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bombe a Genova
by bip Monday, Dec. 09, 2002 at 5:34 AM mail:

Esplodono due ordigni a Genova che sorpresona... da Repubblica

ore 08:41 del 09-12-2002

Genova, due esplosioni davanti alla questura

GENOVA - Due bombe sono esplose in rapida sequenza questa notte davanti alla questura di di Genova. Si tratta di due ordigni al tritolo che erano stati nascosti nei cestini dell'immondizia, accanto al muro che circonda l'edificio. Il primo ordigno è esploso intorno alle 3.50 del mattino, il secondo pochi minuti dopo. Una delle due bombe è esplosa a poca distanza dal gabbiotto dei piantoni. Al momento della seconda deflagrazione, gli artificieri non erano ancora intervenuti e quindi non ci sono feriti. L'edificio ha riportato danni ingenti. Per il momento non è ancora giunta alcuna rivendicazione del gesto.


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c'era qualcosa che mancava
by kjas Monday, Dec. 09, 2002 at 6:18 AM mail:

Ecco il tassello mancante della strategia di criminalizzazione del movimento!!!
La bombetta non poteva mancare.
Strano che hanno aspettato tanto. Per il momento non ci sono rivendicazioni, ma non fara' tardi ad arrivare una sedicente brigata Carlo Giuliani o similari.
'sti cojoni dei servizi usano sempre le stesse tattiche, tanto la gente abbocca sempre.
E sabato a genova aspettiamoci di nuovo l'esercitino di pagliacci scalpitanti per imporre il loro disordine.

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Bombe a Genova
by kaos.mkr Monday, Dec. 09, 2002 at 6:22 AM mail:

C'è sempre qualcosa di sottilmente divertente nel leggere cose tipo "per fortuna non ci sono stati feriti", o anche "gravi danni all'edificio"...
La volta che mi metto una bomba sotto casa, avro' cura di a azzoppare un gatto, la solidarietà degli animalisti conta, e poi sono allergico...

Ci vediamo a Genova.

K.

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INVECE CHE COMMENTARE A MUZZO PROVIAMO A...
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 6:43 AM mail:

... fare un lavoro di monitoraggio su come viene data la notizia?

La repubblica on line dice che il fatto avviene alle 3.50 e riporta la notizia alle 8.51.

Alle 9.53 non c'è ancora nessuna notizia del genere su ANSA.IT

Io ho poca connessione, ma chi altro ne avesse, non si potrebbe fare un monitoraggio attento di come viene fuoir la cosa? Chi la dice per primo, come etc. etc.

Potrebbe essere interessante seguire la vicenda proprio dal punto di vista della presentazione mediatica che ne viene data.

o no?

Ad ogni modo qui il trafiletto di repubblica (è una di quelle news-ultimora che poi magari scompaiono dal sito)

-----------------
  24 ore
ore 08:51 del 09-12-2002

Genova, due esplosioni davanti alla questura

GENOVA - Due bombe sono esplose in rapida sequenza questa notte davanti alla questura di di Genova. Si tratta di due ordigni al tritolo che erano stati nascosti nei cestini dell'immondizia, accanto al muro che circonda l'edificio. Il primo ordigno è esploso intorno alle 3.50 del mattino, il secondo dieci minuti dopo. Non ci sono feriti, ma l'edificio ha riportato danni ingenti. Secondo le prime rilevazioni degli inquirenti, la prima bomba sarebbe stata piazzata dagli attentatori per fungere da esca: polizia ed artificieri, giunti sul luogo dopo l'esplosione, sarebbero stati investiti dalla seconda bomba, realizzata con schegge di metallo, ed esplosa dopo dieci minuti. Ma probabilmente, supppongono le forze dell'ordine, sono stati tarati male i tempi e la distanza delle due esplosioni: gli artificieri infatti sono intervenuti ma mantenedosi a una distanza di sicurezza dal primo ordigno esploso. Le schegge di metallo contenute dal secondo ordigno hanno provocato danni alle strutture e ai vetri delle finestre, fino al terzo piano. Per il momento non è ancora giunta alcuna rivendicazione del gesto.

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora2/genova.htm

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ancora breaking news
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 6:47 AM mail:

ADN Kronos ne da notizia alle 8 e 35

-----------

GENOVA: ESPLODONO DUE ORDIGNI A POCHI METRI DA QUESTURA
LE BOMBE NASCOSTE NEI CESTINI DELL'IMMONDIZIA

Genova, 9 dic. (Adnkronos) - Due ordigni sono esplosi a Genova questa mattina all'alba, il primo alle 3,50 circa, a pochi metri dalla Questura. Si tratta di due bombe al tritolo che erano state nascoste nei cestini dell'immondizia, accanto al muro che circonda la Questura del capoluogo ligure. Uno dei due ordigni e' esploso a distanza ravvicinata dal gabbiotto dei piantoni.
(Rre-Ada/Gs/Adnkronos)
09-DIC-02 08:35

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Il Corriere della Sera
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 6:52 AM mail:

Questo il trafiletto del corriere, senza orario

---------------



CRONACHE

Ingenti i danni all'edificio causati dell'esplosione

Genova, due bombe vicino alla Questura

Gli ordigni, entrambi nascosti nei cestini dell'immondizia, sono esplosi poco prima dell'alba. Nessuno è rimasto ferito

GENOVA - Due ordigni sono esplosi a Genova verso le quattro del mattino a pochi metri dalla Questura.
Si tratta di due bombe al tritolo che erano state nascoste nei cestini dell'immondizia, accanto al muro che circonda la Questura del capoluogo ligure. Uno dei due ordigni è esploso a distanza ravvicinata dal gabbiotto dei piantoni. Nessuno è rimasto ferito, mentre sembrano ingenti i danni subiti dall'edificio.
Nessuno ha ancora avanzato rivendicazioni per le due esplosioni.

NEL SECONDO ORDIGNO ANCHE PEZZI DI FERRO - Le due deflagrazioni sono avvenute a 10 minuti di distanza una dall'altra e questo lascerebbe supporre che la seconda bomba sia stata piazzata per colpire chi interveniva sul posto dopo la prima esplosione. La seconda bomba, secondo quanto riferiscono alcune fonti, era stata confezionata anche con pezzi di ferro. Secondo gli inquirenti, l’esplosivo utilizzato sembra esplosivo da cava. Sono in corso i rilievi degli esperti.

9 dicembre 2002

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/12_Dicembre/09/genova.shtml

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09.37
by lubna Monday, Dec. 09, 2002 at 6:53 AM mail:

AGIS (CRO) - 09/12/2002 - 9.37.00
BOMBE GENOVA: LA SECONDA DOVEVA UCCIDERE (AGI) - Genova, 9 dic. - E' ancora troppo presto per dare una valutazione dell'attentato all'alba alla questura di Genova. Prende piede comunque l'ipotesi che il secondo ordigno esploso dovesse uccidere. L'ipotesi e' emersa sulla base dei primi riscontri. Sarebbero stati rinvenuti al secondo piano del palazzo della questura alcuni oggetti metallici contenuti dalla bomba stessa e proiettati in aria dall'esplosione dell'ordigno. (AGI) Rab/Chi 090937 DIC 02

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lanci agenzie
by kjas Monday, Dec. 09, 2002 at 6:54 AM mail:

GENOVA: DUE BOMBE ESPLODONO DAVANTI QUESTURA =
(AGI) - Genova, 9 dic. - Due bombe sono esplose in rapida
sequenza questa notte davanti alla questura di di Genova. Il
primo ordigno e' esploso intorno alle 4 di mattina, pochi minuti
dopo e' avvenuta la seconda esplosione. Per fortuna gli
artificieri non erano ancora intervenuti e quindi non ci sono
feriti ma danni ingenti all'edificio. (AGI)
Rab/Pia/Non Segue
090829 DIC 02

09:29 GENOVA: ESPLODONO DUE ORDIGNI A POCHI METRI DA QUESTURA (2) =

(Adnkronos) - Gli ordigni sono esplosi a dieci minuti l'uno
dall'altro provocando danni al lato dell'edificio della Questura che
e' adiacente al parco. Il cancello di accesso al giardino, di notte
chiuso, e' stato forzato. Fino a questo momento l'azione non e' stata
rivendicata e la polizia scientifica e' sul posto per i rilievi.
(Rre/Rs/Adnkronos)
09-DIC-02 09:29

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10.05
by 2 Monday, Dec. 09, 2002 at 6:55 AM mail:

AGIS (CRO) - 09/12/2002 - 10.05.00
BOMBE GENOVA: PROCURA, ACCERTARNE SUBITO PATERNITA' (AGI) - Genova, 9 dic. - Nessun commento ma molta preoccupazione alla procura di Genova per l'attentato all'alba alla Questura. "Mi auguro che venga attribuita presto la paternita' del gesto" auspica un magistrato. Poi, rirendosi ai prossimi processi, aggiunge "Non dimentichiamo che Genova sara' presto all'attenzione dell'opinione pubblica per i fatti del G8 e noi non dobbiamo portarci dietro le tossine di questo episodio". Piu' in generale si osserva che non e' la prima volta che le bombe sono state protagoniste nel paese per delegittimare una contestazione o in presenza di forti fermenti sociali quale puo' essere oggi il caso Fiat. (AGI) Rab/Sgv 091005 DIC 02

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10.06 ansa
by 3 Monday, Dec. 09, 2002 at 6:57 AM mail:

ANSA (CRO) - 09/12/2002 - 10.06.00
DUE ORDIGNI SCOPPIANO VICINO QUESTURA GENOVA (2) (ANSA) - GENOVA , 9 DIC - Gli ordigni sono stati collocati probabilmente in cestini dei rifiuti nei giardini pubblici intitolati a Francesco Coco, il magistrato ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976. I giardini distano circa 20-30 metri dall'edificio della Questura ed occupano una collinetta che lo sovrasta. Di notte i giardini sono chiusi ma e' facile oltrepassare le cancellate. La prima esplosione e' avvenuta alle 3,50, la seconda alle 4. Dai primi accertamenti viene escluso che si tratti di bombe-carta e si propende per l'uso di esplosivo da cava o addirittura tritolo. Schegge metalliche sono state proiettate tutto intorno e sono piovute sul passo carraio della Questura che si affaccia proprio sul lato dei giardini. Quasi tutti i vetri delle finestre da quella direzione sono andati in frantumi e molte schegge metalliche sono penetrate negli uffici, che erano tutti chiusi a quell'ora. Preoccupazione per l'attentato e' stata espressa dal questore Oscar Fioriolli. Allarma soprattutto il fatto che le esplosioni siano state due: la seconda avrebbe potuto ferire o addirittura uccidere gli agenti accorsi per verificare i danni provocati dalla prima. Sul luogo dello scoppio dall'alba sono accorsi artificieri, agenti, carabinieri e vigili del fuoco.(ANSA). MAN/IMP

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ecco un timido accenno!!!
by kjas Monday, Dec. 09, 2002 at 6:59 AM mail:

BOMBE GENOVA: PROCURA, ACCERTARNE SUBITO PATERNITA' =
(AGI) - Genova, 9 dic. - Nessun commento ma molta preoccupazione
alla procura di Genova per l'attentato all'alba alla Questura.
"Mi auguro che venga attribuita presto la paternita' del gesto"
auspica un magistrato. Poi, rirendosi ai prossimi processi,
aggiunge "Non dimentichiamo che Genova sara' presto
all'attenzione dell'opinione pubblica per i fatti del G8 e noi
non dobbiamo portarci dietro le tossine di questo episodio".
Piu' in generale si osserva che non e' la prima volta che le
bombe sono state protagoniste nel paese per delegittimare una
contestazione o in presenza di forti fermenti sociali quale puo'
essere oggi il caso Fiat. (AGI)

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Sì, la seconda doveva uccidere...
by Emiliano Monday, Dec. 09, 2002 at 7:00 AM mail:

Come no... come le ultime centinaia (mi piacerebbe che qualcuno le contasse) di bombe brigatiste-anarchico/insurrezionaliste-ecoterroriste che ogni volta dovevano procurare stragi, disastri ferroviari e ogni volta erano o dei barilotti con uno stoppino spento o delle bombe che, miracolosamente, venivano disinnescate un attimo prima dal coraggioso artificiere di turno o dei mega-petardoni che esplodono guarda caso quando non c'è nessuno. Be', almeno questi stronzi non hanno ancora avuto coraggio di ammazzare della gente come facevano negli anni '70.
Ma chi pensano di prender per il culo? Me, no di certo.

Emiliano

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Occhi aperti
by F. Monday, Dec. 09, 2002 at 7:09 AM mail:

Vedrete la rivendicazione...
Immagino, se guardo le ultime mosse di mr wolf, che sara' piu' esplosiva delle bombe stesse.

Bombe per attaccare o per difendersi?
Vogliono attaccare il movimento o difendersi dal movimento?
Sono solo per noi o anche per qualcun altro? Per scaldare qualcun altro? Per segare qualcun altro... per *superare* Firenze?

In ogni caso togliamo la matita dall'orecchio e scriviamo una riga in piu' nel libro dei conti.

F.

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graziaddio sono salvi
by kjas Monday, Dec. 09, 2002 at 7:09 AM mail:

BOMBE GENOVA: UN CANCELLO CHIUSO HA SALVATO I POLIZIOTTI =
(AGI) - Genova, 9 dic. - Un cancello trovato chiuso ha salvato
la pattuglia della polizia intervenuta immediatamente dopo
l'esplosione del primo ordigno di stanotte nei giardini
Francesco Coco, a fianco della questura genovese. Secondo la
ricostruzione le volanti, presenti in questura, subito dopo la
prima esplosione, alle 3.50, hanno cercato di raggiungere il
luogo della deflagrazione all'interno dei giardini. Trovando il
cancello di ingresso chiuso da una catena hanno deciso di
passare da una entrata secondaria e mentre compivano il giro per
raggiungerla e' esplosa, alle 4, la seconda bomba. I due ordigni
erano posti ad una distanza di circa 40 metri dall'edificio. Tra
una bomba e l'altra c'era una distanza di 10-20 metri.
Sul posto sono in corso i rilievi dei carabinieri
artificieri e vengono utilizzati anche cani antiesplosivi della
polizia alla ricerca di eventuali altri ordigni o tracce di
esplosivo. (AGI)

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Ancora da repubbblica
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 7:11 AM mail:

Genova, 10:17
Bombe alla questura, forse usato il tritolo

Gli ordigni esplosi nella notte a pochi metri dalla questura di Genova (leggi qui: http://www.kataweb.it/news/detail.jsp?idCategory=2220&idContent=310601) sono stati collocati con ogni probabilità in cestini dei rifiuti nei giardini pubblici intitolati a Francesco Coco, il magistrato ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976. I giardini distano circa 20-30 metri dall'edificio della Questura ed occupano una collinetta che lo sovrasta. Di notte i giardini sono chiusi ma è facile oltrepassare le cancellate. La prima esplosione è avvenuta alle 03:50, la seconda alle 4.

Dai primi accertamenti viene escluso che si tratti di bombe-carta e si propende per l'uso di esplosivo da cava o addirittura tritolo. Schegge metalliche sono state proiettate tutto intorno e sono piovute sul passo carraio della Questura che si affaccia proprio sul lato dei giardini. Quasi tutti i vetri delle finestre da quella direzione sono andati in frantumi e molte schegge metalliche sono penetrate negli uffici, che erano tutti chiusi a quell'ora.

Preoccupazione per l'attentato è stata espressa dal questore Oscar Fioriolli. Allarma soprattutto il fatto che le esplosioni siano state due: la seconda avrebbe potuto ferire o addirittura uccidere gli agenti accorsi per verificare i danni provocati dalla prima.

Sul luogo dello scoppio dall'alba sono accorsi artificieri, agenti, carabinieri e vigili del fuoco. (red)

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_310630.html

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Ridicoli!!
by strategia della.....farsa Monday, Dec. 09, 2002 at 7:47 AM mail:

E' alquanto ridicolo che le bombette siano state piazzata davanti alla Questura di Genova, uno dei posti più sorvegliati della città....
Non c'è da scherzare però, il clima sociale è alquanto teso, propizio per film già tristemente noti.
E' indicativo il fatto che per queste bombe (da quelle a Torino nel '98 fino ad oggi) non sia stato trovato alcun colpevole.
Sarà stato qualche Caramba in libera uscita (loro sono specializzati in queste cose).

P.S. Quando hanno voluto fare dei macelli non hanno avuto alcuno scrupolo e credo che tuttora non ne abbiano.

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testimone....auricolare
by kjas Monday, Dec. 09, 2002 at 8:08 AM mail:

rivelazioni sconvolgenti:
il testimone ha sentito ben 2 esplosioni
-------------------------------


DUE ORDIGNI SCOPPIANO VICINO QUESTURA GENOVA, UN TESTIMONE

(ANSA) - GENOVA, 9 DIC - ''Stavo dormendo e ho sentito la
prima esplosione. Saranno state circa le 4. Ho capito subito che
non era un petardo, ma un ordigno bellico. Un colpo molto secco.
Io ho fatto la guerra e queste cose le conosco''. Giorgio
Ciocia, pensionato, abita in via Brigate Partigiane a poca
distanza dal lato sud della questura, dove e' avvenuta l'
esplosione.
''Dopo la prima - prosegue - ho sentito una seconda
esplosione, piu' energica. Anche in questo caso ho pensato ad
una bomba, non ad un petardo''

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la prudenza li ha....salvati
by lubna Monday, Dec. 09, 2002 at 9:21 AM mail:

ANSA (CRO) - 09/12/2002 - 12.28.00
ATTENTATO GENOVA: PARLA UN AGENTE, LA PRUDENZA CI HA SALVATI (ANSA) - GENOVA, 9 DIC - ''Abbiamo sentito un botto e siamo usciti subito a guardare - racconta un assistente di polizia che la notte scorsa era in servizio in questura quando sono esplose le bombe -. All' inizio pensavamo ad una bomba carta, ad un gesto dimostrativo contro di noi. L' ispettore di turno alle volanti tuttavia ha deciso di circondare la zona con degli uomini in corso Saffi e ha mandato una volante all' ingresso superiore dei giardini perche' controllasse anche da sopra''. ''Mentre i colleghi controllavano che nessuno scappasse da sotto - prosegue l' assistente - noi siamo saliti in via Mura delle Capuccine, all' ingresso superiore, per vedere se c'era qualcuno che scappava. Sono arrivate anche altre auto di colleghi. Qualcuno voleva subito scavalcare ed entrare il giardino. Qualcun altro invece ha detto di aspettare un momento, perche' la situazione non era chiara''. ''Questa prudenza ci ha salvati - racconta ancora il poliziotto - Quando alla fine abbiamo deciso di scavalcare il cancello ed entrare, abbiamo sentito la seconda esplosione. E' stata fortissima. In quel momento eravamo a circa cento metri di distanza. Se fossimo entrati e ci fossimo avvicinati, saremmo stati travolti dallo spostamento d'aria''. Dopo la seconda esplosione gli agenti hanno fatto intervenire gli artificieri, che hanno raggiunto il luogo dell' esplosione. ''Abbiamo trovato il lucchetto del cancello dell' entrata superiore dei giardini, in via Mura delle Capuccine, tagliato. Il cancello era accostato. Probabilmente gli attentatori hanno tagliato il lucchetto, sono entrati hanno messo le bombe e sono fuggiti, accostando il cancello''. (ANSA). YTM-MAN/TST

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la repubblica ancora
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 9:25 AM mail:

Doppia esplosione. Nessun ferito, danni all'edificio
Gli ordigni probabilmente confezionati con esplosivo da cava
Attentato a Genova
Il questore: "Polizia nel mirino"
Il primo ordigno doveva essere soltanto un'esca
L'altro, più potente, doveva colpire gli agenti accorsi

GENOVA - Attentato, nella notte, alla questura di Genova. Due ordigni, che erano stati piazzati sul retro dell'edificio, sono esplosi in sequenza ravvicinata poco prima delle 4, provocando danni alle vetrate del palazzo ma, fortunatamente, nessun ferito. Non è ancora giunta alcuna rivendicazione, ma il questore di Genova è sicuro: "Volevano colpire gli agenti".

La prima bomba è esplosa alle 3.50, la seconda dieci minuti dopo, alle 4. Gli ordigni erano stati nascosti in due cestini dei rifiuti, sul retro del palazzo, all'interno di un giardino pubblico intitolato a Francesco Coco, magistrato ucciso delle Brigate rosse. Gli attentatori sono entrati nel parco forzando il lucchetto del cancello che, come ogni giorno, era stato chiuso all'ora del tramonto. Non c'erano testimoni né automobili parcheggiate. I danni maggiori sono quelli riportati dalle vetrate del palazzo: in frantumi le finestre del secondo, terzo e quarto piano, salve solo quelle del primo piano perché blindate.

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Ma fin dalle prime indagini si è configurato quale fosse l'obiettivo dell'attentato: gli agenti delle forze dell'ordine. "Chi ha messo questi ordigni - ha dichiarato il questore di Genova, Oscar Fiorolli - voleva colpire gli operatori di polizia mentre intervenivano". Secondo gli inquirenti, infati, sembra che il primo ordigno dovesse fungere da esca, ed attirare sul luogo le forze dell'ordine che, dopo pochi minuti, sarebbero state travolte dalla seconda bomba, di carica superiore e realizzata, fra l'altro, con schegge di metallo.

Ma non è andata così. Subito dopo la prima esplosione, una volante della polizia che passava nella zona si è recata sul posto, ma ha trovato chiuso uno dei due cancelli da cui si accede al parco. E mentre l'auto faceva il giro per raggiungere l'altra entrata, è esploso il secondo ordigno. "Fortunatamente - ha detto Fiorolli - i poliziotti hanno pensato di circondare i giardini per vedere se qualcuno usciva. In questo modo non sono intervenuti subito sul posto e questo ha evitato che venissero colpiti dalla seconda esplosione". In quanto alla fabbricazione delle bombe, una prima ipotesi parla di esplosivo da cava. Gli ordigni erano stati posti a 20 e 40 metri di distanza dal muro del palazzo della questura.

Nessun commento riguardo la matrice dell'attentato. "Stiamo seguendo tutte le piste" ha detto Fiorolli. Gli investigatori starebbero valutando anche la pista degli anarco-insurrezionalisti, che potrebbero aver deciso di colpire dopo gli arresti dei manifestanti coinvolti negli scontri del G8. A questo proposito, le indagini sono state affidate al pool di magistrati della Direzione distrettuale antimafia, già impegnati nell'inchiesta sulle violenze a Genova durante il Vertice, nel luglio 2001. Del pool, coordinato dal procuratore aggiunto Giancarlo Pellegrino, fanno parte anche i pubblici ministeri Anna Canepa e Andrea Canciani, che hanno chiesto e ottenuto i 23 provvedimenti cautelari, eseguiti mercoledì scorso, nei confronti di alcuni esponenti dei No global.

Ma non viene esclusa neppure la pista della criminalità organizzata, in particolare quella albanese: proprio in questi giorni si sta celebrando, al tribunale del capoluogo ligure, un processo contro numerosi mafiosi albanesi, arrestati nel corso di un'operazione della squadra mobile.

(9 dicembre 2002)

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_310716.html

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cambiato idea sui pm
by lubna Monday, Dec. 09, 2002 at 9:33 AM mail:

ANSA (CRO) - 09/12/2002 - 12.38.00
ATTENTATO GENOVA: INCHIESTA, PER ORA INDAGA PM DI TURNO (V. 'ATTENTATO QUESTURA GENOVA: POOL G8 E DDA...' DELLE 11.40) (ANSA) - GENOVA, 9 DIC - A differenza di quanto si era appreso in un primo momento, la procura non ha ancora deciso a quali magistrati affidare le indagini, perche' sta ancora aspettando di leggere il rapporto della Digos. ''Non e' ancora chiara infatti - ha spiegato il procuratore reggente Francesco Lalla - la matrice di questo atto''. Per ora le indagini sono svolte dal pubblico ministero Alberto Lari, di turno la notte scorsa. (ANSA). MTT/LP

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ri-posto
by bip Monday, Dec. 09, 2002 at 10:24 AM mail:

Per ricordare e approfondire come vanno a finire certe storie...

Ps nei guai per falsi ordigni
Sarà il gip del tribunale di Firenze a decidere, giovedì prossimo, sulla richiesta di rinvio a giudizio per fabbricazione, detenzione e porto di ordigni esplosivi di Giuseppe Busacca, 37 anni, l'artificiere del servizio antisabotaggio della questura di Firenze arrestato nel luglio del 1995 con l'accusa di aver collocato bombe che lui stesso aveva provveduto poi a disinnescare. L'episodio più grave contestato a Busacca risale al 1994, poco prima della visita a Firenze dell'allora ministro degli interni Roberto Maroni.

bip

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il nuovo.it
by macchia Monday, Dec. 09, 2002 at 10:33 AM mail:

Genova, esplodono 2 bombe davanti alla Questura


Gli ordigni erano in due cestini della spazzatura. Sono scoppiati nella notte a 10 minuti l'uno d'altro. Forse il primo era "un'esca" per attirare i soccorsi, da colpire con la seconda. Nessun ferito, danni ingenti.
di Alessandra Fava

GENOVA - Due esplosioni hanno sconvolto la notte del capoluogo ligure. Due bombe sono state piazzate infatti vicinissime alla Questura di Genova e sono scoppiate a dieci minuti di distanza l'una dall'altra. La prima sembra essere un'"esca" per attirare sul posto i primi controlli e soccorsi, da colpire poi con la seconda, più potente, che conteneva anche schegge di metallo. Soltanto per un caso fortunato, a quanto sembra, quindi, non c'è stato nessun ferito. Per un attentato preparato proprio alla vigilia di una nuova settimana difficile per Genova, che si concluderà sabato con una grande manifestazione dei no global contro i recenti arresti per gli scontri avvenuti durante il G8 del luglio 2001.

La prima bomba è esplosa alle 3 e 50, alle 4 la seconda. I due ordigni, a quanto sembra a base di tritolo, erano stati piazzati in due cestini della spazzatura nei giardini "Francesco Coco" (il magistrato ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976), su corso Aurelio Saffi. I giardini sono separati dal muro perimetrale della Questura solo da un parcheggio. Il primo ordigno si trovava a 40 metri dall'edificio, il secondo, a soli venti metri, molto vicino al gabbiotto dei piantoni. Entrambi erano comunque abbastanza vicini da far andare in frantumi i vetri della Questura dal secondo piano in su.

Chi ha sistemato l'esplosivo contava però con ogni probabilità di colpire anche alcune persone. Nel lasso di tempo tra le due esplosioni, infatti, si sono mobilitate le forze dell'ordine. Gli agenti arrivati sul posto sono entrati però nei giardini dall'entrata più lontana dalla Questura e dal luogo dell'esplosione, a monte dei giardini delle "Caravelle", dall'entrata che, secondo una prima versione, presentava segni di effrazione con il lucchetto del cancello rotto (una successiva versione parla invece di un cancello ancora chiuso). Nel frattempo è esploso l'altro ordigno.Per il momento l'attentato non è stato rivendicato. Sul posto sono arrivati per un sopralluogo il questore di Genova Oscar Fioriolli e il Capo della squadra mobile Claudio Sanfilippo. Il pm di turno, che per ora indaga sull'episodio, Alberto Lari, è arrivato sul posto prima dell'alba.

Il questore di Genova Oscar Fioriolli parla di "un atto terroristico". "Volevano colpire gli agenti" dice . Contattato dal Nuovo il leader dei no global campani Francesco Caruso parla di un "attentato contro il movimento" .

Tra le piste che si stanno iniziando a seguire ci sono quella anarco-insurrezionalista ma anche quella della malavita albanese. La prima sarebbe dettata da una serie di lettere, fax e telefonate minatorie arrivate ai pm Franz, Canepa e Canciani che hanno seguito le indagini su piazza Alimonda e sugli incidenti di piazza durante il G8. La seconda invece è relativa a una lunga inchiesta ormai arrivata a processo sui traffici di droga e prostituzione della mafia albanese.

I testimoni. ''Abbiamo sentito un botto e siamo usciti subito a guardare - racconta un assistente di polizia che era in servizio in Questura - All'inizio pensavamo a una bomba carta, a un gesto dimostrativo contro di noi. L'ispettore di turno alle volanti tuttavia ha deciso di circondare la zona con degli uomini in corso Saffi e ha mandato una volante all'ingresso superiore dei giardini perché controllasse anche da sopra. Mentre i colleghi controllavano che nessuno scappasse da sotto noi siamo saliti in via Mura delle Capuccine, all'ingresso superiore, per vedere se c'era qualcuno che scappava. Sono arrivate anche altre auto di colleghi. Qualcuno voleva subito scavalcare ed entrare il giardino. Qualcun altro invece ha detto di aspettare un momento, perché la situazione non era chiara''.

''Questa prudenza ci ha salvati - prosegue il poliziotto - Quando alla fine abbiamo deciso di scavalcare il cancello ed entrare, abbiamo sentito la seconda esplosione. E' stata fortissima. In quel momento eravamo a circa cento metri di distanza. Se fossimo entrati e ci fossimo avvicinati, saremmo stati travolti dallo spostamento d'aria. Abbiamo trovato il lucchetto del cancello dell'entrata superiore dei giardini, in via Mura delle Capuccine, tagliato. Il cancello era accostato. Probabilmente gli attentatori hanno tagliato il lucchetto, sono entrati hanno messo le bombe e sono fuggiti, accostando il cancello''.

"Stavo dormendo e ho sentito la prima esplosione. Saranno state circa le 4 - racconta un testimone, Giorgio Ciocia, pensionato, che abita in via Brigate Partigiane a poca distanza dal lato sud della questura - Ho capito subito che non era un petardo, ma un ordigno bellico. Un colpo molto secco. Io ho fatto la guerra e queste cose le conosco. Dopo la prima ho sentito una seconda esplosione, più energica. Anche in questo caso ho pensato a una bomba, non a un petardo''.

(9 DICEMBRE 2002, ORE 8:10; ultimo aggiornamento ORE 13:10)


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e ancora repubblica
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 12:19 PM mail:

Genova, un assistente di polizia ripercorre i drnmmatici
istanti della due esplosioni di stanotte vicino alla Questura
Il racconto di una agente
"Salvati dalla prudenza"

GENOVA - Salvati dalla prudenza. E'questo il racconto di una assistente di polizia che la notte scorsa era in servizio in questura quando sono esplose le due bombe. "Abbiamo sentito un botto e siamo usciti subito a guardare - speiga l'agente - All'inizio pensavamo ad una bomba carta, ad un gesto dimostrativo contro di noi. L'ispettore di turno alle volanti tuttavia ha deciso di circondare la zona con degli uomini in corso Saffi e ha mandato una volante all'ingresso superiore dei giardini perchè controllasse anche da sopra".

"Mentre i colleghi controllavano che nessuno scappasse da sotto - prosegue l'assistente - noi siamo saliti in via Mura delle Capuccine, all'ingresso superiore, per vedere se c'era qualcuno che scappava. Sono arrivate anche altre auto di colleghi. Qualcuno voleva subito scavalcare ed entrare il giardino. Qualcun altro invece ha detto di aspettare un momento, perché la situazione non era chiara. Questa prudenza ci ha salvati - racconta ancora il poliziotto - Quando alla fine abbiamo deciso di scavalcare il cancello ed entrare, abbiamo sentito la seconda esplosione. E' stata fortissima. In quel momento eravamo a circa cento metri di distanza. Se fossimo entrati e ci fossimo avvicinati, saremmo stati travolti dallo spostamento d'aria".

Dopo la seconda esplosione gli agenti hanno fatto intervenire gli artificieri, che hanno raggiunto il luogo dell'esplosione. "Abbiamo trovato il lucchetto del cancello dell'entrata superiore dei giardini, in via Mura delle Capuccine, tagliato. Il cancello era accostato. Probabilmente gli attentatori hanno tagliato il lucchetto, sono entrati hanno messo le bombe e sono fuggiti, accostando il cancello".

(9 dicembre 2002)

http://www.repubblica.it/online/cronaca/questura/agente/agente.html

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foto da repubblica
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 12:25 PM mail:

 foto da repubblica...
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una delle foto più "significative" pubblicate da repubblica.

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il corriere
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 12:34 PM mail:

Le piste: anarco-insurrezionalisti o mafia albanese
Due bombe davanti alla Questura di Genova
Gli ordigni, esplosi a pochi minuti di distanza poco prima dell'alba, congegnati per fare vittime tra i poliziotti
GENOVA - Due ordigni sono esplosi a Genova verso le quattro del mattino a pochi metri dalla Questura. Si tratta di due bombe che erano state nascoste nei cestini dell'immondizia, accanto al muro che circonda la Questura del capoluogo ligure. Uno dei due ordigni è esploso a distanza ravvicinata dal gabbiotto dei piantoni. Nessuno è rimasto ferito, mentre sembrano ingenti i danni subiti dall'edificio. Nessuno ha ancora avanzato rivendicazioni per le due esplosioni.

«VOLEVANO UCCIDERE» - «Chi ha messo questi ordigni voleva colpire gli operatori di polizia mentre intervenivano». Il questore di Genova Oscar Fioriolli, rientrato stamani a Genova, ha commentato così in una breve conferenza stampa l' attentato dalla scorsa notte.

LA PRIMA BOMBA - Alle 3.50 è scoppiata la prima bomba ai giardini Coco in un cestito della spazzatura. L' ordigno era di limitato potenziale e si trovava a circa quaranta metri dalla facciata sud della questura. Questa esplosione ha fatto solo rumore e non ha provocato danni. «Fortunatamente - ha dichiarato Fioriolli - i poliziotti hanno pensato di circondare i giardini per vedere se qualcuno usciva. In questo modo non sono intervenuti subito sul posto e questo ha evitato che venissero colpiti dalla seconda esplosione». Gli agenti, dopo aver circondato la zona, hanno cercato di entrare nei giardini Coco dal cancello superiore.

LA SECONDA BOMBA, PIU' POTENTE - Mentre quattro poliziotti erano davanti ai cancelli, è scoppiato il secondo ordigno. Questa volta si trattava di una bomba molto più potente, che ha provocato i danni alla facciata della questura. I poliziotti si trovava a circa cento metri dal luogo dello scoppio. Sono rimasti spaventati e storditi, ma illesi. «La seconda bomba - ha commentato Fioriolli - era chiaramente posta sul percorso che gli operatori dovevano fare per raggiungere il luogo della prima esplosione».

LE INDAGINI - Da indiscrezioni, gli investigatori stanno valutando anche la pista degli anarco-insurrezionalisti, che potrebbero aver deciso di colpire dopo gli arresti dei manifestanti coinvolti negli scontri del G8. Non viene esclusa neppure la pista della criminalità organizzata, in particolare di quella albanese. Proprio in questi giorni si sta celebrando al tribunale di Genova un maxi processo contro numerosi mafiosi albanesi, arrestati nel corso di una vasta operazione della squadra mobile. Tra le vetrate della questura andante in frantumi ci sono sia quelle della Digos che ha indagato sui no global, sia della squadra mobile che ha indagato sugli albanesi.
9 dicembre 2002

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/12_Dicembre/09/genova.shtml

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indagini alla dia
by lisa Monday, Dec. 09, 2002 at 1:23 PM mail:

ultimora repubblica.
se la rivendicazione venisse da un qualche "fronte", non mi stupirebbe più di tanto.

Genova, 15:42
Bombe questura, indagini affidate a pool Dda

L'indagine sull'esplosione delle due bombe davanti alla questura di Genova è stata affidata ai magistrati della Divisione distrettuale antimafia ligure, che fa capo al procuratore aggiunto Giancarlo Pellegrino e si occupa di criminalità organizzata. Intanto oggi in procura tutti i vertici hanno evidenziato il "grave clima di preoccupazione" che si è creato a Genova con questo attentato, mentre il procuratore generale Domenico Porcelli ha ipotizzato che possa essere di matrice politica, "anche se è presto per esserne sicuri, in quanto le indagini sono appena iniziate". "Questo attentato non è stato uno scherzo - ha detto Pellegrino - solo casualmente non ci sono state vittime". (red)

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BASTA INFAMI !!!!!!!
by Trudy Monday, Dec. 09, 2002 at 2:11 PM mail:

La strategia della tensione è onniprsente.

Sono finiti or ora i processi dei ROS-MARINI ed ecco arrivare una nuova ventata di ordigni marca Digos/ROS.
Insurrezzione oggi nel 2003 non vuol dire bombe.
Insurrezzione oggi per noi vuole dire una forte presa di coscienza del passato per una risposta 'politica' efficace nel presente/futuro.

Oggi una bomba in una sede dei 'servi' non servirebbe assolutamente a nulla.
Oggi una boba ai servi serve solo per giustificare e rimpinguare i contributi al SISDE o SIFAR o chiamateli come meglio credete/volete. Oggi una bomba 'serve' a rafforzare maggiormente la fitta rete di Infiltrati pagati dallo stato. O semplicemente a garantirgli uno stipendio per qualche altro anno.

BASTA CON LE MONTATURE
BASTA CON LE FINZIONI
BASTA CON LA FALSA INFORMAZIONE.

INSURREZZIONE CONTRO IL POTERE

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ancora da repubblica
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 2:53 PM mail:

Doppia esplosione nella notte. Nessun ferito, danni all'edificio
Gli ordigni probabilmente confezionati con esplosivo da cava
Genova, bombe alla Questura
"Erano fatte per uccidere"
La prima era un'esca, l'altra doveva colpire i poliziotti accorsi
Le indagini, affidate ai magistrati della Dda, in tutte le direzioni

GENOVA - "Questo attentato non è uno scherzo. Solo casualmente non ci sono state vittime". E' il commento del procuratore aggiunto di Genova, Giancarlo Pellegrino che coordina le indagini sulle bombe di questa notte a Genova. Due ordigni, esplosi alle 3,50 e alle 4 nei giardini intitolati a Francesco Coco (giudice ucciso dalle Br nei primi anni '70) a pochi metri dalla Questura all'inizio di corso Aurelio Saffi. Bombe vere, decisamente pericolose, fatte con esplosivo di cava (probabilmente tritolo), pezzi di metallo e bulloni. "Volevano colpire gli agenti che sarebbero accorsi" ha detto il questore di Genova Oscar Fioriolli nella prima conferenza stampa di questa mattina. Per fortuna, i poliziotti hanno perso tempo davanti a un cancelletto chiuso e hanno dovuto compiere un lungo giro. Nel frattempo c'è stata la seconda esplosione.

Gli attentatori sono entrati nel parco forzando il lucchetto del cancello che, come ogni giorno, era stato chiuso all'ora del tramonto anche in seguito alle proteste degli abitanti della zona che, negli anni scorsi, si erano lamentati per le pessime frequentazioni notturne (prostitute, viados ecc.). In quel momento non c'erano testimoni né automobili parcheggiate. I danni maggiori sono quelli riportati dalle vetrate del palazzo: in frantumi le finestre del secondo, terzo e quarto piano, salve solo quelle del primo piano perché blindate.

Per fortuna, l'effetto esca non ha funzionato. Subito dopo la prima esplosione, una volante della polizia che passava nella zona si è recata sul posto, ma ha trovato chiuso uno dei due cancelli da cui si accede al parco. E mentre l'auto faceva il giro per raggiungere l'altra entrata, è esploso il secondo ordigno. "Fortunatamente - ha detto Fioriolli - i poliziotti hanno pensato di circondare i giardini per vedere se qualcuno usciva. In questo modo non sono intervenuti subito sul posto e questo ha evitato che venissero colpiti dalla seconda esplosione". In quanto alla fabbricazione delle bombe, una prima ipotesi parla di esplosivo da cava. Gli ordigni erano stati posti a 20 e 40 metri di distanza dal muro del palazzo della questura.

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Nessun commento riguardo la matrice dell'attentato. "Stiamo seguendo tutte le piste" ha detto Fioriolli. Gli investigatori starebbero valutando anche la pista degli anarco-insurrezionalisti, che potrebbero aver deciso di colpire dopo gli arresti dei manifestanti coinvolti negli scontri del G8. Ma non viene esclusa neppure la pista della criminalità organizzata, in particolare quella albanese: proprio in questi giorni si sta celebrando, al tribunale del capoluogo ligure, un processo contro numerosi mafiosi albanesi, arrestati nel corso di un'operazione della squadra mobile.

Le indagini, avviate dal sostituto procuratore di turno Alberto Lari, è già passata nelle mani dei magistrati della Dda specializzati nella lotta alla criminalità organizzata. Il responsabile, Giancarlo Pellegrino ha fatto anche un accenno ai problemi di sicurezza: "A Genova - ha detto - va affrontato al più presto il problema della sicurezza di tutti gli obiettivi sensibili".

Rivendicazioni, per ora, non ce ne sono. Le ipotesi sono dunque le più disparate e, quindi, le più ovvie. Si va dagli anarco-insurrezionalisti (accusati per le bombe milanesi degli anni scorsi), alle bande criminali albanesi. Dal mondo No gobal arriva anche l'idea che possa trattarsi di una provocazione contro il movimento che, proprio sabato prossimo, ha in programma una grande manifestazione a Genova per protestare contro i 23 arresti decisi nei giorni scorsi dal gip genovese D'Aloisio per le violenze durante il G8 del luglio 2001. E la manifestazione di sabato diventa adesso un problema tanto che il vicepresidente della Regione, Gianni Plinio (An) chiede di vietarla. Il segretario provinciale dei ds, Mario Tullo dice invece che "è il momento di tenere i nervi saldi. Ma sono certo che sindacato e movimento sapranno prendere le distanze in modo fermo. Certo - agginge - che la coincidenza con la manifestazione di sabato è quantomeno curiosa".

E la mancanza di rivendicazioni preoccupa l'avvocato generale dello Stato Luciano Di Noto: "Durante il terrorismo i fatti venivano sempre rivendicati; allora il clima era diverso, c'erano bersagli precisi e una certa simbologia", ha ricordato Di Noto che negli anni Settanta era referente in procura nei processi ai brigatisti rossi. Alla domanda di cosa possa significare questo attentato, Di Noto ha risposto: "Per ora può significare tutto e il contrario di tutto: attentato terroristico legato ad Al Quaeda, contro la legge Bossi-Fini, oppure legato ai fatti del G8 e alle indagini svolte dalla Digos di Genova".

(9 dicembre 2002)

http://www.repubblica.it/online/cronaca/questura/questura/questura.html

Il mondo politico in allarme per gli attentati di questa mattina
Solidarietà alla Polizia e alla città di Genova
Casini, allarme dopo le bombe
"Non abbassare la guardia"
I no global: "E' una nuova strategia della tensione"
di MAX SOCIAL RAZ

GENOVA - Solidarietà alla Questura di Genova e ai poliziotti. Inviti alla coesione e all'unità contro il pericolo , sempre presente, di una ripresa del terrorismo. Ma anche lo spettro di una strategia della tensione. Unanime condanna, insomma, ma commenti di diverso "taglio" politico alle due bombe esplose questa mattina.

Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini invita tutti a prestare la massima attenzione. "Esprimiamo vicinanza e partecipazione nei confronti dei cittadini di Genova e delle loro autorità - ha detto Casini commentando la notizia delle due esplosioni - nella convinzione che non bisogna abbassare la guardia contro il terrorismo".

E analoghi inviti vengono fatti dagli amministratori locali. Intanto dal presidente della regione Liguria, Sandro Biasotti, secondo il quale è stato un attentato "di chiara matrice terroristica con il quale si voleva colpire gli agenti", mentre Alessandro Repetto, che guida la provincia di Genova, dice che la vicenda nel suo complesso "svela risvolti inquietanti e si pone nel solco di situazioni che hanno visto Genova al centro di eventi non ancora del tutto chiari", e invita ad evitare ogni strumentalizzazione di tipo politico. Ferma condanna anche dal sindaco della città, Giuseppe Pericu, che parla della necessità di "Una grande coesione, attenzione e vigilanza affinché queste azioni non abbiano a ripetersi"

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"Solidarietà al questore e alle forze di polizia" è quella che esprime, a nome dei senatori Ds, Gavino Angius, che aggiunge anche "vicinanza" ai cittadini del capoluogo ligure e invoca grande coesione per evitare che si inneschino tensioni che minano la dialettica democratica e la convivenza civile". E Clemente Mastella, segretario dell'Udeur, invia un telegramma al capo della polizia e al questore di Genova: "Siete il baluardo contro la violenza e la criminalità e vi siamo vicini con stima e gratitudine per il vostro lavoro"

Dall'area No global e dai partiti più vicini al movimento si avanza però il sospetto di una "strategia" occulta dietro agli inquietanti episodi di questa mattina. E si rifiuta l'ipotesi, che circola in queste ore, di possibili collegamenti alle inchieste seguite agli incidenti del G8. Intanto Don Vitaliano di Noto, il sacerdote vicino ai Disobbedienti, sostiene che "Il movimento dei no global ha mostrato una tale maturità che un'eventuale responsabilità nelle bombe significherebbe ritornare indietro di decenni". E poi parla, a proposito della Storia d'Italia, di bombe per le quali, a trent'anni di distanza, si trovano i responsabili in pezzi di stato deviati".

Dello stesso tenore la reazione di Luca Casarini, portavoce del Disobbedienti ("E' strategia della tensione"), e di Alfio Nicotra, rappresentante di Rifondazione Comunista nel Social Forum: "Le due bombe di Genova, messe in un luogo più che sorvegliato e con l'obiettivo di fare del male non solo a cose ma soprattutto a persone, sembrano seguire un copione tristemente noto nel nostro paese e ripropongono una nuova strategia della tensione".

Parla anche Giuliano Giuliani, il padre di Carlo ucciso a Genova durante il G8, e dice che si tratta di "Un film già visto, uno squallido tentativo contro il movimento", E la Rete Lilliput, mentre esprime "Piena solidarietà e vicinanza ai poliziotti che avrebbero potuto morire per colpa delle due esplosioni", sottolinea che l'attentato è stato compiuto "da ignoti che, con estrema puntualità, appaiono nei momenti più delicati della storia del nostro paese".

(9 dicembre 2002)

http://www.repubblica.it/online/cronaca/questura/reazioni/reazioni.html

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repubblica e lilliput
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 2:54 PM mail:

Genova, 17:33
Bombe questura, rete Lilliput: piena solidarietà a polizia

Piena solidarietà e vicinanza ai poliziotti che avrebbero potuto morire per colpa delle due esplosioni. E' quanto espresso dalla rete Lilliput (associazione per la pace e la non-violenza, ndr), in riferimento all'attentato compiuto stanotte presso la questura di Genova.
"Si tratta di un'attentato compiuto da ignoti - ha dichiarato il movimento - che, con estrema puntualità, appaiono nei momenti più delicati della storia del nostro paese. La strategia della tensione torna oggi a Genova e il suo obiettivo è la società civile italiana".

Lilliput fa anche notare che "le bombe di Genova esplodono il giorno prima della manifestazione nazionale 'Fuori l'Italia dalla guerra' - copromossa dalla Rete Lilliput insieme ad Emergency, Tavola della Pace e Libera - e in prossimità delle iniziative che sabato prossimo si terranno a Genova per chiedere verità e giustizia sui fatti legati al G8 del luglio 2001". (red)

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_310955.html

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il sole 24
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 3:28 PM mail:

Genova, bombe vicino alla Questura

Due ordigni sono esplosi a Genova questa mattina all'alba, il primo alle 3,50 circa, il secondo alle 4 del mattino, a pochi metri dalla Questura. Si tratta di due bombe al tritolo che erano state nascoste nei cestini dell'immondizia, accanto al muro che circonda la Questura del capoluogo ligure. Uno dei due ordigni è esploso a distanza ravvicinata dal gabbiotto dei piantoni. Nessun ferito è stato segnalato, mentre sembrano ingenti i danni alle cose. Al momento nessuno ha ancora avanzato rivendicazioni per le due esplosioni. Il cancello di accesso al giardino, di notte chiuso, è stato forzato. Dai primi rilievi gli ordigni risultano di manifattura non improvvisata. Anche il tipo di innesco non è artigianale. E gli inquirenti ritengono che le esplosioni erano mirate a provocare più danni di quelli che si sono verificati in considerazione del fatto che le detonazioni sono avvenute l'una dall'altra a distanza di dieci minuti. Si sta indagando su più piste e gli investigatori non escludono collegamenti con la manifestazione di sabato.
In una breve conferenza stampa, il questore di Genova, Oscar Fioriolli, rientrato stamani in città, ha commentato così l'attentato: «Chi ha messo questi ordigni voleva colpire gli operatori di polizia mentre intervenivano».

9 dicembre 2002

http://www.ilsole24ore.com/artcr.jhtml?artid=176652&dnr=true

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la strage
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 4:22 PM mail:

24 ore
Genova, 19:24
Bombe questura, aperto fascicolo per strage

La procura di Genova, dopo la prima informativa inviata oggi dalla Digos, ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, in cui ipotizza i reati di strage e di porto e detenzione di materiale esplosivo in luogo pubblico.

Stamani due ordigni sono esplosi difronte alla questura senza fare vittime. (red)

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_311066.html

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ancora repubblica
by qq7 Monday, Dec. 09, 2002 at 8:02 PM mail:

Doppia esplosione nella notte. Nessun ferito, danni alla Questura
Gli ordigni probabilmente confezionati con esplosivo da cava
Genova, bombe per uccidere
L'ipotesi di reato è strage
La prima era un'esca, l'altra doveva colpire i poliziotti accorsi
Le indagini, affidate ai magistrati della Dda, in tutte le direzioni

GENOVA - Bombe fatte per uccidere e il reato ipotizzato, infatti, è quello di strage. "Questo attentato non è uno scherzo. Solo casualmente non ci sono state vittime". E' il commento del procuratore aggiunto di Genova, Giancarlo Pellegrino che coordina le indagini sulle bombe di questa notte a Genova. Due ordigni, esplosi alle 3,50 e alle 4 nei giardini intitolati a Francesco Coco (giudice ucciso dalle Br nei primi anni '70) a pochi metri dalla Questura all'inizio di corso Aurelio Saffi. Bombe vere, decisamente pericolose, fatte con esplosivo di cava (probabilmente tritolo), pezzi di metallo e bulloni. "Volevano colpire gli agenti che sarebbero accorsi" ha detto il questore di Genova Oscar Fioriolli nella prima conferenza stampa di questa mattina. Per fortuna, i poliziotti hanno perso tempo davanti a un cancelletto chiuso e hanno deciso di circondare i giardini prima di entrare. Nel frattempo c'è stata la seconda esplosione.

Gli attentatori sono entrati nel parco forzando il lucchetto del cancello che, come ogni giorno, era stato chiuso all'ora del tramonto anche in seguito alle proteste degli abitanti della zona che, negli anni scorsi, si erano lamentati per le pessime frequentazioni notturne (prostitute, viados ecc.). In quel momento non c'erano testimoni né automobili parcheggiate. I danni maggiori sono quelli riportati dalle vetrate del grande palazzo che ospita la Questura: in frantumi le finestre del secondo, terzo e quarto piano, salve solo quelle del primo piano perché blindate.

Per fortuna, l'effetto esca non ha funzionato. Subito dopo la prima esplosione, una volante della polizia che passava nella zona si è recata sul posto, ma ha trovato chiuso uno dei due cancelli da cui si accede al parco. E mentre l'auto faceva il giro per raggiungere l'altra entrata, è esploso il secondo ordigno. "Fortunatamente - ha detto Fioriolli - i poliziotti hanno pensato di circondare i giardini per vedere se qualcuno usciva. In questo modo non sono intervenuti subito sul posto e questo ha evitato che venissero colpiti dalla seconda esplosione". In quanto alla fabbricazione delle bombe, una prima ipotesi parla di esplosivo da cava. Gli ordigni erano stati posti a 20 e 40 metri di distanza dal muro del palazzo della questura.

- Pubblicità -
Nessun commento riguardo la matrice dell'attentato. "Stiamo seguendo tutte le piste" ha detto Fioriolli. Gli investigatori starebbero valutando anche la pista degli anarco-insurrezionalisti, che potrebbero aver deciso di colpire dopo gli arresti dei manifestanti coinvolti negli scontri del G8. Ma non viene esclusa neppure la pista della criminalità organizzata, in particolare quella albanese: proprio in questi giorni si sta celebrando, al tribunale del capoluogo ligure, un processo contro numerosi mafiosi albanesi, arrestati nel corso di un'operazione della squadra mobile.

Le indagini, avviate dal sostituto procuratore di turno Alberto Lari, è già passata nelle mani dei magistrati della Dda (Divisione distrettuale antimafia) specializzati nella lotta alla criminalità organizzata. Il responsabile, Giancarlo Pellegrino ha fatto anche un accenno ai problemi di sicurezza: "A Genova - ha detto - va affrontato al più presto il problema della sicurezza di tutti gli obiettivi sensibili".

Rivendicazioni, per ora, non ce ne sono. Le ipotesi sono dunque le più disparate e, quindi, le più ovvie. Si va dagli anarco-insurrezionalisti (accusati per le bombe milanesi degli anni scorsi), alle bande criminali albanesi. Dal mondo No gobal arriva anche l'idea che possa trattarsi di una provocazione contro il movimento che, proprio sabato prossimo, ha in programma una grande manifestazione a Genova per protestare contro i 23 arresti decisi nei giorni scorsi dal gip genovese D'Aloisio per le violenze durante il G8 del luglio 2001. E la manifestazione di sabato diventa adesso un problema tanto che il vicepresidente della Regione, Gianni Plinio (An) chiede di vietarla. Il segretario provinciale dei ds, Mario Tullo dice invece che "è il momento di tenere i nervi saldi. Ma sono certo che sindacato e movimento sapranno prendere le distanze in modo fermo. Certo - agginge - che la coincidenza con la manifestazione di sabato è quantomeno curiosa".

E la mancanza di rivendicazioni preoccupa l'avvocato generale dello Stato Luciano Di Noto: "Durante il terrorismo i fatti venivano sempre rivendicati; allora il clima era diverso, c'erano bersagli precisi e una certa simbologia", ha ricordato Di Noto che negli anni Settanta era referente in procura nei processi ai brigatisti rossi. Alla domanda di cosa possa significare questo attentato, Di Noto ha risposto: "Per ora può significare tutto e il contrario di tutto: attentato terroristico legato ad Al Quaeda, contro la legge Bossi-Fini, oppure legato ai fatti del G8 e alle indagini svolte dalla Digos di Genova".
http://www.repubblica.it/online/cronaca/questura/questura/questura.html

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Che merda....
by Nora Drenalina Monday, Dec. 09, 2002 at 8:07 PM mail:

Io questo Di Noto non so proprio chi sia però:

"Di Noto ha risposto: "Per ora può significare tutto e il contrario di tutto: attentato terroristico legato ad Al Quaeda, contro la legge Bossi-Fini, oppure legato ai fatti del G8 e alle indagini svolte dalla Digos di Genova"."

Come dire: o un No-Global, o Bin Laden (perchè cazzo mai Bin Laden dovrebbe mettere una bomba alla questura di Genova), o un boss albanese che dimostra come la legge Bossi-Fini è giusta e mette in crisi i mafiosi come lui.

Emiliano

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....
by ........ Monday, Dec. 09, 2002 at 10:53 PM mail:

le galline ke kantano per prime hanno fatto l'uovo!!!!
SVEGLIAAAA!!! vi skannate sempre uno kontro l'altro... e pretendete di sapere ki sia stato???? Bello buttare la pietra e nascondere la mano...dando la colpa a chi ti sta di fronte.
Non ho mai sentito una Forza di polizia occidentale ke volesse fare la rivoluzione... ma in altre organizzazioni...ke sventolavano la bandiera rossa in nome della liberta'... l'ho sentita molto spesso!!!!!!
kuindi mi sorge un dubbio....o siete tutti infiltrati...o il movimento non esiste!!!

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bada ohh!
by nun me firmo manco io Monday, Dec. 09, 2002 at 11:09 PM mail:

ma chi è sto puntini puntini !?
no perchè è 'nportante sapé si scrivi da 'na quetua o da 'na caserma virgola cmque regà ...ce semo du punti semo come le bbrigate rosse.

forte er governo berlusconi ehhh !!!

da pauuraaaaaa !!! come li firm americani

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....
by ........ Monday, Dec. 09, 2002 at 11:17 PM mail:

te posso scrive pure dar pollaio....le parole un cambierebbero...

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seeeee
by robi Tuesday, Dec. 10, 2002 at 9:10 AM mail:

loro non c'entrano mai .....è tutta una cospirazione....!!! eh si, poverini.....

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seeeee
by robi Tuesday, Dec. 10, 2002 at 9:10 AM mail:

loro non c'entrano mai .....è tutta una cospirazione....!!! eh si, poverini.....

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brigate 20 luglio?
by marcello Tuesday, Dec. 10, 2002 at 9:16 AM mail:

brigate 20 luglio...la soap opera è iniziata!

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brigate 20 luglio????
by marcello Tuesday, Dec. 10, 2002 at 9:19 AM mail:

brigate 20 luglio....la soap opera è iniziata! cosa ci toccherà sentire e vedere ora???

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brigate 20 luglio????
by marcello Tuesday, Dec. 10, 2002 at 9:19 AM mail:

brigate 20 luglio....la soap opera è iniziata! cosa ci toccherà sentire e vedere ora???

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Ok
by Operatore ecologico Tuesday, Dec. 10, 2002 at 9:28 AM mail:

te la sei cercata.

Robi probabilmente lavora per l'avvocato genovese di placanica.
Si chiama Giuseppe Maria Gallo , l'avvocato.
La verifica non c'e'... il pollo lo ha detto in pubblico, potrebbe essere millantato credito.. ripeto non c'e' la prova provata.
Telefonategli gentilmente (trovatevi il numero) e pregatelo di non disturbare ulteriormente.
Siate gentili e non chiamate da casa vostra.
In ogni caso... l'avvocato dovrebbe essere un piduista, chiedeteglielo per conferma, se e' lui allora e' l'avvocato di placanica.

Arrivedorci.

Op ecol

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