Attentati,lunga lista di precedenti
Molte esplosioni negli ultimi 2 anni
Attentati,lunga lista di precedenti Molte esplosioni negli ultimi 2 anni Due bombe sono esplose a pochi minuti una dall'altra davanti alla questura di Genova: la prima intorno alle 3.50, la seconda pochi minuti dopo. Il primo ordigno potrebbe essere stato un'esca per fare una strage una volta arrivati poliziotti e artificieri. Quello di Genova è solo l'ultimo in ordine di tempo di una lunga serie di attentati incendiari che fortunatamente non hanno provocato vittime, ma solo ingenti danni. Ecco i precedenti più clamorosi:
28 GIUGNO 2000 La Digos trova nascosto in un inginocchiatoio della cripta della basilica di Sant'Ambrogio di Milano uno zaino con due bottiglie contenenti benzina, collegate a un innesco chimico alimentato da una pila. La presenza dell'ordigno è segnalata da un volantino recapitato a un quotidiano, firmato Solidarietà internazionale.
6 LUGLIO 2000 Nascosti in fioriere sui davanzali delle finestre al piano rialzato della sede Cisl, in via Tadino, a Milano, sono trovati due ordigni incendiari. La rivendicazione è di un Nucleo proletario rivoluzionario.
16 SETTEMBRE 2000 Un ordigno esplode a Trieste vicino a una finestra di un edificio di via Genova che ospita gli uffici dell'Istituto per il Commercio Estero (Ice) e dell'Ince-Cei, l'Iniziativa Centroeuropea. Una rivendicazione attribuisce la responsabilità ai Nuclei Territoriali Antimperialisti.
18 DICEMBRE 2000 Un addetto al Duomo di Milano trova nel camminamento delle terrazze della cattedrale un ordigno dotato di timer predisposto per esplodere alle 3 di notte. Gli artificieri della polizia disattivano la bomba. Il gruppo anarchico Solidarietà Internazionale rivendica la responsabilità del fatto.
22 DICEMBRE 2000 Un ordigno esplode sul pianerottolo davanti alla sede del quotidiano Il manifesto in via Tomacelli, al centro di Roma. Nello scoppio rimane ferito alle gambe l'estremistra di destra Andrea Insabato, che viene poi condannato a 12 anni per strage.
10 APRILE 2001 A Roma, nell'androne del palazzo Rondinini di via Brunetti, sede dell'Istituto per gli Affari internazionali e dell'Associazione per le relazioni Italia-Usa, esplode nella notte un ordigno. L'esplosione non causa feriti. Un altro rudimentale ordigno viene trovato a Torino, davanti alla ex sede degli uffici direzionali della Fiat, in corso Marconi, ancora occupati da dipendenti della casa automobilistica. I Nuclei di iniziativa proletaria rivoluzionari (Nicr) rivendicano l' attentato romano. I Nuclei Attacco Anticapitalista rivendicano quello di Torino.
16 LUGLIO 2001 Una carica di esplosivo nascosta in un plico ferisce Stefano Torri, 20 anni, carabiniere ausiliario della stazione carabinieri di San Fruttuoso. Nei giorni successivi avvengono altri attentati con buste o altri oggetti eplosivi, tra cui uno al Tg4, uno alla Benetton, uno a un'agenzia di lavoro interinale a Milano, uno a Bologna, a pochi metri da questura e Comune.
9 AGOSTO 2001 Il centro storico di Venezia è stato scosso da un forte boato: un'esplosione ha devastato la zona intorno al palazzo del tribunale in Campo della Corveria. Molta la paura tra i numerosi veneziani svegliati di soprassalto nel cuore della notte, ma fortunatamente nessun ferito. Ingenti i danni. Gli artificieri hanno trovato tracce di esplosivo, in serata poi nei locali della caldaia del palazzo di giustizia è stato rinvenuto quello che appare come il resto di una miccia. Ormai non ci sono dubbi: è stato un attentato.
22-23 AGOSTO 2001 Un boato, sentito distintamente fino a tre chilometri di distanza: è una bomba ad alto potenziale, tre chili di esplosivo, che distrugge la sede della Lega Nord a Vigonza. La struttura, una casetta ad un piano, è stata giudicata inagibile. 8 GENNAIO 2002 Un ordigno esplode a Bologna davanti alla Banca Agricola Mantovana di Porta Mascarella, l'istituto rapinato a metà dicembre dal bandito anarchico Horst Fantazzini, poi morto in carcere dopo l'arresto. L'attentato è rivendicato con lettere con scritto mittente anarchici.
26 FEBBRAIO 2002 L'attentato dinamitardo compiuto vicino al Viminale, che il ministro dell'Interno Claudio Scajola ha definito "un atto dimostrativo", sembra essere l'ultimo di una lunga serie di esplosioni.
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