da indymediaargentina
APPELLO PER IL 19 E 20 DICEMBRE:
appello a tutti coloro che vorranno unirsi ad una catena di tamburi nei giorni del 19 e 20.
L’idea è di organizzare una catena di tamburi di candombe. La prima idea era di arrivare fino alla Plaza de Mayo dalla Avenida 9 de Julio, ma visto che la piazza plausibilmente sarà piena è preferibile cercare un’altra strada. Chiunque sia interessato ad unirsi al gruppo di suonatori di tamburi per le giornate del 19 e 20 dicembre può scrivere a : cheberavila@dalecolon.zzn.com . Non è indispensabile possedere un proprio tamburo.
Per raccontare brevemente a chi non la conosce la storia del candombe potremmo dire brevemente:
Il Candombe identifica musicalmente l’Uruguay come la Samba del Brasile; La Rumba, il Cha-Cha-Cha e il Son a Cuba; la Bomba e la Plena a Portorico e il Merengue nella Repubblica Dominicana. In origine era una danza drammatica, e religiosa che univa gli schiavi africani e i loro discendenti. I candombes si celebravano il 6 gennaio, “Giorno dei Re”, per ricordare l’incoronazione dei re Congos. Questa danza rituale si realizzava all’aria aperta o nelle stanze legate alle funzioni religiose, e gli strumenti che la accompagnavano erano tamburelli, Marimbas, Chocalos, Zambombas, etc. La parola Tango era usata per denominare tanto il ballo come i luoghi dove venivano consumati i riti religiosi. Questi rituali furono proibiti e duramente repressi dalla popolazione bianca di Montevideo alla fine del secolo XIX perché considerati un attentato alla morale pubblica. Nonostante ciò la popolazione nera, che risiedeva nei conventillos (grosse case popolari) dei quartieri Sur e Palermo della città di Montevideo, ha conservato le loro tradizionali danze la musica dei tamburi.
A ciò si può aggiungere che alcune ribellioni in Brasile furono coordinate grazie al suono dei tamburi suonati dai diversi gruppi di schiavi che così hanno coordinato le loro azioni affinché la ribellione ottenesse buoni risultati.
Lo zio candombero
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