Alle 4 di questa notte (mercoledì 4 dicembre), 45 perquisizioni, 9 persone rinchiuse in carcere, altri agli arresti domiciliari per un totale di 23 persone inquisite per i fatti del luglio del 2001 nelle manifestazioni contro il G.8. a Genova, oltre un anno e mezzo fa.
COMUNICATO stampa Alle 4 di questa notte (mercoledì 4 dicembre), 45 perquisizioni, 9 persone rinchiuse in carcere, altri agli arresti domiciliari per un totale di 23 persone inquisite per i fatti del luglio del 2001 nelle manifestazioni contro il G.8. a Genova, oltre un anno e mezzo fa. Le accuse: le più generiche e omnicomprensive possibili riguardano i reati di "devastazione e saccheggio" più i soliti "resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale". La sensazione che emerge nell'immediato è di un quadro politico e giudiziario che manifesta, con sempre più insistenza, la volontà di criminalizzare il movimento nella fase della sua espansione e radicamento nel sociale; oltre a quello di ridurre la vasta e crescente opposizione alle politiche neoliberiste e antipopolari ad un problema di "ordine pubblico". Possiamo affermare senza tema di essere smentiti che dopo il fallimento dell'inchiesta di Cosenza, i giudici di Genova sono protagonisti attraverso la questura di questa città di un'operazione che sulla base degli elementi in nostro possesso si caratterizza per l'inconsistenza degli indizi a carico e per l’assoluta genericità delle circostanze presentate. Il commento entusiasta e la "profonda soddisfazione" espressa dal " plurindagato" Vincenzo Canterini comandante del Primo Reparto Mobile di Roma, tra i maggiori responsabili dell'irruzione e dei violenti pestaggi alla scuola Diaz, dà paradossalmente il senso dell'intera vicenda se vi si aggiunge il dato della richiesta di "archiviazione" del pubblico ministero nei confronti del carabiniere Mario Placanica che ha sparato a Carlo Giuliani in Piazza Alimonda. Esprimiamo in nostro più fermo dissenso per il provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un nostro collaboratore, ad ulteriore conferma che la comunicazione indipendente, allo stesso modo di Cosenza viene individuata come soggetto da colpire e criminalizzare.
La redazione di Radi Onda Rossa 4.12.02
|