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Ora Canterini manganella il Viminale
by ALESSANDRO MANTOVANI Thursday January 16, 2003 at 03:03 PM mail:  

Dopo la pubblicazione degli atti della Diaz, il capo della Celere attacca Gratteri: «Inchiesta parlamentare subito»


Vincenzo Canterini ha perso la pazienza, faticano a trattenerlo: il comandante del reparto mobile (ex celere) di Roma vuole la commissione parlamentare d'inchiesta sul G8, chiede di istituirla al più presto. Canterini punta il dito contro «la catena di comando che ha progettato e fatto eseguire la perquisizione alla scuola Diaz», per la quale è indagato per lesioni, falso e calunnia. Dice che a Genova «l'intelligence ha sbagliato tutto, prevedendo i soliti scontri con i centri sociali e sottovalutando, invece, la guerriglia dei black bloc, che ora si chiamano black bloc ma all'epoca - ricorda - li chiamavano anarchici insurrezionalisti». Canterini parla come membro della segreteria del Consap, accompagnato per l'occasione da Filippo Bertolami dell'Associazione funzionari di polizia (Anfp). E del resto la commissione d'inchiesta la chiede già l'Usp di Gian Paolo Tronci, altro sindacato di ps tutt'altro che di sinistra. Bertolami e Canterini hanno incontrato ieri i giornalisti a una settimana dalla pubblicazione su manifesto, Repubblica e Secolo XIX dei primi stralci dei verbali dell'inchiesta Diaz (7 gennaio). Volevano rispondere a Francesco Gratteri, il direttore del Servizio centrale operativo legato a doppio filo al capo della polizia, Gianni De Gennaro. Perché Gratteri, anch'egli indagato, ha consegnato ai pm genovesi una ricostruzione inaccettabile: sarebbe tutta colpa del reparto romano, non solo per il pestaggio ma anche per «l'accoltellamento simulato» (denunciato da un agente di Canterini, Massimo Nucera) e per le due famigerate molotov (portate dal vicequestore aggiunto Pietro Troiani, in passato in forza al reparto romano, ma poi finite a due alti funzionari come Gilberto Calderozzi, vice di Gratteri allo Sco, e Gianni Luperi, numero due dell'antiterrorismo). Ai pm Gratteri ha detto: «A determinare il caos nella scuola potrebbe essere stato qualcuno del reparto mobile o di altri reparti, così come l'episodio dell'accoltellamento simulato può essere servito a parare l'eccesso di violenza usato nei confronti di alcuni degli occupanti; penso che anche l'episodio delle bottiglie sia stato montato per giustificare quanto accaduto. Sarebbe importante determinare chi abbia comandato Troiani di venire alla Diaz, può essere che si sia mischiato con gli altri e che abbia fatto quello che hanno fatto gli altri del reparto mobile e che abbia pensato di coprire l'accaduto. Molti potrebbero essere i moventi da parte di una componente della polizia che non ritengo rappresentativa», ha concluso il capo dello Sco, che il 30 luglio scorso era costretto a giustificarsi dinanzi al filmato che ritrae i big della ps attorno al sacchetto azzurro delle molotov. A pochi metri c'era anche Gratteri. E Canterini.

A parte il prefetto Arnaldo La Barbera, scomparso di recente, Gratteri era il più alto in grado alla Diaz. Se uno come lui accusa una specifica «componente della polizia» dovrebbe essere più preciso. Osservano Bertolami e Canterini: «Riferendoci al ministro dell'interno Pisanu, il quale, riconfermando che non coprirà eventuali responsabili, ha parlato delle forze dell'ordine come di un corpo sano e di sicura fede democratica in grado di riconoscere se al proprio interno sono stati commessi degli errori e di porvi rimedio, dobbiamo registrare il fondato timore che in un clima di sospetto diffuso possano volare gli stracci, finendo con il rompere il classico vaso debole, che per ragioni di opportunità, fosse individuato». In realtà gli stracci volano da un pezzo. E l'anello debole è la «celere», o magari quella «componente della ps» che non piace a Gratteri. «A cosa si riferisce? Quale `componente'?», chiede il capo del reparto romano. «A maggior ragione oggi - aggiungono Bertolami e Canterini - con l'Italia condannata dall'Europa, vogliamo un'inchiesta parlamentare perché quella penale non basta, nonostante sia condotta in modo eccellente e tra mille difficoltà. Bisogna accertare cosa non ha funzionato, le ragioni della mancanza di coordinamento che è sempre alla base dell'uso indiscriminato della forza, la confusione nella linea di comando, la presenza di esponenti politici in una sala operativa e non nell'altra» (Gianfranco Fini e altri di An erano ospiti dei carabinieri, ndr).

Il reparto di Canterini al massacro ha partecipato, ma c'erano anche altri. «Non lo dico solo io, lo dice il vostro collega del Carlino Lorenzo Guadagnucci, pestato da un poliziotto in camicia bianca - s'infiamma Canterini - E quelli non eravano noi». Quelli dipendevano da una linea di comando che - secondo gli atti - era tutt'altro che «confusa». Contano i gradi, in polizia, e alla Diaz c'erano pezzi da novanta, tutti o quasi provenienti dal mondo delle squadre mobili, dal mondo di De Gennaro, specializzati cioè nella lotta al crimine ma digiuni di politica ed eversione. E i capi si mantenevano in contatto con Roma, prima durante e dopo.

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e...
by Barbara Thursday January 16, 2003 at 04:03 PM mail:  

... e Canterini divento' Cantarini.

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Agenzie di stampa correlate
by Agenzie di Stampa Thursday January 16, 2003 at 05:36 PM mail:  

AGIS (CRO) - 16/01/2003 - 15.26.00
G8: COMITATO VERITA', COMMISSIONE PARLAMENTARE SU VIOLENZE

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(AGI) - Roma, 16 gen. - Una commissione di inchiesta parlamentare per accertare la verita' dei fatti accaduti durante il G8 di Genova con violenze, pestaggi e insulti ed una campagna "Adotta un manifestante" per la raccolta di fondi necessari alle spese legali. Sono queste le due richieste formulate oggi in una conferenza stampa dal Comitato "Verita' e giustizia per Genova" secondo cui circa trecento ragazzi e ragazze sarebbero stati oggetto di violenza, pestaggi ed insulti da parte delle forze dell'ordine durante il G8. A formularle il presidente del Comitato, Enrica Bartesaghi, Lorenzo Gaudagnucci, autore di 'Noi della Diaz' e il presidente nazionale dell'Arci, Tom Benetollo, che non hanno mancato di mettere al centro dell'attenzione le rivelazioni fatte da Vincenzo Canterini, comandante del Reparto mobile, (ex celere) di Roma secondo il quale a Genova c'era una "catena di comando che ha progettato e fatto eseguire la perquisizione alla scuola Diaz. Canterini e' indagato per lesioni, falso e calunnia e afferma - hanno sottolineato i tre - che a Genova "l'intelligence ha sbagliato tutto, prevedendo i soliti scontri con i Centri sociali e sottovalutando, invece, la guerriglia dei Black-Bloc che all'epoca li chiamavano anarchici insurrezionalisti". (AGI) Pat/Aug SEGUE 161529 GEN 03


AGIS (CRO) - 16/01/2003 - 15.28.00
G8: COMITATO VERITA', COMMISSIONE PARLAMENTARE SU VIOLENZE (2)

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(AGI) - Roma, 16 gen. - E lo stesso Canterini oggi, (come riportato da 'Il manifesto') chiede una commissione parlamentare di inchiesta sui fatti di Genova. Dei trecento giovani che a vario modo avrebbero subito violenze da parte delle forze dell'ordine, assistiti gratuitamente dagli avvocati del "Genoa Legal Forum", novantatre' si trovavano all'interno della scuola Diaz, centocinquanta nella caserna Bolzaneto e i restanti avrebbero subito pestaggi gratuiti per strada. Indagati per i fatti violenti un centinaio di poliziotti relativamente ai pestaggi avvenuti nella scuola Diaz, un altro centinaio per le violenze e gli insulti nella caserma Bolzaneto piu' altri per i pestaggi in strada. "Vogliamo che si faccia chiarezza su quanto accaduto e che si trovino tutte le responsabilita' - ha spiegato il presidente del Comitato "Verita' e giustizia per Genova", Enrica Bartesaghi - e per fare cio' c'e' bisogno di una commissione d'inchiesta parlamentare che affianchi il lavoro della magistratura impegnata su diversi fronti". L'appello del Comitato e' rivolto soprattutto alle forze politiche e istituzionali perche' "devolvino almeno un gettone di presenza - ha proseguito Bartesaghi - ai fondi per le spese legali". E gia' sono arrivate le prime adesioni soprattutto dai Ds, (Gloria Buffo, Famiano Crucianelli, Carlo Leoni, Elena Montecchi), dai Verdi (Marco Boato, Paolo Cento), da Rifondazione comunista (tutto il gruppo della Camera e il senatore Gigi Malabarba) e dalla Margherita (Gianclaudio Bressa). (AGI) Pat/Aug SEGUE 161530 GEN 03



AGIS (CRO) - 16/01/2003 - 15.30.00
G8: COMITATO VERITA', COMMISSIONE PARLAMENTARE SU VIOLENZE (3)=

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G8: COMITATO VERITA', COMMISSIONE PARLAMENTARE SU VIOLENZE (3)= (AGI) - Roma, 16 gen. - "Il nostro appello - ha proseguito Bartesaghi - e' rivolto a tutti i parlamentari: i fatti di Genova non sono materia e questione della sinistra ma di tutto il Paese e della sua fiducia verso le forze dell'ordine". In questo Paese da qualche anno in qua e Genova ne e' un esempio, "il diritto a manifestare pacificamente - ha osservato Bartesaghi - non sembra piu' garantito cosi' come il diritto a non pensarla tutti allo stesso modo". Le rivelazione di Canterini hanno colto di sorpresa un po' tutti. "Perche' solo oggi Canterini chiede una commissione d'inchiesta parlamentare - si e' chiesto sbigottito Lorenzo Guadagnucci, autore di 'Noi della Diaz' - dopo due anni di silenzio? E chi ha pilotato la catena di comando? E che ci facevano allora Fini ed altri parlamentari di An nelle carceri di Genova?". I dubbi e le perplessita' del Comitato sono enormi. "Oggi - ha aggiunto Guadagnucci - mi sento peggio di allora quando da subito tutti insieme abbiamo chiesto chiarezza e verita'". Questi ragazzi che manifestavano a Genova, picchiati, pestati, insultati, trattenuti per 48 ore in Questura senza far trapellare notizie alle rispettive famiglie, "era la prima volta - ha proseguito Guadagnucci - che partecipavano ad una manifestazione di piazza. A chiunque poteva capitare cio' che e' capitato ai ragazzi nella scuola Diaz". Altro grosso interrogativo: perche' il capo della polizia, De Gennaro, non dice nulla rispetto a quanto afferma Canterini? "E' indegno che se ne stia zitto - ha puntualizzato la Bartesaghi - cosi' e' indegno che tutti stiano ancora al loro posto, da De Gennaro a Castelli ai capi e capetti della polizia". Altrettanto esplosive le affermazioni di Francesco Gratteri, capo dello Sco. "E' proprio cosi' - hanno concluso all'unisono la Bartesaghi e Guadagnucci - Gratteri denuncia che tutto fu frutto di ordini e che furono costruite prove false, ha parlato di settori deviati della polizia e nessuno ha sentito il dovere di far chiarezza". La commissione d'inchiesta 'parlamentare' secondo il Comitato "Verita' e giustizia per Genova", dovrebbe avere il potere di indagine per l'accertamento di tutte le responsabilita' ed essere di supporto alla magistratura che per ovvie ragioni circoscrive le indagini alle singole realta' dove sono accaduti i fatti mentre si avverte l'esigenza di una verita' piu' complessiva. (AGI) Pat/Aug 161532 GEN 03

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Canterini: il giuda ti ha tradito
by Cancrosi sociale Saturday January 18, 2003 at 12:21 PM mail:  

Canterini il giuda ti ha tradito, i vostri più fidati lacché (corriere della sera) vi racconta nella vicenda della irruzione della diaz. A proposito delle molotovs, lo sapevate sbirri di merda, che sul giornale spiega per filo e per segno come voi, squadra mobile vi passavate il sacchetto di molotovs da mano a mano, fino ad arrivare alla scuola diaz per poi giustificare il vostro operato, e come contorno, vi siete anche sputtanati attraverso le chiamate telefoniche dove venivate spiati dai vostri colleghi superiori.
Tanto va la gatta a largo, che ci lascia lo zampino.

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PER CANTERINI E SOCI
by MARIO Saturday January 18, 2003 at 05:06 PM mail:  

PAGHERETE CARO - PAGHERETE TUTTO - PAGHERETE CARO - PAGHERETE TUTTO

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