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Palermo: comunicato sulle retate
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Assemblea cittadina di Palermo Wednesday, Dec. 04, 2002 at 11:08 AM |
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Ore 16:00 presidio davanti il carcere dei Pagliarelli.
PALERMO, 4 dicembre ’02 COMUNICATO STAMPA DELL’ASSEMBLEA CITTADINA RIUNITASI PRESSO LA FACOLTA DI LETTERE E FILOSOFIA
L’assemblea cittadina riunitasi questa mattina in forma permanente presso la Facoltà di Lettere e filosofia di Palermo denuncia come un grave attacco al movimento contro la globalizzazione neoliberista gli arresti, le perquisizioni e le retate di questa notte, che hanno visto coinvolti centinaia di realtà e di soggetti in tutta Italia, tra cui tre arresti a Palermo. Ciò avviene all’indomani dell’archiviazione del caso Placanica, il carabiniere che assassinò Carlo Giuliani. Ciò si aggiunge al pesante clima di repressione delle ultime settimane caratterizzato dagli arresti ordinati dalla procura di Cosenza per associazione sovversiva, le minacce di sgombero al Laboratorio Zeta, il ritrovamento delle microspie all’interno della Facoltà di Lettere. Non accettiamo la divisione implicita nella natura dei reati contestati che mira a dividere il movimento tra buoni e cattivi, violenti e non violenti e ribadiamo che tutto ciò che accadde a Genova durante il G8 venne provocato dallo stato e dai media che crearono artificialmente un clima di violenza, blindatura e terrorismo contro i manifestanti. INDICIAMO PER OGGI ALLE ORE 16:00 UN PRESIDIO DAVANTI IL CARCERE DEI PAGLIARELLI PER CHIEDERE L’IMMEDIATO RILASCIO DI TUTTI I COMPAGNI E PER ACCERTARCI SULLA LORO SITUAZIONE. Ore 15:00 concentramento presso la Facoltà di Scienze Politiche Ore 15:30 concentramento presso la Facoltà di Lettere e filosofia
Lettere e Filosofia in assemblea permanente, Aula Carlo Giuliani Box 4, Comitato di resistenza anticapitalista, BoxUnoautogestito, C.S.O.A. Ex-carcere, Laboratorio Zeta sotto sgombero, Centro di documentazione liberataria Piero Riggio, Forum sociale Siciliano, Comitato di lotta per la casa “12 Luglio”, Collettivi autonomi studenteschi, Biblioteca tematica Potere e sapere.
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solidarietà (ma il comunicato è pessimo)
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uno (che stamattina non c'era) Wednesday, Dec. 04, 2002 at 3:44 PM |
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Quello che è successo a Palermo come in tutta Italia è grave. Vi risparmio tutte le considerazioni sui rischi che sempre più corriamo, dal momento che ci opponiamo attivamente al fascismo che avanza. E questo non certo per scoraggiarci: il nostro impegno dev'essere direttamente proporzionale all'aumento del rischio di procedimenti penali ingiusti e ingiustificati. Sono in ogni caso per la solidarietà verso chi è vittima di persecuzioni politico-giudiziarie (non mi riferisco a Berlusconi e ai suoi amici, anche se loro fingono di appartenere a questa categoria...), ma termini e ragioni della solidarietà devono sempre essere chiari. Mi permetto, dunque, di fare delle distinzioni (con buona pace di chi fa sempre di tutta l'erba un fascio, sia rispetto ai fasci che ai compagni). Ad esempio, a Palermo, conosco abbastanza bene uno dei fermati e perquisiti "per i fatti di Genova", e mi sento di considerarlo doppiamente innocente (per le intenzioni che muovono la sua lotta - che in tanti e in tanti modi diversi abbiamo condiviso con lui - e per averlo sempre visto ad ogni manifestazione in atteggiamenti assolutamente pacifici, mai ambigui, e sempre a viso scoperto. Il compagno che è ancora dentro non lo conosco, dei "si dice" non ho che farmene (ho sentito a volte versioni contrastanti di testimoni oculari alle manifestazioni, ognuno pronto a giurare di aver visto il contrario di quello che ha visto l'altro) e dunque non andrò a chiedere a nessuno chi è, se potrebbe essere un BB ecc. In ogni caso gli va la mia solidarietà, perché il suo agire contro la violenza del potere, ammesso e non concesso che abbia manifestato in forme che non condivido, è comunque eticamente meglio che starsene a casa a guardare in TV Emilio Fede che vomita schifezze sui manifestanti. E trovo più violento ed immorale chi ha approvato col voto l'opera di assassini che hanno sistematicamente agito come mandanti di azioni di guerra, sfruttamento ed immiserimento, agendo peraltro nell'illegalità (se esiste ancora una differenza fra la carta costituzionale e quella igienica), che chi pur discutibilmente ha usato la violenza e l'illegalità in sporadiche occasioni - e non contro i più deboli. Praticamente decine di milioni di italiani, a mio avviso, non meriterebbero certo una sorte migliore degli arrestati di stanotte. Ma la difesa politica e morale è una cosa, che può essere fatta o non fatta, per alcuni o per molti, con o senza distinzioni, secondo i punti di vista; le affermazioni di responsabilità sono ben altro, sono un ambito dove è meglio sollevare dubbi che ostentare certezze. Almeno se si tiene alla propria credibilità individuale e collettiva. E che 11 (dico undici) soggetti politici trovino l'unanimità su un comunicato stampa che fa acqua da tutte le parti non è un bel segnale. Mi chiedo se è stato emendato, se è stato votato, se qualcuno ha sollevato dubbi (se ci fossi stato - ma non ne sapevo nulla - l'avrei fatto senz'altro, anche a costo di passare per pedante) o se al solito si è proceduto "per acclamazione", con la prassi pseudopolitica che chi la spara più grossa viene ritenuto credibile - il resto sono rompicazzi.
1) "centinaia di realtà e soggetti coinvolti nelle retate di questa notte": i conti tornano solo se ognuno dei fermati aderiva a 5-6 movimenti e associazioni, compreso magari il dopolavoro ferroviario che potrebbe dunque ritenersi coinvolto. Ci si deve per forza adeguare, in un comunicato stampa, alla tendenza a falsare le notizie della stampa stessa?
2)"Placanica, il carabiniere che assassinò.." ma avete letto delle controinchieste, del dubbio che Placanica sia stato usato per coprire qualcuno (magari un alto funzionario degli apparati statali deviati, vedi in Indy il post di Franti, ad es.)? ma dove vivete? siete sicuri che è stato Placanica perché "è sbirro" o perché l'ha detto un giudice o la TV??
3)"tutto ciò che accadde a Genova durante il g8 venne provocato dallo stato e dai media" dunque i bb erano lì per caso, i passamontagna li avevano perché a luglio a Genova fa un freddo cane, o erano tutti infiltrati, e chi dice che c'erano gli infiltrati fra i bb ché servivano da pretesto per caricare gli altri o è diessino o è lillipuzzolente ecc. ecc.
ma va là... che ognuno si prenda le sue responsabilità, giuste o sbagliate che siano (ammesso che ci sia qualcuno degno di ergersi a giudice), senza scrivere frottole che chiunque abbia visto un documentario serio o anche solo un servizio TV da 2 minuti non si potrebbe mai bere.
complimenti (e che qualcuno magari dica com'e' andata stamattina, eh?)
hasta, venceremos (però così basta, se no perderemo)
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Frottole...
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anarkik Thursday, Dec. 05, 2002 at 6:34 AM |
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3)"tutto ciò che accadde a Genova durante il g8 venne provocato dallo stato e dai media" dunque i bb erano lì per caso, i passamontagna li avevano perché a luglio a Genova fa un freddo cane, o erano tutti infiltrati, e chi dice che c'erano gli infiltrati fra i bb ché servivano da pretesto per caricare gli altri o è diessino o è lillipuzzolente ecc. ecc.
ma va là... che ognuno si prenda le sue responsabilità, giuste o sbagliate che siano (ammesso che ci sia qualcuno degno di ergersi a giudice), senza scrivere frottole che chiunque abbia visto un documentario serio o anche solo un servizio TV da 2 minuti non si potrebbe mai bere.
complimenti
...complimenti a te. In effetti le imprecisioni su Placanica, sull'effettiva quantità di "realtà e soggetti" perseguiti dalla repressione in questi giorni e su le caratteristiche personali o morali degli arrestati palermitani fanno di questo comunicato un documento politicamente poco lucido e dettato forse dall'emotività di un'assemblea convocata a caldo e in un clima di urgenza. Riguardo il punto 3) mi pare che ci sia poco da obiettare. Ognuno, com'è giusto che sia, deve prendersi le proprie responsabilità. Non vedo la ragione per cui si debba chiamare in causa il BB nel momento in cui si condanna il comportamento delle istituzioni e dei mezzi di comunicazione di massa prima, durante e dopo l'inferno di Genova. I pacchi bomba rinvenuti ed esplosi (uno in una caserma di CC, i deliri mediatici riguardi a bombardamenti di sangue infetto da Hiv sulla città, lo svuotamento di popolazione artatamente creato dal clima di terrore, il comportamento assassino di PS e CC che si lanciavano con i loro mezzi a tutta velocità contro spezzoni di corteo, i gas lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo, le mazzate violentissime distribuite a tutti, il pestaggio della Diaz e tanto altro ancora sono tutti elementi che dovrebbero portare chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità. I blacks e la loro tattica c'entrano poco dunque se a ricevere un avviso di garanzia ieri a Palermo è stato un mite docente di scuola media. Mi piace ricordare una frase scritta su uno striscione a Genova in quei giorni. Era in spagnolo e recitava più o meno così: "Siamo tutti black block"
(A)
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piccola precisazione
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uno (che ieri ecc.) Thursday, Dec. 05, 2002 at 4:01 PM |
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I malintesi sono facili, sembra, e dunque tengo a fare una piccola precisazione x anarkik e chiunque mi abbia frainteso. Sostanzialmente, a dispetto dei complimenti ironici, credo che siamo d'accordo sulla maggior parte delle cose. Magari per te sarà irrilevante e giustificata l'imprecisione, ma se consideri in che mani vanno i comunicati stampa converrai che la loro credibilità deve prevenire un possibile sciacallaggio da parte di chi lavora (ad es. nei media) per screditarci. Quanto ai BB, sia quelli "autentici" sia quelli fasulli che entravano e uscivano sorridenti dalla caserma con le spranghe in mano (ci sono precise testimonianze in proposito), è un dato di fatto che siano stati usati dai criminali in divisa per giustificare le loro cariche indiscriminate. Dunque chiunque dovrebbe riconoscere che hanno dato almeno un loro "piccolo contributo" a quanto di peggio è successo a Genova. Dato il contesto di quanto ho postato, che certo non era della serie "la colpa è dei black block", c'era bisogno di precisare chi aveva le più pesanti responsabilità? Lo potrei fare adesso, ma l'ha già fatto anarkik per me. Ribadisco comunque che nessuno di quelli che hanno visto immagini filmate di Genova può affermare che la violenza fosse un'esclusiva dei BB né della polizia. Quanto all'irresponsabilità dei media... chi conosce quel "mite prof." sa bene che né la lettura di un articolo di giornale né altro potrebbe trasformarlo in un "devastatore". E così chiunque abbia le idee chiare su mezzi, obiettivi e conseguenze della propria protesta, prima di andare alle manifestazioni. Dunque hai ragione, (A), N. non c'entra niente coi BB, e infatti non l'avevo proprio tirato in ballo in proposito, semmai alludevo proprio a lui come persona inoffensiva. hasta e basta, stavolta
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