestati ed incarcerati, a quelli che hanno ricevuto perquisizioni!

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