Al processo di appello del gruppo insurrezionalista inasprite le pene inflitte dalla sentenza di primo grado Anarchici, un ergastolo e sette condanne Accusati di rapine e sequestri di persona Carcere a vita per Francesco Porcu
ROMA - Un ergastolo e sette condanne al processo di appello a 46 imputati accusati di far parte dell'organizzazione rivoluzionaria anarchica insurrezionalista. La prima corte di assise d'appello di Roma ha inflitto il carcere a vita a Francesco Porcu, condannato per complessivi 95 anni di reclusione altre sette persone e assolto tutti gli altri imputati.
La corte ha condannato Francesco Porcu anche all'isolamento diurno per 18 mesi, Garagin Gregorian e Rose Ann Scrocco (latitante) a 30 anni, Angela Maria Lo Vecchio a 15, Orlando Campo a 10, Alfredo Maria Bonanno a 6 anni e 2 mila euro di multa, Giuseppe Martino e Lorenzo Ricci a 2 anni e alla multa di 2 mila euro. Alcuni i,putati dovranno risarcire i danni al governo italiano che si era costituita parte civile.
Sono state così inasprite le pene inflitte con la sentenza di primo grado, riconoscendo i reati di associazione sovversiva ed eversiva e di banda armata, sebbene limitatamente al cosiddetto gruppo anarchico romano. Secondo l'accusa ne facevano parte Francesco Porcu, Garagin Gregorian, Orlando Campo, Angela Maria Lo Vecchio e Rose Ann Scrocco. Per la corte questi reati non sono stati commessi da Alfredo Maria Bonanno, ritenuto invece dall'accusa il capo del gruppo, sebbene la originaria pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione a suo carico sia stata aumentata a 6 anni. Tra gli assolto c'è anche l'ecoterrorista svizzero Marco Camenisch. Nei suoi confronti il sostituto procuratore generale Antonio Marini aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione. Camenisch era accusato di aver fatto parte della Organizzazione rivoluzionaria anarchica insurrezionale teorizzata da Alfredo Maria Bonanno. Per la liberazione di Camenisch, 51 anni, arrestato nel 1991 a Cinquale (Massa Carrara), dopo una sparatoria con i carabinieri e ora detenuto in Svizzera, da tempo si batte il movimento anarchico e quello anarchico insurrezionalista. Nei giorni scorsi sono state trovate diverse scritte riferite a Camenisch in Toscana, nei luoghi dove sono stati incendiati alcuni ripetitori e una cabinovia dell'Abetone, attentati di matrice ecoterrorista.
In primo grado la prima corte d'assise di Roma aveva inflitto un ergastolo (per Francesco Porcu) e varie decine di anni di reclusione nei confronti di 13 persone, mentre altri 40 imputati erano stati assolti. Il 31 maggio del 2000 nei confronti di 46 di queste 53 persone è stato presentato appello. Il sostituto procuratore generale Antonio Marini aveva ipotizzato per 27 persone dell'organizzazione i reati di banda armata e associazione sovversiva, e aveva chiesto complessivamente la condanna a 4 ergastoli e a 270 anni di reclusione.
Gli imputati erano accusati di aver compiuto rapine e sequestri di persona allo scopo di autofinanziarsi. Tre almeno i sequestri di persona individuati, quelli di Ricca, Perrini e Silocchi. Secondo l'accusa, "le numerose rapine di autofinanziamento, i sequestri di persona, gli attentati, la detenzione delle armi e degli esplosivi, rinvenuti nella cantina-covo di via Cristoforo Colombo, nella capitale, non sono la realizzazione di episodiche intese criminose, bensì la realizzazione del programma di un sodalizio eversivo di chiara matrice anarchica".
L'arco temporale preso in esame dal magistrato va dal 1985 al 1996 e riguarda una serie di azioni che il gruppo denominato Organizzazione rivoluzionaria anarchica insurrezionale (Orai) avrebbe compiuto in varie città italiane. Si va dal reato di strage per l'autobomba, destinata a una volante di polizia e che, invece, saltò in aria provocando la morte, il 24 agosto 1989 al quartiere Prenestino, di un membro dell'organizzazione, Luigi De Blasi, all'omicidio di Antonio Lo Feudo, freddato a Pescara il 21 dicembre del '90 durante la tentata rapina alla gioielleria Ciletti; ad altre rapine. Senza dimenticare il fallito attentato alla questura di Milano del 14 agosto '88.
In questo secondo procedimento Marini aveva chiesto l'ergastolo per Orlando Campo, Garagin Gregorian, architetto armeno di origine libica, Rose Ann Scrocco, ex hostess americana, e per Porcu, già condannato per il sequestro di Mirella Silocchi. Per Alfredo Maria Bonanno, considerato l'ideologo del gruppo, il pg aveva sollecitato una condanna a 14 anni di reclusione, rispetto ai 3 anni e mezzo inflittigli in primo grado per propaganda e apologia sovversiva o antinazionale relativamente al periodo '93-'96. Per Marco Camenisch, assolto in primo grado, Marini aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione.
(1 febbraio 2003)
http://www.repubblica.it/online/politica/anarchici/anarchici/anarchici.html
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