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come back
by mumble rumble Friday January 03, 2003 at 08:05 PM mail:  

le sersate di cosmi

verso porto alegre
by SERSE * COSMI Friday January 03, 2003 at 06:54 PM



verso porto alegre il 10 a PG



DOPO FIRENZE ... VERSO PORTO ALEGRE!
Convergenze e radicalità del movimento

PERUGIA - Venerdì 10 gennaio 2003 ore 16.30
SALA DELLA PARTECIPAZIONE Palazzo Cesaroni - Piazza Italia

INTERVENGONO:
DANIELE FARINA
Disobbedienti

ALBERTO CASTAGNOLA
Rete Lilliput

DIONISIO MARINI
ATTAC Perugia

Partecipa:
On. MARIA RITA LORENZETTI
Presidente Regione dell'Umbria

organizzano:
Giovani Comuniste/i - Umbria
Disobbedienti
ATTAC-Perugia
Rivista 'AS
ManiTese Perugia
Ass. L'AltraSinistra

Hanno garantito la loro presenza:

PAOLO BAIARDINI
Presidente gruppo reg.le DS - Socialsmo 2000
BANCA ETICA - Perugia
WLADIMIRO BOCCALI
Assessore politiche sociali comune di Perugia
MARTA CARDONI
Assessora Comune di Todi
CGIL - Camera del Lavoro di Perugia
COBAS Perugia
LUCIANO DELLA VECCHIA
Vice Presidente ADiSU
MASSIMO DI PIETRO
Manitese Perugia
GIULIANO GRANOCCHIA
Segretario Provinciale PRC Perugia
La Skoletta Centro Sociale
STEFANO MAGNABOSCO
Presidente Regionale ARCI Umbria
CATIUSCIA MARINI
Sindaco di Todi
MAURIZIO OLIVIERO
Docente Diritto Costituzionale Università di Perugia
VANESSA PALLUCCHI
Legambiente Umbria
RICCARDO PIERGENTILI
FIOM-CGIL Perugia
MAURO TIPPOLOTTI
Direttore Rivista 'AS

Coordina:
AMEDEO A. BABUSCI
Giovani Comuniste/i Umbria



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e che c'entra?
by buenavista3 Friday January 03, 2003 at 07:28 PM







Già! Che c'entra tutta sta gente col movimento? E ancora il fottuto tentativo di far diventare i no global new global? Ed in buoni e cattivi? tu cerchi di tirare la volata a questa "supposta" sinistra al governo in umbria coprendoti col nome di serse quando in realtà non sei altro che Francesco P. un rifondarolo consigliere comunale che ha la smania di diventare l'allenatore dei disobbedienti umbri? Andate a cagare; no a lavorare sarebbe meglio anche se siamo tutti contro il lavoro ma forse vi ritemprerebbe un po di sano sudore e di olio di gomito. La vostra carriera politica come disobbedienti è pari ai salti delle pulci. Oltre la mediaticità, provate a costruire conflitto: si è disobbedienti alla mamma, con lo stato capitalista il rapporto è solo di guerra sociale. Inoltre ti sei scordato di scrivere "pianeta terra 1 anno di guerra....... così perdi punti anche come disobbediente


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serse*cosmi
by serse+cosmi Saturday January 04, 2003 at 10:48 AM mail:  

grazie della lezione...politica e della contro informazione che fai,, (sigh)
avevamo proprio bisogno di chi ci diceva chi è del movimento e chi no. Evidentemente, visto che fai conflitto sociale, e in Umbria vorrei proprio capire dov'è che lo fai, sei in grado tù di stabilire chi è buono e cattivo...forse sei ancora negli anni 70 (superali c'è la globalizzazione)
Visto poi che attacchi sul personale, una bella pratica stalinista umbra (chi t'è l'ha imparata i DS?) il suddetto francesco P. fà l'operatore di strada..e per come è messa l'Umbria con la robba prefirerirebbe tanto non lavorare...
Se vedemo alla prossima e mi raccomando sempre vigili...
senza rancore
piobbico

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convergenze parallele
by cervantes Saturday January 04, 2003 at 12:34 PM mail:  

Dopo la bolla hig tech in attesa della bolla immobiliare...Nel buio dell'economia mondiale, mentre si aspetta la guerra, in umbria e' nata la bolla movimentista.

La situazione sembra gestibile.Ma certo bisogna "rifinanziare"l'antagonismo. Dove trovare una banca che conceda la legittimita' e il prestito politico?
No problem!dopo che il cosiddetto "movimento dei movimenti"-impotenza conclamata del pacifismo istituzionale-e' stato seppellito dalla guerra passata e prossima:arriva la Lorenzetti(che conta al suo attivo il patto per lo sviluppo:leggi concertazione;leggi totale subordinazione della societa' civile alle ragioni dell'economia e qualche morto-di lavoro per lo sviluppo,suvvia!che volete che sia mai!)

Dopo aver ripulito il movimento dai"facinarosi"e rifattogli il lifting politico e' giusto tornare ad essere quel che sempre si e' stati:piu' realisti del re!
Bello il titolo del convegno(semiclandestino):veramente azzeccato:antagonismo e concertazione;si licenziano i massimalisti e si assume il profitto(benche' etico..hihihi)

Aleggeranno sul convegno gli sfrattati e i deportati del centro storico,i morti di lavoro,i malpagati del medioevo disneylandiano umbro -vero motore dell'economia...
Si aggireranno come spettri le cataste di maiali scannati,gli appestati degli inceneritori ternani,gli immigrati e la microschiavitu' ecologica consensuale di un'intera regione.Le vittime del benessere e di questo stupendo modello regionale di sviluppo:lavora-consuma-crepa e ogni tanto un bilancio partecipato!

Immagino i commenti alle critiche:tze'!!perle in bocca ai porci.(buona concertazione a tutti)
Amen! Il keynesismo in chiave militare e' gia' qui!
Appunto semo globalizzati.Pero' ricordarsi sempre che dietro ogni villaggio globale c'e sempre uno scemo.


In Europa si aggira lo spettro della stagflazione...
percio' volemose bene:uniamoci per difendere il nostro stile di vita e le sue consolazioni morali.
Hihihihi...


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per capirci meglio
by cervantes Saturday January 04, 2003 at 12:56 PM mail:  

wow!quando il mondo politico si muove compatto..da firenze a perugia...
per una nuova sinistra sedicente etica:
SABATO, 04 GENNAIO 2003

Pagina 11 - Toscana

Cofferati padrino della nuova «rete»

Firenze, movimenti e associazioni tentano il rilancio del centrosinistra



Passerella d’eccezione venerdì al Palacongressi Previsti molti interventi ed una massiccia presenza di pubblico

CARLO BARTOLI

--------------------------------------------------------------------------------


FIRENZE. Sergio Cofferati torna alla ribalta e per farlo sceglie Firenze, chiamato a tenere a battesimo la nascita di una «rete» di movimenti e associazioni che hanno segnato la riscossa della società civile di centrosinistra. Quel movimento dei professori, che ha costituito il Laboratorio per la democrazia e che organizzò nel gennaio scorso la prima manifestazione di piazza, l’Arci e «Aprile» provano infatti venerdì prossimo a riunire un insieme di soggetti in grado di supportare e condizionare il centrosinistra.
Una serata densissima, coordinata da un regista di nome e di fatto quale Nanni Moretti, quella che si profila venerdì al palacongressi e non solo per la partecipazione di pubblico - verrà infatti predisposto un maxischermo in una sala attigua a quella del dibattito - ma anche per la quantità (oltre che qualità) degli interventi che rappresenteranno il punto di vista della Cgil, dei Girotondi per la democrazia, della Rete Lilliput, di Insieme per la sinistra, di Legambiente, della Tavola della Pace, di parlamentari della Margherita (Rosy Bindi), dei Ds (Fabio Mussi) e di Rifondazione (Nichi Vendola), del sindaco di Firenze Leonardo Domenici e del presidente della Regione Claudio Martini.
Una passerella d’eccezione dopo la quale sarà possibile capire se il titolo della serata, «Politica e movimenti, costruiamo insieme un futuro diverso», sia davvero praticabile.
Insomma, un anno dopo il «confronto» pubblico con Massimo D’Alema che proprio nella sala rossa del Palacongressi segnò pubblicamente il disamore tra una fetta del popolo della sinistra e i partiti, i «movimenti» provano a costruire una rete che dimostri che è possibile unirsi e creare consenso senza perdere i propri connotati.
Il fatto che il debutto in società della rete dei movimenti abbia come padrino Sergio Cofferati non è un caso. Il professor Paul Ginsborg nega qualsiasi intenzione di «idolatria» o forme di «investitura» nei confronti dell’ex leader della Cgil, ma poi non ha difficoltà ad ammettere che un’accoppiata Prodi-Cofferati sarebbe «un ticket ideale» e aggiunge che lo stesso Cofferati è l’unica figura «che ha saputo riunire il movimento operaio, i giovani del Social forum e quel ceto medio che, come noi, ha ripreso a far politica». Ma c’è di più, l’ex sindacalista «è colui che ha saputo rispondere con fermezza alle sfide della destra ed oggi abbiamo un grande bisogno di fermezza».
Certo, il rapporto con i partiti è sempre il nocciolo del problema per i movimenti. Lo riconosce implicitamente Ornella De Zordo del Laboratorio: «Abbiamo sempre detto di voler stare fuori dei partiti ma dentro la politica, ma l’incontro del 10 rappresenta indubbiamente un passo in avanti. Qualcosa deve pur succedere». Lo dice chiaramente Vincenzo Striano, presidente regionale dell’Arci: «La società civile - afferma - propone ma al tempo stesso critica, chiede un rinnovamento ai partiti da cui finora sono giunte delle risposte inadeguate, tanto che nell’agenda della politica sono entrati pochissimi dei temi proposti dai movimenti».
Marisa Nicchi di «Aprile» sottolinea la necessità che i partiti del centrosinistra diano vita a «un’opposizione più netta» nei confronti del governo, che si abbandoni ogni forma di leaderismo e rileva che c’è un grande bisogno di unire, «pur senza appannare le rispettive identità».
La rete, la rete dei movimenti e delle associazioni, dovrà dunque cercare di essere la protagonista della serata con Sergio Cofferati, una rete che dovrà dimostrare di saper «imbrigliare» i partiti.


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caro serse
by pennarello osama Saturday January 04, 2003 at 02:30 PM mail:  

in effetti il tentativo di rifondazione e sinistra ds qui a pg e' abbastanza schifoso...dopo aver fatto morire il social forum(tirandosene fuori e boicottandolo in tutti i modi perche' non era facilmente manipolabile, ricordo che uscirono dal social forum: banca etica,rifondazione,legambiente, arci non partecipo' mai,ecc...) ora si cerca di farlo "rivivere" promuovendo questo tipo di incontri con gente che in umbria e' la principale responsabile di politiche neoliberiste (lorenzetti,arci e tutto sto marciume).ma dove sono i veri emarginati?vogliamo cercare realmente dal basso un percorso di ricomposizione oppure no? caro serse...non credo proprio...penso che si cerchi da parte vostra di governare, oltre le istituzioni anche il conflitto...w il partito di lotta e di governo....bha....che allah vi fulminini...

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FINCHE' LA BARCA VA
by ORIETTA BERTI Saturday January 04, 2003 at 04:08 PM mail: canzone_italiana@democristiani.it 

eheheh! LA LOGICA DEMOCRISTIANA è DURA A MORIRE ... entourage mafiosi, nell'approccio sociale economico e ideologico, che cercano di cavalcare, e inevitabilmente di far morire normalizzando, quel poco di buono che può venir fuori da questo "movimento" sgangherato e purciaro ... bella firenze!!!! E ANCORA PIù BELLA PERUGIA!!! una ridente cittadina votata, grazie alle scelte di illuminati politicanti di professione, e aspiranti tali, che riescono a vedere appena più in là del cavallo dei propri pantaloni, e mai oltre. Che bello!!! ci sarò senz'altro il dieci di gennaio, verrò a cantare il canto del cigno della sinistra umbra, inutile sfoggio delle mie qualità locali, visto che, da questa parti, di sinistra c'è solo la fiatella putrida della massoneria, che trova proprio nei ds la propria garanzia istituzionale, nonché rappresentanza sociale ed economica, e l'abbrutito codazzo di pagliaccetti che amano porsi davanti le telecamere o dietro cattedre che abborriscono la loro presenza.
ciao sinistronzi, l'opposizione all'esistente non si fa con chi, dietro parvenze democretine, impone nelle nostre strada la logica più bieca del potere -

saluti comunisti a tutti i compagni incarcerati

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i morti viventi
by lunes Saturday January 04, 2003 at 05:45 PM mail:  

E si!dopo averlo liquidato ora lo si resuscita:il social forum novello zombie in versione umbra.
E' vero che la mutazione e' la base dell'evoluzione,ma i camaleonti e le specie naturali(escluso i ds,rifondazione..ecc)non si presentano alle elezioni.

Se il vecchio social forum era-nel bene e nel male-capace di una sua autonomia sociale restia a farsi ibernare dal linguaggio mortifero della politica,ai lor signori(che fanno la politica con la P maiuscola) non e' rimasto che ritirarsi strategicamente...Isolare e far morire il social forum era necessario per depurarlo da anarchici,autonomi..e gente insomma poco tranquilla. Una volta trapassato -come fanno da sempre-si sono avventati sul suo cadavere e hanno pensato di resuscitarlo,lucidarlo a nuovo e rimetterlo in circolazione come (udite-udite!)soggetto politico,ossia come utile idiota collettivo elettorale.

Operazione lodevole.Un zombie presto si aggirera' per l'umbria:il social forum!Un Grazie sentito ai compagni di rifondazione che di navigare in mare aperto manco a parlarne!Bravi!!!.Una riuscitissima operazione di partito.
Leninismo o rampantismo istituzionale?

In ogni caso la politica fondata sui morti in genere non funziona:auguri!!!!

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uno strano automa
by piripicchio Saturday January 04, 2003 at 05:55 PM mail:  

uno strano automa s'aggira per perugia.Ucciso e riportato in vita:docile,manipolabile,elettoralmente spendibile.
il social forum e' morto!w il social forum!

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ipocriti!
by ghino di tacco! Saturday January 04, 2003 at 06:27 PM mail:  

pur ritenendo che l'iniziativa del 10 sia una cazzata dal punto di vista politico, ritengo che le lodi fatte sin qui del fù social forum siano troppo lusinghiere.
infatti qull'esperienza ha rappresentato la nascita e fortunatamente la morte di un gruppo di mutuo aiuto (sul tipo degli alcolisti anonimi, ecc...) nel quale per mesi si sono rifugiati psicopatici, psicolabili, malati di protagonismo ed egocentrici di vario genere che dentro il macadam hanno trvato il palcoscenico ideale per gettare un fascio di luce sulla propria grigia esistenza.
ma che cosa ha fatto il social forum nei suoi mesi di vita, se non parlare, parlare, parla....................
rifondazione dal canto suo ha sempre provato a monopolizzare le discussioni all'interno del forum anche dopo la sua uscita ufficiale visto che molti dentro il macadam pur criticando il partito di bertinotti ne sono tuttora conniventi.

non è un caso che questo forum di discussione funzioni benissimo: è l'occasione che avete per continuare ancora a parlare, parlare, parlare, parla...........................................................................................................................................................

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ogm
by cervantes Saturday January 04, 2003 at 06:48 PM mail:  

nessuno versa lacrime di coccodrillo:del resto cio' che cade e' maturo per morire, vale anche per il social forum.Caro ghino se muovessi il tacco?
la cosa che stupisce e' questa mutazione genetica del social forum -previo trapasso-da ricettacolo di schizzoidi ecc a organismo elettoralmente appetibile.
Sulla questione delle parole:non dimenticare :persino Marx in fondo ha usato solo parole(e ha cambiato il corso del secolo)...Se mai dimmi che le nostre parole sono nate gia' morte o che sono nient'affatto taglienti e lungimirani..dopo di che' alzerei il tacco evitando di socialistizzare craxiando il suddetto forum -grazie.

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Traduzione di : le sersate di cosmi verso porto alegre
by politcal holiday Sunday January 05, 2003 at 12:51 PM mail:  

Traduzione di : le sersate di cosmi verso porto alegre
OVVERO:
ci servono vacanze a gtratis pagate con i soldi dei fessi che ci votano

Viaggio tutto pagato a porto alegre brasile
by SERSE * COSMI Friday January 03, 2003 at 06:54 PM

verso porto alegre il 10 a PG

Dopo Il recital di Firenze perchè non farci una vacanzetta tutto pagato dai fessi come i colleghi empolesi e fiorentini a magnasse quattro manghi?

DOPO FIRENZE ... VERSO PORTO ALEGRE!

Aiutiamo i colleghi brasiliani a far la carrieruccia politica alle spalle del movimento e di chi ancora ci crede

PERUGIA - Venerdì 10 gennaio 2003 ore 16.30
SALA DELLA PARTECIPAZIONE Palazzo Cesaroni - Piazza Italia

INTERVENGONO:
DANIELE FARINA
Disobbedienti AGENT TOUR MANAGER

ALBERTO CASTAGNOLA
Rete Lilliput ASS. "SOLIDALI SOPRATUTTO CON I SOLDI DI PAPA"

DIONISIO MARINI : m'attacco al piatto finchè se magna!
ATTAC Perugia

Partecipa:
On. MARIA RITA LORENZETTI ONOREVOLE ... MA MI FACCIA IL PIACERE !(Totò)
Presidente Regione dell'Umbria MISERIA NOBILTA'dell'Umbria (Totò)

organizzano:
I FIGLI DI PAPA' CHE GIOCANO A SALVARE IL MONDO
DALL'IGIUSTIZIA E LA POVERTA' GENERATA DAI LORO GENITORI

Giovani Comuniste/i - Umbria
Disobbedienti
ATTAC-Perugia
Rivista 'AS
ManiTese Perugia
Ass. L'AltraSinistra

Hanno garantito la loro presenza:

LE MOSCHE CORRONO SEMPRE DOVE C'E' PUZZA DI MERDA (Anonimo saggio)

PAOLO BAIARDINI
Presidente gruppo reg.le DS - Socialsmo 2000
BANCA ETICA - Perugia
WLADIMIRO BOCCALI
Assessore politiche sociali comune di Perugia
MARTA CARDONI
Assessora Comune di Todi
CGIL - Camera del Lavoro di Perugia
COBAS Perugia
LUCIANO DELLA VECCHIA
Vice Presidente ADiSU
MASSIMO DI PIETRO
Manitese Perugia
GIULIANO GRANOCCHIA
Segretario Provinciale PRC Perugia
La Skoletta Centro Sociale
STEFANO MAGNABOSCO
Presidente Regionale ARCI Umbria
CATIUSCIA MARINI
Sindaco di Todi
MAURIZIO OLIVIERO
Docente Diritto Costituzionale Università di Perugia
VANESSA PALLUCCHI
Legambiente Umbria
RICCARDO PIERGENTILI
FIOM-CGIL Perugia
MAURO TIPPOLOTTI
Direttore Rivista 'AS


Coordina: Il prestanome ovvero marionette per vocazione
AMEDEO A. BABUSCI
Giovani Comuniste/i Umbria

EPILOGO
LA REGGIONE UMBRA SI APPRESTA A METTERE IN CANTIERE DUE NUOVI INCENERITORI (FABBRICHE DI VELENI).
COME A TERNI SI INCENERIRA' IMMONDIZIA RICICLABILE AL 70% CON LA SCUSA DI PRODURRE ENERGIA ELETTRICA
IN REALTA' SI PRODURRA DIOSSINA E SI AUMENTERANNO LE TASSE COMUNALI PER I RIFIUTI URBANI .
MA , DATO CHE I FESSI CHE LAVORANO PAGANO SEMPRE TUTTO CON SUDORE E SALUTE, PERCHE' NO FARGLI PAGARE ANCHE UNA BELLA VACANZONA DI GRUPPO IN BRASILE.
LA MOTIVAZIONE : ANDIAMO A PORTO ALLEGRE TANTO QUI' A CASA NOSTRA VA TUTTO BENE SOPRATUTTO PER NOI!

E CHI CI CREDE?
QUELLI CHE IN "MOVIMENTO" CI STANNO DA ANNI
DONANDO TUTTE LE LORO ENERGIE E GUADAGNANDOCI SOLO PALLOTTOLE E PRIGIONE?
CHE SI FOTTANO!

ZUM ENDE:
LA SOLIDARIETA' CON I PRIGIONIERI POLITICI
E' LA BASE SULLA QUALE UN MOVIMENTO COSTRUISCE LA SUA FORZA E LA SUA UNITA'.
QUANTE PAROLE AVETE SPESO FINIRA PER I COMPAGNI CHE DA QUASI UN MESE MARCISCONO NELLE PRIGIONI DEL GOVERNO MAFIOFASCISTA ITALIANO DI CUI VOI FATE PARTE??????

A compa' questa iniziativa deve saltà !!

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esagerato
by cue Sunday January 05, 2003 at 02:37 PM mail:  

...esagerato...

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sovver/time
by avamposto degli incompatibili Sunday January 05, 2003 at 08:03 PM mail:  

DAL PENTITISMO ALLA COOPTAZIONE
DALL'ANTIGLOBAL ALL'INGLOBAMENTO


UNA VOLTA C'ERANO I SOVVERSIVI

Non sarebbe il caso quando si parla di repressione sgombrare il campo dallo stupore e dal fatto di considerare la repressione come una iattura inaspettata?

La repressione mi pare che esista da sempre, o almeno da quando ci sono società strutturate prima in caste che possiedono e paria, poi dalla classe che detiene i mezzi di produzione e dalla classe che fornisce la mano d'opera.
Chiunque abbia voluto sovvertire questo "ordine" o questo "stato di cose presenti", chiunque non è voluto stare agli ordini dell'"ordine" è sempre stato colpito dalla repressione, più o meno duramente secondo le condizioni materiali dei rapporti di forza.
Come mai da parte di tanti "antagonisti" non è più avvertita la logica di questa scontata legge storica?

Senza mezzi termini bisogna dire che ci troviamo di fronte alla perenne biforcazione fra chi vuole correggere, emendare, umanizzare l'ordine e chi lo vuole sovvertire.

Se noi ripensiamo, per non andare troppo indietro nel tempo, il movimento più o meno rivoluzionario dagli anni sessanta-settanta ai giorni nostri, vediamo dei passaggi significativi. A partire dai moti del luglio sessanta, repressi sanguinosamente dal governo Tambroni, fino a grosso modo, possiamo dire, alla "compromissione storica" e alle convergenze parallele" le cose erano esplicite.
Da un lato c'era chi voleva sovvertire, dall'altro chi voleva emendare o correggere.

Qualcuno dirà che i morti di Reggio Emilia e tutti i ragazzi dalle magliette a strisce stavano nella FGCI, nei sindacati e nel PCI; sta di fatto che si mossero spontaneamente, senza aspettare ordini dalle segreterie, in finale figli di partigiani erano e chi non aveva il padre o lo zio che era stato partigiano, da un partigiano in ogni caso era stato avviato sulla pericolosa strada del fare politica.
Si era spudoratamente partigiani. Non c'era spazio per prese di distanze di alcun tipo.
Tanto fu dirompente la rivolta, tanto sanguinosa la repressione, che lo Stato e i Partiti per salvarsi dovettero ricorrere al compromesso e alla nascita del centrosinistra.
Ma così radicata era la consapevolezza del sovvertire, che questo escamotage non salvò il potere né dal biennio 68-69, né dall'esplosione che rimetteva tutto l'assetto politico in travaglio per un intero decennio dagli anni settanta ai primi anni ottanta. E' vero che su questa ribellione endemica agirono anche cambiamenti economici e accadimenti internazionali, sta di fatto che se non ci fosse stata questa coscienza sovversiva una rivolta così prolungata e determinata non avrebbe potuto essere. Una rivolta che percorse l'intera Europa e che fece la sua parte persino in America.


Per quanto ora noi possiamo dare giudizi e fare considerazioni divergenti su quel periodo su una cosa penso che tutti siamo d'accordo: che per uscire da questa insurrezzionalità non controllabile lo Stato dovette ricorre alla legislazione d'emergenza: non era più sufficiente il codice Rocco. E con la legislazione d'emergenza furono introdotte norme premiali per pentiti e dissociati: prendere le distanze, pentirsi di aver voluto sovvertire l'ordine era il prezzo, pagato, bisogna dirlo, senza grandi travagli, per essere riaccolti fra le comprensive braccia dello Stato.
In questo modo lo Stato otteneva diversi successi:
aveva via libera per la repressione più dura contro tutti i tetragoni resistenti, screditava di fronte alle masse i rivoltosi, gettava allo sbando l'avversario e si garantiva un lungo periodo di pace sociale.

In un primo tempo pentiti e dissociati furono da parte del movimento identificati come infami.
Ma il Potere, lo Stato aveva vinto e loro sapevano che potevano contare su un grande alleato:
il passare del tempo;
l'avversario era intento a leccarsi le ferite e la perdita della memoria avrebbe completato l'opera.
Quanti di noi sanno quanti detenuti politici marciscono ancora nella galere italiane?
Quanti di noi sanno quanti esuli politici ci sono ancora?
Per non parlare di quelli che "stan fra color che son sospesi", pronti ad essere ripescati nel gran riciclo della "lotta antiterroristica".

L'abile mossa del potere di ricorrere al pentitismo e alla dissociazione facilitò enormemente il piano del capitale nei suoi progetti di ristrutturazione e ridefinizione economica e politica. La vittoria politica permise il trionfo economico. Si poté passare allo smantellamento dei vecchi moduli lavorativi e alla conseguente disgregazione della classe e di tutto un tessuto sociale (altro che rete!) senza che ci fossero lotte di attacco e di "sconvolgimento" di questi piani, tutto il movimento fu costretto a lotte meramente difensive e di resistenza.
Opporsi e schierarsi contro in modo totale, eversivo appunto, significava entrare nella categoria di "terroristi" o "fiancheggiatori". Così "gradualmente" come cantava qualcuno ora premio Nobel, la categoria di pentito o dissociato perse il marchio di infamia e assunse quello più "nobile" di
STATO DI NECESSITA' .

Era necessario resistere alla repressione; era necessario chiudersi in case matte tipo i centri sociali, raccontandosi la favola bella che fossero il centro elaborativo delle meraviglie delle meraviglie;
era necessario avere il massimo delle convergenze su obiettivi minimi e quindi tarando al massimo le richieste e le lotte;
era necessario fare Cobas e cosiddette organizzazioni autonome, ma tenendo presente sempre il gran peso che avevano ancora i sindacati e la loro "base", non accorgendosi per un cazzo che la "base" stava ammollando tutto e tutti;
naturalmente bisognava pure tenere conto della "base" dei partiti, ma non del fatto che le sezioni si andavo svuotando, che l'astensionismo aumentava a dismisura e che gli stracazzo di partiti cambiavano nome ogni dieci giorni tanto erano rappresentativi solo di sé stessi.

Non per necessità ma per inveterato vizio si continuò a baloccarsi con partitini, gruppetti, gruppastri, partigianerie, consorterie... famiglie dove, qualsiasi fosse la matrice ideologica, vigeva la perenne regola che diritto di parola e di "linea" l'avevano solo i capi: tutta l'elaborazione e la pratica dell'Autonomia finirono nel dimenticatoio.

Nella necessità del massimo di convergenza da un lato e di massimo di compatibilità per sfuggire all'accusa INFAMANTE di terrorista, ci si scordò il fatto di essere sovversivi ed eversivi, è su questa dimenticanza che trova credito un ceto politico che possiamo definire tranquillamente pifferai magici, alcuni ripescati, con grande onore dalla marea del pentitismo.

Il gioco è semplice, e in finale collaudato dal tempo di Menenio Agrippa sul Monte Sacro:
I suonatori si presentano con lo spartito bello e pronto e per far illudere la plebe che partecipi alla creazione della musica hanno a disposizione diesis o bemolle per alzare e abbassare di mezzo tono la frase musicale alla bisogna.
Per cui: si parla di impero come pura astrazione, di esodi, di mondi diversi o possibili o necessari,
con la corona finale del siamo tutti americani, chi non è con la civiltà occidentale è un fascista!
a volte si è disobbedienti a volete dissidenti e insomma tutte le astruserie che i suonatori si illudono che siano ascoltate dalla plebe, perché poi di fatto questo ceto politico in realtà si parla addosso, nel senso che si parlano tra di loro, gonfiandosi sempre più di soddisfazione retorica come le rane famose per lo meno quanto Menenio Agrippa!

Una cosa è certa che il titolo dell'opera buffa messa in scena dai pifferaimagici è
"Qui non c'è posto per la violenza, figuriamoci per i violenti!".

Abbiamo quindi visto come dal pentitismo si sia passati alla cooptazione:
cantare e suonare "Qui non c'è posto per la violenza, figuriamoci per i violenti!"
difatti significa essere compartecipi del processo di ridefinizione in senso capitalista del mondo intero, accettare che l'unica violenza legittima è dei forti, di chi ha il potere di esercitarla legittimamente e di condannare come "banditi"
tutti coloro che all'insopportabile vogliono ribellarsi.

ACHTUNG BANDITEN è la parola d' ordine.
Insomma la stessa di Bush, con il suo elenco di Stati e gruppi prima canaglie ora apertamente terroristi;
più cooptati di così!

Al di là dei mutamenti economici e geopolitici che sono intervenuti ampiamente analizzati, con queste note, una cosa mi preme sottolineare e cioè come questa cooptazione sia passata per la via della legittimizzazione, della legalità, del ricorso alle vie legali: alla legge, in parole povere.
Infatti è risaputo che la legge è uguale per tutti!!!
Non ci si limita solo a fare opera di delazione e di isolamento e a urlare "arrestateli tutti", no, si va ben oltre, si chiede alla legge dello Stato di dirimere "le controversie legali" sulla repressione.
Si attendono lumi su Genova e sulla Diaz dalla Magistratura, si demanda alla Magistratura il regolamento dei conti.
Infatti è altrettanto risaputo che come la Giustizia è uguale per tutti, così la Magistratura è riuscita a "fare luce" sulle stragi, su Ustica sull'affondamento della Sibilla, sul Chermis e così via.
Tutti abbiamo avuto giustizia, vero?
Tutti: morti e sopravvissuti. Dall'Italia al Cile, passando per paralleli, tropici sia del cancro che del capricorno! e oltre...oltre...oltre...

Grave, gravissimo errore, dalla stretta repressiva si potrebbe uscire solo se tutti rivendicassero il fatto che
"SIAMO TUTTI SOVVERSIVI".
Voglio vedere come farebbero ad applicare il 270 bis a tutto il movimento, dovrebbero metterci in uno stadio come in Cile, e questo magari indirettamente, non con una istanza in prima persona, aprirebbe un caso "di giustizia internazionale":

Questo per il ceto politico, per le teste pensanti, per i filosofi e filosofeggiatori. Per tutti quelli a cui fino a poco tempo fa dicevo: andate alla fila della Asl, andate alla fila delle agenzie interinali, andate nelle osterie dove si gioca a briscola e nelle bettole pure, e ogni tanto frequentate una mignotta invece di vedervi solo con puttane e puttanieri, forse incomincerete a capire qualcosa! La prima cosa che capireste è che viviamo in una economia di guerra, mi mandate pipponi e strapipponi sui passaggi economici epocali e sui flussi di capitali, ma col cazzo che dite che siamo in una economia di guerra; cosa che gli stramaledetti "qualunquisti" il popolo bue che fa le code, ha capito è come! Poi magari capireste pure che in occidente non esistono più le moltitudini, ma solo individualità disperate che cercano disperatamente prima di tutto un contatto umano, hanno capito che quello che debbono ritrovare è la loro umanità sperduta nel mare di merda che ci ha travolto. Le moltitudini stanno altrove, oltre la linea di confine che divide chi ha ancora qualcosa da difendere e chi non ha nulla. Capireste pure, forse, che esodati siete già!
e che avete non solo derivato, ma avete esondato proprio, e che approdati siete pure, dove l'ho detto, qualcuno persino fra le braccia di Kossiga.

E ai quali ora bonariamente dico, non datemi retta non ci andate, non sono posti per voi, se ci andate e ve ne uscite con le vostre pifferate rischiate di fare una brutta figura.

E' risaputo che ogni Caesar ha i suoi pretoriani, ha cioè i suoi luogotenenti che debbono rendere accessibile usufruibile ed orecchiabile la musica.

I PRETORIANI DEL DUEMILA

Nella schiera dei pretoriani troviamo
chi va alla ricerca del mondo "diverso" possibile e necessario, in sostanza "fattibile" e quindi compatibile, in soldoni quello che si cerca è un pò di giustizia in più! e sempre lì torniamo alla giustizia o magari alla giustizia giusta! e perché no? pure al Sacro Tribunale dell'Aia!: i nomi sono abbondantemente noti a tutti., sia di prime donne che di tutte le organizzazione e di partito, che di social forum, che di collettivi "antagonisti" che sventolano la bandiera di ACHTUNG BANDITEN per cui poi succedono cose come i noti fatti di Taranto oppure arrivano comunicati del tipo:

"Riteniamo pertanto necessario chiarire che, a nostro parere, il contenuto dei volantini oggetto di accusa per i due ragazzi arrestati è dai caratteri farneticanti, non condivisibili e che si muovono su un orizzonte di denuncia politico-sociale che noi respingiamo.
Infatti ricondurre atti vandalici, verificatisi negli ultimi tempi in città,ad indici di resistenza e strumento di conflitto sociale, è quanto di più distante ci possa essere dalla nostra prassi politica e dai nostri metodi di condivisione e di allargamento dei contenuti e delle rivendicazioni nei movimenti di massa. È necessario sottolineare che reputiamo strumentale e capzioso - per chiunque se ne faccia autore - elaborare concatenamenti preconfezionati. Questo tipo di espressione limita e contrasta il nostro agire politico.
Non crediamo, infatti, che le affermazioni dei volantini in questione, seppur sinonimo di posizioni estremamente individualistiche che quindi escludono a priori percorsi di aggregazione, confronto e discussione politica, possano diventare l'escamotage per suffragare un pericolo di terrorismo.
COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI UNIVERSITARI di Pisa"

Più pretoriani di così!!!

Ora ultimamente molto spesso si è parlato sulle liste di "terrorismo", mettendo tutto nel calderone: il terrorismo delle BR, la parodia del terrorismo dei giorni nostri, e il terrorismo internazionale, il perché di questo frigantò mi pare di averlo detto con estrema chiarezza.
(N:B:Adopero la categoria "terrorismo" mutuata dal potere per necessità di chiarezza, insomma per far capire di cosa si parla).
Io, invece, credo che su il "terrorismo" i distinguo vadano fatti , e come.
Sgombrando il campo dai petardi e castagnole dei giorni nostri, ripeto, che al di là dei giudizi che si danno sulle BR, chi ripiglia la favola del PCI che le BR fossero estranee al movimento di lotta, dice una cosa non vera, è qualcuno che non ha mai rinchiuso un capo reparto in uno sgabuzzino, non ha mai fatto uno sciopero selvaggio, non ha mai messo alla gogna i crumiri.
Forse i signorini di oggi si scandalizzeranno ma una volta queste cose erano praticate in massa, infatti una volta si era sovversivi. Altri della mia età, come succede spesso ai vecchi, si sono dimenticati di come erano da giovani e si immaginano tutti dei candidi angioletti o agnoletti.
Ora qui siccome oggi non sto parlando con il mio linguaggio solito, di metafore, ma apertamente, visto che proprio mi avete rotto! debbo precisare che in queste note, su questo tema non mi rivolgo a chi come Vis à Vis fa critiche politiche alla lotta armata, le critiche politiche le abbiamo fatte pure noi; ma tanti concionatori contro quell'esperienza si scordano prima che un giorno si e uno no si era in bilico per un possibile Golpe in Italia, si scordano Piazza Fontana e l'Italicus e così via, si scordano pure chi cadeva giù dalle finestre della questura e tutti gli accoppati su tutte le piazze del Bel Paese.
Non si scordano solo questo, si scordano pure che i comunicati BR venivano letti nelle assemblee di movimento,
dico ma queste cose me le sono sognate?

In merito al "terrorismo" internazionale occorre ancora più cautela nel parlarne, anzi questa categoria deve essere nettamente rifiutata.
Infatti l'Impero Amerikano ha definito tutti quei popoli che vogliono ribellarsi all'"ordine" suo TERRORISTI, se uno accetta questa categoria finisce per l'ennesima volta ad essere cooptato e a fare il pretoriano.
Senza contare che Bush ha presentato, fra le tante proposte di legge sul terrorismo internazionale, una cosetta che consente all'Amerika di intervenire ovunque ci siano paesi e gruppi in odore di terrorismo,autonomamente, senza chiedere "si può?" alla santa alleanza NATO, vediamo se il congresso l'approva.

Ma che tutti finiremo nel calderone del "terrorismo" non vi passa mai per la mente, pure voi, buoni, candidi, bravi e agnoletti? Insomma, la Storia non vi ha insegnato nulla?

Fra i pretoriani , ed è ora di dirlo con chiarezza, troviamo anche quelli che sono stati cooptati non solo a livello ideologico o politicante, ma persino a livello economico, anche se spesso e volentieri i due livelli coincidono.

Parlo chiaramente di ONG, di centri di accoglienza, di Centri Socialiprotetti, di organismi di tutela per minoranze e donne, di tutte quelle organizzazioni gestite da anime nobili e pie, finanziate da regioni, comuni, e da qualsiasi struttura statale nazionale o soprannazionale. Magari queste persone sono pure animate dalle migliori intenzioni, ma si sa di buone intenzioni è lastricata la via dell'inferno!
Prendiamo un esempio significativo: la questione dei migranti.

Si parte con una conclamata Campagna Nazionale di Smantellamento dei Centri di Detenzione, si finge di buttare all'aria un centro e poi si finisce per proporsi come gestori di esso centro per conto dello Stato.
Questa mi pare una parabola esplicativa al massimo.

Naturalmente entrando poi in questa logica che non ha più nulla di sovversivo, ma al massimo di competitivo con la Caritas, si arriva a comunicati del tipo, per esempio, sulla legge Fini Bossi e correlate impronte del tipo : "Visto che le cose stanno così, che questi come schiavi del padrone debbono entrare, facciamo una "rete", per svolgere noi questo ruolo, assumiamoli tutti come badanti." Al di là dell'idiozia di una proposta del genere e della sua impraticabilità, quello che mi preme far notare è come la logica della cooptazione porti alla collaborazione, non solo ma al controllo pure esercitato per conto dello Stato.
Ma in finale il ruolo dei Pretoriani è questo, no?
Del resto se uno ripensa all'operazione Arcobaleno o al fatto che in Afghanistan viveri e mine avessero lo stesso colore giallo di pericolo, ha ben chiaro cosa significa essere pretoriani del duemila.

INGLOBATI

Ora tutto quello che ho detto è andato di pari passo con quello che è avvenuto nel movimento antiglobal.
Siccome il pifferaio dei pifferai ha detto che in finale l'Impero è una cosa astratta, che c'è ma non c'è, e in ogni caso non è mica l'Impero Amerikano! il movimento antiglobal ha cominciato a contestare WTO, BM, FMI, senza avere la consapevolezza che quelli erano terminali del potere, che il centro del potere c'era e come, ben concreto e identificabile con lo STATO IMPERIALE AMERICANO.
Così, mentre il tempo dell'urgenza ci soffiava sul collo, e l'opposizione occidentale si baloccava coi terminali, e sognava di saperi diffusi, di esodi verso isole felici, o camminava "pergutando"
loro, gli esclusi, quelli che sputano sangue, ma sul serio, quelli che crepano, ma sul serio, quelli che non ne possono più ma sul serio, dalla Colombia al Medio Oriente individuavano qual'era il nemico da colpire: l'America.
Così rovinosamente il movimento noglobal dal tempo dell'urgenza precipitò nel tempo dell'emergenza: e scattarono i soliti identici meccanismi.
I "cavernicoli" vennero definiti "asse del male", Paesi ed organizzazioni furono dichiarati "terroristi".
Lo Stato di Necessità portò alle prese di distanza, ai distinguo, per cui si l'America è vero ma Bin Laden andava a spasso nei Balcani 1 2 3 4.....volte,
si è vero i Palestinesi hanno ragione ma gli uomini bomba no, certe cose non si fanno,
si è vero l'America Latina è sotto il tallone di ferro dell'America, ma le FARC sono dei maledetti trafficanti di droga, e così via... non è che posso passare il tempo a fare l'elenco dei né-né!
Era assolutamente "necessario" defilarsi dall'accusa infamante di essere limitrofi ai "terroristi", bisognava subito isolare qualsiasi testa calda, poi accreditarsi come parte responsabile, a tal fine riesce ottimamente il gioco del "a chi giova?" di Berlingueriana memoria: sono stati i soliti servizi? c'è stato un tentativo di colpo di Stato ? e amenità del genere fino a disertare Pratica di Mare, sino a dare certificazioni "DOC" alla FAO a cui "buoni e democratici" di tutte le latitudini hanno mandato le loro delegazioni, fino a qualcuno che ti sfodera candidamente la perla che il nemico vero non è il WTO, che i nemici veri sono FMI e BM, il WTO è democratico!!! come è democratico l'ONU!!! spero di non sentire che ora è democratica pure la NATO visto che vi è entrata la Russia!!!
Naturalmente malgrado abbiano, a detta loro, una visione globale, sposano la tesi che quella in atto non è una guerra planetaria di classe, ma uno scontro di civiltà.
La guerra non si fa per le materie prime e per avere tutto di più, no, si fa per toglier il Burqa alle donne! e per combattere il narco traffico!
Siccome ho iniziato ricordando che "una volta c'erano i sovversivi", ci tengo a precisare che nessuno e io nemmeno pretende che un movimento, globale per di più, sia fatto di soli sovversivi, deve essere fatto però di diverse anime e diverse concezioni che si rispettano reciprocamente, e un movimento rivoluzionario in un ampio fronte non dovrebbe confondere passaggi tattici con obiettivi strategici ma tenere sempre presente la direzione della sovversione, ma appunto i sovversivi, chi li ha visti? se anche su gli OGM è stato fatto passare il principio di "sperimentazione cautelare", insomma il Bovaro Bovè ha superato in sovversione tutti gli antagonisti pergutandi e dissidenti!

"inciviltà" e "incivilissimi" paletti sono stati messi proprio da quelli che si auto-definiscono "civilissimi" "democraticissimi" "nonviolentissimi", e non dalla fatidica data dell'11 settembre, ma da molto, molto prima, da quando a Massa i lillipuzziani dissero "non c'è posto per i violenti".
Se fossi imbecille come lo sono loro, potrei fare il gioco del "a chi giova?" e dire ha giovato a loro! ma non sono così imbecille:
infatti

PERCHE' I MALEDETTI DELLA TERRA HANNO GIA' VINTO

Spesso sono/siamo accusati di essere terzomondisti.
Al che io dico: ma perché dovrei vergognarmene?
La questione mi pare molto evidente: chi non ha da perdere che le proprie catene è logico che sia sovversivo fino in fondo, non è che chi campa dei rifiuti dell'occidente o chi si piglia le pisciate di un nazista ebreo, si ho detto ebreo!, possa perdere tempo con mediazioni e tattiche. Visto che lì è questione di vita o di morte, nel senso che in ogni caso crepi senz'altro: o ti ribelli o no, la tua aspettativa di vita è di 35-40 anni se ti dice bene, se sopravvivi a fame, guerre, carestie, HIV, ai torturatori Turchi o a quelli dell'America
Latina, dell'Asia dell'Africa....del resto la questione dei migranti, che pare ci stia tanto a cuore, anche se i soliti Pretoriani gli raccontano che debbono sperare nelle contraddizioni Europee, insomma questa cazzo di Europa unita non va bene per noi, per loro va bene, va benissimo, e l'unica cosa in cui debbono sperare. Queste masse di nominati "disperati" e "terroristi" in fieri dovrebbe farci capire come la palla sia passata a loro. Come la contraddizione si sia spostata sul conflitto Nord-Sud: dico, parliamo tanto di delocalizzazione, della produzione e di fine del fordismo, e non ci accorgiamo che questi popoli non è che stanno al fordismo, ma al prefordismo, alla schiavitù pura e semplice.
E non ci accorgiamo che tutto il sistema si regge su questo divisione,
che sia scoppiata sul piano planetario la divisione fra garantiti e non garantiti?

Ora al di là ed oltre i singoli Bin o Saddam o altri noi con la nostra visione occidentalocentrica non riusciamo a capire, che non sono tanto questi che hanno importanza, ma il fatto che dietro hanno miliardi di persone che hanno detto:
basta!
Potrà l'America e suoi sub-imperi scatenare tutte le guerre che vuole, le perderà, come ha perso quella in Afghanistan, visto che malgrado le apparenze la guerra in Afghanistan è stata persa.
Infatti i Talebani stanno fra i loro monti e sotto i loro cunicoli a resistere; potranno alzare tutti i muri che vogliono, pure una nuova Torre di Babele potranno alzare gli Israeliani, ma l'Intifada continuerà. La crisi Argentina, si allargherà a tutta l'America Latina, così anche l'economia dell'occidente finirà in fumo e noi invece di sparare cazzate, faremo:
oh!
Potranno attaccare l'Iraq, la Corea, la Somalia e tutto e tutti, ma le civiltà al loro declino, gli Imperi, quelli reali, al loro termine non hanno sempre fatto così?
Intanto pure noi stiamo pagando il costo di queste guerreinfinite, non vi dico come pagheremo quando si allargheranno a tutto il pianeta, in senso economico prima e poi in altri sensi.
Come cantava l'altro tale, non premio Nobel, "per quanto vi crediate assolti siete lo stesso tutti coinvolti", e io aggiungo "non ritorneremo alle vostre porte, altri stanno gridando ancora più forte".
Come mai quando una dice certe cose sconcerta e scandalizza pure? scandalizza?, mette paura, anzi crea "TERRORE".
Perché mentre tanti erano intenti a cantare la musica dei pifferai magici, il mondo e la storia e gli esseri umani che fanno la storia e rendono vivono il mondo prendevano la strada loro e decidevano di mettere in gioco il tutto per tutto.
E hanno osato farlo, pensate senza consultarci! e senza manco seguire le nostre categorie, i nostri schemi mentali e le nostre costruzioni ideologiche. Evidentemente si sono rotti di seguirle e di prendere sempre fregature.
Un esempio: in Algeria hanno seguito i nostri schemi e gli ha detto buca, ma proprio buca totale, in Palestina hanno provato a seguire i nostri schemi, ma pure lì si sono ritrovati sole colle pietre in mano. Hanno deciso con queste andiamo avanti! e col tritolo pure!
del resto qualcuno forse si ricorderà che in Algeria attentati a bar e luoghi frequentati dai francesi e dai loro familiari ci furono, non destavano scandalo allora a sinistra perché quelli erano attentati che rispettavano le norme stabilite dall'occidente, erano organizzati da partiti laici, laicissimi.

Noi non sappiamo niente di niente dei maledetti della terra, noi siamo lontani secoli e secoli.
Ma se siamo stati presi di sorpresa pure dalla prevedibilissima crisi Argentina! e quello non era terzo mondo, nel senso che quello era un paese ricco e prospero, ma è stato ricacciato nel terzo mondo, tant'è che ora si stanno vendendo la terra Argentina, migliaia di ettari e di foreste si stanno vendendo allo straniero. Non è detto che il terzo mondo non stia dietro l'angolo pure per noi.
Invece dei verdi pascoli cominceremo a vendere il Colosseo e Fontana di Trevi, caro profetico Totò!

Vittoria
L'Avamposto degli Incompatibili
http://www.controappunto.org

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Zombies rifondaroli
by psicolabile Monday January 06, 2003 at 03:22 AM mail:  

Conosco un sacco di rifondaroli e diessini, altri neanche li cito, che a casa loro: non fanno un cazzo di niente,non li vedi mai presenti a nessuna iniziativa,anzi , le snobbano, si agitano solo in prossimità delle elezioni o quando le perdono, o meglio quando perdono i voti- tanto in giunta ci rimangono lo stesso anche se ne pigliano trenta di voti- sono altresì presenti a tutti i galà mondani inoccasione di inaugurazionifestivals ed eventi simili-sono sempre ben attenti alla gestione della loro immagine come bravi allievi berlusconiani ad apparire dove e quando conviene ed evitare le cose brutte e scomode purtroppo però vere- piangono sempre miseria,di casse di partito, di bilanci comunali,di fondi speciali poi,puf!come per incanto i soldi escono fuori all'improvviso per accontentare le pulsioni megalomani di tale assessore, o moglie dell'assessore,o amante della moglie dell'assessore(pura metafora)per non parlare dei galoppini di partito,che pena!me li ricordo con il volto coperto dal passamontagna compiere gesta belliche memorabili come aggiungere bandiera di rifondazione insieme a quella Palestinese in mano a Garibaldi durante una manifestazioe a Perugia!Ora corrono per l'Umbria a reclutare forze nuove con la valigetta dei soldi in mano!E che dire poi di Sindaci,assessori ecc...?Ma chi li ha visti mai!!! Avevano sempre altro da fare, cene di gala,appalti,consulenze,viaggi di lavoro,impegni istituzionali,APT,Comunità montane,Gal,Put,PiM, ,gestioni,appalti,inprese,soldi,assessorati,consulenze,enti, consiglieri,concorsi,ricorsi,pronto soccorsi, carriere,presidenze ASL,euroccioccoat,uj,noi qui voi li.Ma voi pensate veramente che prima o poi, ma credo molto presto, nessuno vi chiederà conto del vostro operato?Pensate veramente che tanto non esistono più persone libere capaci di interrompere il gioco?Vi sbagliate di grosso, questo vostro modo di agire vi porterà alla rovina,personale e di partito.

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A proposito di alcune cose lette in sovver/time...
by X-men Monday January 06, 2003 at 03:29 PM mail:  



A proposito di alcune cose lette in sovver/time...

Qui il problema e' di riuscire a non scadere nel cinismo e nel riformismo accomodante(un eufemismo per parlare di chi ha gia preso i trenta denari di convenienza)e tuttavia non abbandonarsi a speranze messianiche,escatologie laiche o salvifiche apocalissi demandate ai dannati della terra.Il problema e': noi,qui e ora come lottiamo,di che cosa siamo capaci?quali le nostre forze reali?Ecco ,rispondere senza retorica e senza cinismo a queste semplici domande:provarci con umilta' partendo dal presupposto che la radicalita' e' radicalita' dell'esistenza,fisica e non linguistica ....ecco,questo ci sembra il punto determinante,la questione essenziale... L'indisponibilita' allo sfruttamento cos'e per noi concretamente?qui e ora,quotidianamente,praticamente senza scomodare il sole dell'avvenire,la fine prossima del mondo,il crollo del capitalismo decrepito-che- poi-e'- un-secolo-che- ancora-attendiamo-sul-ponte...?????

Poi a parte le menate sull'impero come "non-luogo"e delle moltitudini(volgarizzazione del concetto foucoultiano di plebe-cioe' di una categoria non-sociologica che rimanda al"fondo costante della storia..il focolaio mai del tutto spento di ogni rivolta..a quel qualcosa nel corpo sociale,nelle classi,nei gruppi,negli individui che sfugge alle relazioni di potere...che rimanda al movimento centrifugo,all'elemento sfuggente di ogni assoggettamento..)-dicevo,a parte queste menate cripto-hegeliane e detournamenti mal riusciti del concetto di plebe,rimane pur sempre un verita' che il potere non e' solo nella forma del divieto,dell'interdizione .Vero rimane che il "Dominio"non e' solo "binario"ma assai multiforme,produttivo...Una forza relazionale positiva:"il capitale non e' una cosa piu' che non lo sia il denaro...Il primo risultato del processo di produzione e valorizzazione e' la riproduzione e la nuova produzione del rapporto tra capitale e lavoro stesso,tra capitalista e operaio.Questo rapporto sociale,rapporto di produzione ,si presenta in effetti come un risultato del processo ben piu' importante del suo risultato materiale"(K.Marx)

Se tutte le forme sviluppate del processo di produzione capitalistico sono forme di cooperazione sociale....La loro regolazione ,il loro controllo non avviene solo nella forma del dispotismo,del comando immediato a livello della pura forza...Semplificando...-insomma non e' del tutto un delirio (al di la' delle metafisiche kelseniane)guardare al"diritto"-sistema penale....... non solo come ad un semplice apparato di occultamento della violenza di classe - apparato di repressione-interdizione,ma anche come strumento di gestione politica ed economica attravesro la differenza fra legalita' ed illegalita' della societa'...cosi' come non definirei un vezzo da intellettuali il voler ricollocare le relazioni di potere all'interno delle lotte;e il vedere le lotte-sociali come leve di una ri-distribuzione "economica"del potere in un dato momento storico.

Legge,diritto,Stato...vanno visti storicamente.Cosi' la loro funzione va' giudicata di volta in volta a seconda delle necessita' poste dal Comando,dal Governo degli uomini,dei loro rapporti,dei loro legami..della loro disposizione in termini di assoggettamento produttivo.
Sinteticamente:non butterei il bambino insieme all'acqua sporca.

Il "movimento"-prima della calata dei finto-riformisti-avanguardie-ceti-accomodanti-ambulanti-delle-lotte-altrui-era partito da un'esigenza chiara,semplice:Qual'e la forma di lotta,opposizione,resistenza positiva piu' adeguata(qui e ora)ai rapporti di potere attuali?
Esclusa l'efficacia di lotte-astratte-ideologiche-proteste-contro-summit-souvenir-internazionalisti e bla' bla'...si era cominciato(ribadisco cominciato)a ragionare sul fatto che un'adeguata forma di lotta fosse quella a livello locale,portata avanti in prima persona dai diretti interessati.
Si era,in embrione,valutato che il miglior internazionalismo e la solidarieta,forse trovavano un saldo fondamento piu' in lotte immediate,quotidiane,contro il controllo i privilegi che non in strategie-tattiche-tattiche che rimandano ogni trasformazione alle calende greghe.
Rifiutare la violenza di Stato,scientifica,economica...il dominio etnico,sociale...ponendosi il problema di come attuare il rifiuto-positivo(concreto-capace di dispiegarsi quotidianamente)senza restare inchiodati alla croce di qualche astrazione totalizzante,di messianesimo laico........questo era l'inizio...Un'inizio subito tradito.

Altra cosa :i centri sociali.D'accordo sulla eccessiva enfatizzazione di quest'esperiena,ma per favore non dimenticarsi che con quelle zattere abbiamo pur sempre attraversato il deserto e le sabbie mobili degli anni'80...e c'era davvero il deserto....

Ah dimenticavo !condivido:questi capi-capetti-leader-leaderini politici-poliziotti,sciacalli delle lotte sociali,avanguardie-televisive sono davvero tristi.E tuttavia hanno vinto.(purtroppo)
Hanno vinto quando con la complicita' ignara di molti compagni/e hanno liquidato la questione del potere all'interno del movimento e negli specifici locali social forum come una questione paralizzante,pura perdita di tempo.Hanno vinto riducendo la questione di che cosa comportasse -di volta in volta -la eguale partecipazione di tuttti/e al potere al "regolamentino da adottare nello svolgimento delle assemblee".Hanno vinto quando tutti hanno fatto a gara ad imporre il loro modello unico di trasformazione sociale -nonche' il loro volantino unico...

Conferenze stampa,comunicati,comunicati di comunicati,parole sulle parole...impero,imperialismo,moltitudini,antimperialismo.....bla' bla' bleaaaaaaaaaaa
Non c'e piu' stato spazio per discutere veramente.Non c'e stato piu' tempo per cercare di capire e definire che cos'era un social forum:un coordinamento di partiti-partitini o un'organismo sociale?

Chi aveva scommesso aulla seconda ipotesi e' stato liquidato come "apolitico-anarchico-autonomo-facinaroso..."

Amen!
non seguite i leader,non portano da nessuna parte.












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bene e ora....
by united Tuesday January 07, 2003 at 12:49 PM mail:  

interessante questo tuo intervento xmen, sarebbe ora in effetti al di la degli insulti di fermarci a ragionare e riflettere come compagni antagonisti che cosa si vuole fare in questa citta'.
il lavoro mi aspetta quindi taglio velocissimamente qui l'intervento, proponendo di partire dalle considerazioni di xmen per proporre in citta' un documento da fare girare che proponga dal basso, proprio dai singoli un incontro di riflessione su questi temi.

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