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Berlusconi-Provenzano-Frattini: Operazione “Primavera”
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durden Thursday January 30, 2003 at 10:55 AM |
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Sembra ormai chiaro quello che succederà nei prossimi mesi. Una delle alternative più probabili per uscire da questo grave quadro destabilizzante è aprire una nuova stagione delle stragi o omicidi politici
Berlusconi e il Governo da lui presieduto stanno passando il periodo più instabile da quando hanno vinto le elezioni. L’ormai prossima conclusione del processo Imi-Sir (nonostante la strenua opposizione culminata con la legge Cirami) non fa che destabilizzare ulteriormente lo scenario politico e finanziario italiano. La guerra in Iraq, gli equilibrismi di Berlusconi tra Usa e Europa nella doppia veste di premier e ministro degli esteri, la grave crisi economica dell’Italia appesantita da una finanziaria che trascura i veri problemi del paese, il crollo della Fiat, non sono che alcuni dei problemi con cui dover fare i conti ogni giorno. Senza contare poi, quello che a mio avviso è il problema principale, il legame che lega gli apparati dello stato (e di governo) a Cosa Nostra. Nino Giuffrè in questi ultimi mesi l’ha detto chiaramente, senza mezze misure, riempiendo migliaia di pagine di verbali della procura di Palermo: Berlusconi e Forza Italia fin dal ’93 hanno goduto dell’appoggio (elettorale) e della fiducia della mafia in cambio della promessa di togliere il 41 bis (il regime di carcere di massima sicurezza) ai mafiosi detenuti in carcere e di qualche altro favore a livello finanziario (riclaggio).
Giuffrè ha anche detto che Provenzano, l’artefice della strategia di inabissamento di Cosa Nostra, sta cominciando a stufarsi di Berlusconi, “i patti vanno rispettati”, poiché Berlusconi nonostante abbia una maggioranza schiacciante in parlamento e al senato ancora tergiversa, dopo qualche tentativo iniziale, nel togliere il 41 bis ai mafiosi. A conferma di queste rivelazione ci sono le recenti inquietanti minaccie di Leoluca Bagarella dal carcere e lo striscione minaccioso da poco esibito allo stadio Favorita di Palermo in occasione di una partita di calcio: Berlusconi dimentica la Sicilia.
Sembra ormai chiaro quello che succederà nei prossimi mesi. Una delle alternative più probabili per uscire da questo grave quadro destabilizzante è aprire una nuova stagione delle stragi, da addebbitare alle Brigate Rosse (con inevitabili legami con ambienti no-global) o a qualche immancabile cellula italiana di Al Qaeda. Solo così il governo Berlusconi riuscirebbe a evitare le elezioni anticipate, anche in caso di condanna per il lodo Imi-Sir-Mondadori (che venga condannato o meno poco cambia), e fare quadrato in un clima di tensione sociale altissimo. Non è una novità. È stato così per anni, per decenni, con il sottofondo delle bombe, delle stragi nelle piazze e sui treni. Non è una novità neanche l’esistenza di una trattativa continua che perdura tra i servizi segreti (ormai in mano a un uomo solo, il nuovo Cossiga: Frattini) e gli uomini di Cosa Nostra. Una trattiva fatta di silenzi omertosi e di scambi di favore. Non ci son dubbi, tutti quelli che si aspettavano un autunno caldo si son sbagliati, avremo una primavera calda quest’anno, caldissima.
Durden 29.1.03
P.S.: Ricordatevi di questo post fra qualche settimana
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un bell'attentato terroristico
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m.b. Thursday January 30, 2003 at 12:05 PM |
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ci starebbe bene. Come obiettivo un qualche interesse italo-americano , tipo ambasciata o magari qualche azienda multinazionale usa. L'ideale sarebbe poco prima della manifestazione del 15 febbraio contro la guerra . Un attentato terroristico imputabile, cioè, contemporaneamente sia alle (fantomatiche/fasulle) cellule di Al-Qaeda in Italia, sia ai terroristi nostrani tipo brigate rosse ma ricollegabili alle frange estreme del mondo no-global. Si verrebbe a definire un bel "Asse del Male" all'italiana: terroristicomunisti-noglobal-magistratura.
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Forza Italia, Dell'Utri, Giuffrè, Provenzano, Berlusconi
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orioles/onnivora Thursday January 30, 2003 at 04:51 PM |
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www.onnivora.net/article.php?sid=575
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non pensi
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anonimo Thursday January 30, 2003 at 05:39 PM |
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che ci sia una lotta interna ai diversi apparati nazionali ed internazionali: ossia non tutti appoggiano mafia, massoneria ecc ed il neocorporativismo di questo governo in quanto ostacolo a un libero mercato?inoltre berlusca si inserisce in un quadro internazionale, sta spaccando l'ue e non a tutti va ciò: Gli attacchi della stampa estera sono micidiali e prodi incalza appoggiando Francia e Germania . La possibilità di utilizzare il logo attentati è sempre presente, ma la domanda è anche quest: berlusconi fa ancora comodo o comincia ad essere un ingombro per una parte di quelle forze politiche ed economiche che l'hanno appoggiato? Il discorso di ieri di berlusconi fa paura proprio per questo: una svolta autoritaria(Piano di rinascita democratica) per silenziare ogni contrasto,ma sono tutti d'accorodo i manovratori occulti?
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vero
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fabio unipisa Thursday January 30, 2003 at 08:40 PM |
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la mafia è STRUMENTO dei politici,non il contrario.la sua funzione principale fu quella di" bruciare " i voti comunisti al sud,in cambio il governo ,su benepacito americano, chiudeva un occhio.ora che purtroppo il muro è crollato e il passaggio dell italia al blocco sovietico non fa piu paura ,la mafia non serve piu, mantenarla in piedi non conviene piu perche non crea sviluppo ma anzi è parassita,deve chinare la testa e se vuole rimanere in vita deve adattarsi al nuovo limitato spazio di manovra.toto riina,il duro, è in galera mentre boss piu accondinscendenti come provenzano sono liberi da 30 anni. in una europa sempre piu unita politicamente il ruolo della mafia italana è sempre piu debole.viceversa in russia ,per evitare il risorgere del comunismo,bush clinton e bush hanno fatto piazza pulita di gente onesta ,hanno dato potere a mafiosi e gente senza scrupoli e corruzione e crimimalita spadroneggiano.per un certo periodo ci fu un politico ucciso quasi ogni giorno,il non allineamento al nouvo ordine sostenuto dagli usa veniva pagato con la vita.
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